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Città di Cosenza, il nazionale argentino Grandinetti alla corte di Tuoto

COSENZA – L’argentino Guido Grandinetti è un giocatore della Pirossigeno Città di Cosenza. La firma sull’accordo che lega l’atleta alla società di Pino Fuoco è avvenuto nei giorni scorsi con grande soddisfazione da parte di tutto il gruppo dirigenti della Pirossigeno Città di Cosenza.

Grandinetti è un difensore classe 94, forte fisicamente, che può giocare sia da ultimo uomo che da laterale.

Era quello che cercava mister Leo Tuoto e la società ha fatto di tutto per accontentare il neo tecnico della formazione cosentina.
Tra le sue caratteristiche, oltre alla grande forza fisica, nel suo bagaglio tecnico c’è un buon tiro che ne fa elemento particolarmente pericoloso
per gli avversari. In Argentina ha sempre giocato nella formazione dell’America del Sud, sempre in serie . Nel 2017 è stato chiamato dal
selezionatore della nazionale argentina. Nel 2018 il trasferimento in Italia dove ha giocato nel Leonardo in A2 e l’anno successivo Maccan Prata in serie B.

Primo memorial “Tonino Grandinetti”, il gentlman dalla “volèe” indimenticabile.

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COSENZA – A tre anni dalla sua scomparsa, gli amici e gli inseparabili compagni di tennis hanno inteso ricordarlo organizzando una vera e propria “reunion” sui campi del Tennis Club Cosenza di via degli Stadi, nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 Marzo. Il I Memorial intitolato a Tonino Grandinetti vedrà di fronte nel prossimo week-end  tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzarne le qualità umane e la signorilità, in una serie di incontri di doppio misto che incoroneranno poi la coppia vincitrice di questa prima edizione del torneo a lui dedicato. Non era un professionista del tennis, né un dilettante, ma più semplicemente un amatore dello sport più elegante in assoluto. Tonino Grandinetti, infatti, amava il tennis, profondamente, di un amore viscerale. Anche quando aveva superato i settant’anni, il tennis restava il suo sport preferito. Se l’ineluttabilità di un male con il quale aveva ingaggiato un finale di partita senza esclusione di colpi non lo avesse portato via anzitempo all’affetto dei suoi cari, l’adorata moglie Amalia, i suoi quattro figli, Paolo, Maria, Carlo e Luca (uno più sportivo dell’altro e in diverse discipline) avrebbe continuato a tirar di racchetta, sua inseparabile compagna di interi pomeriggi trascorsi sui campi dei circoli tennistici della città e dell’hinterland. E Paolo, Maria e Luca saranno in campo anche loro sabato e domenica al TC Cosenza. Non gareggerà Carlo, costretto a stare fermo dai postumi di un infortunio, ma presenzierà alle diverse fasi di svolgimento del Memorial, promosso dagli amici in collaborazione con Patrizia Lombardi e Giampaolo Peluso. Quando Tonino Grandinetti si piazzava sotto rete, era la sua volèe il colpo più temuto dagli avversari, anche quelli molto più giovani di lui. Di lui si ricordano i modi del vero gentleman, correttissimo in campo e fuori e con un tratto caratteriale che resta la sua cifra di riconoscibilità: la giovialità, dispensata a piene mani grazie a un sorriso perennemente stampato sulle labbra, anche quando c’era un problema da affrontare. Un sorriso che nessuno potrà mai dimenticare.