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“5 Giorni di Musica contro le Mafie” anteprima con Nicola Gratteri

COSENZA – L’associazione Musica contro le mafie approda alla Milano Music Week e presenta nello storico Palazzo dei Giureconsulti il programma ufficiale e completo della manifestazione culturale “5 Giorni di Musica contro le mafie”, dall’11 al 15 dicembre a Cosenza, che sarà inaugurato già dalla mattina del 10 dicembre all’Auditorium Guarasci gremito di studenti per il “faccia a faccia” in anteprima con il magistrato Nicola Gratteri.

Incontri, mostre, spettacoli e ovviamente tantissima musica: tutto contribuisce per una lunga settimana della metà di dicembre a rendere la città calabrese centro e cuore pulsante di azioni tese a rafforzare i valori della responsabilità e dell’antimafia sociale. La “5 Giorni di Musica contro le mafie”, così come ilPremio nazionale Musica contro le mafie – giunto alla 9^ edizione con un record di iscritti – si rivolgono soprattutto a un giovanissimo pubblico. Ed è per questa ragione che entrambi dimostrano, sia verso il territorio locale sia per quello nazionale, con esempi tangibili che è possibile innescare un circolo virtuoso di partecipazione intellettiva ed emotiva, individuale e collettiva. Sono esperienze che mirano a scuotere dalla sfiducia, dall’apatia e dalla rassegnazione; a premiare l’energia di ogni forma espressiva, dando fiducia e spazio al significato vero e profondo della parola, all’arte, alla loro sinergia, al dialogo libero e rispettoso, all’esercizio della memoria, al coraggio della denuncia delle ingiustizie.

I luoghi che accolgono gli appuntamenti della 5 Giorni sono diffusi nel centro storico di Cosenza, come per invitare il pubblico a riscoprire e abitare i punti di riferimento e aggregazione culturale della città: l’Auditorium Guarasci, il M.A.M. Museo delle Arti e dei Mestieri, l’Enoteca Regionale, il Teatro Morelli, il Caffè Telesio.

I nomi già annunciati degli artisti premiati il 15 dicembre al Teatro Morelli, cioèLevante, Ex-Otago e Diodato, si affiancano agli altri nomi di molti altri artisti. Protagonisti agli show-case, in scena ogni giorno alle 19.00 presso il M.A.M., sonoErica Mou, Gabriella Martinelli, Chiara Effe, Giulia Mei, La Municipal.

Oltre a Nicola Gratteri, Arcangelo Badolati, Claudio Fava e alle tante donne ribellialle mentalità mafiose oppure impegnate a difendere e diffondere modelli sociali positivi, come Selvaggia Lucarelli, Roberta Bellesini (vedova Faletti), Enza Rando, Cristina Donadio, emergono dal programma ufficiale altre personalità che vanno a completare il quadro delle presenze, senza dubbio a maggioranza femminile.

Il 12 dicembre si ricorda la vicenda della giovanissima Carolina Picchio, nell’incontro a tema “Cyberbullismo, cosa è e come di combatte? La testimonianza di chi ha trasformato il dolore in impegno” con il padre Paolo Picchio, Ivano Zoppi e Roberto Lipari al MAM. Nel pomeriggio del 14 dicembre, l’incontro “Accoglienza e inclusione multietnica; il cibo che profuma di intercultura. Dai terreni confiscati alle mafie alle nostre pentole ” prevede anche l’inedito Show Cooking del cuoco-esploratoreLorenzo Biagiarelli all’Enoteca Regionale con il supporto di Libera Terra. Da evidenziare in programma anche la giornalista Roberta Rei de Le Iene nei panni di conduttrice delle fasi finali del Premio “Musica contro le mafie”, durante cui 10 artisti finalisti si sfidano dal vivo sul palco del Teatro Morelli, davanti ad un pubblico di studenti nei giorni 14 e 15 dicembre.

5 GIORNI DI MUSICA CONTRO LE MAFIE

PROGRAMMA
COSENZA – 11/15 DICEMBRE 2018
 ANTEPRIMA

10 DICEMBRE 
9:30 – “Faccia a Faccia” con Nicola Gratteri e  Arcangelo BadolatiAuditorium Guarasci

5 GIORNI di Musica contro le mafie

11 DICEMBRE
16:00, Incontro – Il Sogno di Angelo – Angelo Vassallo, una storia vera – con Licio Esposito e Michele Buonomo, MAM
18:00, Incontro – “Quando ci tocca fare i conti con il coraggio della paura” – Le rivoluzioni si fanno cantando – con Roberta Bellesini FalettiMAM
19:30, Showcase – ERICA MOU, MAM
22:00, Drink Concert – Nando Brusco, Caffè Telesio

12 DICEMBRE
9:30, La Danza delle Farfalle di e con Andrea Lucisano ed Evelyn Egner, Auditorium Guarasci 
16:00, Incontro – Donne Ribelli alle Mafie – con Enza Rando e Sabrina Garofalo, MAM
18:00, Incontro – Cyberbullismo, cosa è e come di combatte? La testimonianza di chi ha trasformato il dolore in impegno – con Paolo Picchio, Ivano Zoppi, Roberto Lipari, MAM
19:30, Showcase – GABRIELLA MARTINELLIMAM
22:00, Drink Concert – VanesiaCaffè Telesio

13 DICEMBRE
9:30, Proiezione e “Cine Forum” – “Prima che la Notte” con Claudio Fava,Auditorium Guarasci 
16:00, Incontro – Corruzione, Anticorruzione e Comunità Monitoranti – con Leonardo Ferrante e Pierpaolo Romani, MAM
18:00, Incontro – Mafia Movie, filone educativo o diseducativo: ricostruzioni cruente o fotografia della realtà? – con Cristina Donadio e Peppino MazzottaMAM
19:30, Showcase – CHIARA EFFEMAM
22:00, Drink Concert – ZallesCaffè Telesio

14 DICEMBRE
9:30, 1^ FINALE Premio “Musica contro le mafie” 9^ Edizione – Guest: Roberta Rei (Le Iene) Chiara Effe, PicciottoTeatro Morelli
16:00, Incontro – Consumo Critico e Filiera responsabile; il cibo che profuma di intercultura. Dai Terreni confiscati alle nostre pentole – Show Cooking con Lorenzo BiagiarelliEnoteca Regionale (Con il supporto di Libera Terra)
18:00, Incontro – Vita da Social – con Marco Cervellini (Polizia Postale) e Selvaggia LucarelliMAM
19:30, Showcase – GIULIA MEIMAM
22:00, Dj Set – Dj Pat PikierriCaffè Telesio

15 DICEMBRE
9:30, 2^ FINALE Premio “Musica contro le mafie” 9^ Edizione – Guest: Roberta Rei (Le Iene) Giulia Mei e Alessio VassalloTeatro Morelli
16:00, Incontro – Il Commissario Mascherpa, dal commissariato di Diamante alle pagine di un libro – con Annalisa Bucchieri, Luca Scornaienchi, Alessio Vassallo. Live Painting con Vincenzo Giordano MAM
18:00, Incontro – 9 Maggio 1978 – Una notte Lunga 40 anni – con i Compagni di Peppino Impastato (Pino Manzella, Giovanni Riccobono, Carlo Bommarito), MAM
19:30, Showcase – LA MUNICIPÀLMAM
21:30, Il Concerto di “Musica contro le mafie” con DIODATO – EX OTAGO – LEVANTETeatro Morelli
00:00, Aftershow, Dj-SpikeCaffè Telesio

Operazione “Quinta Bolgia”, tra i 24 arrestati in manette anche Pino Galati VIDEO

CATANZARO – E’ stata denominata operazione “Quinta Bolgia” quella che stamane ha portato all’arresto di 24 persone, dodici delle quali in carcere e dodici agli arresti domiciliari. Tra le persone coinvolte anche un ex parlamentare, si tratta di Giuseppe Galati. Il blitz ha portato anche al sequestro di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro.

L’operazione “Quinta Bolgia” sta interessando in queste ore Catanzaro e Lamezia Terme ed è condotta dal nucleo di polizia economico – finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo, con il coordinamento della DDA. Tra i destinatari del provvedimento vi sono sia presunti affiliati di una locale cosca di ‘ndrangheta ma anche amministratori pubblici.

L’ex deputato Giuseppe Galati, del centrodestra, è stato arrestato e posto ai domiciliari nell’ambito di un’operazione contro la ‘ndrangheta condotta dalla Guardia di finanza. Insieme a Galati, nell’operazione denominata “Quinta bolgia”, sono state arrestate altre 23 persone. Dodici sono state condotte in carcere, mentre per le altre 12, tra cui Galati, sono stati disposti i domiciliari. E’ stato eseguito anche un sequestro di beni per dieci milioni di euro.

L’ex parlamentare Giuseppe (detto “Pino”) Galati era stato eletto prima con l’Udc e poi passato con Forza Italia e, successivamente, con Ala. Alle ultime elezioni politiche del marzo scorso Galati si era candidato al Senato con la lista “Noi con l’Italia”, ma non era stato eletto. Nei confronti delle 24 persone coinvolte nell’operazione la Guardia di finanza ha eseguito ordinanze di custodia cautelare emesse da Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo calabrese, diretta da Nicola Gratteri. 

Giuseppe Galati nel 2016 era rimasto coinvolto in un’altra inchiesta sulla ‘ndrangheta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria. In quel caso la Procura distrettuale aveva chiesto l’arresto di Galati, all’epoca in carica, per corruzione aggravata dalle modalità mafiose, ma il gip non l’accolse perché non ritenne sussistesse un quadro indiziario grave. La posizione di Galati, a conclusione dell’inchiesta, denominata Alchemia, fu poi archiviata dal gup di Reggio Calabria su richiesta della stessa Procura.

L’ex parlamentare, in qualità di presidente della fondazione Calabresi nel mondo, ente in house della regione Calabria sottoposto a procedura di liquidazione, è attualmente indagato in un procedimento avviato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. Secondo l’accusa Galati avrebbe assunto un considerevole numero di collaboratori a soli “fini clientelari” come ha scritto il gip in un provvedimento di sequestro di beni per un valore di oltre 140 mila euro, “per mantenere ed incrementare il proprio bacino elettorale” simulando il loro impiego nella struttura operativa interna, la cui nomina era affidata alla scelta fiduciaria del presidente, ma impiegandoli in realtà in progetti finanziati con fondi comunitari.

Catanzaro, blitz della finanza, sequestrati beni per 14 milioni di euro

CATANZARO – E’ in corso dalle prime ore di oggi un maxi blitz degli uomini della  Guardia di Finanza, coordinati e diretti dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con il supporto dello Scico di Roma, a carico di alcuni soggetti ritenuti affiliati alla ‘ndrangheta catanzarese.  Sarebbero al momento stati emessi sei diversi provvedimenti di sequestro patrimoniale per un valore di quattordici milioni di euro. Alle 11 di oggi è in programma una conferenza stampa dove saranno presenti il procuratore della repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e il comandante delle Fiamme Gialle del capoluogo Fabio Contini.

 

 

 

 

Operazione Stige, chiesto il rinvio a giudizio per 188 indagati

CROTONE- E’ stato chiesto il rinvio a giudizio per i 188 indagati nell’ambito dell’operazione Stige che lo scorso gennaio ha portato alla decimazione della cosca Farao-Marincola attiva nel territorio di Cirò Marina in provincia di Crotone.

La richiesta arriva dalla DDA di Catanzaro nella persona del procuratore capo Nicola Gratteri, dell’aggiunto Vincenzo Luberto e dei pm Domenico Guarascio, Fabiana Rapino e Alessandro Prontera.

L’operazione, avvenuta lo scorso 9 gennaio ha inferto un duro colpo ai clan, accusati, secondo gli inquirenti di avere collegamenti ben radicati nel Nord e Centro Italia, ma anche in Europa, nello specifico in Germania. Il blitz coinvolse anche esponenti della politica e dell’imprenditoria locale cirotana. Delle vere e proprie holding criminali dedite a gestire milionari giri di affari, dal settore dei rifiuti agli appalti pubblici, dal commercio vinicolo a quello delle onoranze funebri.

I NOMI DI ALCUNI DEGLI INDAGATI

Chiesto dunque il rinvio a giudizio per diverse persone, tra cui l’ex presidente della Crotone, Nicodemo Parrilla, al tempo Sindaco di Cirò Marin, l’ex primo cittadino, sempre di Cirò Marina, Roberto Siciliano e il fratello Nevio (ex assessore),  Giancarlo Fuscaldo, presidente del consiglio comunale della cittadina jonica; il consigliere Giuseppe Berardi e per l’ex sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici.

Lo stesso dicasi per  Domenico Cerrelli, vicesindaco di Casabona, Michele Laurenzano, ex sindaco di Strongoli,  Giovanbattista Benincasa, ex vicesindaco di San Giovanni in Fiore.

Tra gli imprenditori invece compaiono i nomi di Francesco e Valentino Zito, attivi nel settore vitivinicolo, Pasquale, Luigi, Antonio e Rosario Spadafora, impegnati nel ramo del taglio boschivo, a San Giovanni in Fiore e Nicola Flotta, proprietario del Castello Flotta. 

Gratteri all’Università d’Estate di Soveria Mannelli

SOVERIA MANNELLI (CZ) – Sarà il giudice Nicola Gratteri a tenere domani domani alle ore 18 la seconda lezione dell’Università d’Estate di Soveria Mannelli, presso la Biblioteca “Michele Caligiuri” a Soveria Mannelli.

Il tema del quattordicesimo corso dell’Università d’Estate è “Come andremo a incominciare. Ricette per la nuova Italia”.

Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, che ha recentemente ottenuto il Premio “Caccuri” per il libro “Fiumi d’oro”, parlerà del ruolo della giustizia. Gratteri sarà salutato dal Sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni e introdotto dai Direttori dell’Università d’Estate Mario Caligiuri dell’Università della Calabria e Florindo Rubbettino dell’Università del Molise. La prima lezione della manifestazione culturale è stata tenuta venerdì 10 agosto dal critico d’arte Vittorio Sgarbi mentre la lezione conclusiva sarà svolta mercoledì 29 agosto dal Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Mario Morcellini.

Info Università d’estate

L’Università d’estate è promossa da Città di Soveria Mannelli, Fondazione “Italia Domani”, Rubbettino Editore con la collaborazione di Associazione Culturale “Fiore di Lino”, Istituto di Istruzione Superiore “L. Costanzo” – Decollatura, Pro Loco Soveria Mannelli / Partner Telethon, Associazione Imprenditori del Reventino. Radio Radicale, e le Associazioni “Fiore di Lino” e Liberi.TV, seguiranno le lezioni dell’Università d’estate, che saranno anche fruibili sui siti www.soveria.itwww.radioradicale.it, e www.liberi.tv. L’Università telematica Uninettuno registrerà le lezioni (www.uninettuno.tv). 

Operazione antimafia, sequestro beni per oltre un milione di euro

CATANZARO – I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, coordinati dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri e dal sost. Proc. Camillo Falvo, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni per un valore di oltre un milione di euro, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Vibo Valentia su richiesta di questa procura distrettuale.

Destinatario della misura ablativa è Pititto Salvatore di Mileto (VV), coinvolto nella nota operazione di polizia denominata “Stammer”, culminata nel mese di gennaio 2017 con l’arresto di 54 soggetti, ritenuti affiliati ovvero fiancheggiatori della cosca “Pititto” subordinata alla “cosca maggiore” dei “Fiare’” di San Gregorio D’Ippona, operante nella provincia di Vibo Valentia.

Le indagini patrimoniali, condotte dagli investigatori del Gico del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, prodromiche all’emanazione del provvedimento di sequestro, hanno consentito di ricostruire in capo al proposto un notevole complesso patrimoniale il cui valore e’ risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Il provvedimento di sequestro ha riguardato una ditta individuale, quote societarie, immobili, una autovettura e diversi rapporti bancari e finanziari il tutto per un valore complessivo stimato in oltre un milione e centomila euro. Il Pititto, per i fatti a lui contestati, è stato recentemente condannato a venti anni di reclusione al termine del processo di primo grado svoltosi con rito abbreviato.

Associazione mafiosa nel crotonese, 11 misure cautelari – VIDEO

CROTONE – Dalle prime ore dell’alba, in provincia di Crotone, i carabinieri della compagnia di Petilia Policastro stanno dando esecuzione a misure cautelari, emessa dal GIP di Catanzaro su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 11 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa di tipo ‘ndranghetistico, omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione, ricettazione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio e vari danneggiamenti e uccisioni di animali. A rendere noti i particolari sarà il procuratore Gratteri in una conferenza stampa.

‘Ndrangheta e droga, sequestrati beni per oltre 600 mila euro

CATANZARO – I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, coordinati dal procuratore della Repubblica dott. Nicola Gratteri, e dal sostituto procuratore, dott. Camillo Falvo, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni per un valore di oltre settecento mila euro, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Vibo Valentia su richiesta di questa procura
distrettuale. Destinatario della misura ablativa è Loschiavo Fortunato di Mileto (VV), coinvolto nella nota
operazione di polizia denominata “STAMMER” condotta dal Gico del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Catanzaro, culminata nel mese di gennaio 2017 con l’arresto di 54 soggetti,  procura della repubblica presso il tribunale di Catanzaro Direzione Distrettuale Antimafia
ritenuti responsabili a vario titolo di traffico di stupefacenti. La predetta operazione di polizia aveva consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali riconducibili alla ‘ndrina Fiare’ di San Gregorio D’Ippona (VV), alla ‘ndrina Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto (VV e al gruppo egemone sulla contigua San Calogero (VV), organizzazioni satellite rispetto alla piu’ nota ed egemone cosca dei Mancuso di Limbadi (VV), con la sostanziale partecipazione delle piu’ note ‘ndrine della piana di Gioia Tauro (RC) e della provincia di Crotone. Le indagini patrimoniali condotte dagli investigatori del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Catanzaro, prodromiche all’emanazione del provvedimento di sequestro, hanno consentito di ricostruire in capo al proposto un notevole complesso patrimoniale il cui valore e’ risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e all’attivita’ economica svolta. Il provvedimento di sequestro ha riguardato quote societarie, un complesso aziendale, un fabbricato, un terreno tutti ubicati nel comune di Mileto (VV) e diversi rapporti bancari e finanziari, il tutto per un valore complessivo stimato in oltre settecentomila
euro.

 

Operazione Antimafia, sequestro di beni per oltre 30 milioni di euro

CATANZARO – Dalle prime ore della mattinata è in corso, sul territorio calabrese e a Roma, una vasta operazione di sequestro di beni, per un valore di oltre 30 milioni di euro, da parte dei militari della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) di Roma, coordinati dal Procuratore della Repubblica, Dott. Nicola Gratteri, e dai Procuratori Aggiunti Dott. Vincenzo Luberto e Dott. Vincenzo Capomolla, in esecuzione di un decreto di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta di questa Procura Distrettuale.

Soggetto condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso

Il destinatario della misura ablativa è SARACO Antonio di Badolato (CZ), interessato nella nota operazione di polizia denominata “ITACA-FREEBOAT”, culminata nel mese di luglio 2013 con l’arresto di 25 soggetti, ritenuti affiliati della cosca GALLACE/GALLELLI operante in Guardavalle, Badolato e su tutta la fascia del basso ionio catanzarese. Nell’ambito delle citate indagini erano emersi due episodi di estorsione compiuti da Antonio SARACO nei confronti di due imprenditori modenesi responsabili della società titolare della struttura portuale di Badolato. Già in precedenza, a seguito delle investigazioni svolte dalle Fiamme Gialle sotto la direzione di questo Ufficio, parte dei beni riconducibili ad Antonio SARACO erano stati cautelati con un sequestro preventivo in ambito penale, eseguito nel novembre del 2016. Successivamente, a seguito di alcuni riscontri investigativi, i Finanzieri accertavano un’ipotesi di intestazione fittizia di beni posta in essere da Antonio SARACO e dal figlio Pasquale, avente ad oggetto una società e il relativo complesso dei beni aziendali, tra cui un conto corrente bancario. Anche detti beni venivano cautelati con un sequestro preventivo. Le ulteriori indagini patrimoniali hanno consentito di ricostruire in capo al proposto un notevole complesso patrimoniale il cui valore è risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e all’attività economica svolta.

Sotto sequestro anche una struttura turistica nel comune di Badolato

Tra i beni sequestrati spicca un noto complesso turistico alberghiero sito nel comune di Badolato. Detta struttura ricettiva, che si estende su una superficie di 60.000 metri quadrati, composta da un lussuoso albergo, due piscine, un ristorante e un campo sportivo, è stata edificata a partire dalla prima metà degli anni ’90. Ampliata negli anni successivi, è oggi considerata un’importante meta turistica ricercata per il confort e la modernità dei servizi offerti. Sequestrata anche la società con sede a Roma, che gestisce l’intero complesso turistico.

Tra i beni posti sotto sequestro una lussuosa villa a Roma

Gli ulteriori beni oggetto del provvedimento ablativo comprendono una lussuosa villa a Roma, altre due società anch’esse con sede a Roma, esercenti rispettivamente l’attività di agenzia viaggi/tour operator e l’attività alberghiera. Una di dette società romane gestisce – in affitto – un prestigioso villaggio turistico a Parghelia (VV), cittadina limitrofa alla rinomata Tropea, nel tratto di territorio calabro denominato “Costa degli Dei”. In Calabria la Guardia di Finanza ha sequestrato inoltre n. 5 magazzini (rispettivamente uno a Montepaone, due a Taverna e due Satriano), n. 3 locali commerciali (uno a Montepaone e due a Davoli), n. 2 appartamenti a Satriano, n. 26 appartamenti, 3 magazzini, 2 fabbricati e 16 terreni a Badolato, n. 2 autovetture, n. 1 motociclo, quote di due società con sede una a Cosenza e l’altra a Catanzaro, operanti rispettivamente nel settore edile e ricettivo, e diversi rapporti bancari e finanziari

Droga e ‘ndrangheta, 25 arresti, filo diretto tra Calabria e Albania

CATANZARO- Dalle prime ore della mattinata è in corso, su gran parte del territorio nazionale, l’esecuzione di decine di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Catanzaro e volte a neutralizzare una ramificata organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico dai marcati profili internazionali, capace di far giungere in Italia
tonnellate di marijuana dall’Albania. L’operazione denominata “STAMMER 2 – MELINA”, che rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa condotta dai militari della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) di Roma e coordinata
dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dott. Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto, dott. Giovanni Bombardieri, e dal Sostituto Procuratore, dott. Camillo Falvo, vede impiegati oltre 150 finanzieri, con l’ausilio di unità Antiterrorismo
Pronto Impiego, di unità cinofile e della componente aeronavale del Corpo, per l’arresto di 25 soggetti (18 in carcere e 7 agli arresti domiciliari, indagati a vario titolo in traffico internazionale di stupefacenti) tra Calabria, Puglia, Sicilia, Lazio, Toscana, Lombardia e Albania e l’esecuzione di numerose perquisizioni. L’operazione “STAMMER 2 – MELINA” nasce da uno stralcio della nota operazione “STAMMER”, con cui sono state già colpite, nel mese di gennaio dello scorso anno,
le ‘ndrine del vibonese solitamente impegnate nel business della cocaina, e costituisce un ampliamento delle indagini che hanno dimostrato come i trafficanti calabresi, fiutando la possibilità di ottenere a facili guadagni, investivano ingenti capitali in un imponente traffico di marijuana. L’attività odierna documenta proprio come le potenti ‘ndrine vibonesi sono entrate in
affari con i narcos albanesi, partner di provata efficienza, che, ad oggi, si possono considerare i più importanti produttori di marijuana del continente, vantando basi logistiche praticamente in tutta Europa. Le indagini hanno, di fatto, consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, basata su un accordo criminoso tra le ‘ndrine Fiarè di San Gregorio d’Ippona (VV), Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto (VV), Anello di Filadelfia (VV) e Franzè di Stefanaconi (VV), tutte collegate alla più nota ed egemone cosca dei MANCUSO di Limbadi (VV). Tra gli elementi di spicco caduti nella rete della Guardia di Finanza compaiono tre capi cosca del calibro di ANELLO Rocco cl.’61, indiscusso boss di Filadelfia, FIARÈ Francesco, alias “il dottore”, cl.’80, di San Gregorio d’Ippona, e FRANZÈ Giovanni cl.’62, di Stefanaconi, oltre ad altri soggetti di rilevanza come PITITTO Pasquale cl.’68 di Mileto, PROSTAMO Antonio cl.’89 e MANCUSO Domenico cl.’75 di Limbadi. Clan calabresi assolutamente a loro agio nel contrattare con i potenti “Cartelli Albanesi” l’importazione, in poco meno di tre mesi, di circa cinque tonnellate di marijuana, in grado anche di saltare l’intermediazione delle compagini delinquenziali brindisine, storicamente “in affari” con i narcos di stanza nel Paese delle Aquile. Il sodalizio criminale calabrese, se in una prima fase sfruttava gli oramai collaudati rapporti, intessuti nel tempo, tra i trafficanti brindisini ed i produttori albanesi, una volta reperiti i contatti ed aver acquisito la fiducia dell’organizzazione albanese, riusciva, senza alcuna difficoltà, a scavalcare gli intermediari pugliesi per contrattare direttamente con i fornitori. Secondo gli illeciti progetti, una volta raggiunte le coste pugliesi, i carichi di marijuana sarebbero stati divisi in più partite, pronte per essere cedute sulle molteplici “piazze” dislocate su gran parte del territorio italiano. L’inchiesta diretta da questa Procura della Repubblica – D.D.A. e svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – G.I.C.O./Sez. G.O.A. di Catanzaro, con la fattiva collaborazione dello S.C.I.C.O. di Roma e l’indispensabile supporto della Direzione Centrale Servizi Antidroga (D.C.S.A.), ha consentito di identificare tutti i 46 soggetti coinvolti, alcuni dei quali già ristretti per fattispecie contestate nell’ambito dell’Operazione “STAMMER”, ognuno dei quali ricopriva un ruolo ben preciso: dai finanziatori ai mediatori, dai traduttori ai corrieri, da coloro che avevano il compito di monitorare l’uscita delle vedette della Guardia di Finanza ai personaggi incaricati di curare l’arrivo degli emissari dei narcos albanesi più volte giunti nel nostro Paese, fino ai soggetti demandati per lo stoccaggio e la successiva rivendita della marijuana. Grazie ad una serie di serrate attività che impegnavano, in perfetta sinergia, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – G.I.C.O./Sez. G.O.A. di Catanzaro e il Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nell’arco temporale agosto- ottobre 2016 sono stati eseguiti, nel mar Adriatico al largo delle coste brindisine, cinque interventi repressivi che hanno permesso di sequestrare in mare oltre 2770 kg di marijuana, ai quali si sommano ulteriori 90 kg sequestrati presso il porto di Ancona, di ricondurre due ulteriori importazioni di droga, rispettivamente pari a 1178 e 386 kg, oggetto di sequestro da parte della Guardia di Finanza di Brindisi, destinate ai clan calabresi e infine, grazie ad una mirata attività a posteriori, di ricostruire un’ulteriore transazione pari a 400 kg di marijuana che, giunta proprio presso il sedimento portuale di Ancona, raggiungeva la piazza di Milano, ove il sodalizio calabrese vantava eccellenti ramificazioni per l’immissione in commercio del narcotico. Oltre alla sostanza stupefacente, venivano sottoposti a sequestro anche 2 potenti acquascooter, 4 velocissimi natanti ed un autoarticolato. Le suddette operazioni portavano contestualmente all’arresto in flagranza di 11 soggetti, grazie al contributo prestato dai Reparti della Guardia di Finanza su attivazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro. L’intera operazione ha, inoltre, permesso di infliggere all’organizzazione rilevanti perdite economiche, sia sotto il profilo dei capitali investiti che dei mancati guadagni. La droga complessivamente sequestrata, infatti, una volta lavorata ed immessa in
commercio, avrebbe fruttato ai “grossisti” oltre 10 milioni di euro.