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Graziano: «Fase politica nuova, Oliverio non sarà il candidato del Pd»

CATANZARO – L’assemblea promossa dai Circoli del Pd «è stata un’inutile prova muscolare. Ci appassiona la politica, non i muscoli». Lo afferma, in una dichiarazione il Commissario del Pd della Calabria, Stefano Graziano, facendo riferimento all’Assemblea svoltasi a Catanzaro, su iniziativa dei Circoli del partito, a conclusione della quale è stato approvato un documento in cui si ribadisce la richiesta che per la scelta del candidato alla presidenza della Regione vengano organizzate le primarie, dicendosi favorevoli ad un secondo mandato per il governatore uscente, Mario Oliverio. «Siamo in una fase politica nuova – aggiunge Graziano – e Oliverio non sarà il candidato del Partito democratico. Anzi, con queste operazioni, si allontana sempre più dal Pd».

Graziano presenta la sua candidatura a sindaco di Corigliano-Rossano

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Un sindaco che unisce; un sindaco che, con le idee chiare, decide. Sta tutta qui la sintesi dell’evento di presentazione della candidatura di Giuseppe Graziano a primo cittadino di Corigliano-Rossano, tenutasi ieri sera in un teatro Metropol pieno finanche nelle gallerie. Una città autorevole, una città  connessa, sicura, razionale, accessibile, attrattiva e innovativa: passa da qui, da questa visione delle cose, la strategia di sviluppo disegnata da Graziano per Corigliano-Rossano.

Zero populismo e tantissime idee concrete.

Giuseppe Graziano è salito sul palco del Metropol con un’idea chiara della città unica, presentata e mostrata alla cittadinanza. Primo passo: l’autorevolezza. «Da subito  il sindaco di Corigliano-Rossano dovrà saper dialogare alla pari ed in modo deciso con tutti. Questa nuova e grande realtà deve assumere quella leadership demandatagli dal progetto di fusione, dettando i tempi dello sviluppo dell’intero bacino ionico-sibarita, riappropriandosi dei diritti che gli sono stati sottratti: Sanità e Giustizia, su tutti». Secondo passo: la connessione. «Una città forte non può rimanere isolata dal resto del territorio e del Paese. I primi interventi dovranno essere mirati a rimodulare le politiche per la mobilità interna, mettendo in connessione le aree urbane comunali e le periferie. Contestualmente occorrerà lavorare con determinazione per ottenere l’ammodernamento delle grandi vie dei trasporti: dalla Statale 106 alla linea ferroviaria per finire a quella risorsa non sfruttata che è il Porto, che ci vedrà impegnati nel chiedere maggiori sforzi a Gioia Tauro e nell’aprirci ancora di più verso il porto di Taranto». Terzo passo: la sicurezza. «Partiamo dalla manutenzione ordinaria che dovrà essere quotidiana: basta con strade impraticabili, basta con disservizi assurdi, basta con un sistema idraulico che è diventato lo spettro di questo territorio. Avvieremo subito interventi urgenti e straordinari per mettere al sicuro la città. Fatto questo, bisognerà lavorare per rendere vivibili i centri e le periferie, recuperando e restituendo alla città tutti quegli spazi che oggi vivono uno stato di degrado e abbandono». Quarto passo: la razionalità. «Siccome non parliamo del libro dei sogni ma di idee solide e realizzabili, partiremo da una razionalizzazione dei servizi: noi non toglieremo, ma aggiungeremo! E non lasceremo soli i cittadini perché il nuovo Comune sarà vicino a tutti con più delegazioni e una cittadella comunale che permetterà servizi unificati e pratiche più veloci». Quinto passo: l’accessibilità. «Il Comune di Corigliano-Rossano dovrà essere davvero un palazzo di cristallo.Sogniamo una città in cui l’informazione sia accessibile a tutti e la comunicazione finalmente chiara, per essere trasparenti e moderni. Essere accessibili significa anche essere vivibili».

Durante la presentazione Graziano ha sottolineato anche l’importanza di essere una realtà appetibile per i turisti.

Sesto passo: l’attrattiva. «Se vogliamo entrare nei circuiti economici internazionali dovremo avere il coraggio di  aprire le porte agli investimenti esteri ma soprattutto dovremo aiutare gli imprenditori locali e non essere il loro ostacolo. Corigliano-Rossano vanta numerose e indiscusse eccellenze produttive che vanno sostenute e incentivate partendo da un piano di promozione e di marketing territoriale concreto, che torni a rendere quest’area appetibile e ricca di sviluppo, lavoro e speranza per le nuove generazioni». Settimo passo: l’innovazione. «Tutti i nostri buoni propositi non valgono nulla se non li proiettiamo nel futuro e, quindi, in una Città moderna. Lo faremo collaborando con università e centri di ricerca per sostenere il territorio e le sue peculiarità o per la creazione di nuove startup. Il primo step verso l’innovazione sarà la sburocratizzazione dell’apparato comunale creando i presupposti per consentire al cittadino di essere sempre connesso con il suo Comune». – «Questa è la Corigliano-Rossano che vediamo nel futuro e che è anche un contenitore di contributi e partecipazione. Da martedì 2 Aprile attraverso il sito web grazianosindaco.it si potrà accedere ad unapiattaforma programmatica all’interno della quale ognuno potrà inserire le sue proposte e i suoi suggerimenti».

Sono sedici i soggetti politici che, in coalizione, sostengono questa nuova idea di città con Giuseppe Graziano.

 Alternativa Democratica, Civica Corigliano-Rossano, Comitato Corigliano-Rossano C100A, Corigliano-Rossano Prima di Tutto, CoRo di Moderati, Direzione Corigliano-Rossano, Fratelli d’Italia, Giuseppe Graziano Sindaco, Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Insieme, Lega Salvini, Movimento civico L’Amicizia, Movimento Nazionale per la Sovranità, Noi Rete Umana – movimento di opinione,Volare Alto e Voltare Pagina.

Corigliano Rossano, il gruppo Amicizia nella costituente per Graziano sindaco

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – E’ nato nella giornata di ieri il gruppo politico Amicizia, un nucleo di persone e, appunto amici, che hanno deciso di mettere insieme il loro impegno per la cosa pubblica e loro esperienza amministrativa per sostenere un progetto costruttivo per la nuova città di Corigliano – Rossano. 

«Un progetto politicobasato sulla lealtà, sull’amore per la città e per il territorio e sull‘onestà. 

Del gruppo, che ha trovato convergenza nelle idee e nei programmi della più grande coalizione costitutiva che sostiene la candidatura a sindaco del generale Giuseppe Graziano. Ne fanno parte Gianluca Aloe, Lorenzo Antonelli, Antonio Barone e Giandomenico Federico, tutti con esperienze istituzionali e di governo nelle passate esperienze amministrative dell’estinto comune di Rossano». È quanto fanno sapere gli stessi quattro fondatori del gruppo annunciando un loro impegno concreto in vista delle elezioni comunali del prossimo Maggio.

«Nei mesi scorsi – dicono – ci eravamo posti l’obiettivo di creare un progetto di rinnovamento ed oggi eccoci qui a renderci promotori e propositori di nuove idee che sappiamo potranno convergere nel grande contenitore del progetto costituente, quello che – precisano Aloe, Antonelli, Barone e Federico – ha dato i natali all’idea della fusione di Corigliano-Rossano, poi concretizzatasi attraverso il Referendum. Ci siamo battuti tutti e con coerenza perché la nuova grande città della Sibaritide, la terza della Calabria, potesse vedere la luce ed oggi crediamo di poter dare il nostro contributo di esperienza ed entusiasmo. Siamo un gruppo di amici con il comune interesse per la politica ed innamorati di questo territorio. E quando parliamo del Gruppo dell’Amicizia – precisano i quattro – non lo facciamo per utilizzare parole o slogan ad effetto ma perché realmente è così. Anzi, il nostro percorso verso le comunali si completerà impegnandoci nel portare all’interno di questo grande ed ambizioso progetto altri amici ed appassionati di politica».

«Poi – aggiungono ancora Aloe, Antonelli, Barone e Federico – c’è la scelta della Coalizione costituente, quella che sostiene la candidatura di Giuseppe Graziano a sindaco, condivisa da tutti perché è l’unica al momento ad assicurare una convergenza ampia su idee e programmi per la nuova Città. Dentro ci sono forze sociali, imprenditoriali, politiche e del mondo dell’associazionismo che sono le autorità garanti di un processo di crescita e consolidamento di una città che deve imparare a crescere e a camminare sulle sue gambe. In questo delicato processo serve un sindaco che sappia tenere la barra diritta; che abbia competenze, autorevolezza e capacità di portare sul territorio le attenzioni istituzionali. E Giuseppe Graziano – dicono in conclusione – crediamo sia il nome più indicato per questa importante sfida». 

Morrone e Graziano, «Chiarezza sui conteggi dei voti della Corte d’Appello»

COSENZA – «A questo punto sarebbe opportuno capire quali sono i criteri di attribuzione e – paradossalmente – di scelta con i quali la Corte d’Appello di Catanzaro stabilisce l’elezione e la nomina (o meno) dei rappresentanti delle Istituzioni. Le vicende, incomprensibili, che hanno caratterizzato le ultime elezioni dei rappresentanti calabresi alle Politiche del 4 marzo scorso chiedono chiarezza e verità dei fatti. Come avviene la conta dei voti e l’attribuzione dei seggi? Come mai la Corte d’Appello di Catanzaro ha attribuito dei voti che sono stati sovvertiti dalla “riconta”, dopo il clamore nazionale, tanto da determinare addirittura la diversa designazione dei Parlamentari in tutta Italia? E meno male che per le Politiche c’è anche la Cassazione! Differentemente dalle Regionali e dalle Amministrative calabresi dove ad avere l’ultima parola è solo la corte catanzarese (salvo ricorsi che poi ristabiliscono i giusti equilibri).» Questo quanto dichiarato in una nota congiunta da Ennio Morrone, e Giuseppe Graziano, rispettivamente  Presidente Commissione Speciale di Vigilanza del Consiglio Regionale della Calabria e già Segretario Questore del Consiglio Regionale della Calabria. 

«Sia chiaro, senza voler dare adito a fraintendimenti, non mettiamo sotto accusa il Sistema Giustizia, che rimane per noi e per i cittadini il principale garante della democrazia. Ci aspettiamo come cittadini che le operazioni vengano svolte con accuratezza e trasparenza: oggi, domani e sempre. Visto però quanto accaduto, si può dare adito a considerazioni di negligenza e superficialità di fondo – in tal caso da correggere così da scongiurare imperdonabili errori nel decorso della democrazia – oppure – in una peggiore ipotesi – che possa esserci, infiltrata negli apparati della giustizia, qualche “manina” che, in modo sornione e all’insaputa di tutti, indirizzi ed influenzi con esclusività e a proprio piacimento gli esiti ed i responsi elettorali. È su questi dubbi e interrogativi che da cittadini, ancor prima che da rappresentanti istituzionali e politici rappresentativi dei calabresi, che chiediamo al Ministro della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura di indagare e far luce. Crediamo sia un atto dovuto – anche in vista dei prossimi ed importanti appuntamenti elettorali regionali – per continuare a garantire non solo affidabilità al Sistema Giustizia italiano ma soprattutto per consentire che la volontà democratica dei cittadini possa essere rispettata ed essere davvero sovrana». 

Gentile lascia AP, la soddisfazione di Graziano «Scelta coraggiosa»

COSENZA – «Salutiamo con favore ed interesse le dichiarazioni del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che danno merito alla scelta di coraggio del Sen. Antonio Gentile». Queste le dichiarazioni di Giuseppe Graziano all’indomani della scelta del sen. Gentile di lasciare Alternativa Popolare.  «Rimaniamo consapevoli, infatti, che anche in questo nuovo percorso politico saranno rappresentati i valori di quel patto leale su programmi e idee sottoscritto lo scorso novembre dallo stesso Gentile con Il Coraggio di Cambiare l’Italia. Un accordo che si fonda su obiettivi comuni e sul bisogno di rilanciare la partecipazione dal basso per un nuovo protagonismo democratico, basato sulla moderazione, sulla concertazione e sulla ricerca dell’eccellenza morale e tecnica. Sono queste le leve sulle quali si fonda il nostro movimento che oggi, ancor di più, insieme a Gentile e Berlusconi, si farà predicato del civismo riformista all’interno della grande casa liberal-moderata italiana» Queste ancora le parole dell’Ufficio di presidenza nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, presieduto da Giuseppe Graziano, già Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria.

«Il CCI nel suo DNA – dicono – si propone come forza aggregativa e di convergenza per tutti i cittadini, di qualunque colore politico essi siano. Il nostro è un patto d’onore tra uomini basato sulla capacità di realizzare e mettere in cantiere progetti, programmi, idee che ridiano valore e reale consistenza alla partecipazione dal basso, alla meritocrazia e all’equa co-partecipazione delle persone alla realizzazione della democrazia del nostro Paese. Il Coraggio di Cambiare l’Italia ­– aggiungono –, non credendo nella prassi della “rottamazione politica” (che in questi anni ha solo prodotto danni abnormi nelle Istituzioni) sin dalla sua nascita ha sempre dialogato con i partiti e, su tutti, anche con Forza Italia che reputiamo essere un’entità aggregativa portatrice di sani principi e, appunto, di valori che hanno bisogno, oggi più che mai, del supporto del movimentismo civico. Lo ha detto anche il presidente Berlusconi e ne prendiamo atto con orgoglio, avendo la consapevolezza – concludono – che, a partire da adesso, il Sen. Antonio Gentile sarà il nostro punto di riferimento nel confronto con Forza Italia».

Nuovo ospedale Sibaritide, Il Coraggio di cambiare: «Non accetteremo cantieri fantasma»

CASTROVILLARI (CS) – «Nuovo ospedale della Sibaritide, non vorremo che si realizzasse nel territorio l’ennesimo monumento incompiuto in onore del pilastro di cemento armato. Non vogliamo cantieri fantasma. Prima che partano i lavori per la realizzazione del nosocomio, la Regione e la società appaltatrice dovranno innanzitutto illustrare ai cittadini della nascente Corigliano-Rossano e dell’intero comprensorio ionico cosentino i tempi di costruzione e di entrata in funzione della struttura, e dimostrare il piano d’investimento e la congruità dei fondi necessari alla creazione dell’opera. Diversamente, faremo di tutto per evitare che si apra un cantiere senza fine e senza prospettive proprio nel bel mezzo della nuova Città. La popolazione di quest’area è stanca e mortificata da illusioni e promesse, fatte a danno e discapito dei servizi fondamentali sanciti dalla Costituzione, e pertanto non permetteremo che il nuovo ospedale della Sibaritide diventi l’ulteriore strumento di ricatto elettorale della politica locale e regionale». A dirlo è il leader nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, che torna a chiedere al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio l’istituzione di una Commissione d’inchiesta che faccia piena luce sull’iter di realizzazione di tutti i nuovi ospedali calabresi. Con particolare riferimento a quello della Sibaritide posto a servizio di un territorio dove il diritto alla salute, ormai da oltre un decennio, è sottratto a causa della malagestione dell’amministrazione sanitaria regionale.

«Siamo preoccupati di quelle che sono, in tempi brevi, le prospettive di realizzazione dei nuovi ospedali”. Sono le parole di Pacenza – dice Graziano – che gettano un’ombra gigantesca sulle reali possibilità che i nuovi ospedali in Calabria si possano realizzare. Eppure, nonostante tutto, la Regione è in fase di preparativi per la posa della prima pietra sul terreno di Insiti su cui dovrà sorgere il nosocomio della Sibaritide. A che serve avviare i cantieri, dunque, recintare con il nastro rosso l’area e costruire i primi pilasti di cemento armato – chiede ancora il massimo esponente del CCI – se poi si ha la certezza che rimarranno lì in eterno a far bella mostra dell’ennesima incompiuta? Se nelle prossime settimane qualcuno vorrà fare passerella sul territorio per dare avvio ai lavori dovrà avere la consapevolezza che i cantieri dovranno chiudersi nei tempi e nei modi stabiliti dalla gara d’appalto. Ecco perché – ribadisce Graziano – urge insediare una commissione d’inchiesta che faccia chiarezza sui punti critici e di stallo dell’iter progettuale e stili nell’arco di un mese un cronoprogramma dei diversi step della realizzazione dell’ospedale».

Bruno nuovo coordinatore regionale CCI

Intanto si apprende che Gianluca Bruno è il nuovo coordinatore regionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia. Il giovane sindaco di Isola Capo Rizzuto è stato eletto per acclamazione durante l’ultima l’assemblea direttiva e dei soci fondatori, tenutasi nei giorni scorsi a Rende.  La nomina è stata ratificata stamani dall’Ufficio nazionale di Presidenza. Si completa, così, l’organico del CCI-Calabria che sul territorio regionale continua a crescere e a ramificarsi di giorno in giorno.

Insieme a Bruno, su indicazione del coordinatore provinciale di Crotone Salvatore Cosimo, vice sindaco di Rocca di Neto, stamani è stato nominato anche il nuovo coordinatore del comprensorio nord-crotonese del movimento. Si tratta di Domenico Spataro, agronomo e imprenditore agricolo, consigliere comunale di Cirò marina e già assessore provinciale di Crotone.

 

 

Gentile (Ap) sulla decadenza di Graziano: «Per noi non cambia nulla»

ROMA – «Giuseppe Graziano, consigliere regionale, è stato sostituito dal subentrante Gallo per un mero cavillo burocratico. Per Alternativa Popolare non è cambiato assolutamente il corso delle cose». Lo afferma in una nota il sottosegretario Antonio Gentile. «Noi abbiamo stipulato un patto politico-elettorale con il movimento “Il Coraggio di Cambiare l’Italia” che andava al di là delle cariche istituzionali ricoperte. Per Ap Graziano è un punto di riferimento importante, essendo persona dotata di grande qualità politiche ed umane, e al quale esprimiamo la più totale solidarietà. In politica si può vincere o si può perdere, ma le regole della politica dicono che chi ha vinto con il voto popolare non può essere destituito».

Scossone in Consiglio Regionale, Gianluca Gallo subentra a Giuseppe Graziano

COSENZA – Scossone in arrivo al Consiglio Regionale della Calabria. Dopo una lunga battaglia .a suon di ricorsi, controricorsi, sentenze definitive, pronunce del Tar, Gianluca Gallo si riprende il suo posto alla Regione Calabria facendo decadere definitivamente Giuseppe Graziano. La bagarre tra i due contendenti è durata sin dall’inizio dell’attuale legislatura e la parola fine è stata scritta nella mattina di oggi dalla Corte d’appello di Catanzaro che ha depositato la sentenza con cui, confermando il giudizio di primo grado, stabilisce l’ingresso in Consiglio Regionale di Gianluca Gallo. 

La corte di Appello, a definizione del giudizio instaurato dal consigliere Giuseppe Graziano contro Gianluca Gallo, ha rigettato le motivazioni addotte dal collegio difensivo a sostegno della pretesa di riforma della sentenza emessa in primo grado dal tribunale di Catanzaro, che viene oggi confermata in ogni sua parte, sancendo incontrovertibilmente il diritto alla surroga in Consiglio Regionale.

Le congratulazioni di Santelli e Occhiuto 

«Gallo (…) vede così riconosciuto il suo diritto a rappresentare tra gli scranni dell’opposizione i calabresi», hanno dichiarato appena raggiunti dalla notizia in una nota congiunta i deputati di Forza Italia Jole Santelli (foto) e Roberto Occhiuto. «Siamo felici per l’ingresso di Gianluca, un uomo delle istituzioni, che porta con sé un importante bagaglio di serietà ed esperienza. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro»
 
 
 

Referendum Corigliano-Rossano, Graziano: «Giornata storica»

ROSSANO (CS) – In attesa dell’ufficialità, il consigliere regionale Giuseppe Graziano, promotore della legge di fusione dei due comuni jonici, si dice convinto dell’esito positivo del referendum alla luce dei primi dati disponibili: «È una giornata storica scritta, di proprio pugno, dai coriglianesi e dai rossanesi che, insieme, hanno deciso di iniziare a scrivere un nuovo capitolo per la crescita e lo sviluppo di questo angolo della Calabria. Vince, anzi stravince il Sì, in tutti e due i comuni, contro ogni più rosea previsione, con un’affluenza anche superiore rispetto a recenti consultazioni. Questo significa che da oggi abbiamo tutto il diritto ed il dovere di poter sperare che il sogno, rimasto tale per decenni, di una grande città fornita di tutti i servizi diventi finalmente realtà. Peccato solo che siamo arrivati con 20 anni di ritardo rispetto a quando, causa stessi interpreti che oggi si sono schierati apertamente e sciaguratamente contro la fusione, perdemmo l’occasione e l’opportunità di avere un’autonomia più concreta e diventare provincia. È giusto, quindi, che certa gente prenda atto del fallimento politico personale e lasci spazio, con riverenza, al volere supremo dei cittadini. Che attraverso questa consultazione referendaria non solo hanno deciso di cambiare le sorti della loro terra per cercare di garantire un futuro migliore ai loro figli, ma hanno lanciato un monito chiaro alle istituzioni e alla politica. La gente vuole ritornare ad essere protagonista del proprio destino. Io ci sono e incalzerò il governatore Oliverio, che ha sostenuto sin dal principio il progetto di unificazione di Corigliano-Rossano, affinché stabilisca un crono programma certo delle tappe verso la creazione del nuovo comune».

Graziano: «Io deferito ai probiviri? Qualcuno dovrebbe vergognarsi e dimettersi»

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del segretario questore Giuseppe Graziano:

«Non è certo colpa mia se i vertici regionali di Forza Italia, a questo punto-mi duole dirlo – anche con la complicità di parte dei colonnelli e pseudo “strateghi” del Centro Destra, non siano riusciti a compiere i loro piani. È una sconfitta che denota dilettantismo allo stato puro. E a questo punto verrebbe da chiedersi se sono io, accusato di non aver eseguito l’ordine emanato da una individuata area o lobby del partito senza alcuna necessaria collegialità, a dover essere deferito al collegio dei probiviri per una eventuale espulsione dal partito, oppure – cosa politicamente più onesta – se chi ora chiede la mia testa, dopo aver usufruito largamente anche dei miei consensi, dovrebbe dimettersi senza alcuna riserva alcuna. Credo più la seconda. E principalmente per due motivi. Il primo perché i dirigenti regionali di Forza Italia, evidentemente alla ricerca (loro) di posti al sole per le prossime politiche hanno preferito la via facile delle alleanze assurde e aberranti, quelle a cui il Centro Destra in Calabria aveva rinunciato con coraggio e dignità, evitando il confronto diretto e costante con i cittadini e con la base del partito. Il secondo per il camaleontismo etico del duo Occhiuto-Santelli, benedetto da Scopelliti, che accusa parte dell’opposizione di aver “inciuciato” con la maggioranza in occasione del rinnovo dell’ufficio di presidenza, dimenticando che la maggior parte dei consensi confluiti sulla mia persona sono giunti dalla minoranza ed omettendo che almeno uno dei voti confluiti sull’altro candidato di Forza Italia non eletto è giunto dalla maggioranza grazie proprio alle grandi trame diplomatiche intessute da Scopelliti e soci all’esterno di Palazzo Campanella (le foto pubblicate sui maggiori canali di informazione regionale sono eloquenti!).Forse qualcuno può smentire che massimi dirigenti di FI calabresi e i loro fidi ieri, durante i lavori in Consiglio, erano a lavoro per trovare accordi con parte del PD? Dunque, di quale moralità vogliono parlare? Dove si appiglia il provvedimento disciplinare che starebbero per scrivere Occhiuto-Santelli, forse sotto la dettatura di Scopelliti come detto da una seguitissima testata giornalistica, nei miei confronti? Vedremo. Sicuramente da fastidio la mia libertà e da ancora più fastidio il fatto che da uomo libero continuo a confrontarmi ogni giorno con le persone. Cosa questa che altri, abituati a ricevere candidature certe proprio come se fossero nomination (forse per le prossime politiche per qualcuno, dopo l’esperienza Emiliana, è già pronto il collegio di Reggio Calabria?), non sanno più fare o, peggio, non hanno mai fatto! Ma se Forza Italia in Calabria è questa, cosa che non credo conoscendo tanti simpatizzanti, tesserati e dirigenti locali, ne potrei fare volentieri a meno. E se è questa Forza Italia in Calabria non andrà lontana. Tanto a me, a noi, ci dà forza la gente!»