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Graziano si congratula con Mariggiò: “Scelta lungimirante”

COSENZA – “La nomina del generale dei Carabinieri Aloisio Mariggiò quale commissario di Calabria Verde è sicuramente un’ottima notizia per la nostra Regione. Rappresenta un passo importante in quel cammino di cambiamento, invocato dai calabresi, necessario per affrontare e risolvere i problemi dei nostri territori. Sono convinto che, grazie ad una guida così autorevole, integerrima e competente, una delle più importanti e strategiche aziende presenti in Calabria possa continuare ad erogare sempre maggiori e qualificati servizi al cittadino.” È quanto dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, complimentandosi con il presidente della Giunta Mario Oliverio, per la lungimirante intuizione a designare il Vice direttore tecnico operativo della Direzione investigativa antimafia di Roma, già comandante generale della Legione dell’Arma della Calabria, quale responsabile unico di Calabria Verde.

“Se tutte le criticità – afferma Graziano – presenti nella Regione Calabria venissero affrontare con questo piglio e coinvolgendo personalità e professionalità così importanti come Aloisio Mariggiò, credo che si riuscirebbe davvero a invertire la rotta. Conosco da anni l’attuale neo-commissario di Calabria Verde, quando lui Comandante della Legione dei Carabinieri di Calabria e io responsabile regionale del Corpo forestale dello Stato di Calabria e Sicilia, portammo avanti insieme numerose attività tese al ripristino e alla tutela della legalità. Oliverio – aggiunge il Segretario questore – non poteva scegliere uomo migliore per rilanciare un’azienda pubblica come Calabria Verde, che gestisce numerosi servizi. E credo che se eventuali prossime nomine venissero fatte con questo stesso criterio, allora potremmo senza dubbio auspicare ad una proficua, reale e necessaria azione di cambiamento per l’Istituzione regionale e per la Calabria intera. All’amico e collega Aloisio Mariggiò, dunque, gli auguri di buon lavoro – conclude – e la disponibilità piena per una proficua e costruttiva collaborazione.”

 

 

Alto Jonio colpito da una bomba d’acqua. Graziano: “La regione dichiari lo stato di calamità”

Catanzaro ( Cz) – “Bomba d’acqua nell’Alto Jonio cosentino, il Governo regionale dichiari subito lo stato di calamità per le zone interessate dal nubifragio. Il comparto agricolo così come anche la maggior parte delle strade e delle infrastrutture della costa e delle aree montane, hanno subito danni ingenti. Buona l’attività di prevenzione avviata lo scorso anno dagli uffici regionali per mettere in sicurezza alcune aree a rischio frane, ma non sicuramente sufficiente ad evitare pericoli per la popolazione. La piena dei torrenti Ferro e Falce, che in alcuni punti sono anche tracimati, sono la testimonianza che c’è ancora tanto da fare sulla manutenzione dei fiumi soprattutto per quanto riguarda la pulizia degli alvei e la messa in sicurezza degli argini. Ancora una volta, siamo costretti a raccogliere il grido di dolore dei cittadini calabresi e degli agricoltori che hanno visto andare in fumo lavoro e sacrifici di un anno”. È quanto dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che, attraverso un’apposita interrogazione consiliare, chiederà formalmente al Governatore Oliverio di riconoscere lo stato di calamità naturale per le zone dell’alto Jonio cosentino a seguito dei violenti nubifragi che si sono verificati nel periodo tra il 12 ed il 20 Marzo scorsi. “Nelle ultime ore – dichiara ancora Graziano – sto raccogliendo il grido d’allarme di numerosi cittadini e agricoltori del comprensorio dell’Alto Jonio cosentino – Pollino a causa degli ingenti danni provocati dalla pioggia caduta abbondante negli ultimi giorni. Stamani (giovedì 24) ho avuto modo di constatare personalmente i disagi e le criticità emerse, soprattutto a causa delle frane e dello straripamento di alcuni torrenti che hanno invaso centinaia di ettari di terreno agricolo coltivato e diverse strade interne poderali, molte delle quali rimangono l’unica via di collegamento tra i centri abitati del versante montuoso. La preoccupazione – aggiunge il Consigliere regionale – è tanta perché la fase di allerta meteo non sembra del tutto terminata e si prevedono piogge anche nei prossimi giorni, con il rischio che i danni possano accentuarsi. Al danno materiale si aggiunge anche il danno economico dei coltivatori e produttori d’agrumi che, particolarmente nell’area di Amendolara, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Oriolo e Rocca Imperiale erano in piena attività di coltivazione di orti, vitigni e dei caratteristici limoneti autoctoni. La cui campagna è andata quasi del tutto distrutta a causa delle violenti piogge e delle grandinate”. “Pertanto – conclude il Segretario questore – è necessario che il Governo regionale, si faccia carico dei grandi disagi e dei terribili effetti del maltempo, che purtroppo negli ultimi anni sono all’ordine del giorno in questo vasto comprensorio, e dichiari lo stato di calamità. Così da consentire, soprattutto al mondo dell’agricoltura, di poter ripartire e continuare ad essere il motore trainante dell’economia dell’area ionica cosentina”.

Intesa Regione – CCIA, per Graziano è un ottimo inizio per le imprese del territorio

Catanzaro ( Cz) – “Snellire e ottimizzare i tempi della macchina burocratica per incentivare la crescita delle aziende e del mondo delle professioni. In questa direzione, sulla quale si è mossa, in modo lungimirante, la Camera di Commercio di Cosenza sottoscrivendo un protocollo d’intesa con la Regione, dovrebbero muoversi tutti gli altri enti associativi delle imprese calabresi. L’economia dei nostri territori si muove, infatti, grazie al dinamismo della piccola industria e dell’artigianato. La cooperazione diretta e fattiva tra le istituzioni regionali e le federazioni di categoria che vivono i disagi dell’imprenditoria è una grande opportunità per far sì che i fondi comunitari 2014-2020 siano mirati alla realizzazione di progetti concreti e soprattutto utili allo sviluppo economico e sociale della Calabria”. È quanto dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, salutando con favore il recente accordo firmato tra la Regione Calabria – Assessorato Sviluppo economico e promozione delle attività produttive e la Camera di Commercio di Cosenza per la realizzazione di un progetto di Cooperazione finanziato nell’ambito del Por Calabria 14/20. “Questo accordo – dichiara Graziano – potrebbe rappresentare l’inizio di un cammino prospettico verso una collaborazione utile e necessaria per lo sviluppo delle aziende. In tal senso è stata lungimirante la Camera di Commercio di Cosenza che attraverso il presidente Klaus Algieri ha saputo interfacciarsi con la Regione Calabria persuadendola in merito ad un progetto che sicuramente aiuterà a snellire tutta quella che è la trafila burocratica e programmatica delle aziende del comprensorio cosentino nella pianificazione delle loro iniziative economiche, commerciali e produttive. Sarebbe opportuno, quindi – aggiunge il Consigliere – che le altre Camere territoriali calabresi seguissero questo esempio o venissero messe nelle condizioni di agire in questa direzione” .  “Del resto, l’accordo Regione-CCIA favorisce il processo di semplificazione dell’amministrazione pubblica. Tutto questo – conclude Graziano – con l’obiettivo di offrire un supporto mirato alla programmazione dei bandi regionali e alla progettazione, realizzazione e integrazione delle banche dati sul sistema economico – produttivo,  attraverso le nuove politiche dell’e-government.

 

“Forza Italia è civismo”, Graziano: siamo coerenti

ROSSANO (CS) – Appare quanto mai necessario creare ed essere promotori di una condotta politica che vada a fondo nelle problematiche della gente e delle comunità. Questo anche a costo di rinunciare a quelle che sono le partigianerie che spesso possono celarsi o derivare dall’appartenenza ai simboli e ai partiti. Oggi più che mai, abbiamo una priorità che è quella di risolvere le tante questioni che interessano i nostri territori. Ed è un’esigenza che ha precedenza su tutto. Ecco perché è positiva l’apertura al civismo che garantisce imparzialità difronte alle diverse tematiche che interessano i cittadini italiani e soprattutto quelli calabresi. Le larghe intese? Potrebbero essere un’opportunità per rilanciare le aspettative di sviluppo della nostra regione, specie in un comprensorio come la Sibaritide e l’Area urbana Corigliano-Rossano che da oltre venti anni sono vittime delle becere diatribe politiche interne agli stessi partiti. Superiamo questa fase, allora, e diamo risposte alla gente.

GIUSEPPE GRAZIANO

 È, questo, il messaggio nonché la sintesi della condotta politica che Forza Italia intenderà intraprendere in vista delle prossime elezioni Amministrative del 2016, in Calabria e nei centri della Provincia di Cosenza, emersi dall’incontro direttivo tra il coordinatore regionale del partito Jole Santelli, il vicecoordinatore regionale Roberto Occhiuto e i coordinatori provinciali Giuseppe Graziano e Luigi De Rose tenutosi stamani (Sabato 12) a Cosenza.

A Rossano, così come anche a Cosenza – dichiara Graziano – Forza Italia sarà parte attiva e propositiva delle competizioni elettorali all’interno di coalizioni civiche con vedute politiche ampie. Ci saremo, anche senza la presenza del simbolo di Forza Italia che sarà “sacrificata” in nome di progetti che guardino all’interesse delle comunità e non più alla mera e spicciola propaganda politica. Del resto, così come ha ricordato la stessa coordinatrice Santelli, il nostro è un movimento che già nelle fondamenta statutarie è aperto al civismo tout court. Una vocazione che non è mai venuta meno, pur consapevoli dell’importanza che assumono i partiti nella vita democratica del nostro Paese. Ma sappiamo anche bene – scandisce con forza Graziano – che la Calabria e particolarmente alcune zone come la Sibaritide stanno vivendo un momento di gravi e grandi spoliazioni di servizi e diritti. Per questo serve una class action politica che miri a mettere in second’ordine le posizioni partitiche a favore del bene collettivo, in modo che si creino gruppi d’azione a sostegno delle sacrosante esigenze della collettività. Mi riferisco alle problematiche della mobilità, alla stessa carenza del servizio sanitario o ancora a quello che è stato lo scippo del Tribunale di Rossano. Criticità per le quali – aggiunge il Coordinatore provinciale di FI – serve un’unione concreta di idee e forze politiche che, sinergicamente, facciano pressione sui governi regionale e nazionale affinché restituiscano il maltolto ai territori. Noi crediamo in questo progetto ed in questa idea di fare politica che – conclude– siamo convinti sarà colta anche dai cittadini.

Intanto, proprio in vista delle prossime elezioni amministrative di Primavera, Lunedì 14 Marzo nella segreteria cittadina di FI a Rossano si terrà una riunione politico-programmatica tra il coordinatore regionale di Forza Italia Santelli, i due coordinatori provinciali Graziano e De Rose e i rappresentanti civici del partito azzurro. L’incontro servirà a tracciare le linee guida che attuerà il movimento in vista delle consultazioni.

Atti vandalici a Lattarico, Graziano esprime la sua solidarietà

LATTARICO (CS) “Gli atti di oltraggio e intimidazione a danno delle Istituzioni sono un campanello d’allarme sulla stabilità della democrazia. Quanto accaduto a Lattarico, dove dei vandali si sono introdotti nella delegazione comunale del centro abitato di Regina distruggendo l’ufficio dello Stato civile, è preoccupante e ha dell’inaudito. Chi non ha rispetto del patrimonio pubblico e dei beni che una comunità concorre, con tanti sacrificio, a migliorare e custodire deve essere duramente punito. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine affinché facciano piena luce su questi fatti con l’auspicio che si riesca a risalire ai responsabili”. È quanto dichiara il Segretario questore del Consiglio regionale Giuseppe Graziano che stamani (venerdì 15) si è recato a Lattarico per esprimere la personale solidarietà al sindaco Antonella Blandi e trasmettere al Primo cittadino la vicinanza dell’intera Assemblea regionale. È preoccupante – dichiara Graziano – la barbarie con la quale i vandali, al momento ignoti, hanno messo a soqquadro gli uffici della delegazione comunale di Regina.

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Soprattutto oggi, in una società che subisce scelte impopolari e che è dilaniata dalla crisi, è comprensibile la protesta nei confronti delle Istituzioni ma purché essa rimanga nei paletti della civiltà e che non si danneggi quanto la comunità costruisce, giorno dopo giorno, con sacrifico. Ancora più incomprensibile è quanto accaduto a Lattarico, in una comunità che ha sicuramente le sue criticità ma che può contare su una guida amministrativa solida, sicura e sicuramente capace. Al sindaco Blandi, dunque, la mia piena e totale solidarietà e un ringraziamento alle forze dell’ordine che in queste ore stanno indagando sull’accaduto. Per i responsabili – conclude il Consigliere regionale – con la speranza che vengano individuati, servono pene certe ed esemplari.

Nell’attuale contingenza storica – aggiunge il sindaco Blandi – è comprensibile chi ruba per necessità. Ma chi ha compiuto un simile gesto è davvero ingiustificabile perché ha offeso e dileggiato una comunità senza un apparente e giustificabile motivo.

Registri dello Stato civile bruciati, sistemi informatici e telefono divelti e distrutti, intonaci scorticati, servizi igienici danneggiati è questo quanto hanno trovato ieri mattina (giovedì 14) i dipendenti della delegazione comunale di Regina nel Comune di Lattarico alla riapertura degli uffici. Sull’accaduto indagano i militari della stazione dei Carabinieri di Lattarico.

 

 

No alla soppressione: Salvo il liceo classico di Torano Castello?

Torano_CastelloRigettata la proposta di accorpamento della sede distaccata del liceo toranese all’Istituto di Istruzione superiore di Montalto Uffugo. A sancirlo è un comunicato del dirigente regionale al ramo Sonia Tallarico. Entusiasta la reazione del segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, che dichiara in merito:

Così come per la vicenda del “Garibaldi-Alfano” di Castrovillari, anche questa volta abbiamo avuto ragione e le nostre istanze, presentate agli uffici della Regione, sono state pienamente accolte. Non si poteva privare la cittadina di Torano, che è uno dei centri di riferimento per tanti paesi dell’hinterland della valle del Crati, di un istituto scolastico così importante. Anche in questo caso abbiamo avuto il coraggio di contrapporci a quelle che sono le logiche schematiche e, spesso, cieche del risparmio, ottenendo un buon risultato.

Graziano ha, inoltre,ringraziato Valentino Adimari, rappresentante civico del neo movimento “il Coraggio di Cambiare l’Italia” che ha condotto con perseveranza questa battaglia  per tutelare uno dei presidi di cultura e formazione della comunità toranese.  L’auspicio, pertanto, è che la Provincia di Cosenza, anche alla luce delle diverse obiezioni poste dalla Regione Calabria al Piano di dimensionamento, riveda il programma di riorganizzazione scolastico e – conclude Graziano – lo renda, quanto più possibile, sostenibile rispetto alle esigenze della collettività.

LIA GIANNINI

 

“Il coraggio di cambiare”, in mille all’inaugurazione con Oliverio e Graziano

COSENZA – Dal magistrato antimafia Giovanni Falcone a al vice presidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno ucciso dalla ’ndrangheta, dal fondatore dello scoutismo Robert Baden-Powell per finire al padre dell’economia politica Adam Smith. Sono, queste, alcune delle figure chiave della storia italiana ed europea il cui esempio ed insegnamento ha ispirato la nascita de “il Coraggio di Cambiare l’Italia (CCI)”. Un nuovo progetto politico-culturale, proposto dal Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, On. Giuseppe Graziano, con l’obiettivo di innescare una nuova evoluzione di idee, plurali e democratiche, da contrapporre al sistema partitocratico italiano. Non una rottamazione della politica, bensì un processo di valorizzazione del merito e dei progetti, a sostegno della collettività.

Quasi mille persone hanno preso parte al meet inaugurale del nuovo sodalizio socio-politico, costituitosi lo scorso Venerdì 11 Dicembre 2015 a Cosenza, che è stato presentato ieri pomeriggio (Domenica 27) presso il centro congressi del T Hotel Lamezia a Feroleto Antico. MEETCCI-271215 (30)

All’avvio di questo nuovo cammino, presente, insieme ad altri esponenti del mondo politico calabrese, anche il Presidente della Regione Calabria, l’On. Gerardo Mario Oliverio. Lo stesso Governatore, nel portare i saluti istituzionali, ha sottolineato l’importanza della nascita di un nuova corrente di pensiero, attiva e propositiva. “Perché – ha detto Oliviero – rappresenta un nuova occasione di partecipazione alla vita politica da parte dei cittadini. A prescindere dai colori e dalle connotazioni partitiche. Del resto, la nascita di un movimento è sempre un lieto evento. Lo è ancora di più quella del Coraggio di Cambiare, poiché ritengo sia un’iniziativa importante”.

“Partiamo dalla Calabria – ha poi chiosato il Segretario questore dell’Assemblea regionale, Giuseppe Graziano, fondatore del sodalizio –  perché qui, più che in ogni altra parte del Paese c’è la voglia, la tempra e il coraggio dei cittadini a voler cambiare, per ritornare ad essere parte attiva e operativa delle Istituzioni. Finora abbiamo avuto una classe politica e dirigenziale che ha curato spesso gli interessi propri o comunque quelli di una ristretta cerchia di gruppi d’interesse. Noi vogliamo sovvertire questo sistema, capovolgerlo, e dare parola e forza ai cittadini. Senza populismo. Il Coraggio di Cambiare – ha precisato Graziano – non vuole rottamare il passato. Non può esistere una riforma del sistema cancellando tout court tutto quanto fatto finora. Sarebbe un’operazione illogica, oltre che miope. Bensì, vogliamo dare spazio alla meritocrazia e a quanti, attraverso le loro competenze, possono offrire un valore aggiunto per lo sviluppo sociale ed economico della società. Taglio agli sprechi e agli sperperi di denaro pubblico. Più voce e campo ai giovani, soprattutto in Calabria, sempre più considerata una regione per vecchi. Sono questi i principali obiettivi che ci prefiggiamo e per i quali proporremo le nostre soluzioni”.

Illustrato anche il manifesto de “il Coraggio di Cambiare l’Italia”. A leggerlo e commentarlo è stato l’On. Giuseppe Siciliani, già parlamentare alla Camera dei Deputati, socio fondatore e redattore del progetto politico-culturale. Lo stesso sarà consultabile integralmente sul portale del movimento www.ilcoraggiodicambiare.it ed ogni cittadino potrà firmarlo attraverso un’apposita sottoscrizione. Sono stati presentati, inoltre, anche i quattro coordinatori provinciali: Aldo Marino (Cosenza), Elvira Gualtieri (Reggio Calabria), Agostino Ruberto (Catanzaro e Vibo Valentia) e Salvatore Cosimo (Crotone).

Impianto rifiuti di Bucita, Graziano si appella a Oliverio

ROSSANO (CS) – Il Consigliere regionale Giuseppe Graziano lancia un appello per una nuova gara per la gestione dell’impianto di trattamento rifiuti di Bucita, si tuteli tutta la forza lavoro operante nel sito. Evitare che si creino preoccupanti vertenze, come quelle generatesi all’epoca dell’avvicendamento al management della struttura tra Veolia Environnement ed Ecologia Oggi. La Regione Calabria, in sede di sottoscrizione del prossimo contratto di gestione con la nuova società, ponga come prerogativa la tutela del capitale umano storico già presente in organico e suggerisca soluzioni affinché il gestore proceda ad eventuali nuove assunzioni.

 All’interno dell’impianto di Bucita – dice Graziano -, nel corso degli anni, si è consolidato un organico storicoche lavora con affiatamento e che ha affinato le sue doti professionali. Oggi, la nuova gara per l’affidamento della gestione della struttura, potrebbe rimettere in discussione tutto. In quanto le normative in materia consentirebbero al concessionario di avere la prelazione sulla scelta dei dipendenti. Un’opzione legittima ma iniqua. Perché potrebbe mettere a rischio quanti hanno una minore anzianità di servizio.Rossano

 È il caso – precisa il Segretario questore del Consiglio regionale – dei lavoratori assunti al tempo del subentro di Ecologia Oggi che, per la loro condizione contrattuale, potrebbero essere messi alla porta per dar spazio a nuovi reclutamenti. Con quale giovamento? Nessuno! I tempi di formazione e inserimento di nuovo personale rischierebbero di mettere a serio rischio una delle strutture più delicate dell’intero sistema rifiuti regionale, già di per sé precario. Inoltre, se così fosse, si continuerebbe a rimpinguare la sacca di disoccupazione e si innescherebbero frizioni tra i nuovi assunti e licenziati.

 Da qui l’appello al presidente Oliverio – continua Graziano – affinché si prenda carico di questo problemae anticipi i tempi così da evitare l’ennesima vertenza lavorativa. Sarebbe opportuno che il Governatore in sede di sottoscrizione del nuovo contratto di gestione chiarisca la necessità di tutelare tutti i posti di lavoro ad oggi assegnati all’impianto di Bucita. E suggerisca alla società subentrante, che si dovrà occupare anche di mettere in cantiere le opere di efficientamento funzionale della struttura, di pianificare progetti per l’assunzione di nuova forza lavoro. Anche in questo caso – conclude il Consigliere regionale – serve buona volontà.

Cosenza, assunzione medici e questione precariato

COSENZA (CS) “Per la stabilizzazione del personale medico operante nella sanità pubblica calabrese, la Regione non costruisca lo stesso pasticcio fatto dal Governo Renzi per le assunzioni nella scuola pubblica. È giusto creare posti di lavoro impiegando nuova forza professionale. Ma è ancora più giusto e doveroso pensare a togliere dallo stato di precariato tutti quei medici che da oltre un decennio stanno già offrendo il loro prezioso contributo al sistema sanitario regionale. Da qui l’invito ad applicare, così come prevede la legge, le procedure di mobilità per completare gli organici e consequenzialmente a bandire concorsi pubblici “one to one”, interno-esterno, ma che garantiscano innanzitutto la stabilizzazione di tutto il capitale medico precario”.

 È, questo, l’appello che lancia il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, raccogliendo la giusta e diffusa preoccupazione che continua ad aleggiare tra il personale medico precario calabrese e soprattutto dell’Asp di Cosenza in merito alle azioni di riordino del comparto sanitario che stanno per essere varate dal Commissario Scura.

provincia cosenza

 “Così come ebbi già modo di ribadire nei mesi scorsi – dice Graziano –  è necessario che il Governo regionale si faccia portavoce con il Commissario dell’utilità di un piano che miri innanzitutto alla stabilizzazione del personale precario. Anche perché, diversamente, ci troveremmo di fronte ad una situazione paradossale per la quale, in un comunque auspicabile programma di assunzioni che potenzierebbe il sistema sanitario calabrese, la maggior parte delleprofessionalità, in stato di precarietà lavorativa, che in questi anni hanno garantito il loro servizio all’apparato assistenziale si troverebbero messi ingiustamente alla porta. Ecco perché, come ebbi già modo di ricordare – scandisce il Segretario questore – servirebbe che la Regione Calabria riconoscesse, con coraggio, la spesa, ormai storicizzata, impiegata per il personale medico a tempo determinato e trovasse nuove risorse per indire i concorsi esterni. Solo così si potrà sperare di rimpinguare il bacino di servizio e renderlo massimamente efficiente a solo vantaggio dell’utenza”.

 “Il vero nodo del problema – aggiunge – sta nel riordinare il sistema sanitario partendo proprio dalla valorizzazione delle professionalità interne. Ogni concorso pubblico per l’assunzione di nuove unità, in realtà, è indetto solo a seguito dell’indisponibilità riscontrata del personale già in organico, da trasferire secondo le procedure di mobilità, attuate anche in deroga alle disposizioni vigenti. Non è un’astrusità, ma è quello che dice la legge 27 del 1997. Avviare, dunque, in questo momento – dice Graziano – delle procedure concorsuali sarebbe pressoché inutile e forse anche illegittimo, se prima non si procede ad una ridistribuzione del capitale umano in organico. Inoltre, il disciplinare ministeriale della legge 125/2013 che regolamenta le nuove assunzione, prevede, tra l’altro che gli aventi diritto alla “stabilizzazione” possano partecipare alle procedure indette da altri Enti Regionali che li bandiscono. Pertanto, se si avviassero procedure concorsuali prima dell’avvenuta stabilizzazione, si potrebbe verificare una limitazione all’accesso dall’esterno visto che tantissimi “precari” della Regione, con titoli preferenziali dovuti all’anzianità di servizio, parteciperebbero al bando, causando così un esiguo incremento di unità aggiuntive utili a fronteggiare il fabbisogno degli Enti del servizio sanitario. Ci ritroveremmo, quindi, di fronte ad un altro sistema farraginoso più o meno simile a quello adottato dal Governo Renzi con la riforma della scuola, che ha avviato – conclude il Segretario questore – nuove assunzioni a discapito del personale precario”.

Graziano prossimo alla decadenza, ma l’esponente di Forza Italia ha pronto il piano B: candidarsi a sindaco di Rossano

Rossano una vedutaCATANZARO – Volge al termine l’esperienza di Giuseppe Graziano tra i banchi di Palazzo Campanella. A breve infatti, la Corte d’Appello di Catanzaro pronuncerà la propria sentenza in merito al ricorso presentato da Gianluca Gallo, primo dei non eletti della lista Casa delle Libertà per la circoscrizione di Cosenza. A meno di clamorosi stravolgimenti, i giudici dovrebbero confermare il dispositivo di primo grado: Graziano non ha rispettato i termini e i tempi per mettersi in aspettativa dalle sue funzioni esercitate nel Corpo Forestale dello Stato e per questo, era ineleggibile. E mentre Gallo scalda i motori per tornare ad occupare l’ambito scranno in Consiglio Regionale, Graziano ha già pronto un piano B. Non è un mistero che dietro la decadenza del sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, ci sia la longa manus proprio di Graziano; il coordinatore provinciale di Forza Italia avrebbe convinto alcuni consiglieri comunali della città bizantina, fino a ieri strenui sostenitori del primo cittadino in carica, a sottoscrivere le dimissioni insieme ai membri dell’opposizione. L’obiettivo: sottrarre ad Antoniotti, che coltivava ambizioni di ricandidatura, la macchina amministrativa negli ultimi mesi di un mandato che era comunque destinato a terminare con le elezioni della prossima primavera. L’addio di Antoniotti ha il sapore di un passaggio di consegne per quanto concerne la leadership azzurra a Rossano e, più in generale, lungo la fascia jonica cosentina. Dal predominio di Giuseppe Caputo, che aveva anche piazzato il figlio Guglielmo nell’esecutivo guidato da Antoniotti, si passa all’asse Graziano-Rapani. Ernesto Rapani è infatti il candidato a sindaco in pectore del centrodestra, anche se la prossima decadenza di Giuseppe Graziano da consigliere regionale, potrebbe modificare i programmi.

Giuseppe Graziano
Giuseppe Graziano

Non è escluso infatti che l’ex comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato decida di tornare subito in pista e di candidarsi in prima persona alla carica di sindaco di Rossano. Intanto Antoniotti, dopo che questa mattina le dimissioni di 13 consiglieri su 24 sono state formalizzate davanti ad un notaio, ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo attraverso il suo profilo facebook, che qui riportiamo integralmente.

“Care amiche e cari amici, come sempre vi scrivo con il cuore e senza peli sulla lingua. Ho letto le centinaia di attestati di stima, di vicinanza e sincero affetto che in queste ore mi avete espresso, sia in privato che pubblicamente. Ed è proprio vero, come diceva qualcuno, che probabilmente il 17 Novembre 2015 passerà alla storia della Città come la giornata dell’infamia. Nella quale 13 cittadini, rappresentanti del popolo, hanno sottoscritto un patto notarile per sfiduciare il Sindaco. Un atto, questo, che non può non prestarsi a riflessioni e

Giuseppe Antoniotti
Giuseppe Antoniotti

considerazioni. Innanzitutto, per chiarire i perché di questa scelta, di questa decisione. Perché sfiduciare un Sindaco dal notaio rinunciando al confronto politico pubblico, in Consiglio comunale, durante il quale si sarebbero potute dare a tutti i rossanesi ampie e motivate giustificazioni del gesto? Perché, ancora, sfiduciare un Sindaco a pochi mesi dalle elezioni e per di più all’indomani che lo stesso aveva annunciato la sua intenzione di volersi ricandidare? Questo dopo 4 anni e mezzo di governo della Città e dei problemi del territorio ampiamente condiviso con la maggioranza e la squadra amministrativa, durante i quali, nel limite democratico dei ruoli e delle linee di mandato, ognuno è stato libero di promuovere le proprie idee. Ognuno, nessuno escluso. E tutti sono stati co-protagonisti dei risultati, sia di quelli raggiunti sia di quelli che ancora dobbiamo raggiungere. E non mi riferisco a tutti quei problemi di fronte ai quali un Sindaco o un qualsiasi amministratore locale non avrebbe potuto far nulla se non trasmettere e far capire la sua indignazione. Lo ripeto con vanto: abbiamo governato con il cuore questa Città ed oggi questa sfiducia rimane incomprensibile, prima di tutto all’opinione pubblica. Ma non mi intimorisce. Anzi, mi da ancora più coraggio e “fiducia” di andare avanti e percorrere la strada intrapresa nel 2011. Sono consapevole dell’impegno che ho messo a disposizione della mia Città e sicuramente non mi tiro indietro. La mia forza sono i cittadini rossanesi, che conoscono la mia storia politica e personale. Andrò avanti, con il supporto della mia gente. Torno a casa a testa alta sicuro di aver servito la Città di Rossano, la Città del Codex, con tutto me stesso e senza mai risparmiarmi”. Adesso a Rossano arriverà un commissario prefettizio, probabilmente sarà nelle condizioni di insediarsi già lunedì prossimo.