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Corso di aggiornamento “Tecniche per la difesa dall’inquinamento”

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – E’ in corso di svolgimento, presso la sala convegni del Grand Hotel delle Terme Luigiane di Acquappesa, il 35° corso di aggiornamento in “Tecniche per la difesa dall’’inquinamento”, organizzato dal Centro Studi acquedotti e fognature, dalla sezione Calabria dell’Associazione Idrotecnica Italiana, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, dal dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica, nonché dal dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria. Al Corso, diretto dal prof. Giuseppe Frega,  partecipano vari professionisti operanti nel settore dell’Ingegneria Ambientale, con lo scopo di fornire un aggiornamento professionale sulle tecniche di progettazione, sui problemi di gestione e sul quadro degli interventi pubblici nel campo delle opere di acquedotti, fognature, depurazione dei liquami, smaltimento dei rifiuti nonché sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla programmazione nazionale ambientale e sulla situazione calabrese.
Argomenti molto sensibili che riguardano il territorio regionale ed in particolare le zone costiere, dove, tranne pochi casi con la consegna delle apposite bandiere e riconoscimenti ad opera di organizzazioni ambientaliste nazionali, emergono situazioni di forte criticità e pericolo per la salute che richiedono urgenti interventi risolutivi, sia in termini politici che di buona corretta gestione della cosa pubblica, che deve riguardare tutti per quanto riguarda i buoni comportamenti nella governabilità e rispetto del territorio, come nella gestione e raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, in cui la Calabria rischia tantissimo.

A Guardia Piemontese la “Giornata della Memoria”

Guardia Piemontese – L’ Amministrazione Comunale di Guardia Piemontese in collaborazione con la Fondazione Occitana e la Chiesa Valdese, e con il sostegno della Proloco e delle associazioni del territorio ha organizzato la “Giornata della Memoria” che si svolgerà nella cittadina occitana il 5 giugno 2013.
Tale Giornata è stata fortemente voluta dal compianto Sindaco Gaetano Cistaro che l’ha istituzionalizzata il 5 giugno 2008, per recuperare un oblio di oltre 400 anni.
Il programma è molto vasto e prevede fin dalla mattina la possibilità di visitare la mostra fotografica a cura dello Sportello Linguistico Comunale dal titolo “Racconto di una persecuzione…”, presso il Museo Multimediale Occitano.
Alle 16.00 presso la Sala Consiliare si svolgerà il convegno dal titolo: “ Non è lecito dimenticare, non è lecito tacere. Se taceremo, chi parlerà?.
Partendo dalla celebre frase di Primo Levi si affronterà un dialogo interreligioso, con rappresentanti e studiosi di diverse religioni.

Chiuderà il convegno l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri.
A fine convegno i partecipanti, in corteo, si recheranno alla “Roccia di Val Pellice”, grande lastra di roccia alpina  trasportata a Guardia Piemontese nel 1975, sul luogo dell’ex Chiesa Valdese, in memoria delle antichi origini e dal 2008 divenuto Martirologio di Guardia.
Verrà deposta una corona di fiori e letta una lettera scritta da Gian Luigi Pascale, quando era in prigione.
Dopo l’esecuzione di selezionati brani musicali, sempre alla Roccia celebreremo il Culto Valdese.
A seguire verrà offerta una degustazione di piatti tipici locali ed uno spettacolo musicale occitano eseguito dal gruppo “Vent de Nòtes” di Guardia Piemontese.
Il 5 giugno 1561 Guardia Piemontese assisteva ad uno dei più grandi massacri della storia, che fece centinaia di vittime non risparmiando donne e bambini, di cui rimangono tracce significative a Guardia Piemontese, nella triste e terribile sopravvivenza architettonica della “Porta del Sangue”, presso la quale, tradizione vuole che il Sangue dei Valdesi sia scorso a fiumi, durante i terrificanti eccidi che li videro innocenti protagonisti.

Pisl minoranze, siglato l’accordo di programmazione negoziata a Guardia Piemontese. Oltre 220mila euro per gli occitani

Guardia Piemontese (Cs) – Grazie alla firma dell’accordo di programmazione negoziata, siglato – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – a Guardia Piemontese, tra l’Assessore Giacomo Mancini e il sindaco Vincenzo Rocchetti, da oggi 220.891 euro sono a disposizione della minoranza linguistica occitana presente in Calabria.

Nei mesi scorsi era stato già ammesso a finanziamento il Pisl (Progetto Integrato per lo sviluppo locale) “Conservazione, valorizzazione radici occitane” del comune di Guardia Piemontese – considerato l’“isola linguistica occitana” del meridione d’Italia – in attuazione del Pisr (Progetto Integrato di Sviluppo Regionale) “Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria”.

In seguito a questo accordo la Regione, il comune sottoscrittore e i partner privati coinvolti (Pro Loco Occitana e Associazione Arcobaleno) assumono congiuntamente precisi obblighi rispetto all’utilizzo delle risorse e alla realizzazione degli interventi.

Preservare le caratteristiche storico-identitarie degli Occitani e sviluppare nuove forme di fruizione del patrimonio storico-culturale, attraverso produzioni artistiche innovative e durature e attraverso l’integrazione di risorse culturali locali, è l’obiettivo che si pone questo Pisl. Due gli interventi presentati e due quelli ammessi a finanziamento, per un totale di 220.891 euro: riqualificazione e completamento dell’anfiteatro con 183.502 euro; istituzione del Festival di Musica Etnica con 220.891 euro. La ristrutturazione dell’anfiteatro rientra in un’area che necessita di un intervento di riqualificazione al fine di rendere capace la struttura di ospitare eventi e manifestazioni di più ampia portata, come le iniziative culturali che si prevede di organizzare attraverso il suo utilizzo. Attualmente, la struttura risulta essere inadeguata dal punto di vista dell’accesso e della fruibilità. il Festival Occitano poi, rappresenterebbe un evento di interesse europeo, in grado di coinvolgere tutte le comunità di minoranza linguistica occitana presenti sui diversi territori per mantenere e tramandare l’uso della lingua attraverso musica, canto, prosa, poesia, teatro. Il Festival, ha anche una valenza di “attrattore”, in tutta la Calabria, di flussi di visitatori e turisti.

Le altre tappe per le minoranze: mercoledì 10 aprile alle ore 17 a Palazzo a Spezzano Albanese (Cs) per la minoranza albanese. p.m.In totale sono 14,4 milioni i fondi stanziati per i 41 comuni in cui sono insediate le tre minoranze presenti in tutta la Calabria: albanese, grecanica e occitana. Le risorse sono destinate alla realizzazione di musei etnografici, biblioteche e mediateche, conservatori musicali, parchi culturali e letterali laboratori della memoria storica, festival di musica etnica.

Costituzione della fondazione occitana

Catanzaro – Il 21 febbraio 2013, in sede notarile a Catanzaro, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, sono state costituite le tre Fondazioni delle minoranze linguistiche, i cui rappresentanti sono stati nominati con decreto dal Presidente della Regione Calabria.

In Calabria vi è una sola comunità occitana che si trova nel Comune di Guardia Piemontese.

Come Presidente della Fondazione Occitana è stata eletta Gabriella Sconosciuto, Assessore al turismo, sport e spettacolo del Comune di Guardia Piemontese dal 2007 al 2011, come rappresentante dei Sindaci, il Sindaco Vincenzo Rocchetti, come rappresentante della Provincia il dott. Eugenio Provenzano e come esponente della società civile Silvana Pietramala, insegnate presso l’Istituto Comprensivo “Gaetano Cistaro”.

I tre istituti dovrebbero disporre di una dotazione finanziaria complessiva di circa 1 milione e 500 mila euro.

Il Sindaco del Comune di Guardia Vincenzo Rocchetti si è detto soddisfatto della costituzione della Fondazione Occitana e degli ottimi elementi che ne fanno parte.

L’istituto opererà in relazione ai principi generali e alle finalità della legge 482/99, della legge regionale 15/2003, nonché delle altre disposizioni in campo europeo e internazionale in materia di tutela e diffusione delle lingue minoritarie.

In particolare la Fondazione potrà:

– Creare un proprio archivio generale e una banca dati del proprio patrimonio culturale;

– Attuare produzione in materia editoriale e libraria, musicale e cinematografica; creare un proprio sito web, nonché organizzare e promuovere attività di informazione e di divulgazione;- Istituire un centro di documentazione, di ricerca e di elaborazione scientifica;

– Organizzare, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali e con le Università, in tutto il territorio regionale e nazionale, corsi di formazione linguistica;

– Svolgere proprie attività in campo nazionale ed internazionale in particolare nei luoghi di emigrazione dei calabresi e negli stati dove si parla la lingua di provenienza delle comunità storiche riconosciute dalla legge 482;

– Curare il coordinamento con le altre fondazioni occitane d’Italia nonché le altre minoranze presenti sul territorio nazionale ed internazionale.