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Legalità e Istituzioni, studenti dell’ITE e del Liceo Scientifico di Crosia incontrano il ministro Guerini

MIRTO CROSIA (CS) – Lo scorso 10 dicembre gli studenti dell’Istituto Tecnico – Economico e del Liceo Scientifico di Mirto Crosia (afferenti all’Istituto di Istruzione Superiore di Cariati) hanno vissuto la grande emozione di incontrare e dialogare, seppur a distanza, con il ministro della difesa, On. Lorenzo Guerini, in occasione della Giornata dedicata a “Legalità e Istituzioni”. Un appuntamento, accolto con favore dalla dirigente scolastica, dott.ssa Sara Giulia Aiello, che, come spiega la promotrice dell’evento, la prof.ssa Caterina Urso, docente di diritto, si inserisce nell’ambito delle iniziative «del progetto inserito nel Ptof “Incontro con le istituzioni” ed in esecuzione al ruolo della disciplina di educazione civica introdotta di recente dal legislatore». Lo stesso progetto, che in passato ha portato gli alunni dei due istituti al Quirinale al cospetto del Presidente Mattarella e in Senato, si propone come obiettivo quello di avvicinare i ragazzi alle istituzioni e «far capire loro – come ha spiegato la prof.ssa Urso introducendo il Ministro – l’importanza di acquisire e diffondere come protagonisti del futuro, la cultura della legalità, del rispetto delle istituzioni, della consapevolezza del sacrificio, quotidiano delle donne e degli uomini delle forze armate che hanno giurato di dare la vita per la bandiera». 

Dal canto suo, il titolare del dicastero Guerini nel suo intervento ha illustrato agli alunni gli scenari internazionali in cui l’Italia è impegnata con le sue forze armate: dall’Africa settentrionale (Libia, Niger, Somalia. Gibuti …) all’Iraq, all’Afghanistan, e fino al Kosovo, dalle missioni di contrasto al terrorismo e alla pirateria a quelle di peacekeeping.

A seguire l’intermezzo musicale della studentessa Natalia Madeo del Liceo Scientifico che ha suonato con il suo violino le note dell’Inno di Mameli, ad introdurre lo spazio dedicato alle domande degli studenti. Fra essi c’è chi ha chiesto se nella crisi pandemica attuale la riattivazione della leva obbligatoria non possa essere uno strumento per sviluppare senso di appartenenza alla patria e di collaborazione verso la comunità, oltre che esperienza concreta di formazione e di vita. C’è chi ha fatto riferimento alla nuova Università della Difesa – recentemente inaugurata a Roma – e chi dei valori strategici dell’accordo tecnico di cooperazione militare congiunta da poco siglato con la Libia. 

Un incontro di circa un’ora che ha innescato feedback positivi ed entusiastici nelle studentesse e negli studenti che hanno profuso grande impegno nella preparazione dell’evento. Gli stessi alunni hanno anche omaggiato il Ministro con una sorpresa davvero gradita: l’aver scovato le immagini del suo giuramento quando ha prestato servizio militare presso il Battaglione alpini “Edolo” di Merano (Bz). Immagini che lo stesso Ministro non possedeva. Da parte sue Guerini, che ha innescato un confronto disteso ed informale con gli studenti, li ha ringraziati e salutati  con dei consigli per il futuro, anche elencando loro quelle che potrebbero essere le doti richieste per chi volesse un domani entrare a far parte delle forze armate: amore per il Paese e la comunità, volontà di vivere un’esperienza per certi versi “avventurosa”, volontà di mettersi in discussione, spirito di sacrificio e di lavorare in gruppo. Questo il resoconto di una giornata che gli studenti della prof.ssa Urso difficilmente dimenticheranno e che è stata seguita anche da alcune autorità civili e militari del territorio.

Incontro con Guerini

L’incontro ha coinvolto e visto relazionare gli alunni Matteo Romano, Valentina Savane, Perdadaj Florian dell’ ITE di Mirto-Crosia, Natalia Madeo, Giovanna Angela Forciniti, Achiropita Pedace, Vincenzo Vaccaro, Natale Leprino, Simonpietro Graziano del Liceo Scientifico di Mirto-Crosia, Luigi Cosenza dell’ ITI di Cariati e Alessia Parrotta del Liceo Scientifico di Cariati. Hanno curato la loro partecipazione gli insegnanti Daniela Mancini, Lucia Marino, Graziella Graziano, Adele Borgese, Serafina Benevento, Caterina Urso, Antonio Brasacchio, Raffaella Aiello, Isabella Cosentino, Concetta Cosentino, Antonio Licciardi e Filomena Spataro.

Paolini (PSE): “Guerini scippatore di democrazia”

COSENZA – Il mancato round delle primarie del PD a Cosenza fa ancora discutere. L’ultima dichiarazione in merito è quella di Enzo Paolini del PSE che non le manda a dire a Guerini:

Il mercimonio delle primarie denunciato a Napoli da Bassolino, candidato alle primarie e sconfitto per 300 voti dalla candidata renziana, fa esplodere a livello nazionale l’utilizzo di comodo che il PD  fa delle primarie a seconda degli obiettivi da perseguire. In pratica si fanno le primarie là dove il risultato previsto è sufficientemente favorevole alla cordata del segretario nazionale, renziana per definizione e comportamenti, ma non si fanno dove la cordata non è sicura di vincere. E’ quanto accaduto a Cosenza, a differenza del resto d’Italia, dove guarda caso, le primarie si sono svolte là dove i candidati renziani hanno vinto. Da Milano a Roma, da Trieste a Napoli. Si va costruendo così il Partito della Nazione. Ora si può accettare tutto ma non la doppiezza e la sfrontatezza con la quale Lorenzo Guerini, plenipotenziario di Matteo Renzi per il Sud, ha commentato le primarie in una intervista rilasciata a “Il Mattino” di Napoli. Di fronte al “disgusto” manifestato da Bassolino a fronte delle immagini che documentano la compravendita di voti davanti ai seggi, Guerini esalta il valore “fondante” delle primarie, come strumento di democrazia e di partecipazione dei cittadini, che legittimano la vittoria della candidata renziana contrapposta a Bassolino. Guerini rivendica al PD il merito di avere riavvicinato con le primarie i cittadini alla politica rendendoli protagonisti della scelta dei candidati. Arriva a parlare di “cessione di sovranità ai cittadini” perché le primarie consegnano loro il potere di scegliere il candidato fra coloro che, con un dibattito aperto e trasparente, si confrontano avendo modo di  spiegare e illustrare programma e obiettivi. Quello che avevamo chiesto a Cosenza perché anche noi siamo convinti che  il valore “fondante” che  connota e qualifica la democrazia è la partecipazione dei cittadini. Ma per Guerini il valore fondante riguarda Roma.Milano.Napoli e il resto d’Italia ma non  Cosenza. Nella città di Telesio la partecipazione dei cittadini diventa un valore  di riserva, opzionale, sottostante agli obiettivi di potere e di controllo del partito da parte dei feudatari e notabili locali, ieri dalemiani e bassaniani e oggi genuflessi ai voleri e alle imposizioni di Renzi. Gli elettori cosentini sono stati offesi politicamente  per essere stati privati della facoltà di partecipare e di esprimersi ma ancor di più  sono stati offesi gli iscritti del PD e gli elettori di centrosinistra trattati come sudditi senza diritti e come massa di manovra per obiettivi di puro potere. Una ragione in più per mantenere la mia candidatura, per difendere la dignità della politica e l’orgoglio legittimo dei cosentini per la storia politica della città, per dare soprattutto agli elettori di centrosinistra di manifestare il loro dissenso nei confronti di un gruppo dirigente locale, autoreferenziale e carrierista, eticamente fortemente compromesso, che tiene il PD in ostaggio per  le proprie convenienze dentro e fuori delle istituzioni. Gli ultimi avvenimenti di Napoli, se mai ce ne fosse stato bisogno, mi hanno ancor di più convinto quanto sia giusto e politicamente doveroso che i cittadini elettori cosentini , ma soprattutto quelli del PD e del centrosinistra, abbiano la possibilità di votare un candidato alternativo a quello imposto da Guerini e dai notabili locali del PD. Ai Guerini, alle Serracchiani e ai Lotti bisogna dire a muso duro che le primarie non possono valere quando a vincere è un candidato renziano e diventano inaffidabili, come ha esplicitato Lucio Presta a La Repubblica, quando c’è il rischio di perdere. Ma ormai il tempo è scaduto.Si va al primo turno e saranno i cosentini a pronunciarsi e a scegliere“.

Wanda Ferro: “Oliverio non si nasconda dietro Scura, ci spieghi la sua idea di sanità”

Catanzaro ( Cz) – “I calabresi hanno diritto alla massima chiarezza rispetto alla polemica sulla sanità tra Scura ed Oliverio che in questi giorni sta impazzando sugli organi di stampa, e che purtroppo lì sta rimanendo nonostante i lodevoli ma infruttuosi tentativi del presidente Nicola Irto di portare il confronto nella sua sede naturale, ovvero il Consiglio regionale.”. E’ quanto dichiarato da Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia. “È evidente che manca il necessario scatto di orgoglio del Consiglio nel riprendersi ciò che gli compete, e che la discussione non viene portata nelle sedi istituzionali perché è il riflesso di contrasti tutti interni al partito democratico, che sta riducendo a gazzarra una materia delicata che riguarda il diritto alla salute di tutti i noi. Ciò che temiamo è che tra Scura e Oliverio sia in corso un gioco di ruolo che sembra fare comodo soprattutto al governatore, il quale si indigna, urla e batte i pugni, ma ad oggi non ci fa sapere, a fronte delle scelte radicali che pure vanno assunte nel settore della Sanità, quale è la sua visione delle cose, quale è la programmazione che vorrebbe realizzare in alternativa a quella elaborata in materia di riordino degli ospedali dal commissario Scura insieme ai tecnici del suo suo stesso dipartimento”. “È evidente-  prosegue la nota-  che lo stato di confusione in cui versano tutti gli attori della vicenda si è oramai  impadronito della scena, in un contesto nel quale il commissario Scura, quale plenipotenziario del governo Renzi, approva il decreto di riordino degli ospedali stilato insieme ai tecnici del Dipartimento Salute della Regione senza la firma del dirigente dello stesso dipartimento e mentre il governatore Oliverio lamenta che il commissario avrebbe dovuto confrontarsi con la politica e non con i tecnici; il consiglio regionale convoca una seduta ad hoc per fare il punto della situazione attraverso un dibattito; alcuni senatori si schierano con Oliverio presentando una interrogazione parlamentare al ministro per chiedere la rimozione del commissario Scura (e perché venga mandato un altro commissario al suo posto?); il governatore annuncia la convocazione di tutti i sindaci calabresi per mettere la faccia di Scura davanti alle proteste dei territori; il sottosegretario Guerini invita al dialogo e, neppure troppo tra le righe, scarica Oliverio dicendo che la Regione deve occuparsi della gestione delle Aziende sanitarie mentre la programmazione spetta al commissario. Dibattiti, discussioni, interrogazioni parlamentari, conflitti di competenze, veri e propri insulti tra le parti ed evanescenze di ogni tipo, mentre Oliverio si affanna a spiegare che lui ha l’obbligo di denunciare, altrimenti sarebbe il presidente di un altro pianeta, sempre che, ci sarebbe da aggiungere, in qualche pianeta ci fosse qualcuno a volerlo come presidente dopo (non) averlo visto all’opera. Non negli altri pianeti, ma in qualsiasi altra Regione normale un governatore dotato di autorevolezza non si limita a sbattere i pugni sul tavolo se qualcuno gli sottrae il potere di gestire la Sanità e non accontenta di alzare la voce contro un provvedimento che forse nemmeno conosce sino in fondo e che, a prescindere  dai contenuti più o meno meritevoli di apprezzamento, è aperto e pronto ad essere modificato se vi fossero autorevoli proposte degne di essere prese in considerazione” Il problema è proprio questo- ribadisce la Ferro- : il governatore non ha alcuna proposta da avanzare. Per questi motivi si rifugia dietro il consueto populismo che ha caratterizzato questo interminabile inizio di legislatura contrassegnato da un immobilismo senza precedenti,  e tenta di auto-esonerarsi da responsabilità che invece gravano tutte sulla sua assoluta mancanza di una visione della sanità. Spero di essere smentita ed attendo fiduciosa che il governatore Oliverio renda noto a tutti i calabresi la sua visione complessiva ed il suo piano degli ospedali alternativo a quello di Scura. Dica Oliverio quali ospedali andranno potenziati, quali ridimensionati, quali dovranno essere chiusi. Non si limiti Oliverio ad attribuire a Scura la colpa di aver preso delle decisioni che spettano alla politica, ma dica quali sono le decisioni che secondo lui la politica dovrebbe assumere nell’interesse dei cittadini e dei territori. Solo in tal modo i cittadini potranno formarsi il convincimento che il governatore non è diventato un demagogo di professione e che ha davvero un’idea di come si possa migliorare la sanità della nostra regione. Se poi Oliverio dirà la sua idea di sanità, e questa sarà condivisibile, avrà al suo fianco anche la minoranza, perché sulle decisioni difficili e assunte nell’interesse della collettività, non ci possono essere divisioni o strumentalizzazioni”.

Elezioni Cosenza, Lorenzo Guerini incontra Presta nella sede del Pd

Guerini 2GueriniCOSENZA – Si è presentato puntuale, Lorenzo Guerini, presso la Federazione del Partito Democratico di Viale Trieste a Cosenza. Il numero due del Pd ha incontrato il candidato a sindaco Lucio Presta, il segretario regionale del partito Ernesto Magorno, quello provinciale Luigi Guglielmelli ed una nutrita delegazione tra parlamentari, consiglieri regionali e comunali. Presenti anche i rappresentanti degli altri partiti e movimenti dell’alleanza civica che sosterrà la candidatura a sindaco di Lucio Presta.  «Il problema non è Presta che va dal Pd o il Pd che va Presta, ma sono Presta e il Pd che devono andare dagli elettori» dice il vicesegretario del Pd che sul caso Cosenza aggiunge: «Il Partito democratico ha i propri strumenti e le proprie regole e sia a Cosenza che a Crotone farà delle scelte ponderate e finalizzate a rispettare le sue regole. Prima di iniziare il confronto il segretario cittadino Luigi Guglielmelli fa presente a Guerini che «il Pd a Cosenza è unito. Nessun candidato calato dall’alto ma una scelta condivisa su Lucio Presta che è in campo da anni». Concetto ribadito dal segretario regionale Ernesto Magorno che cita e saluta i Morrone, Mancini proprio a sottolineare «l’importanza del progetto che qui a Cosenza si deve realizzare». Guerini parla anche dell’accordo stretto con l’Ala Verdiniana nel capoluogo bruzio: «Dobbiamo tenere dentro con noi sia le forze politiche che le energie presenti nella città, l’importante è la condivisione dei programmi e la lealtà nel sostenere i candidati. Invito quanti non concordano sulla candidatura di Presta a valutare bene cosa c’è in gioco e quali le candidature competitive, perché è facile rompersi, ma anche cadere in scelte identitarie che poi non hanno la possibilità di giocarsi efficacemente la partita sul terreno elettorale. Per vincere le elezioni amministrative – ha ribadito – c’è bisogno di un consenso largo e il frazionismo non aiuta».

Elezioni Cosenza, Paolini: il Pd non rispetta le regole che si è dato (AUDIO)

COSENZA – Adesso che le Primarie sono ufficialmente saltate, a Cosenza si apre la campagna elettorale, con Enzo Paolini che sarà contrapposto sia al sindaco uscente Mario Occhiuto, sia al candidato del Pd e della coalizione che si è formata attorno al Partito Democratico, ovvero Lucio Presta. Questa mattina abbiamo intervistato il leader del Pse:

Intanto questo pomeriggio Lorenzo Guerini, numero due del Pd, sarà a Cosenza per incontrare il gruppo dirigente  del Partito alle 14,30 presso la sede della Federazione provinciale. Saranno presenti Parlamentari, Consiglieri regionali, Consiglieri provinciali, Segretari di circolo cittadini, il candidato Lucio Presta e i rappresentanti della coalizione. Subito dopo Guerini incontrerà Gianni Papasso, candidato a sindaco di Cassano allo Ionio, e Giovanni Altomare, candidato a sindaco di Rogliano. Infine si sposterà a  Trebisacce alle ore 18,30 per incontrare gli esponenti del Partito Democratico dell’Alto Jonio cosentino.