Archivi tag: GUIDI

Cosenza, la pista Sottil che porta a Guidi

COSENZA – Prende corpo la nuova stagione del Cosenza per ciò che concerne la scelta dell’allenatore. Dopo l’annuncio di ieri del ds Stefano Trinchera, si valuta la guida della panchina rossoblù. Diversi i profili tracciati dalla Società di Via degli Stadi. Il primo ad essere stato contattato è Piero Braglia. La trattativa con l’ex Alessandria, esonerato nel mese di aprile, si è arenata in quanto il tecnico ha allenato la formazione del Catanzaro. Prima che la scelta ricadesse su Trinchera, un sondaggio è stato fatto anche sull’attuale ds della Viterbese Castrense Ivano Pastore. In ottica uscita, nel fine settimana, si dovrebbe concretizzare il passaggio di Cristian Caccetta al Catania.

PANCHINA DEL COSENZA

Un altro nome è quello di Federico Guidi, allenatore della Primavera della Fiorentina. Il giovane tecnico è stato visionato come profilo per sedere sulla panchina dei silani. La trattativa, in ogni caso, è destinata a non giungere al termine. Il profilo non ha avuto alcuna esperienza in terza serie e, tra l’altro, non è riuscito ad imporsi nel Campionato Primavera. La formazione viola, infatti, ha perso la finale con l’Inter.

RAPPORTO FAMIGLIA CORVINO – STEFANO TRINCHERA

In ogni caso si segue la linea in seno alla famiglia Corvino. Da un lato Trinchera ha lavorato con il figlio del presidente dei toscani. Il secondo profilo, invece, si rifà al nome di Andrea Sottil. Il vecchio allenatore di Gubbio, Paganese e Siracusa è stato contattato, in primis, dalla Juve Stabia sul quale vige un forte interesse. Piccola curiosità a tinte viola: il figlio del tecnico Andrea Sottil, Riccardo, gioca nella Primavera della Fiorentina. Il puzzle rossoblù inizia a prendere corpo.

Alessandro Artuso

Festival delle Serre al giro di boa, Cerisano protagonista di una grande kermesse

serre-1

CERISANO (CS) – E’ tornato il festival delle Serre. Quello dei vicoletti e delle piazze, dei teatri costruiti negli spazi più suggestivi del bel borgo, degli appassionati di jazz e dei curiosi delle mostre a palazzo Sersale. La XXIII edizione è al giro di boa, ultime sere ormai prima di un bilancio definitivo. Il sindaco Lucio Di Gioia, insieme a tutta la squadra di governo ed ai moltissimi supporters che gratuitamente si sono messi al servizio della kermesse, ovviamente esprime soddisfazione. “ Avevamo immaginato proprio tutto ciò che sta accadendo. Al di là degli artisti, dei nomi di qualità e prestigiosi che si alternano di sera in sera negli spettacoli previsti in cartellone, la nostra filosofia di festival è che il paese, Cerisano, torni ad essere protagonista. Al centro delle Serre, dell’area urbana, del polo culturale limitrofo. Cerisano ospitale, accogliente, bello che abbraccia gli artisti ed i visitatori. Che fa crescere l’economia locale e che sia nuovamente frequentato ed ammirato. Non era per nulla facile, scontato; in così poco tempo poi, meno di un mese, ecco il nostro cartellone di qualità e sostanza. Ecco le nostre rappresentazioni e le mille congratulazioni e compiacimenti di chi, in queste ore, fa tappa da noi”. In effetti, pur con il tempo incerto e non costante, le serate in programma hanno registrato il pienone. La lirica e la musica classica,su a Palazzo, davvero hanno entusiasmato e incantato. Melodie napoletane prima, Verdi, il Maestro Crisafulli, le master class poi: tutte le sere, ancora prima dell’inizio dello spettacolo, postazioni prese d’assalto e commenti positivi. Come gli spettacoli del cinema, i film da poco usciti nelle sale, il silenzio e la visione appassionata nell’arena Chiusi. Eppoi il teatro, quest’anno incentrato sulle produzioni calabresi. Da Ciccio De Marco a De Filippo, tra applausi e risate senza sosta. L’omaggio al professor Ferruccio Greco e le poesie indimenticate dei nostri artisti. Il jazz, manco a dirlo. Enrico Rava ieri sera ha fatto en plein. Tutto pieno, tutti in rigoroso silenzio e tutti ad ascoltare la sua tromba e le sue perfomance. Prima di Rava l’allegria della Garrison, il battito di mani richiesto più volte e quelle sonorità così tanto belle riecheggiate anche dalla batteria di Gatto e dei suoi. Insomma un bel Festival finora. Tornato ai ranghi di un tempo, con la consapevolezza di poter dare e fare ancora di più. Gli artisti di strada hanno regalato palloncini e momenti di simpatia; le leccornie e le prelibatezze dei tantissimi ristoratori cerisanesi hanno invece fatto apprezzare la cucina locale. Dallo gnocco al ragù fino ai funghi ed alle squisitezze campagnole. Dalle braciole agli immancabili cuddruriddri. Dai taglieri alle pizze ed alle frittelle, dalla salsiccia fino alla carne cotta alla brace. Ed il Sersale? Anche qui vivo apprezzamento per le opere esposte, per la mostra sull’architettura non costruita davvero incantevole e curata a dovere, per il palazzo in sé e per la sua bellezza mai venuta meno. Su, all’American bar, in attesa della live music e dei cocktail. Giù, con i vini e le degustazioni. Ed ancora: le ceramiche, gli espositori, il passeggio tra un salone e l’altro. I dibattiti e le incursioni culturali. Gerardo Sacco, le sfilate, il libro. Il rettore della nostra Unical e la facoltà di Farmacia impegnati in un gala di master finale. Prestigio e cultura, binomio del festival e binario tracciato dall’amministrazione comunale. Siamo al giro di boa, ancora altre sere ed altri show. Guidi al jazz, la Ricciarelli a teatro, i film e le mostre. Tutto questo è Festival delle Serre 2016.