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Gulìa Urbana, la street art invade la provincia calabrese

SANTA SOFIA D’EPIRO (Cs) – Gulìa Urbana, un nome che è già manifesto programmatico. Un’espressione figlia del dialetto meridionale che assume il significato di “desiderio/voglia incontrollabile di agire sul tessuto urbano” e che, dal 2012, si materializza attraverso una rassegna itinerante dedicata alla street art che coinvolge tutto il territorio della Calabria. Ideata e sviluppata dal collettivo Rublanum, Gulìa Urbana ha portato nel corso degli anni numerosi artisti italiani e internazionali a lavorare su opere murali che hanno arricchito il paesaggio e ampliato gli orizzonti di linguaggio di piccoli centri e borghi della provincia calabrese.

Le opere di artisti come Alice Pasquini, Vesod, Tony Gallo, Kraser, Dimitris Taxis, Psiko, Massimo Sirelli, Helen Bur e molti altrioggi sono integrate nel tessuto urbano di più di dieci comuni, da Rogliano a Parenti, passando per Mangone, Nocera Terinese, Cellara e altri ancora. Contesti progettuali ben delineati che garantiscono un dialogo con gli artisti, che nella massima libertà d’espressione si aprono ad uno scambio di idee e temi, realizzati attraverso le proprie personali tecniche.

Recuperare aree poco valorizzate, offrire nuovi spunti di riflessione, squarciare il velo verso immaginari altri, anche geograficamente distanti dai luoghi in cui si opera, e promuovere le arti contemporanee, questi i principali obiettivi del progetto Gulìa Urbana, che da nove anni continua la sua opera di rifunzionalizzazione e rigenerazione all’interno del tessuto vivo della provincia calabrese.

Seguendo questa strada, nell’estate del 2021 le attività di Gulìa Urbana si dipanano all’interno di ancora più comuni. Prima tappa, dall’1 al 7 giugno, il comune di Santa Sofia D’Epiro, in provincia di Cosenza. Santa Sofia D’Epiro è uno dei paesi della comunità Arbereshe calabrese, qui, grazie alla forte volontà dell’Amministrazione Comunale di voler ribadire la propria appartenenza ad una cultura così antica e profonda, prende forma “Ylberi“, che in lingua Arbereshe significa “arcobaleno”. La prima edizione di un festival, coordinato da Gulìa Urbana, che mira a costruire un racconto della profonda tradizione Arbereshe attraverso l’arte urbana. Dallo stile a metà tra il fotorealismo e l’illustrazione dell’artista serbo Artez, al giovane spagnolo Slim Safont, agli italiani SteReal e Claudio Morne, questi gli artisti principali della lineup del festival, a cui si affiancano Maria Elmo, Marica Masci, Serena Le Rose e Francesco Scorza.

Gulìa Urbana punta a costruire dei musei open-air ad accesso gratuito, site-specific e community-specific, all’interno della rete dei diversi comuni coinvolti, percependo e rispettando lo “spirito dei luoghi” e della comunità in cui interviene in un’ottica di piena condivisione con i cittadini. Un progetto concreto, primo passo verso una buona pratica con un alto grado di replicabilità che possa essere continuamente promossa sul territorio in forme sempre nuove e aggiornate; che possa essere capace di ergere la discussione a comune intento; che possa infine allargare i limiti di un evento fino a raggiungere il concetto di esperienza duratura e condivisa della ricchezza del proprio paesaggio.

Settima edizione di Gulìa Urbana, lo Street Art Festival punta sul crowdfunding

ROGLIANO (CS) – Gulìa Urbana – Street Art Festival ritorna e si prepara a celebrare la settima edizione. La colorata iniziativa propone agli affezionati dell’arte urbana di partecipare concretamente e di sostenere il progetto che rallegra lo spazio pubblico ponendosi l’ambizioso obiettivo di raccogliere mille euro attraverso una campagna di crowdfunding.

Giovani che credono nel territorio

Dal 2012 l’associazione Rublanum ha come scopo quello di riqualificare e rivalutare determinate aree urbane della Valle del Savuto attraverso la realizzazione di interventi artistici murari per le vie dei paesi del comprensorio, con il desiderio di creare un vero e proprio museo a cielo aperto. A beneficiare del lavoro sinora svolto è tutta la popolazione, dai bambini che si rallegrano vedendo i colori vivaci che li circondano, agli adulti che scoprono la bellezza dell’intreccio tra la tradizione dei luoghi e l’energia dell’arte contemporanea. In questi anni sono stati realizzati oltre 40 interventi tra Rogliano, Parenti e Pedivigliano, con artisti di fama nazionale e internazionale. Gli organizzatori hanno creato una vera e propria famiglia di appassionati e hanno constatato quanto l’arte abbia aiutato molti ragazzi ad avere una visione del mondo più pulita, più creativa. 

Ricerca fondi per il progetto

La loro crescita è stata palese ed è nata in loro la consapevolezza di dover puntare ancora più in alto attraverso una raccolta fondi. Aumentano le iniziative e di conseguenza aumentano i costi. Le facciate interessate dalla street art si moltiplicano, i progetti si fanno sempre più grandi: questo aspetto è fondamentale per far sì che il progetto del museo a cielo aperto sia efficace e riconosciuto in tutto il mondo. A beneficiare dei fondi che stanno raccogliendo sarà esclusivamente il territorio. Loro intento è quello di investire la somma per sostenere parte delle spese, tra cui l’acquisto di materiale (materiale tecnico, vernici, spray, affitto di trabattelli, ecc…). La settima edizione vedrà la luce ad agosto e l’associazione spera che la raccolta si completi entro luglio. Saranno ospitati ben 11 artisti chiamati ad operare in cinque paesi nell’arco del festival che durerà otto giorni. Gulìa Urbana crede molto nell’uso dei social (scopri il loro lavoro su https://www.facebook.com/GuliaUrbana/ e https://www.facebook.com/rublanum/ ) e delle nuove piattaforme di crowdfunding, campagne di raccolta fondi online. È possibile visionare e prendere parte all’iniziativa sul sito: https://gofundme.com/guliaurbanastreetartfestival (la campagna che sta facendo tendenza!).

Sabrina Spina