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Nuove molecole contro l’HIV sviluppate dal team del prof. Bartolo Gabriele

Arcavacata di Rende ( Cs) – Il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Bartolo Gabriele, operante del Laboratorio di Chimica Organica Sintetica e Industriale (LISOC) del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, ha recentemente messo a punto una semplice ed efficace strategia di sintesi di nuove molecole che presentano una significativa attività antagonista nei confronti del virus HIV, responsabile dell’AIDS. Le ricerche sono state condotte in collaborazione con altri Istituti di Ricerca italiani, in particolare con i gruppi di ricerca coordinati dal Dr. Nicola della Ca’ dell’Università di Parma, dalla Dr.ssa Beatrice Macchi dell’Università di Roma – Tor Vergata, del Dr. Antonio Mastino dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR di Roma e dal Prof. Roberto Romeo dell’Università di Messina.Come noto, l’attuale assenza di una terapia profilattica e la mancanza di vaccini in grado di trattare o di prevenire lo sviluppo dell’AIDS rendono elevata la domanda di nuove terapie farmacologiche anti-HIV che siano efficaci, poco tossici e non concorrano a determinare la formazione di forme resistenti. Le ricerche condotte hanno permesso di individuare una nuova classe di principi attivi caratterizzati da una specifica attività anti-HIV e da un grado di tossicità particolarmente basso, che potrà pertanto consentire di effettuare trattamenti cronici prolungati dei soggetti che hanno contratto l’infezione minimizzando gli effetti collaterali del nuovo farmaco. I test farmacologici condotti in vitro hanno in effetti dimostrato come le nuove molecole presentino un rapporto tra attività anti-HIV e tossicità molto favorevole, in alcuni casi anche superiore a quello di molecole antivirali attualmente presenti in commercio come Etravirina e Ripilvirina.
I risultati delle ricerche fin qui ottenuti sono stati oggetto di deposito di un brevetto congiunto dell’Università della Calabria, l’Università di Roma “Tor Vergata”, il CNR di Roma e l’Università di Messina, in data 04.03.2016. Gli ulteriori sviluppi delle ricerche attualmente in corso permetteranno di individuare molecole ancora più attive, per le quali sono previste delle sperimentazioni in vivo che potranno portare alla formulazione di un nuovo efficiente farmaco per il trattamento dell’AIDS.

Unical, dal Laboratorio di Chimica importanti scoperte sull’Hiv

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Un’altra grande scoperta sembra arrivare dalle ricerche condotte dagli studiosi dell’Università della Calabria e questa volta il merito è del Laboratorio di Chimica Organica, Sintetica ed Industriale, coordinato dal professore Bartolo Gabriele. Dalle ricerche fatte dall’equipe è emersa la possibilità dell’individuazione di alcune molecole che sembrano in grado di poter contrastare il virus dell’Aids. I test farmacologici in vitro effettuati in laboratorio pare diano buone speranze in quanto il trattamento permetterebbe, visto il basso grado di tossicità delle molecole, di poter effettuare una cura prolungata sul paziente. I risultati della ricerca sono stati depositati in un brevetto congiunto con altre Università italiane.

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Cosenza conferisce la cittadinanza onoraria ad Arnaldo Caruso per la sua scoperta del vaccino contro l’AIDS

COSENZA – Il Consiglio comunale, riunitosi sotto la Presidenza di Luca Morrone, ha conferito ieri sera  all’unanimità dei presenti (16 consiglieri) la cittadinanza onoraria al Prof.Arnaldo Caruso, direttore della Scuola di Specializzazione in microbiologia dell’Università di Brescia e dirigente responsabile dell’Unità Operativa di Laboratorio di virologia ed indagini microbiologiche del presidio “Spedali Civili” della città lombarda.
Questa la motivazione contenuta nella pergamena che al termine della seduta del Consiglio Comunale è stata consegnata nelle mani del prof.Caruso: “per il conseguimento di alti meriti scientifici nel campo della ricerca e per aver contribuito, con la scoperta del vaccino terapeutico AT20 anti-HIV, ad indirizzare un fascio di luce nel buio dell’AIDS ridando fiducia e speranze concrete all’umanità intera”.
Appena ricevuta l’onorificenza, che si va a sommare agli innumerevoli riconoscimenti ricevuti anche in ambito internazionale dove è considerato una vera eccellenza nel campo della ricerca scientifica, il prof.Arnaldo Caruso ha ringraziato l’Amministrazione comunale, il Vicesindaco Luciano Vigna, che ha rappresentato il Sindaco Mario Occhiuto, assente perché impegnato a Torino all’Assemblea generale dell’Anci, nella sua qualità di Presidente della Commissione Mezzogiorno, e la commissione cultura di Palazzo dei Bruzi che, attraverso il consigliere Mimmo Frammartino ha proposto all’assemblea cittadina il conferimento della cittadinanza.
Senza rinunciare al suo simpatico sense of humour, il prof.Caruso ha esordito scherzando sul fatto che spesso gli arnaldo carusoè capitato in passato di essere ricordato in città, più che per i suoi meriti scientifici e per le sue scoperte rivoluzionarie, per essere il come il fratello del penalista cosentino Franz Caruso. “Chissà – ha ironicamente commentato l’eccellente ricercatore – se stavolta, dopo questo riconoscimento che viene dalla mia città, ci sarà qualcuno che dirà a mio fratello Franz : “ma tu sei il fratello di Arnaldo?”. E lo dice adoperando il dialetto cosentino.
Quella di conferirgli la cittadinanza onoraria è stata definita da Arnaldo Caruso  “una scelta coraggiosa e illuminata. La città di Cosenza ha voluto riconoscere un valore importante allo studio e alla ricerca, un valore che sfugge a molti, perché il più delle volte la ricerca è lasciata a se stessa. Invece, in Italia c’è tanta ricerca di grandissimo livello, ma quel che manca sono i mezzi. Si pensi che il mio più giovane ricercatore ha 45 anni e il mio più giovane collaboratore ospedaliero 52.
Se a 40 anni – diceva il mio mentore Adolfo Turano – sei ancora sulle provette non va bene. A quell’età devi essere già nella condizione di comandare. Anche se poi all’anziano ricercatore va riconosciuta la capacità di saper formare i giovani”.
Ed è ai giovani del suo gruppo di ricerca, in cui spiccano 5 calabresi, giovani della sua Cosenza e della provincia, che il prof.Caruso dedica la cittadinanza onoraria.
“Tutti giovani in gambissima – ha detto – che fanno la ricerca con la R maiuscola. Sono loro che realizzano i miei sogni. Quando fui rifiutato dalla nostra Università, fu quasi un bene – ricorda – E aggiunge: “non avrei potuto realizzare qui quello che ho realizzato a Brescia e in America. Il mondo è ormai globalizzato. Potrei tornare qui solo se ci saranno le possibilità e se questa terra riuscirà a capire che bisogna creare delle infrastrutture valide e che i giovani vanno reclutati in base al curriculum e alle loro effettive capacità. Quando si parla di fuga di cervelli, bisogna considerare che   c’è un cervello che va a migliorarsi e un cervello non è mai in fuga. E’ inutile richiamarli. Ognuno segua la sua strada. Bisognerebbe dare più soldi alla ricerca, alla cultura e ai nostri giovani che fanno moltissimi sacrifici. Si pensi che i cinque del mio gruppo di ricerca non hanno ancora un posto fisso”.
Prima di chiudere il suo intervento che ha suggellato la seduta del Consiglio comunale, il prof.Caruso indirizza un saluto a chi sta in platea: ci sono gli amici del circolo dei sub (sua la passione per la pesca subacquea) e le compagne e i compagni di scuola e, ovviamente i familiari.
“Non vi dico che sono in qualche modo commosso ed emozionato, ma la presenza qui di Gianfranco Merizzi (Presidente della Medestea, la casa farmaceutica che produce il vaccino anti-HIV scoperto da Caruso)  non può che essere premiata da tutti voi. Se sono qui,  lo devo anche a lui e tutto per un sogno e per una scommessa d’azzardo che lui ha deciso di fare. Spero che sia stato ripagato da questi successi.Ho avuto tanti premi – conclude – ma questo è un premio che resterà sempre nella mia memoria”
E chiude citando  Gabriel Garcia Marquez e il suo “L’amore ai tempi del colera”.Un personaggio del romanzo di Gabo parla del ricordo del cuore. Quello di Arnaldo Caruso coincide con la sua città. “Cosenza è la città più bella del mondo- e chiude veramente – e questo è il riconoscimento più bello del mondo”.
La seduta era stata aperta dal Presidente Luca Morrone che nel dare il benvenuto al prof.Caruso ne aveva ricordato gli eccellenti risultati nel campo della ricerca.