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Controlli del Nas al “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro

CATANZARO – I carabinieri del Nas e della Compagnia di Catanzaro hanno effettuato un’ispezione igienico sanitaria all’interno del presidio ospedaliero Hub “Pugliese” dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio.

I controlli sono stati effettuati nell’ambito di uno specifico servizio scaturito da recenti notizie apparse sugli organi di stampa circa la presenza di roditori e altri animali infestanti all’interno del complesso ed hanno interessato 17 reparti, 4 ambulatori e 2 servizi.

Nel corso dell’ispezione non sono state riscontrate le notizie riportate sebbene siano comunque state accertate carenti condizioni igienico strutturali nei reparti di utic/cardiologia, oculistica, ortopedia e otorinolaringoiatria.

Inoltre in quest’ultimo reparto è stata rinvenuta una bombola d’ossigeno pronta per l’utilizzo, scaduta di validità, che è stata sequestrata. Quanto accertato è tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Spadafora, «Riconvertiamo l’Annunziata in Cittadella della Salute»

COSENZA –La discussione sull’ubicazione del nuovo ospedale di Cosenza è stata inserita oggi tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Cosenza. Tra gli interventi programmati quello del presidente del “Gruppo Misto”, Francesco Spadafora, consigliere comunale alla seconda consiliatura, il quale ha subito fatto presente che l’argomento inerente la costruzione del nuovo Ospedale hub di Cosenza, come si è avuto modo di constatare nel corso degli ultimi mesi, è stato oggetto di un “vivace” scontro politico che ha fatto registrare un increscioso scambio di accuse e polemiche tra i vari schieramenti politici.
«Polemiche e accuse che alimentano, senza alcun dubbio, – ha detto Spadafora- un clima di sfiducia e di anti politica nei cittadini, i quali sono sempre più stanchi di una classe politica “farraginosa” che anche in questo caso non ha saputo porre l’attenzione esclusivamente sul benessere e sulla salute dei cittadini».
Il Consigliere Francesco Spadafora, ha inoltre precisato nel corso del suo intervento di prendere le distanze da questo modo litigioso e strumentale di affrontare le questioni delicate, soprattutto se tali scelte riguardano il futuro della città ed il diritto alla salute dei cittadini, evidenziando, altresì, che la realizzazione del nuovo Ospedale, per il futuro della sanità cosentina e calabrese, oltre che essere delicata e importante, trova quasi certamente la condivisione della maggior parte dei consiglieri comunali.

E lo stesso consigliere ha espresso dunque delle perplessità sul fatto che la nuova struttura ospedaliera venga realizzata, in quanto ulteriormente ai fondi pubblici individuati nel “Patto per la Calabria”, occorrono quelli afferenti ai privati che ancora non si conoscono e ai quali, qualora tale struttura venisse effettivamente realizzata, dovranno essere affidati tutti i servizi extra-sanitari. Il suo personale auspicio ovviamente è quello che il nuovo Ospedale hub di Cosenza possa essere realizzato, in quanto il Presidio dell’Annunziata, pur essendo stato negli ultimi anni oggetto di importanti opere di aggiornamento ei ampliamento, e mostrandosi ancora un punto di riferimento per l’intera Provincia di Cosenza, presenta, non solo alcune evidenti carenze strutturali e funzionali, ma anche scarsi standard di servizi. Servizi che, purtroppo, non riesce più ad erogare a causa di personale numericamente inadeguato.

Spadafora auspica un intervento immediato della regione

Secondo Spadafora, parallelamente alla costruzione del nuovo nosocomio, che vedrà luce almeno tra 10-15 anni, è opportuno che la Regione provveda, sin da subito, a programmare delle soluzioni che possano risolvere la grave carenza del personale medico e paramedico, al quale va riconosciuto il grande attaccamento alla professione, facendo rilevare che gli stessi i bravi operatori sanitari in servizio presso l’attuale nosocomio cittadino, per via anche della scarsa assistenza territoriale, sono costretti ad effettuare turni massacranti ed insostenibili a causa di un elevato carico assistenziale.
«Tale stato di cose- ha aggiunto- compromette, e non poco, la qualità dei servizi ed influisce, in modo particolare, negativamente sui cittadini, i quali, il più delle volte, sono costretti a fare lunghe attese in pronto soccorso o per effettuare delle prestazioni specialistiche. Tutto ciò per evidenziare che la Regione deve necessariamente farsi carico di tutte queste problematiche e risolverle prima che entri in funzione il nuovo Ospedale, il quale, seppur indispensabile, risulterà poco risolutivo se non dotato di servi e personale adeguato».
Francesco Spadafora ha inoltre ritenuto alquanto doveroso esprimere la sua personale opinione in merito alla discussione in cui verteva l’ordine del giorno, ovvero la localizzazione della futura struttura Ospedaliera, la cui scelta, ha sottolineato, nonostante i suggerimenti ed opinioni dei vari gruppi politici avvenuti in questi mesi a mezzo stampa e non, rientra nelle prerogative del Sindaco e dell’assise comunale che alla fine del dibattito saprà trovare la giusta sintesi.
«Lo studio di fattibilità- ha dichiarato poi- fatto commissionare dalla Regione, com’è risaputo, ha messo a confronto tre zone in cui allocare il nuovo Ospedale hub di Cosenza, cioè la zona di Vaglio Lise, di Muoio Piccolo e quella di Via degli Stadi.La soluzione migliore secondo i tecnici risulterebbe essere quella di Vaglio Lise per ragioni Ambientali, Geomorfologiche e di sostenibilità economica».
A tal riguardo, il capogruppo Spadafora, ha detto di condividere il ragionamento del Sindaco Occhiuto circa la localizzazione della nuova struttura nell’area di Vaglio Lise che comporterà, quasi sicuramente, un impoverimento del nostro centro storico e di tutte le zone a sud della città. Spadafora ha poi evidenziato che le preoccupazioni del Sindaco Occhiuto sul profilo urbanistico non fanno assolutamente una piega, in quanto lo spostamento dell’attuale stabilimento Ospedaliero in un’area a nord della città, porterebbe allo svuotamento e alla marginalizzazione di una parte della città.
Rivolgendosi ai Consiglieri Comunali presenti, ha dichiarato – infine- «che gli amministratori della città di Cosenza non possono assolutamente permettere che il centro storico e le zone a sud perdano le proprie funzioni, motivo per il quale, se la decisione di questo propendere verso un sito diverso da quello su cui attualmente insiste l’attuale Presidio Ospedaliero, si dovranno cercare adeguate soluzioni affinché quella zona non diventi un’altra periferia della città». Secondo Spadafora, è necessario demandare al Sindaco la possibilità di confrontarsi con la Regione al fine di individuare concrete soluzioni che consentano a quella zona di poter continuare essere viva e parte integrante della città.

L’Annunziata come una Cittadella della Salute

«Una delle soluzioni plausibili potrebbe essere la riconversione dell’Annunziata in una vera e propria “Cittadella della Salute” dove raggruppare tutti i servizi amministrativi e sanitari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, attualmente sparpagliati per la città con gravi costi per le casse regionali».
In conclusione, l’auspicio di Spadafora è quello che il Consiglio Comunale, dopo un confronto vero, possa adottare la scelta migliore per il bene della città e della salute dei cittadini, sottolineando, infine, che questa scelta, più di qualunque altra, riguarda direttamente ognuno dei consiglieri comunali e che è certamente destinata a caratterizzare la città da qui ai prossimi 50 anni, sia che ai decide di dar priorità al nuovo Ospedale, sia che si decide di non farlo, sicuramente il Consiglio Comunale odierno lascerà un segno decisivo sul futuro della città.

Nuovo Ospedale, Oliverio, «Cosenza non può perdere occasione storica»

CATANZARO – Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo ieri mattina ad una manifestazione pubblica è ritornato sulla vicenda del nuovo ospedale di Cosenza.

«Prendo atto -ha detto- che finalmente, dopo mesi di continui rinvii, è stato convocato il Consiglio comunale della città di Cosenza con all’ordine del giorno la problematica della scelta del sito su cui realizzare l nuovo ospedale».

Com’è noto, proprio al fine di pervenire alla scelta più adeguata per una moderna struttura ospedaliera ”hub”, si è deciso di procedere ad uno Studio di Fattibilità il cui unico vincolo da noi indicato è stato quello di scegliere nell’ambito del perimetro della città capoluogo. Lo Studio di Fattibilità è stato completato e consegnato la scorsa estate. E’ stato illustrato prima al Sindaco di Cosenza e, successivamente, alle Commissioni consiliari “Urbanistica” e “Sanità” del Consiglio comunale, alle forze sociali ed in una iniziativa pubblica promossa dalla Camera di Commercio.

«Si trattava e si tratta, quindi -ha aggiunto il Presidente della Giunta regionale- di assumere le conclusioni dello Studio di Fattibilità per pervenire  a decisioni che non possono essere ulteriormente rinviate, anche la fine di evitare di correre il rischio di definanziamento di una importate infrastruttura necessaria alla città di Cosenza ed alla più grande provincia della Calabria. Un’opera per la quale  abbiamo programmato e sono disponibili le risorse necessarie. La nostra proposta è stata chiara sin dall’inizio: assumere la conclusione dello Studio di Fattibilità che indica con nettezza Vaglio Lise come sito più adeguato e rispondente alla realizzazione di una moderna  infrastruttura ospedaliera “hub” all’interno del perimetro della città capoluogo. Contestualmente prevedere la riqualificazione dell’attuale ospedale dell’Annunziata per la realizzazione di una Cittadella della Salute. Un modello avanzato dove concentrare e riqualificare le prestazioni sanitarie e territoriali e realizzare servizi sanitari avanzati e di eccellenza. Il Consiglio comunale di Cosenza è chiamato ad assumere una scelta di grande valore ed importanza per le nostre comunità senza ulteriori indugi. Lo Studio di Fattibilità è la migliore garanzia per operare scelte rispondenti alle soluzioni più avanzate e libere da precondizioni di ogni genere. Cosenza -ha concluso Oliverio- non può perdere questa occasione storica».

Lamezia Terme Aeroporto, al via la sperimentazione dell’HUB

Catanzaro ( Cz) – L’Assessore Regionale alle Infastrutture Roberto Musmanno,alla vigilia della partenza della sperimentazione dell’hub di Lamezia Terme Aeroporto ha detto che “ La Giunta   Regionale  è impegnata in un programma di profonda trasformazione del sistema di Trasporto Pubblico Locale (TPL) su tutto il territorio, con l’obiettivo di rendere i servizi moderni, efficienti e funzionali in tutta la Calabria. I servizi di TPL soffrono indubbiamente di problemi di inefficienza che si protraggono da molto, troppo tempo ed è per questo che abbiamo lavorato a una legge che, dopo anni di immobilismo assoluto, ne consente la riprogrammazione razionale e l’affidamento tramite gara. Sappiamo perfettamente che i tempi per affidare i servizi di TPL tramite gara saranno lunghi per cui, nonostante ci troviamo a operare con limiti molto stringenti, tanto di natura normativa quanto di natura economica, stiamo comunque lavorando per migliorare da subito i servizi. Si procederà un passo per volta, convinti di operare nell’interesse di tutti i cittadini calabresi, nessuno escluso”. L’intervento sul nodo di Lamezia Terme Aeroporto prevede che, a partire dal primo marzo, tutte le corse che transitano dallo svincolo autostradale di Lamezia Terme escano dall’A3 e sostino all’aeroporto. “Lo scalo – si legge in una nota-  si trasformerà così in hub (cioè punto di smistamento) verso il quale convergeranno corse da tutta la Calabria. Il numero di bus in transito da Lamezia Terme Aeroporto triplicherà durante i giorni feriali, passando da 32 a 106, e raddoppierà nei giorni festivi, passando da 8 a 16. La creazione dell’hub migliorerà le connessioni fra tutte le destinazioni sul territorio. Poiché le corse sono progettate in modo da essere fra loro coordinate, infatti, partendo da una qualsiasi località e raggiunta Lamezia Terme Aeroporto, ogni utente potrà proseguire verso altre destinazioni. La nuova organizzazione sarà sperimentata per due mesi, durante i quali la Regione monitorerà i servizi individuando possibili miglioramenti e anche gli insuccessi registrati, per valutare cosa implementare nella fase di funzionamento ordinario”. “Sono davvero allibito  – ha detto ancora l’Assessore Musmanno – nel leggere le critiche che giungono da alcuni ambienti reggini. Come chiarito ampiamente in sede di annuncio, l’intervento non prevede l’attivazione di nuovi servizi, ma una semplice modifica di quelli esistenti. Non si tratta di nuovi investimenti, dunque. L’hub è realizzato a costo zero. Sottolineo come l’intervento rappresenti una prima consistente alternativa all’uso del mezzo privato, oggi utilizzato dall’85% degli utenti dello scalo aeroportuale lametino. Il che significa che all’aeroporto di Lamezia Terme ci si va comunque. Noi vorremmo evitare l’uso dell’auto privata e, visto che ci sono servizi di trasporto su autobus già attivi e che transitano a meno di 2 km in linea d’aria, abbiamo pensato di fare la cosa più ovvia possibile, rispondendo peraltro alle centinaia di richieste provenienti da ogni parte del territorio calabrese, città metropolitana di Reggio Calabria inclusa”. “Mettere in relazione questo intervento, peraltro progettato da un po’ di tempo, con le recenti vicende riguardanti la società di gestione dello scalo aeroportuale reggino è perlomeno fuori luogo. Non ci fermiamo certo qui, passo dopo passo, arriveremo a mettere in rete tutti e tre gli aeroporti, a realizzare servizi a chiamata verso tutti i punti di interesse regionale, ad avere le prime sperimentazioni di servizi integrati ferro-gomma. E tanto altro ancora. Consegneremo a tutti i calabresi un sistema di TPL rinnovato, più efficiente e sostenibile”