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“I Giovani Calciatori”, Francesco Senatore fa luce sul concorso

COSENZA- Francesco Senatore, proprietario della casa editrice “FigurOne” che lo scorso mese ha indetto su Facebook il concorso “I Giovani Calciatori”, fa luce sul caso che ha sollevato numerosi dissapori tra i partecipanti. «Il concorso è partito in sordina- dichiara Francesco- , poche settimane dopo si è sollevata un’onda di polemiche dettate dal presunto acquisto di voti da parte di alcuni partecipanti. Contattato da più persone che mi invitavano a effettuare dei controlli (sono impegnato anche nel campo fotografico, per cui non ho abbastanza tempo ndr), ho effettuato un’indagine al termine della quale mi sono reso conto che non sarei potuto risalire alla natura dei voti. Il giorno della scadenza del concorso, a cui hanno partecipato circa 50 bambini, mi è stato chiesto di annullare il concorso, azione che non ho ritenuto corretta. Scaduti i termini di partecipazione ho visionato i post dei partecipanti, molti dei quali sono stato costretto ad annullarli perché non rispettavano il regolamento. Dalla conta finale è emerso che solo 7 post rispettavano i requisiti, ed alcuni di questi erano di bambini che giocavano nella stessa squadra; da regolamento, potendo comparire in copertina un solo bambino per ogni squadra, alla fine i vincitori sono risultati essere soltanto due (sono quelli che hanno riportato il numero maggiore di voti ndr). Quella che è nata come un’iniziativa per dare visibilità all’album, alle scuole di calcio, e soprattutto ai bambini, si è rivelata in realtà un’arma a doppio taglio. Sono rammaricato per quanto accaduto- conclude Francesco-. Da parte mia non ho nulla da rimproverarmi, svolgo questo lavoro da 11 anni, e l’ho sempre fatto in modo professionale».

Rita Pellicori

 

Si chiude tra i dissapori il concorso “i Giovani Calciatori”

COSENZA – Mettersi alla prova lavorando alacremente sui propri limiti in modo da superarli, maturare l’ambizione, essere solidali nei confronti dei compagni di squadra e degli avversari, conoscere il senso del sacrificio, gioire delle vittorie e trarre insegnamenti dalle sconfitte. È questo il vero senso dello sport che, talvolta, può trasformarsi in una vetrina per raggiungere la visibilità. Nasce dall’intento di rendere i bambini protagonisti il concorso, indetto su Facebook dalla casa editrice “FigurOne” che, come si legge sul sito, avrebbe dato «la possibilità a cinque bambini di diventare i protagonisti assoluti della prima pagina dell’album di Cosenza stagione 2018/2019. La FigurOne Edizioni dà alle società la possibilità di mandare uno dei propri giovani calciatori in copertina: un’iniziativa straordinaria che darà ancora più visibilità alla tua scuola calcio, consentendo, allo stesso tempo, ai genitori di avere un ricordo unico di questa nuova straordinaria stagione de “i Giovani Calciatori”».

INFORMAZIONI E REGOLAMENTO

Consultando il regolamento pubblicato su  http://www.igiovanicalciatori.it/efforts/20-diventa-protagonista-di-copertina.html , dall’1 al 28 ottobre è stato possibile candidarsi al concorso completamente gratuito e privo di scopi di lucro.
Un regolamento semplice che ha suscitato la curiosità di tanti che hanno deciso di partecipare al concorso carezzando il sogno di vedere magari il proprio volto sulla copertina dell’album. Tutto normale fino a pochi giorni fa quando, da alcune indiscrezioni trapelate, pare che, secondo quanto riportato in un post pubblicato sulla pagina Facebook “I Giovani Calciatori”, diversi partecipanti al concorso abbiano «fatto uso di mezzi “illeciti” o “antisportivi” pur di far prendere più “Mi piace” o “Love” ai propri figli. Molto di questi voti sarebbero stati acquistati o addirittura generati da profili falsi», un’azione che non lede il regolamento che «non vieta l’acquisto dei voti». La casa editrice ha poi sottointeso che «se qualcuno dei diretti interessati sarà in grado di dimostrare con prove tangibili l’irregolarità dei voti, si procederà all’esclusione dei post che hanno utilizzato o usufruito di voti falsi o di voti generati da profili falsi», precisando di non avere «la possibilità né gli strumenti per controllare la natura dei voti». Scaduto il termine per partecipare al concorso, i primi 5 atleti, appartenenti a 5 società diverse, sarebbero stati protagonisti della copertina dell’album 2018/2019, cosa che poi non si è verificata in toto in quanto, come spiegato attraverso un post pubblicato lo scorso 2 novembre sulla pagina Facebook “I Giovani Calciatori”, la casa editrice FigurOne, dopo le opportune verifiche e i controlli necessari, ha dovuto «ricorrere all’esclusione di numerosi post creati senza rispettare i criteri previsti nel regolamento. Nello specifico, la stragrande maggioranza dei post è stata realizzata modificando il testo originario che doveva, invece, essere copiato integralmente e modificato solo nei dati relativi all’atleta e alla scuola calcio di riferimento. In pratica tutti i post, ad eccezione di due soltanto, sono stati personalizzati aggiungendo frasi o parole non previste, oppure omettendo parti del testo originario pubblicato a titolo di esempio nel regolamento presente sul sito ufficiale. Pertanto, alla luce di appurati controlli, sono risultati vincitori soltanto due atleti che saranno i protagonisti della prossima copertina dell’album “i Giovani Calciatori” edizione 2018/2019. La FigurOne ringrazia tutti coloro che hanno partecipato al concorso, ma allo stesso tempo esprime il suo profondo rammarico per gli esclusi e per tutte le polemiche scaturite inaspettatamente intorno a questa competizione ideata al precipuo scopo di dare più visibilità al progetto, alle società, ma soprattutto ai veri protagonisti dell’album, i bambini. La redazione si rende disponibile per eventuali chiarimenti in merito alle motivazioni che hanno portato all’esclusione di quasi tutti i post a concorso. Si prega di contattare la redazione esclusivamente a mezzo mail a: info@igiovanicalciatori.it ». Un evento spiacevole che, non solo ha causato il malcontento tra i partecipanti, ma, soprattutto, ha adombrato il senso di lealtà di cui lo sport si nutre.

Le Figurine dei Giovani Calciatori? Lo chiediamo all’editore di FigurOne

Ha fatto il suo ingresso nel mondo del collezionismo qualche anno fa, e ora si afferma con una distribuzione che tocca ben cinque province, di cui una siciliana, con una tiratura di circa 3000 copie per edizione provinciale e centinaia di piccoli protagonisti – collezionisti.

Lungo le orme dell’intramontabile collezione delle “Figurine Panini”, ma rivolta alla scuole calcio, in particolare ai bambini delle categorie “Piccoli Amici”, “Pulcini” e “Esordienti”,  si afferma sempre più l’iniziativa de “I Giovani Calciatori”, l’album di figurine ideato dalla FigurOne edizioni. Un progetto senza precedenti nel territorio meridionale che, partito dalla provincia di Cosenza, interessa oggi anche Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Siracusa; ciò anche grazie al supporto di validi collaboratori, come l’agenzia Walimai – Editoria e Comunicazione.

I piccoli campioni vengono immortalati nelle classiche figurine collezionabili che fanno parte di una raccolta suddivisa per album provinciali; a ciascun bambino viene consegnata una copia omaggio, mentre le restanti copie con le bustine delle figurine da collezione vengono distribuite nei comuni e nelle zone limitrofe delle società calcistiche che hanno partecipato all’iniziativa. Alla raccolta è abbinata una ricca campagna premi, non necessariamente legata al completamento della collezione.

L’idea è nata qualche anno fa dalla mente di Francesco Senatore, già giornalista e – come lo stesso ha riferito – «appassionato di sport, numeri e statistiche». Partita con l’edizione dell’album di figurine dedicata al campionato di calcio amatoriale per adulti, il lavoro ha presto spostato la sua attenzione sui giovani sportivi, che lo hanno accolto con estremo entusiasmo, tanto che nel giro di pochi anni, si è esteso fino a raggiungere i confini extraregionali, con la provincia di Siracusa.

Al di fuori dei confini calabresi, dunque, seppur sia necessario sempre tener conto delle forti difficoltà che si incontrano nella distribuzione nei punti vendita, soprattutto regionali. Lo conferma Senatore, il quale riferisce che «sebbene nella provincia di Cosenza sia in contatto con un distributore serio, non è sempre facile raggiungere tutti i punti vendita delle altre province, tanto da doversi affidare a canali privati e fai-da-te, molto più sicuri di quella che dovrebbe essere la distribuzione “canonica”. Non è una realtà facile, ma c’è molto entusiasmo e voglia di fare e questo aiuta molto a superare le barriere territoriali», dice l’editore.

A questo si aggiunge il calore dei piccoli sportivi e delle famiglie, che sembrano essere particolarmente presi dalla collezione, alla quale si legano diverse iniziative molto stimolanti. «Buoni omaggio per la pizza o il cinema, biciclette, magliette orinali della squadra del cuore, palloni e tante sorprese sono legate alla raccolta – dice Senatore – e adesso siamo pronti a lanciare la “Figurina d’oro”, premio speciale che vuole ricordare la barretta di cioccolato d’oro della celebre opera “La Fabbrica di Cioccolato”. Il fortunato che troverà la figurina, una per provincia, sarà ospite per una settimana presso un camp estivo di una famosa squadra di serie A».

Si ha l’impressione che il progetto de “I Giovani Calciatori” possa stuzzicare particolarmente, oltre che l’interesse dei piccoli protagonisti della raccolta, anche le famiglie: «è divertente osservare i genitori intenti a bordo campo nello scambio delle figurine, nel classico “rituale del cel’ho-mi manca”, mentre i bambini si allenano». Perché spesso, se i bambini continuano a considerare la raccolta come un’attività ludica, concentrandosi maggiormente sull’allenamento e la partita, quelli ad essere maggiormente rapiti dalla “foga” della collezione sono i genitori.

Per concludere, ci chiediamo quale sia il prossimo passo dell’iniziativa. «L’idea è quelle di abbinare alla raccolta un torneo de “I Giovani Calciatori” coinvolgendo le società più serie che partecipano al progetto», rivela l’editore, che prosegue: «nel nord Italia un’iniziativa del genere già esiste, ma in Calabria siamo i primi a lanciare un progetto del genere, ed è un piacere per certi versi, apprendere che già stanno cercando di copiarci con iniziative simili».

 

Giovanna M.Russo