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Unical, Idm lascia Athena, inizia il dialogo con Sud e Unidea

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Il gruppo giovanile Idm, lascia Atena e inizia il dialogo con Leonetti e Mazzitelli con la volontà di  iniziare un nuovo progetto politico, pronto a mettere al centro gli studenti dell’Unical.

A spiegare i motivi della scelta è il responsabile di IDM giovani Luigi Lupo che stimolato dall’idea di una nuova compagnia politico universitaria, vuole riportare un modello civico, ma sopratutto che mette al centro un progetto che mira a tutelare i nostri giovani studenti e laureati.

«Non rimane che attendere – si legge nella nota- la pubblica uscita di questo nuovo progetto tanto atteso e che sicuramente darà  battaglia alle prossime elezioni universitarie con moderazione e responsabilità.
Non cedendo alla demagogia o al populismo delle nostre latitudini che continua a creare lacerazioni e fraintendimenti».

Unical, navetta a pagamento, IDM Giovani, «Ennesimo scempio»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Per gli studenti dell’Unical il nuovo anno è iniziato con l’ennesima brutta notizia e con ulteriori disagi: a partire dal 7 gennaio 2019 le corse dalle navette interne al Campus che servono per raggiungere le aule saranno a pagamento.

«Questa – si legge in una nota a firma di Luigi Camillo Lupo, Segretario Regionale IdM Giovani è una misura ripugnante che penalizza fortemente gli studenti e che carica ancor di più il peso della formazione sui ragazzi e sulle proprie famiglie gravandoli di oneri economici esorbitanti, rendendo l’università inaccessibile per i più indigenti, causando così, sconforto, malcontento, desertificazione, sradicamento delle radici e impoverimento delle comunità territoriali. La questione è molto triste perché certifica, ancora una volta, la mancanza di volontà nel favorire lo sviluppo formativo e culturale dei giovani e di conseguenza del territorio».

«Ogni anno – prosegue-  in questo periodo, sui principali social network vengono pubblicate foto che ritraggono ondate di ragazzi che si imbarcano su autobus, treni o aerei per far ritorno nelle città più “virtuose” in cui si lavora o studia, la domanda sorge spontanea: “È con queste misure che si incentivano i ragazzi a rimanere in Calabria? È così che si garantisce il diritto allo studio?” I cittadini calabresi hanno il diritto e meritano di poter vivere, studiare e lavorare nella propria Terra con dignità e senza incappare in disservizi o disagi di qualsiasi genere. La Calabria per troppo tempo è stata vessata da una politica ottusa e distante dalle reali esigenze del territorio e del popolo, è arrivato il tempo di dare voce a quest’ultimo e soddisfare le sue richieste. Agevolazione allo studio e formazione, garantire sbocchi occupazionali e defiscalizzazione del costo del lavoro per i giovani sono solo alcune delle misure da attivare immediatamente per far sì che questo territorio possa rinascere. La Calabria ha bisogno dei giovani e da loro si deve ripartire».

Area Urbana, Idm: «Avviare il percorso per la città unica»

COSENZA – La città unica Cosenza-Rende-Castrolibero continua ad essere argomento di attualità politica. E sulla questione arriva oggi anche la posizione favorevole del gruppo “‘Italia del Meridione” attraverso la lunga dichiarazione congiunta dei coordinatori dell’area urbana di Cosenza, Fabiana Calvelli (Cosenza), Eugenio Trombino (Rende) e Attilio Gagliardi (Castrolibero):

«Il presidente del gruppo consiliare regionale della lista “Oliverio Presidente”, Orlandino Greco, ha chiesto alla giunta regionale di attivarsi per una legge sul riordino del sistema delle autonomie locali che riesca ad interpretare le istanze sempre più pressanti dei comuni pronti ad allontanarsi da un municipalismo ormai superato nei fatti e nelle aspettative. Una richiesta pertinente e tempestiva che potrebbe incanalare su binari corretti un interesse che viene da lontano e che oggi assume la forza di una prospettiva concreta, con una normativa che la favorisce e, soprattutto, con la possibilità di finanziamenti statali e regionali per guardare con più fiducia ad un futuro di sviluppo per i territori. Sono maturi i tempi, occorre però, a nostro avviso, che maturino le istituzioni e le cittadinanze. Nel caso a noi più vicino, quello dell’area urbana di Cosenza, riteniamo che le idee non siano sufficientemente chiare in tutti. Se ne parla da decenni, si sono fatti passi avanti e passi indietro per una volontà politica altalenante, ma ciò che più è mancato è senza ombra di dubbio il coinvolgimento delle popolazioni interessate. Eppure siamo in presenza di un’area urbana naturale, quella di Cosenza, Castrolibero e Rende, già vissuta nella quotidianità dalle popolazioni, quindi indiscutibile sotto il profilo urbanistico ed istituzionale, a meno di non voler ritornare a manie di protagonismo e di egemonia più vicine al concetto di Municipio che a quello di area urbana. Si tratta di avere un progetto di grande città o di non averlo. La corsa alle fusioni a freddo dei comuni, con l’occhio rivolto esclusivamente ai maggiori finanziamenti, può essere estremamente pericolosa perché essi non costituiscono affatto una garanzia di crescita se a monte non è stato compiuto uno studio di fattibilità sui costi e sui benefici di una fusione. Dei tre comuni interessati, ad oggi, solo il consiglio comunale di Castrolibero ha deliberato un documento per la città unica informando i propri cittadini di un progetto che potrebbe cambiare le loro vite. E’ un atto concreto e doveroso nei confronti di coloro i quali hanno votato un sindaco ed un consiglio per amministrare la loro città e non per fonderla con altre. Non esiste mandato per questo. Esiste solo la possibilità che i cittadini, sulla scorta di uno studio di fattibilità e di un censimento delle risorse umane e dei servizi erogati dai comuni, possano esprimersi preventivamente su un’ipotesi di organizzazione della grande città. Uscire dal concetto astratto seppure affascinante di conurbazione per entrare in quello della realtà di ogni giorno, che poi è quella vissuta dai cittadini, significa parlare di cifre: quanto si paga oggi per un servizio e quanto si pagherebbe dopo la fusione, a quanti uffici si possono richiedere servizi oggi e a quanti dopo, a quanto personale e con quali costi. Significa avere chiaro in mente a cosa potrebbero servire i maggiori finanziamenti statali e regionali e quale tipo di sviluppo potrebbero portare per il territorio tutto, atteso che ogni mira di annessionismo si scontrerebbe con una volontà popolare che potrebbe sorprendere molti. Senza queste informazioni i cittadini non possono esprimere un giudizio consapevole, e riteniamo che la politica da subito debba iniziare una divulgazione capillare del concetto che l’Area Urbana, se realizzata rispettando le peculiarità dei singoli comuni e le singole vocazioni, potrebbe essere un’occasione di grande crescita per tutti. La grande città potrebbe avere in Cosenza il suo centro culturale ed istituzionale, in Rende il polo universitario, in Castrolibero una smart city ecologica e sostenibile, potrebbe diventare insomma una bella realtà, attrattiva e dinamica. Questo, a nostro avviso, dovrebbe essere il percorso: i Consigli comunali deliberano la loro intenzione; una equipe di tecnici rappresentativa di tutti elabora uno studio di fattibilità; i cittadini, attraverso un referendum preventivo si esprimono sulle risultanze di tale studio e, se favorevoli, danno il mandato ai Sindaci per avviare la procedura di fusione. Al di fuori di questo percorso, siamo in presenza solo di parole, di intenzioni a volte buone a volte meno, ma comunque solo di dichiarazioni sterili che ci allontanano dalla realizzazione della Grande Città. IDM su questo progetto c’è, chiediamo alle altre forze politiche di esprimersi, di incontrarci per discutere, di assumerci tutti insieme una responsabilità che non può essere demandata ai soli Sindaci perché quando si parla del futuro delle nostre nuove generazioni nessuno può esimersi dall’assumere una posizione chiara».

Elezioni Provincia, Orlandino Greco: “l’IDM in prima linea per il bene dell’Ente”

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COSENZA –  In occasione delle possime elezioni provinciali, il leader del Movimento “L’Italia del Meridione”, Orlandino Greco, dice la sua circa l’attuale situazione relativa all’Ente e sottolinea come il Movimento da lui guidato possa contribuire a dare slancio in seno all’assise provinciale. <<Il 29 gennaio la Provincia di Cosenza tornerà alle urne per le elezioni del nuovo Presidente e del rinnovo Consiglio. Con un grande impegno corale, grazie al sostegno diretto di sindaci, consiglieri comunale e amministratori e al lavoro costante e incisivo dei quadri dirigenziali e di tutti gli attivisti del Movimento, L’Italia del Meridione ha presentato la sua lista, sostenendo, con spirito di collaborazione, la candidatura a Presidente di Franco Iacucci, stimato sindaco della città di Aiello Calabro. Queste elezioni indette in un clima, senza dubbio, burrascoso e d’incertezze sia per le vicissitudini interne che hanno visto lo scontro diretto tra i due uscenti Presidenti sia per il vulnus lasciato dalla “Legge n.56 del 7 aprile 2014,  Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, sottolineano la necessità e l’urgenza che un Ente nevralgico come la Provincia in generale, ancor di più in un territorio vasto e articolato come quello della Provincia di Cosenza, abbia bisogno di un governo e di una direzione collegiale che affronti in maniera sinergica e attiva le questioni rilevanti la gestione delle realtà territoriali.  Per effetto della Legge Delrio le Province che ancora rimangono in essere si sono trasformate in Enti di secondo livello, governati da organi eletti non dai cittadini ma dai sindaci e dai consiglieri comunali.Questa forma di elezione indiretta, di secondo livello appunto, era stata attuata in attesa della possibile abolizione totale delle Province contenuta nella Riforma Costituzionale Boschi ma la vittoria del No al Referendum del 4 dicembre scorso  l’ha per il momento evitato e l’Ente continua ad esercitare alcune delle vecchie competenze (pur con un taglio netto del personale e di fondi, circa 2 miliardi di euro in due anni). Per il tempo in cui le Province rimangono al proprio posto, è necessario non sospendere o rallentare le attività di governace che le competono, soprattutto per non abbandonare in un caos istituzionale gli enti locali. Partecipare alle elezioni, pur non condividendo le modalità che escludono il suffragio, ritengo che sia sempre un esercizio di democrazia e un dovere istituzionale a cui siamo chiamati nell’esercizio delle nostre cariche di funzionari della res publica. Gli amministratori scelti nelle fila del Movimento hanno già mostrato capacità e serietà nella gestione della propria istituzione locale e chi avrà l’onore e l’onere di sedere in seno al consiglio provinciale sarà senza dubbio parte attiva dell’Ente, misurandosi su i veri problemi e le reali esigenze del territorio provinciale e nello stesso tempo portando avanti l’impellenza della riforma e di quello che dovrà essere, in un prossimo futuro, la Provincia stessa o l’istituto che sarà legiferato a sostituirla. Essere presente con una propria lista attesta l’impegno politico costante e il radicamento dell’IDM che ha come base lo sviluppo delle autonomie locali e quindi la difesa e la crescita dei territori. Ed è anche una risposta diretta e chiara a chi non ha creduto nel valore del Movimento e nella determinazione di quanti con passione e dedizione, al di là di chiacchiere, ipocrisie e verità nascoste che una certa politica del più forte alimenta, portano avanti questo progetto. Il lavoro svolto in questi anni, i risultati raggiunti, l’affermazione de L’Italia del Meridione come realtà politica in ogni contesto istituzionale e territorio della regione, è soltanto l’inizio di un lungo percorso attraverso il quale si vuole imprimere quel cambio di rotta necessario perché ci si riappropri dei valori della politica in quanto tale, del senso del bene comune, e con i nostri dodici candidati vogliamo rafforzare le nostre responsabilità e l’impegno diretto sulle realtà territoriali che rappresentano la vera chiave di volta per lo sviluppo economico e sociale di questa terra di Calabria

Castrolibero, presentati i commissari territoriali IDM

CASTROLIBERO (CS) – Lo scorso 29 settembre si è tenuto un importante incontro organizzativo de l’Italia del Meridione per Castrolibero. Inizialmente pensato come un momento di confronto informale tra poche persone “addette ai lavori”, ha riscosso invece un inaspettato successo di partecipazione. Il passaparola spontaneo ha suscitato l’interesse di molti castroliberesi che hanno affollato la sala delle conferenze, gremita ed incapace di contenere tutti gli intervenuti.

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Ha introdotto i lavori il vicepresidente regionale Idm Domenico Frammartino che ha ricordato quanto ormai sia capillare la presenza del movimento in tutto il meridione. Durante l’evento sono stati presentati i tre commissari Idm per Castrolibero che, con le proprie specificità e competenze, si sono dichiarati pronti ad accogliere le istanze dei cittadini castroliberesi e a fare il passo successivo di operatività e concretezza, individuando le azioni da portare avanti per superare le criticità e valorizzare le risorse.

Andrea Carino IDM giovani per Castrolibero, dopo una breve presentazione ha parlato di alcuni dei tanti progetti, che insieme agli altri appartenenti alla sezione giovanile del partito, sta portando avanti importanti iniziative nei territori dell’area urbana come “Cosenza 2.0” dedicato ai portatori di handicap, incontri politico-informativi sull’imminente referendum e la proposta di istituzione della consulta giovanile che permetterà ai giovani di avvicinarsi al mondo delle istituzioni dalla porta principale creando di fatto un ponte tra amministrazione e giovani. Subito dopo intervenendo sulla questione del tesseramento del partito e delle problematiche inerenti alla sfera del gentil sesso è intervenuta  Annamaria Buono IDM Donne per Castrolibero, che ha affrontato le tematiche che l’hanno indotta a prendere un impegno così importante all’interno della struttura del partito, sottolineando che puntare sulla valorizzazione dei territori significa per il nostro paese rafforzamento ed arricchimento nel rispetto dei valori fondamentali e di unione sanciti dalla nostra Costituzione. Ed infine Attilio Gagliardi, IDM Senior per Castrolibero, ha chiesto collaborazione e attenzione all’attuale amministrazione comunale di Castrolibero facendo capire a chiare lettere, soprattutto ai presenti, l’intenzione di questo gruppo di voler fare bene all’interno del territorio Castroliberese.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Castrolibero Giovanni Greco, presente insieme a tutta la maggioranza consiliare di Rinascita Civica, che ha dato il benvenuto al gruppo Idm di Castrolibero, rilevando l’importanza di una struttura partitica territoriale in un momento in cui regna l’antipolitica negli animi dei cittadini, spesso e troppe volte sfiduciati da quello che vedono e sentono anche attraverso i media.

Conclusioni affidate al leader de L’Italia del Meridione e consigliere regionale Orlandino Greco che ha voluto sottolineare come quello di Idm sia un impegno di radicamento in Calabria e nel resto del Paese. «Idm – ha concluso Greco – riparte da Castrolibero, una comunità riconosciuta dai più come modello di buona amministrazione che oggi vuole diventare laboratorio politico per definire un percorso di crescita per l’area urbana di Cosenza e per la Calabria».

 

Riforma costituzionale, Idm Santa Sofia d’Epiro: «Voteremo no»

referendum-costituzionaleSANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – La sezione del movimento politico l’Italia del Meridione di Santa Sofia d’Epiro si schiera con le idee e la posizione del suo leader, Orlandino Greco, sul referendum costituzionale di novembre. Il consigliere regionale aveva dichiarato, nei giorni scorsi, di «essere orgoglioso che anche l’Italia del Meridione si sia espresso per il “no”». Quindi una scelta che ha trovato accettazione e condivisione anche nei militanti della sezione albanese, ed in particolare nel vice sindaco Giovanni Baffa Trasci e nel consigliere comunale Pierino Greco. «Noi come movimento siamo in linea – dichiara il consigliere comunale Greco – con le idee del nostro leader e, partendo da questo primo passo, cerchiamo di informare in maniera chiara tutta la nostra popolazione sul referendum di novembre e sul perché ci siamo schierati per il “no”: a breve partiranno anche delle iniziative nel nostro territorio a riguardo. Un primo problema è che il nostro premier, non eletto dal popolo, sta cercando di apportare modifiche essenziali alla costituzione italiana. Secondo, ma non per importanza, è che il segretario del primo partito del paese nominerà anche gli organi di garanzia consolidando così il primato del governo sul parlamento». Sulla stessa linea il vice sindaco Baffa Trasci: «E’ inutile, come detto dallo stesso Orlandino Greco nei giorni scorsi, dire di sostenere sempre iniziative politiche legislative volte ad innovare o a semplificare processi burocratici che attualmente sono superati. Noi, sia come amministratori di un comune, sia come militanti di Idm, saremo sempre contrari ad un cambiamento che mette in discussione i principi fondamentali della nostra carta costituzionale e, soprattutto, senza informare in maniera adeguata il popolo italiano».

Orlandino Greco: ‹‹Idm voterà no al referendum costituzionale››

orlandino-greco-21COSENZA – Fa conoscere la sua posizione  sul referendum costituzionale  di novembre, Orlandino Greco,consigliere regionale della Calabria e leader del movimento L’Italia del Meridione. Una posizione, la sua, nettamente in contrasto, come dichiara, con “la visione che il governo intende proporre con l’innovato impianto istituzionale”. ‹‹ Sono orgoglioso che anche l’Italia del Meridione si sia espresso per il “no”. Innanzitutto è inaccettabile il metodo con cui il governo intende trasformare un referendum confermativo su materie di rilevanza costituzionale in una scommessa sulla tenuta del premier. Il tentativo di rilanciare con slogan demagogici una riforma così importante per il Paese è davvero preoccupante per la tenuta democratica del Paese. Il rischio è che la riforma “Boschi”, si tramuti, come avvenuto per la riforma Delrio che avrebbe dovuto abolire le Province, in un provvedimento generativo di un vero e proprio caos istituzionale. Con la riforma non si superano, inoltre, i problemi relativi al bicameralismo perfetto. Si prevedono infatti procedimenti legislativi differenziati a seconda delle diverse modalità di intervento del nuovo Senato, con il rischio di creare una vera e propria impasse istituzionale. La riforma va acolpire con forza l’assetto istituzionale, delegittimando, attraverso l’eliminazione della legislazione concorrente e l’introduzione della clausole di supremazia, la potestà legislativa delle regioni. Non si può poi dimenticare che alla riforma costituzionale è collegata una legge elettorale che non tiene in alcuna considerazione le osservazioni della corte costituzionale che hanno decretato l’illegittimità del“Porcellum”.  Infine, il combinato disposto, individua nel segretario del partito che vince le elezioniil capo del governo, il quale nomina i parlamentari, i quali votano il presidente della repubblica e i membri del Csm. Di fatto, per proprietà transitiva, il segretario del primo partito del Paese nominerà anche gli organi di garanzia determinando un grave vulnus democratico, consolidando il primato delgoverno sul parlamento e certificando il passaggio da una democrazia partecipata ad una a consenso informato. L’Italia del Meridione sosterrà sempre iniziative politichee legislative volte all’ innovazione e alla semplificazione dei processi burocratici e dell’assetto istituzionale, ma saremo sempre contrari ad un cambiamento che metta in discussione i principi fondamentali della nostra carta costituzionale.

 

 

L’analisi di Italia del Meridione dopo il voto amministrativo

RENDE (CS) – In un albergo di Rende si sono ritrovati i vertici e i militanti di Italia del Meridione per un’analisi del risultato elettorale ottenuto dai candidati Idm alle recenti amministrative sia a Cosenza sia nei piccoli e grandi comuni calabresi in cui si è votato. Fiorenza Gonzales ha raccolto alcune dichiarazioni di Orlandino Greco.

Elezioni Cosenza, il documento che sancisce la nascita dell’Alleanza Civica per Lucio Presta

Ecco il documento integrale che sancisce l’investitura di Lucio Presta in qualità di candidato a sindaco della neonata “Alleanza Civica” per Cosenza:

Lo scioglimento anticipato del consiglio comunale è stato un atto interruttivo di una nefasta pagina amministrativa. Nel corso di questi ultimi anni, Cosenza ha subito un progressivo processo di impoverimento generale. L’Amministrazione comunale uscente è stata utilizzata al servizio di interessi particolari e di gruppo che hanno caratterizzato soprattutto l’attività autoreferenziale del Sindaco decaduto. Ciò ha determinato l’implosione della coalizione che alle elezioni amministrative del 2011 aveva prevalso dal momento che, via via, sono state molteplici le forze politiche che hanno inteso differenziare la loro responsabilità da quella del Sindaco,determinando così la deflagrazione della maggioranza consiliare.
Il logoramento amministrativo ed una crisi strisciante istituzionale hanno penalizzato la città. È stata sacrificata, così, ogni prospettiva di sviluppo. Cosenza, oltre ad un sensibile calo demografico, ha registrato la perdita di ogni funzione direzionale e strategica. Occorre invertire la rotta per un’opera di bonifica e di rilancio. Per questo fine è necessario il protagonismo e la responsabilità di un’ampia alleanza civica e progressista per il nuovo governo della città.
L’ambizione dovrà essere quella di recuperare la centralità di Cosenza nell’ambito regionale. Bisogna andare oltre i confini degli schieramenti politici tradizionali. La riunione odierna, pertanto, ritiene di sospendere lo svolgimento delle primarie e di aprire un confronto per designare un candidato a sindaco fortemente condiviso ed unitario attraverso la partecipazione attiva di tutte le componenti della coalizione. Conseguentemente, le forze sottoscrittrici del presente documento intendono proporre un’intesa con il candidato Lucio Presta. La designazione di Lucio Presta, alla guida dell’Alleanza Civica e Progressista, dovrà essere espressione di un progetto di governo  finalizzato a valorizzare l’identità storico-culturale e territoriale cittadina ed a promuovere un’opera di ricostruzione morale, sociale ed economica.

Firmato
Partito Democratico
Calabria in rete (Elio Bozzo)
Psi
Idm
Centro Democratico
Cosenza nel cuore (Luca Morrone)
Idv
PSDI
Alleanza Popolare (Roberto Bartolomeo)
Movimento civico cattolico (Raffaele Cesario)
ALA (Giacomo Mancini)

Si ricorda che oltre a queste sigle, Lucio Presta potrà contare sul proprio movimento Amo Cosenza, sul sostegno di un gruppo che fa capo a Gianpaolo Chiappetta, su Orgoglio Bruzio che fa capo all’ex Udc Marco Zaffino, sul movimento Obiettivo Cosenza

Elezioni Cosenza: Presta è il candidato ma Paolini si sfila e anche Ncd non firma

Lucio Presta

COSENZA – Un parto travagliato quello della interpartitica in corso di svolgimento nella federazione provinciale del Pd a Cosenza. Sono riuniti intorno al tavolo i rappresentanti delle diverse anime che compongono questo inedito soggetto politico che riunisce sotto lo stesso tetto il centrosinistra tradizionale, con tutte le sue variegate sigle, e le forze che hanno determinato la conclusione anticipata della consiliatura guidata da Mario Occhiuto, vale a dire l’Ala verdiniana rappresentata da Giacomo Mancini, l’Ncd di Antonio Gentile e la corrente ispirata alle posizioni di Morrone. C’è la convergenza sul candidato di superamento Lucio Presta. L’annuncio ufficiale giungerà nelle prossime ore, ma il dietrofront del Pd sulle Primarie potrebbe causare una insanabile spaccatura con il gruppo di Enzo Paolini, che le Primarie invece voleva svolgerle. E quando Incarnato e Guglielmelli hanno scoperto le carte, Paolini e le numerose persone che lo hanno accompagnato all’incontro, tra cui Giovanni Cipparrone, Sergio Mazzuca, Eugenio Barca e Roberto Sacco, hanno girato i tacchi e se ne sono andati, urlando al tradimento. Peraltro, secondo alcune indiscrezioni, i consiglieri comunali del Pse avrebbero apposto la propria firma sul documento notarile che ha Enzo Paolinideterminato lo scioglimento dell’assise di Palazzo dei Bruzi proprio in funzione della convocazione delle Primarie. Si va così determinando uno scenario simile a quello del 2011, con il centrosinistra diviso: quello tradizionale rappresentato dal Pd a sostegno di Presta, ed altre liste civiche sempre di centrosinistra a sostegno di Paolini che correrà sperando di arrivare al ballottaggio. Da segnalare che anche il rappresentante dei Verdi, Aurelio Morrone, e quello di Scelta civica Sergio Nucci, non hanno sottoscritto l’investitura di Lucio Presta mentre Franco Perri, rappresentante dell’area gentiliana, ha chiesto tempo prima di esprimere una valutazione definitiva. Queste nel complesso le forze politiche che hanno sottoscritto la convergenza sulla candidatura di Presta: Partito Democratico, Calabria in rete, Psi, Idm, Centro Democratico, Cosenza nel cuore (Luca Morrone), Idv, PSDI, Alleanza Popolare, Movimento civico cattolico,
ALA (Giacomo Mancini)