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Lo sviluppo dello Sport in Calabria puntando su nuovi e vecchi impianti

CATANZARO – Si è svolto venerdì 5 Aprile 2019, il convegno dal titolo “Lo Sport Per Tutti – Sviluppo dello Sport in Calabria attraverso l’Impiantistica Sportiva”, a Catanzaro, presso la Sala Verde della Regione Calabria, con gli interventi del Governatore della Calabria Mario Oliverio, del Consigliere Regionale con delega allo sport, politiche giovanili, associazionismo e volontariato Giovanni Nucera, dell’Assessore Regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno e del Presidente C.R. CONI Calabria Maurizio Condipodero.

Il primo intervento spetta all’Assessore Nucera con l’obiettivo di mettere in risalto la finalità dell’incontro, ovvero comprendere dallo sport la strada giusta da intraprendere in termini logistici e burocratici per le manovre finalizzate all’impiantistica sportiva e al nuovo bando su cui la Regione Calabria sta lavorando. «La Regione è uno strumento nelle mani dello sport, delle Federazioni, degli Enti e di tutte le realtà che ruotano attorno ad esso, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto legato all’impiantistica sportiva, fondamentale per portare avanti la cultura dello sport nella nostra terra». Queste le parole conclusive dell’intervento dell’Assessore Nucera.

A seguire è stato il Presidente del C.R. CONI Calabria Maurizio Condipodero che ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa portata avanti dalla Regione Calabria per quel che concerne la manovra legata all’impiantistica sportiva. «Non era mai successo, in passato, che venissero stanziate somme ingenti di denaro per lo sport, mirandole a una parte imprescindibile qual è l’impiantistica sportiva. Orgogliosi di vivere questo percorso di crescita comune con la Regione Calabria». Queste le parole conclusive del Presidente Condipodero che aprono il dibattito con la specificità del bando messa in risalto dall’Assessore Musmanno.

Musmanno ha rimarcato, infatti, l’importanza della riduzione degli ostacoli burocratici per andare incontro alle società sportive, in termini di velocizzazione di attuazione di manovre strutturali di riammodernamento o per nuove costruzioni di ciò che andrebbe a rappresentare il piccolo tempio dello sport. Scendendo nel particolare si è sottolineato come il primo bando che si è chiuso in tutta Italia, a firma del Ministro Luca Lotti, prevedesse 100 milioni di euro stanziati a livello nazionale mentre il bando della Regione Calabria, a carattere prettamente territoriale, ha previsto ben 33 milioni solo per il contesto sportivo calabrese.

«Oggi l’obiettivo è quello di costruire, impalcandolo con i suggerimenti proveniente dallo sport, un nuovo bando che rappresenti una nuova opportunità per chi non ha avuto modo di partecipare al primo, intraprendendo un percorso burocratico snellito.Le linee di intervento rimangono invariate; ci saranno, infatti, bandi mirati per tutti i soggetti sportivi ed altri strettamente correlati agli Enti Locali e alla gestione degli impianti con una documentazione separata, così come per l’acquisto di attrezzature per la pratica sportiva con una linea guida ben definita che permetterà di velocizzare la richiesta». 

Conclude così l’intervento l’Assessore Musmanno lasciando la parola al Governatore Mario Oliverio che ha ringraziato chi segue tecnicamente questa iniziativa della Regione Calabria, con l’obiettivo di ampliare e migliorare l’impiantistica sportiva del nostro territorio, garantendo le risorse stanziate, in tempi rapidi, al mondo sportivo. «L’obiettivo non è quello di riproporre il primo bando sull’impiantistica ma lavorare per offrirne uno nuovo, funzionale, accessibile e prolifico per la Calabria sportiva». 

Bisignano, sequestrati depuratori abusivi e fatiscenti

BISIGNANO (CS) – Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri hanno posto sotto sequestro due impianti di depurazione posti nel comune di Bisignano.

Il controllo effettuato nel Comune di Bisignano presso gli impianti di depurazione comunale siti in località “Macchia Tavola” e “Macchia dei Monaci” ha accertato lo stato di fatiscenza e di abbandono degli stessi i quali per struttura e per funzionamento non rispondevano alla normativa di settore.

In particolare le strutture depurative non risultano essere funzionanti e le vasche risultano in completo stato di abbandono. Le acque reflue urbane confluenti verso i due impianti non subiscono alcun trattamento depurativo e nell’impianto di “Macchia dei Monaci” vengono scaricate direttamente nell’adiacente Fiume Crati, mentre per l’impianto di “Macchia Tavola”le acque reflue provenienti dalla rete fognaria confluiscono all’interno di un pozzetto e poi invece di passare per le vasche di depurazione vengono attraverso un by-pass scaricate direttamente sul suolo presso l’argine del Fiume Crati. All’interno degli impianti, entrambi privi della necessaria autorizzazione allo scarico prevista da D.lgs 156/2006, è stato inoltre accertato lo stoccaggio non autorizzato di oltre 3000 metri cubi di rifiuti speciali di origine prevalentemente organica. Tale accertamento ha portato al sequestro dei due impianti, ad elevare sanzione amministrativa e alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di amministratori comunali e gestori dell’impianto per i reati di attività di gestione illecita di rifiuti, distruzione e deturpamento di bellezze naturali e scarico sul suolo in area vincolata.

Posti i sigilli a tre impianti di depurazione nel cosentino

MONTALTO UFFUGO (CS) – Tre impianti di depurazione del Comune di Montalto Uffugo sono stati sequestrati dai Carabinieri Forestale che hanno denunciato i responsabili comunali per violazione della normativa ambientale.

Il controllo degli impianti ha accertato, infatti, che alcune fosse biologiche, nelle frazioni di Commicelli e Santa Maria Castagna, erano sprovviste di autorizzazione allo scarico e, per struttura e funzionamento, non rispondevano alla normativa di settore.

A causa di queste mancanze i liquami, attraverso una conduttura interrata, venivano immessi nelle vasche senza subire alcun trattamento, riversandosi nel suolo e nel sottosuolo fino a giungere nei torrenti appartenenti al bacino idrografico del fiume Crati. Analoga situazione per il terzo impianto di depurazione nella frazione Parantoro, risultato privo di autorizzazione allo scarico e di energia elettrica e in totale stato di abbandono. I liquami finivano sul suolo e in un torrente vicino.

Oliverio annuncia l’apertura degli impianti sciistici di Lorica

CATANZARO – «Finalmente si può procedere all’apertura degli impianti di Lorica». E’ quanto annuncia, in una nota, il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio.

«Dopo l’’autorizzazione ottenuta per la cabinovia dal Ministero e dall’USTIF lo scorso 27 febbraio – prosegue – l’USTIF ha autorizzato anche la seggiovia e lo skilift. Restano solo da perfezionare gli atti per consentire la gestione degli impianti con la conseguente apertura al pubblico che, presumibilmente, avverrà domenica prossima». Il Presidente Oliverio ha voluto così ringraziare il tribunale di Catanzaro e la Magistratura che, attraverso gli amministratori giudiziari Gentile e Lupi, ha consentito di raggiungere un risultato per nulla scontato. Analogo ringraziamento è stato rivolto ai comuni di Casali del Manco e di San Giovanni in Fiore.

«Una situazione complessa»

«Una situazione complessa – ha affermato Oliverio – che ha visto il sovrapporsi di eventi anche tragici per la scomparsa di un tecnico che oggi vogliamo ricordare, di gravi eventi giudiziari, che solo grazie alla abnegazione e al lavoro quotidiano delle Istituzioni e delle Amministrazioni coinvolte ci permette oggi di dire che un investimento di 20 M€ importante per il comprensorio silano e per la Calabria sarà offerto al territorio e ai calabresi». «Questa – conclude il Presidente della Giunta regionale – è l’unica risposta che diamo a chi, in questi mesi, ha disinformato i cittadini e sparso veleno. Da domani inizia un’altra storia per lo sci e per il turismo in Calabria».

Verifiche periodiche agli impianti, c’è intesa tra Arpacal e ospedale di Cosenza

COSENZA – L’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha deciso di avvalersi per le proprie sedi del supporto tecnico dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) per tutte le operazioni di verifiche impiantistiche, come quelle su ascensori e montacarichi. L’intesa tra i due enti è stata siglata nei giorni scorsi dal Direttore Generale dell’A.O. di Cosenza, Dott. Achille Gentile, e dal Commissario dell’Arpacal, l’Avv. Maria Francesca Gatto. I responsabili dell’esecuzione della convenzione sono, invece, l’ing. Aldo Tripicchio, dirigente del Servizio Verifiche Impiantistiche del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza e il Geom. Pasquale Gullo per l’Azienda Ospedaliera. L’accordo tra i due Enti assume un valore ulteriore poiché Arpacal metterà a disposizione dell’Azienda Ospedaliera le competenze dei propri ingegneri per un supporto tecnico su impianti ed installazioni elettriche nei luoghi con pericolo di esplosione e/o incendio, su apparecchi di sollevamento, su recipienti a gas e di vapore, su generatori di vapore, su ascensori e montacarichi, su installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, su impianti di messa a terra in alta e bassa tensione, su impianti di riscaldamento (con potenzialità maggiore di 116 kW), da installare nelle eventuali nuove sedi o a seguito di ristrutturazione di quelle esistenti, nelle ulteriori strutture di altra tipologia e nelle eventuali nuove strutture adibite ad uffici amministrativi. Il Servizio Impiantistico di Cosenza dell’Arpacal annovera, con questa ultima intesa, anche gli accordi recentemente sottoscritti con l’ASP di Cosenza, l’INPS e l’Agenzia delle Entrate. La normativa in materia stabilisce che per poter mantenere in esercizio un ascensore, il proprietario dell’immobile deve incaricare un ente autorizzato ad effettuare, una volta ogni due anni, una verifica periodica che deve essere eseguita da ingegneri dell’ARPA competente per territorio, oppure da un organismo di certificazione autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico e notificato alla Commissione Europea. Nel corso della verifica è presente anche personale qualificato per la manutenzione, scelto dal proprietario dell’impianto, che ha il compito di eseguire le operazioni di verifica su indicazioni dell’ingegnere verificatore. Le operazioni di verifica periodica e, a volte, anche quelle straordinarie, sono dirette ad accertare se le parti dalle quali dipende la sicurezza di esercizio dell’impianto sono in condizioni di efficienza, se i dispositivi di sicurezza funzionano regolarmente e se è stato ottemperato alle prescrizioni eventualmente impartite in precedenti verifiche. Al termine delle verifiche, l’ingegnere che ha eseguito i controlli periodici rilascia al proprietario, nonché alla ditta incaricata della manutenzione, il verbale relativo e, qualora negativo, ne comunica l’esito al competente ufficio comunale che ne disporrà il fermo sino al ripristino delle condizioni di sicurezza.