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Era accusato di estorsione. Assolto imprenditore

CATANZARO – L’imprenditore Beniamino Scalzo è stato assolto dall’accusa di estorsione contro i dipendenti della sua azienda, in seguito ad un’indagine partita nei primi mesi del 2014. La Procura della Repubblica, infatti, aveva chiesto e ottenuto un provvedimento restrittivo nei confronti di Scalzo, dietro denuncia di un ex dipendente, che lo accusava di approfittare della situazione di disoccupazione della Regione per costringere i lavoratori ad accettare un corrispettivo che non teneva conto delle ore in cui gli stessi dovevano sostare in attesa di completare il servizio, con alcuni dipendenti che avevano inoltre segnalato una mancata corresponsione di alcune mensilità aggiuntive della retribuzione. I legali hanno acquisito una notevole mole di documentazione che insieme alle indagini difensive svolte dall’investigatore privato, l’ex maresciallo Concolino,  ha dimostrato l’infondatezza delle contestazioni. Quindi l’accusa principale è venuta meno attraverso una lettura corretta del Contratto Nazionale di lavoro e di diverse sentenze della Corte di Cassazione che confermavano le conclusioni a cui era già giunto l’Ispettorato del lavoro, che aveva archiviato la denuncia del dipendente, e le organizzazioni Nazionali di Categoria. Il Presidente della Sezione Penale, Maria Teresa Carè, in qualità di Giudice dell’udienza preliminare, ha accolto le tesi della difesa ed ha assolto lo Scalzo.

Sequestrati beni per 25 milioni a imprenditore calabrese

REGGIO CALABRIA – La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un decreto di confisca emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria, presieduta da Ornella Pastore nei confronti di Giuseppe Malara, 60enne di Reggio Calabria, imprenditore operante nel settore edilizio. La Dia ha confiscato beni per 25 milioni, tra i quali una ditta individuale, 73 immobili e disponibilità finanziarie aziendali e personali, ammontanti a circa 500 mila euro. Dalle indagini, riferisce la Dia di Reggio Calabria, Giuseppe Malara è emerso quale «imprenditore colluso che entra in rapporto con l’associazione mafiosa tale da produrre vantaggi per entrambi i contraenti, consistenti, per l’imprenditore nell’imporsi nel territorio in posizione dominante e per il sodalizio criminoso nell’ottenere risorse, servizi o utilità».

L’uomo, nel 2007, insieme ad altre 37 persone, era stato arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Gebbione” per estorsioni consistenti sia nel pagamento di mazzette, sia nelle fornitura di beni e servizi da parte di imprese controllate dagli associati, ma anche attraverso la protezione di imprenditori.

Sedicenne ruba soldi e chiavi dell’appartamento di un imprenditore amico di famiglia

SANTA SEVERINA (KR) – Un sedicenne è stato è stato denunciato dai carabinieri a Santa Severina perché scoperto dopo aver rubato, all’uscita dell’abitazione: aveva 500 euro e le chiavi dell’appartamento. Il proprietario dell’abitazione è un imprenditore e amico di famiglia che, contattato dai carabinieri, ha riconosciuto il ragazzo, il quale è stato affidato ai nonni.

Riciclaggio, la Finanza sequestra beni per 500 mila euro a imprenditore

COSENZA – I finanzieri di Cosenza  hanno sequestrato beni per 500 mila euro ad un imprenditore, M.E., 49 anni, di Avellino, indagato per il reato di riciclaggio. Le indagini, condotte dalla Procura di Castrovillari, hanno avuto inizio dopo la segnalazione dell’autorità svizzera circa un conto corrente presso la filiale di una banca a Zurigo, con la somma di 530 mila euro, riconducibile a fondi comunitari percepiti indebitamente dall’imprenditore per una attività a Morano Calabro.

Gdf: indagati 6 imprenditori per truffa

 

LAMEZIA TERME – Un operazione della guardia di finanza di Lamezia Terme, ha permesso i finanzieri di sequestrare conti correnti, quote societarie, appartamenti e terreni per 900 mila euro nei confronti di 6 imprenditori. Oltretutto sono state sequestrate due società ed una ditta individuale, accusati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento indebito di contributi comunitari e nazionali, reati tributari e falso. Inoltre, nel 2011 l’operazione aveva portato,  al sequestro di uno stabilimento in cui venivano prodotti inchiostri e cartucce di toner contraffatti.

Due denunce per rifiuti smaltiti in fiumare

 

REGGIO CALABRIA –  A Caulonia è stato scoperto uno sversamento illegale di combustibile nella fiumara Amusa proveniente da una vecchia cisterna di un impianto abbandonato. In distinte operazioni, il Corpo forestale dello Stato di Reggio Calabria ha denunciato due imprenditori. La cisterna è stata sequestrata ed è stato denunciato il titolare della ditta. Oltretutto a Bianco è stato denunciato un imprenditore edile per abbandono di rifiuti nella fiumara La Verde.

Imprenditore decide di chiudere il cantiere perché sotto minaccia

ROMBIOLO (VV) – Il titolare di un’impresa nel comune di Rombiolo decide di chiudere il cantiere dopo aver subito un’intimidazione a scopo estorsivo. L’uomo, che preferisce rimanere anonimo, dopo aver trovato due notti fa una bottiglia di liquido infiammabile con delle cartucce in prossimità del cantiere, ha denunciato il fatto ai carabinieri ieri mattina.

Catanzaro: Dia sequestra beni a imprenditore

Catanzaro, 10 Ago 2012 – Beni per un valore di 8 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Catanzaro ad un imprenditore detenuto, Carlo Sama’, 58 anni, di Amantea, sorvegliato speciale, accusato di essere affiliato alla ‘ndrangheta. Sama’, imprenditore nel settore della raccolta dei rifiuti, coinvolto nell’operazione ‘Nepetia’ contro la cosca Gentile che, nel gennaio del 2008 porto’ all’arresto, complessivamente, di 40 persone, e’ stato condannato in via definitiva.