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Calabria: Occhiuto “Depurazione acque, stop rifiuti per strada, e task force anti-incendi”

CATANZARO – “Stiamo lavorando alla depurazione delle acque, e abbiamo iniziato a farlo a novembre non a giugno come si faceva gli scorsi anni. Su questo tolleranza zero, ma il problema del trattamento dei fanghi non si supera in sei mesi”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Il Giornale”.

“Ci saranno sempre meno rifiuti per strada, ogni calabrese spendeva 320 euro per spedirli in Svezia, la gestione accentrata ci porterà un risparmio consistente, dimezzando i costi. E anche sugli incendi boschivi, dopo la brutta esperienza degli anni scorsi, abbiamo messo in campo una task force, tra droni, Protezione civile, forestali e associazioni: adesso i piromani li becchiamo con le mani nella marmellata”.

Occhiuto: “Se vince c.destra chiederò rigassificatore a Gioia Tauro”

“Se il centrodestra dovesse vincere le elezioni chiederò al prossimo ministro competente di puntare sul rigassificatore che Sorgenia e Iren sono pronti a costruire, facendola diventare un’opera strategica per il Paese a maggior ragione dopo l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a “Il Giornale”.

“Dentro l’area di Gioia Tauro, diventata una Zona economica speciale, realizzeremo anche una piastra del freddo per un grande polo dell’agroalimentare e raddoppieremo le capacità dell’attuale termovalorizzatore”, sottolinea il governatore azzurro.

“Non ci sono opere strategiche in Calabria previste dal Pnrr. Ho chiesto alle Ferrovie di accelerare sulla dotazione infrastrutturale. Sul tavolo ci sono 30 miliardi, ma sono interventi che non si faranno entro il 2026.
Ma qui nel Mezzogiorno il paradigma dello sviluppo è cambiato. I Paesi del Mediterraneo cresceranno più di quelli dell’Europa, e la Calabria non vuole essere da meno”.

Notte di incendi in Calabria, numerosi e vasti roghi alimentati dal vento caldo

CATANZARO –  I vigili del fuoco del comando di Catanzaro sede centrale sono stati impegnati fino a tarda notte su alcuni incendi che hanno interessato la vegetazione alimentati anche dal vento caldo. Un vasto incendio si è sviluppato nella serata in località Germaneto e si è propagato velocemente fino a lambire le mura perimetrali del Comando Legione Carabinieri Calabria ed alcune abitazioni situate nelle vicinanze. Sul posto intervenute due squadre con supporto di due autobotti per un totale di sei mezzi e quindici unità. Le operazioni sono state coordinate dall’ispettore antincendio esperto Massimo Conforti.

Contemporaneamente un altro incendio è divampato in loc. Parco dei Principi in prossimità di abitazioni. Per le operazioni di spegnimento è intervenuta la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento volontario di Taverna.
Altro incendio in località Roccelletta nel comune di Borgia dove è stata impegnata nell’opera di estinzione la squadra del distaccamento volontario di Girifalco. Non si registrano danni a persone ma tanti disagi per gli abitanti dovuti al fumo denso originatosi dalla combustione.

Roghi nel Reggino

Anche nel Reggino un vasto rogo ha divorato la zona collinare tra via Lia e lo svincolo di Reggio Porto. Le lingue di fuoco, non lontane da alcune abitazioni, sono divampate prepotentemente nel tardo pomeriggio di ieri complice il forte caldo e il vento di maestrale, tenendo col fiato sospeso tutta la notte i residenti. I Vigili del fuoco sono stati impegnati fino alle prime luci dell’alba.

Emergenza incendi, ancora un’altra vittima in Calabria

ACQUARO (VV) – Ancora una vittima per gli incendi in Calabria. Un settantottenne è stato trovato senza vita nella notte ad Acquaro, in provincia di Vibo Valentia. Si tratta di un pensionato che sarebbe stato investito dalle fiamme di un incendio boschivo che ha interessato anche il suo fondo agricolo. L’uomo, A.S., secondo quanto si è appreso, si sarebbe allontanato da casa dopo avere notato il fumo provenire dall’area del suo appezzamento finendo, nel tentativo di spegnere il rogo, ma sarebbe stato investito dalle fiamme. Inutili tutti i soccorsi, in quanto il corpo della vittima era già semi-carbonizzato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Arena e il medico legale per un primo esame esterno del cadavere.

Il cadavere del pensionato, che era originario della vicina località di Boscoregio, è stato trovato da alcuni parenti preoccupati per il suo mancato rientro, nel fondo agricolo di località Savocà. Anche se quella del decesso provocato dall’incendio è l’ipotesi prevalente gli investigatori stanno svolgendo tutti gli accertamenti del caso. In Calabria è la quinta vittima dei roghi che continuano ad imperversare in tutta la regione. Ieri sono state otto, dalla Calabria, le richieste di intervento aereo per lo spegnimento di incendi boschivi ricevute dal Centro operativo aereo unificato (Coau) del Dipartimento.

Emergenza incendi, il capo della Protezione Civile arriva in Calabria

CATANZARO – La Calabria è nella morsa degli incendi e chiede aiuto al Governo. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio è arrivato questa mattina in Calabria, negli uffici della Prefettura di Reggio Calabria, dove presiederà un vertice per fare il punto della situazione sulle operazioni di controllo incendi. Dopo la riunione nella città metropolitana, Curcio si sposterà in elicottero a Catanzaro per partecipare all’incontro in Cittadella regionale indetto dal presidente facente funzioni Nino Spirlì con i vertici della protezione civile regionale, i presidenti dei parchi ed in sindaci dei comuni più aggrediti dalle fiamme dell’ultima settimana, che hanno causato quattro vittime e danni incalcolabili.

Coordinamento incendi boschivi, riunione ieri in Prefettura

COSENZA – Nella sala di Protezione civile della Prefettura di Cosenza, si è svolta, lo scorso 17 giugno, una riunione operativa diretta al coordinamento della campagna antincendi boschivi e di interfaccia per la stagione estiva 2019 alla quale hanno preso i rappresentanti  delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell’Anas, di Rfi, della Protezione Civile regionale, di Calabria Verde, della Sorical, dell’ANCI, della Confagricoltura e dell’Unione Provinciale Agricoltori.

Nel corso dell’incontro è stata sottolineata la necessità di una più incisiva azione di coordinamento fra tutte le competenti istituzionali del sistema di intervento per affrontare l’annosa e delicata  problematica degli incendi boschivi e di interfaccia. Tale coordinamento deve ricomprendere non solo  la fase dello spegnimento degli incendi, ma anche e soprattutto quella di prevenzione accompagnata  da un capillare controllo del territorio con l’aiuto delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato,  secondo le diverse competenze.

E’ stato inoltre ribadito l’invito ai Comuni, per tramite del rappresentante del Presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, ad assicurare l’istituzione e/o l’implementazione del catasto incendi, la redazione delle cartografia relativa alle zone percorse dal fuoco nonché la perimetrazione delle aree di interfaccia, l’emissione – in ottica preventiva – dei provvedimenti sostitutivi dei privati inottemperanti rispetto all’obbligo di pulizia dei terreni; il censimento dei punti di approvvigionamento idrico e delle autobotti disponibili e la redazione, sotto la competente indicazione dell’U.O.A. Protezione Civile della Regione Calabria, degli specifici piani di protezione civile per gli incendi di interfaccia.

La Protezione Civile regionale e l’Azienda Calabria Verde hanno illustrato il complessivo assetto delle rispettive strutture, che si avvarrà anche della flotta aerea A.I.B., rappresentando come siano in corso di stipula le Convenzioni A.I.B. – che quindi saranno operative già dal mese di giugno – con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con l’Arma dei Carabinieri Forestali per l’efficace contrasto al fenomeno degli incendi boschivi. Inoltre è stata assicurata l’operatività di ulteriori 40 unità D.O.S. (Direttore Operazioni di Spegnimento) che andranno ad incrementare il contingente già disponibile, di modo da poter gestire simultaneamente anche più incendi.

Particolare attenzione sarà posta in ordine alla gestione della massa combustibile, con intensificazione dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine circa il rispetto del divieto di accensione dei fuochi per pulizia dei terreni. In tal senso è stato rivolto un particolare appello anche alle associazioni degli operatori agricoli presenti affinché sensibilizzino i rispettivi associati sulla corretta gestione della massa vegetale.

Riunione in Prefettura sul fenomeno degli incendi boschivi

COSENZA – venerdì 29 marzo alle ore 11,00, riunione in  Prefettura a Cosenza  per discutere del fenomeno degli incendi boschivi con i Prefetti delle cinque province calabresi, il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco, i Comandanti Provinciali dei Vigili del Fuoco, i Responsabili dei competenti Dipartimenti della Regione Calabria, Presidenza, Protezione Civile, Forestazione e Difesa del Suolo, di Calabria Verde, della Sorical, dell’Arpacal ed il Presidente ANCI Calabria.

L’iniziativa è finalizzata a favorire un rapporto operativo sinergico volto ad affrontare in tutti i suoi aspetti una problematica di particolare delicatezza quale quella degli incendi che rischia di riproporsi nella prossima stagione estiva.

Nello specifico, si rende necessario continuare a porre in essere mirate attività di prevenzione finalizzate a ridurre il rischio di incendi boschivi, nell’ottica della salvaguardia delle persone e dei beni.

 

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Cosenza, 27 marzo 2019

 

Incendi nel Crotonese, 34 gli interventi dei Vigili del fuoco

CROTONE – Sono stati complessivamente 34 gli interventi effettuati da ieri pomeriggio dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone in seguito ai numerosi incendi divampati in alcune zone della provincia ed alimentati da insistente vento di tramontana. Tra le situazioni più impegnative quella che si è verificata a ridosso della statale jonica 106, nel territorio di Crotone, nell’ex zona industriale. Qui a causa dei banchi di fumo che hanno invaso l’adiacente carreggiata, l’Anas ha disposto la chiusura provvisoria di una tratto dell’arteria, poi riaperto nel corso della nottata, con viabilità alternativa su arterie secondarie. Incendi di sterpaglie hanno interessato anche la zona a sud di Crotone. Un altro incendio di vaste proporzioni, sviluppatosi nel bosco costiero di Sovereto, nel territorio del Comune di Isola Capo Rizzuto, lungo l’Area marina, ha interessato alcune decine di ettari di vegetazione.

(Foto e fonte Ansa)

 

Paura per due incendi nel Catanzarese

COPANELLO DI STALETTI’ (Cz) – Diverse squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catanzaro sono a lavoro dalla tarda mattinata di oggi per spegnere un vasto incendio di macchia mediterranea in località Copanello di Stalettì.

Le fiamme, alimentate dal vento, si sono propagate velocemente sino ad arrivare a lambire alcune abitazioni del villaggio La Pineta ed un noto stabilimento di torrefazione.

Tre automezzi e nove unità dei vigili del fuoco sono intervenuti insieme al direttore operazioni di spegnimento che ha coordinato da terra l’intervento dell’elicottero della flotta regionale il cui impiego ha richiesto la disattivazione temporanea delle linee elettriche. Non si registrano danni a persone ma disagi alla viabilità per il fumo. I vigili del fuoco non escludono la natura dolosa del rogo.

Un altro incendio di arbusti si è sviluppato nella notte a Roccelletta di Borgia e il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero al Parco Archeologico Scolacium.
   

Cosenza, la tutela dei boschi al centro del convegno presso la Biblioteca Nazionale

COSENZA – A distanza di un anno in cui la Calabria si è imposta alla cronaca per l’alto numero di roghi che hanno distrutto migliaia di ettari di terreno, è risultato cogente il convegno “Foreste e boschi. Tutela e valorizzazione” che si è tenuto ieri presso la Biblioteca Nazionale di Cosenza che ospita, tra l’altro, «per 15 giorni una mostra bibliografica per ampliare le conoscenze sui boschi e sull’ambiente» , comunica il direttore della Biblioteca Nazionale Rita Fiordalisi. «Quando abbiamo pensato di organizzare il convegno, il nostro pensiero è andato ai roghi dello scorso anno. All’impegno delle Istituzioni per difendere le risorse si aggiunge l’approvazione del Testo unico forestale, un documento che, se da un lato ha suscitato la soddisfazione degli enti per il suo essere un punto fermo di studio del panorama forestale, dall’altro ha sollevato un’ondata di protesta perché ritenuto un testo anticostituzionale. Oggetto della diatriba è il concetto di “incolto” che il decreto applica ai boschi non tagliati e ai terreni agricoli che hanno vissuto un rimboschimento spontaneo», dice Enrico Marchianò del Club UNESCO Cosenza. «Molte delle catastrofi che avvengono sono tra loro collegate- dice Francesco Cufari, ordinario dei dott. Agronomi e dei dott. Forestali della Provincia di Cosenza-. Pensiamo al disboscamento o al dissesto idrogeologico che causa frane e smottamenti. I dottori agronomi e forestali hanno a cuore la salvaguardia del verde. Grazie alle tecniche e alle competenze acquisite, competenze che riguardano campi quali l’alimentazione, le energie rinnovabili, la sicurezza alimentare e il verde urbano, svolgono una professione di utilità sociale in virtù degli interventi per preservare l’ambiente e la salute umana». Discute del ruolo dei dottori agronomi e forestali non senza scoccare una freccia pensando allo scorso anno quando «non siamo stati mai interpellati da nessuno, eravamo disponibili per un piano di intervento», prosegue Cufari. «È necessario che gli interventi siano preventivi: occorre un’azione di pianificazione attraverso campagne di sensibilizzazione (importanza marcata anche da Pino Boccia di VAS Calabria); la realizzazione di opere specifiche; la manutenzione della viabilità forestale e rurale; la gestione attiva delle superfici forestali e l’applicazione di pratiche agro-pastorali corrette». Verte sulle centrali a biomasse l’intervento di Marcello Nardi del Club Alpino italiano: «Fonti di energie rinnovabili basate sul riciclo e il riutilizzo degli scarti, sono cinque le centrali presenti in Calabria: Rende, Stromboli, Crotone, Cutro e Laino Borgo ( quella di Laino Borgo è stata oggetto di polemiche perché situata all’interno del Parco del Pollino), centrali che avrebbero senso se l’approvvigionamento di biomasse avvenisse in un circolo ristretto (la legge stabilisce un raggio di 70 km dall’impianto di produzione dell’energia)». Ha reagito al disastro ambientale causato dai roghi formando il comitato “Stop incendi” Remo Garropoli che, coadiuvato da altri, ha creato la pagina Facebook “Stop incendi” grazie alla quale ha documentato il popolo della rete pubblicando foto e video degli incendi ed ha inoltre realizzato l’app “Comitato Stop incendi Calabria” (disponibile al momento solo per i dispositivi Android) per mettere a disposizione dei cittadini i dati relativi agli incendi boschivi. Come risolvere «un problema antico ma attuale, permanente e che dipende quasi esclusivamente dall’azione dell’uomo?», si chiede Francesco Iovino del laboratorio di Cartografia ambientale e Modellistica idrogeologica dell’università della Calabria. «Nel 2017, i 10mila incendi verificatisi hanno distrutto 30mila ettari di superficie. L’abbandono delle attività agricole, la riduzione delle attività selvicolturali, le condizioni climatiche e l’urbanizzazione delle aree rurali determinano un incremento della sensibilità dei boschi agli incendi, ciò che serve per difendere il patrimonio boschivo è la prevenzione», prosegue il prof. Iovino. Prevenzione, previsione e spegnimento sono i tre punti chiave della Legge quadro in materia degli incendi boschivi (Legge n°353 del 21 novembre 2000) «contiene due vulnus: le cause; il catasto delle aree percorse dal fuoco a carico dei Comuni purtroppo non prevede alcuna sanzione per chi non adempie il compito di censimento», dice il capitano Angelo Roseti che fa appello al senso civico e alla collaborazione dei cittadini per tamponare il problema degli incendi.

Rita Pellicori