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Incendi, il grido d’allarme del sindaco di Rose: «Aiutateci, qui brucia tutto»

ROSE (CS) – Mario Bria, il sindaco di Rose, lancia l’allarme per la questione incendi chiedendo aiuto ad alta voce. «Se non arrivano soccorsi maggiori  – dichiara – a breve brucerà l’intero paese».

LE FIAMME NON SI PLACANO

Il pericolo aumenta con il passare delle ore. Da qui la decisione del primo cittadino di chiedere una mano alle istituzioni. «Le fiamme – ha continuato Bria – hanno lambito delle abitazioni, finanche la Casa comunale e la situazione al momento è gravissima. Abbiamo bisogno di mezzi speciali, perché è a rischio tutto il centro abitato».

Lavorano senza sosta sei squadre, tra Vigili del fuoco e Calabria verde, tre elicotteri e due Dos. Si registrano al momento 16 roghi nella provincia di Cosenza (foto CosenzaApp).

Incendi, Giudiceandea: «È evidente l’origine criminale»

COSENZA  – «È evidente l’origine criminale dell’attacco che stiamo subendo. È criminale ed organizzata. È altrettanto evidente- prosegue Giuseppe Giudiceandea-  l’immane sforzo degli uomini e delle donne di Calabria Verde, Protezione civile, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia e semplici cittadini prestati allo sforzo di battere questi delinquenti, prima sul campo e poi reclamando arresti, risarcimenti e piena e compiuta giustizia. Hanno attaccato la provincia di Vibo, poi quella di Reggio e contemporaneamente quelle di Catanzaro, Crotone e Cosenza e non c’è stato un giorno di questa estate maledetta in cui ognuno di noi non abbia dovuto telefonare, allertare fare rete con le autorità preposte al controllo ed allo spegnimento di ogni maledetto incendio. Sara’ una lotta senza tregua, fino all’ultimo respiro perché non possiamo consentire che questa situazione perduri. Lo dobbiamo a noi e ai nostri figli, non possiamo permettere che questi criminali abbiano il sopravvento».

Emergenza incendi, Forza Italia: «Il Governo intervenga»

ROSE (CS) – «Gli incendi stanno mettendo in ginocchio la nostra terra. Oggi, tra gli altri, un incendio devastante ha colpito Castiglione, Rende e Rose. Una lingua di fuoco lunga chilometri. A Rose l’intervento tempestivo degli abitanti, in contrada Pianette, ha impedito gravissime conseguenze alle abitazioni e a tuttora la situazione è critica. Mentre a Rende chiusa per ore la Ss 107 con uscita obbligatoria allo svincolo che porta al centro storico. Non sono solo piromani. Potrebbe esserci una strategia organizzata e criminale».

Lo dichiarano in una nota il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Vincenzo Trotta, intervenuto sul posto dell’incendio, ed il consigliere provinciale di Forza Italia Eugenio Aceto.
«I nostri territori bruciano nella disorganizzazione più totale della Regione e nel disinteresse del Governo, che ha svuotato  la Provincia di risorse, che versa nella difficoltà di effettuare la manutenzione delle strade, che risultano in condizioni pessime, tra le erbacce e con gli alberi che si ‘incontrano’ da un lato all’altro della strada, come nel caso di Rose.
Servono tecnologie avanzate per tutelare il nostro patrimonio e la sicurezza dei calabresi. È incomprensibile come in un’epoca in cui le tecnologie satellitari danno la possibilità di controllare ogni metro di territorio, non si riesca a mettere freno a quest’emergenza che ha assunto dimensioni apocalittiche. Non si può permettere a squallidi, malati, farabutti ed avidi di avere meglio»

Incendi, chiusa la Statale 107 nel tratto Paola-Cosenza

COSENZA – Continua a bruciare la provincia cosentina. Già nel pomeriggio si sono registrati i primi problemi in varie località. Rose, Luzzi, San Fili, Cittadella del Capo, San Marco Argentano e Mendicino sono solo alcune dei paesi colpite dagli incendi.

INCUBO INCENDI, CHIUSA LA 107 DA PAOLA A COSENZA

In particolare si segnalano disagi sulla SS 107 Silana-Crotonese. Strada chiusa diverse ore fa dal km 17,000 al 21,400 con deviazione all’altezza dello svincolo in Località Rende-Marano con prosecuzione del percorso sulla SP 90 e successivamente sulla SP 92. Nella zona di San Fili pericolo per una struttura che accoglie anziani. Quest’ultima risulta essere circondata dalle fiamme. Il peggioramento della situazione ha provocato in serata la chiusura del tratto della 107 che collega Paola e Cosenza. Alcuni automobilisti segnalano alla redazione Ottoetrenta.it le problematiche sopra citate.

Il traffico è stato deviato verso due differenti percorsi. Il primo è quello che procede sulla SS 283 delle Terme Luigiane e che parte da Guardia Piemontese. Il secondo, invece, si avvia sulla SS 18 Tirrenia Inferiore per poi raggiungere lo svincolo dell’A2, Autostrada del Mediterraneo, all’altezza di Falerna (foto di repertorio).

Incendi, Oliverio: «Siamo davanti a una spirale distruttiva»

COSENZA – La situazione sul fronte degli incendi in Calabria continua ad essere drammatica. Il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio che, nel pomeriggio di oggi, ha partecipato ad un incontro presso la Prefettura di Cosenza.

Ha inoltre avuto un colloquio telefonico con il Ministro della Difesa Pinotti, a cui ha chiesto il rafforzamento e la mobilitazione dell’esercito a presidio del territorio e a sostegno delle altre forze in campo: Vigili del Fuoco, Calabria Verde, Protezione Civile, volontari, forze dell’ordine ecc. che sono impegnati senza soluzione di continuità nell’opera di spegnimento dei roghi, d’accordo con il Prefetto di Cosenza che, a sua volta, è intervenuto per sostenere e rafforzare questa iniziativa, mentre già stanno operando sul territorio alcune squadre dell’esercito.

Il Presidente Oliverio, inoltre, ha chiesto al Responsabile della Protezione Civile Nazionale, dottor Borrelli, l’invio di altri uomini e mezzi da altre regioni del Paese per rafforzare il contrasto del fuoco che minaccia, in modo particolare, i centri urbani di Rose, San Fili, Rende e di altre aree e della Regione.

Oliverio ha sollecitato anche l’invio di altri mezzi di spegnimento aereo.

«Siamo – ha detto il Presidente della Giunta regionale – davanti ad una vera e propria spirale distruttiva, alimentata da una volontà criminale. Colgo l’occasione per ringraziare gli uomini dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, di Calabria Verde e delle forze dell’ordine che in queste giornate difficili non stanno risparmiando forze ed energie per contrastare e spegnere le decine di incendi provocati sul territorio. Il nostro contatto con le Prefetture calabresi e, in particolare, con quella di Cosenza, che rimane la provincia più colpita, con il Prefetto Tomao e con il suo vicario Emanuela Greco, è continuo e costante. Anche a loro va il mio ringraziamento».

«Costante, 24 ore su 24, – ha concluso Oliverio – è il collegamento con i sindaci dei comuni colpiti che, con grande generosità, sono in trincea per confortare le popolazioni e per contrastare con ogni mezzo questo devastante e odioso fenomeno».

Roghi nel Cosentino, il messaggio dell’Arcivescovo Francesco Nolè

COSENZA  – «Il fuoco, che è cantato come fratello da San Francesco d’Assisi compagno della notte, in mano ad uomini senza scrupoli si sta rivelando un nemico che distrugge. L’uso di quanto creato da Dio per il bene di ciascuna creatura, nel disordine diabolico di anime inquiete, si rivela come distruttore. Quanto sta accadendo nei nostri meravigliosi paesi, nelle montagne dell’altopiano silano e finanche nella città, anche con alcune vittime, svela il progetto a cui può asservirsi l’uomo che non si sente custode della casa comune. È il peccato di sempre nel quale l’uomo si trasforma da custode a padrone del giardino. Come Pastore di questa Diocesi e alla luce dei terribili fatti che giorno per giorno si stanno verificando non posso non esprimere la mia vicinanza ai danneggiati, ai morti e ai feriti, e la mia preoccupazione unitamente a tutti i presbiteri, religiosi, diaconi, e alle donne e agli uomini di buona volontà della nostra Chiesa.
Papa Francesco nella sua recente enciclica “Laudato si” ha più volte evidenziato il dovere di ogni uomo di riconoscere la grandezza del Creato, l’urgenza di custodirlo e la bellezza della sfida che abbiamo davanti per continuare a collaborare per la cura della creazione.
Mentre condanniamo fermamente tali gesti che si configurano come gravi peccati, oltre che reati, contro le creature il Papa ci ricorda che “la cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione…”  e più avanti che “occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti. Già troppo a lungo siamo stati nel degrado morale, prendendoci gioco dell’etica, della bontà, della fede, ed è arrivato il momento di riconoscere che questa allegra superficialità ci è servita a poco. Tale distruzione di ogni fondamento della vita sociale finisce col metterci l’uno contro l’altro per difendere i propri interessi, provoca il sorgere di nuove forme di violenza e crudeltà e impedisce lo sviluppo di una vera cultura della cura dell’ambiente” .
Esorto chi ha commesso tali gesti a convertirsi, a cambiare vita, a chiedere perdono, a rinnovarsi nel cuore e secondo la logica evangelica a compiere gesti concreti di riparazione.
Incoraggio quanti si impegnano per la custodia del bene comune, anche a rischio della vita, e ringrazio le istituzioni, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile, i volontari; la gratitudine della chiesa cosentina va principalmente a loro e li guardiamo con speranza come custodi di questa terra calabra meravigliosa nella quale agiscono come argini ad una cultura criminale e devastatrice che non ha nulla di razionale, nulla di giustificabile, nulla di umano.
Nell’enciclica sul Creato, Papa Francesco ci ricorda che “la nostra casa comune è come una sorella con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia”.
La cura dei nostri ecosistemi, ci ha ricordato il Papa, richiede uno sguardo che va al di là dell’immediato “perché quando si cerca solo un profitto economico, rapido e facile, a nessuno interessa veramente la loro preservazione”.
È necessario uno sforzo comune per riportare l’uomo alla coscienza del suo essere custode e questo va fatto in tutti gli ambiti educativi: dalla scuola alla famiglia, dai mezzi di comunicazione fino alla parrocchia. Questi percorsi educativi ci possono riportare a quella che Papa Francesco chiama “la cittadinanza ecologica”; essa non si può basare solo sull’esistenza di leggi e di norme che cercano di limitare i cattivi comportamenti ma affinché “la norma giuridica produca effetti rilevanti e duraturi è necessario che la maggior parte dei membri della società l’abbia accettata a partire da motivazioni adeguate, e reagisca secondo una trasformazione personale. Solamente partendo dal coltivare solide virtù è possibile la donazione di sè in un impegno ecologico”.
Dio ha scritto un libro stupendo, il Creato, a Lui ci vogliamo rivolgere ancora con speranza presentandogli le lacrime di chi è rimasto vittima dell’incuria dell’uomo ed ha perso beni, case, o anche la vita dei propri cari. Lo voglio fare ancora con le parole di Papa Francesco: “Dio Onnipotente, che sei presente in tutto l’universo e nella più piccola delle tue creature, Tu che circondi con la tua tenerezza tutto quanto esiste, riversa in noi la forza del tuo amore affinché ci prendiamo cura della vita e della bellezza. Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle senza nuocere a nessuno… Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione… Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, a contemplare con stupore, a riconoscere che siamo profondamente uniti con tutte le creature nel nostro cammino verso la tua luce infinita».

 

 

Incendi a Mendicino e Laurignano, A2 chiusa al traffico e Cosenza paralizzata

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COSENZA – Sono due i vasti incendi che stanno in queste ore paralizzando la città di Cosenza e le zone colpite, Laurignano e Mendicino. A causa del vasto focolaio il tratto dell’A2 compreso tra Cosenza e Rogliano è completamente bloccato e il traffico è stato interdetto. Anche Località Ferrera di Mendicino è interessata da un grande fuoco che comprende una vasta area. Si segnalano forti rallentamenti e lunghe code anche in città, a Cosenza, dove la ex SS 19 (Ponte di Mancini) è bloccata a causa dell’enorme flusso di automobili. Seguiranno aggiornamenti.

 

 

Ancora una giornata di fuoco in Calabria

CATANZARO – Prosegue senza interruzioni l’emergenza incendi in Calabria. Nello specifico il personale di Calabria Verde oggi è stato particolarmente impegnato in Sila.
Due i punti critici: il fronte di Fago del Soldato, nei comuni di Rose e Celico, dove hanno operato per tutto il giorno due canadair ed un elicottero dell’azienda ed il fronte di Longobucco sul quale, dopo l’intervento in prima persona del Presidente della Regione Mario Oliverio, sono stati concessi dal Coau di Roma due canadair ed un elicottero Ericson, cui è stato affiancato per le piccole bonifiche un secondo elicottero aziendale.
Finalmente si è registrato un blocco dei fronti del fuoco.
Se si proseguirà in questo modo, nel volgere di alcune ore, grazie anche all’operato a terra di più di trecento uomini dei Vigili del Fuoco e di Calabria Verde, impegnati in operazioni di bonifica, si dovrebbero chiudere sia l’incendio di Longobucco, che di Rose.
Da domani saranno aggrediti i vicini incendi di Acri e Cava di Melis sui quali, sino a questo momento, è stata, per cause di forza maggiore, posta in essere un’azione di contenimento.
Sono da segnalare, sempre per la giornata di oggi, che ha visto attivi 50 incendi, i fuochi di Platania e Pentone per la Provincia di Catanzaro, quelli di Scilla, Oppido Mamertina e Seminara per la Provincia di Reggio Calabria, nonché quelli di Rocca di Neto, Mottafollone, Mormanno e Morano Calabro per la Provincia di Cosenza.

Incendi Catanzaro, Enzo Bruno: «Siamo sotto attacco. Serve la collaborazione dei cittadini»

CATANZARO – Quella di ieri è stata un’altra giornata drammatica per il patrimonio naturalistico e ambientale della provincia di Catanzaro. In particolare il capoluogo di regione è stato ancora un volta messo a dura prova dagli imponenti incendi che hanno minacciato il nord della città, lambito il Parco della Biodiversità Mediterraneo, il Parco Ippico Valle dei Mulini e il presidio ospedaliero “Ciaccio-De Lellis”.
Ma le imponenti misure di prevenzione ed intervento attuate in seguito al protocollo definito in sede di Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza, coordinate dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella, e attuate da Amministrazione provinciale di Catanzaro, Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia, Protezione civile, Calabria Verde, addetti al servizio di vigilanza coadiuvati dalle Guardie particolari giurate del WWF, hanno dato i propri frutti e determinato un tempestivo intervento finalizzato a mettere in sicurezza il Parco della Biodiversità e le zone limitrofe.
«L’incendio che ieri sera ha lambito il Parco e in particolare la zona ovest della città, e ha visto interessata anche la zona limitrofa al presidio ospedaliero “Ciaccio-De Lellis” non ha avuto conseguenze gravi grazie anche alle misure di prevenzione che abbiamo messo in campo con il coordinamento del prefetto Latella e delle forze dell’ordine, nei giorni scorsi – afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno – . Ma non posso che esprimere grande preoccupazione per quello che si configura come un vero e proprio attacco criminale al nostro patrimonio ambientale, al polmone verde del Capoluogo, amato luogo di ritrovo per la città e non solo, riferimento naturalistico, sportivo e culturale che qualcuno vuole danneggiare per colpire al cuore la comunità di Catanzaro e la sua provincia».
Il presidente Bruno ha voluto, ancora una volta, ringraziare quanti si sono adoperati anche ieri sera per scongiurare le drammatiche conseguenze al Parco della Biodiversità, «in particolare il comando provinciale dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti tempestivamente in una situazione di emergenza continua, vista la simultanea presenza di decine di focolai in tutto il territorio, ma anche Carabinieri, Polizia, Protezione civile, Calabria Verde, maestranze provinciali e volontari del WWF e tutti quelli che hanno portato il proprio contributo. L’azione sinergica nell’attuazione delle misure di prevenzione è fondamentale come la collaborazione dei cittadini nel segnalare l’avvio di incendi, focolai, ma anche atteggiamenti sospetti».
Il presidente Bruno rivolge l’ennesimo accorato appello alla cittadinanza: «Denunciate alle forze dell’ordine e alle autorità competenti soggetti e atteggiamenti sospetti, solo in questo modo potremo interrompere questa devastante e distruttiva catena di criminalità che arriva a mettere in pericolo la sicurezza delle famiglie nelle proprie case e addirittura presidi ospedalieri, come è accaduto ieri sera. Dal canto nostro – ha concluso il presidente Bruno – potenzieremo ulteriormente le misure di prevenzione e monitoraggio con la preziosa collaborazione di tutte le forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco, della Protezione civile e Calabria Verde, dei volontari, e il fondamentale coordinamento della Prefettura di Catanzaro»