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Cosenza, incontro sul metabolismo dell’economia promosso da Confapi

COSENZA – Nella giornata di ieri, 18 novembre, presso la Sala Alarico dell’Italiana Hotels di Cosenza si è svolto un incontro formativo sul metabolismo dell’economia promosso da Confapi, Federmanager e Fasdapi (il Fondo di assistenza e solidarietà per dirigenti e quadri superiori della piccola e media industria), al quale hanno partecipato, tra gli altri, il vice presidente nazionale di Confapi Francesco Napoli, la segretaria generale Rossana Battaglia, Fabiola Via presidente provinciale dei Consulenti del Lavoro e Delio Dalola, presidente nazionale Fasdapi e componente della giunta nazionale Confapi. «L’incontro vuole affrontare il tema dell’industria del domani – ha dichiarato Francesco Napoli – per le piccole e medie imprese come opportunità di crescita, sviluppo e competitività. Un’ondata tecnologica sta trasformando la produzione industriale ed è per questo che dobbiamo fare fronte a questa rivoluzione che cambierà la produzione, il lavoro e l’organizzazione». Pertanto, il Piano Industria 4.0 ha come obiettivo quello di creare le condizioni che permettano alle aziende italiane di affrontare una nuova rivoluzione industriale. A tal proposito, inoltre, il presidente Dalola ha sottolineato come imprese con un management carente non siano in grado di rinnovarsi, mentre la governance e la managerialità rappresentano il fulcro attorno al quale costruire il nostro modello di industria 4.0. Per entrambe le tipologie manageriali, dirigenti e quadri superiori, in un contesto come quello attuale, lo spettro può essere quello dell’instabilità professionale. Ecco che quindi che entrano in gioco strumenti e servizi come quelli offerti da Fasdapi che, grazie alla sensibilità e lungimiranza delle parti sociali (Confapi e Federmanager), ha saputo modernizzarli con la volontà di tutelare l’azienda e la persona.

Protocollo d’Intesa. Unical, Confapi e Amministrazione Manna per il rilancio dell’industria locale

RENDE (CS) – Firmato il protocollo d’intesa tra la città di Rende, la Confapi e l’niversità della Calabria. Obiettivo: rilanciare le aree industriali calabresi. Un grande traguardo che Marcello Manna, primo cittadino rendese, commenta con soddisfazione. Il progetto è ambizioso, ma esprime concretezza e voglia di fare: ci crede, dunque, Franco Napoli, presidente della Confapi, che ha voluto sottolineare l’importanza di «ridare alle aree industriali un’anima. Basta con i capannoni abbandonati, dobbiamo riuscire con l’aiuto dell’Unical e del Comune di Rende a ridare alle aree industriali quell’attrattiva che adesso manca». La firma del protocolla è avvenuta nel corso della fiera Edilizia, Energia, Acqua: Franco Napoli, Marcello Manna, Ferdinando Morelli, presidente del Consorzio per lo sviluppo dell’area industriale e il Rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci si sono incontrati e hanno confermato la volontà di aderire al progetto. In particolare, il Rettore Crischi ha ribadito l’apertura dell’Ateneo al territorio, confermando che «è giusto sfruttare le nostre potenzialità». Nel definire il “Protocollo d’Intesa”, Napoli ha fatto riferimento al “modello Rossano”, cioè l’approccio progettuale denominato ”Tecn-ne” che intende qualificare il ”vecchio” sito della Centrale Enel di Rossano, in una ”officina” per idee, tecnologie, benessere, dunque un nuovo polo produttivo-urbanizzato-sostenibile.

 

Campagna di trasformazione pomodoro 2016, chiuso l’accordo

ROMA – Ieri 9 giugno è stato raggiunto l’accordo relativo alla campagna di trasformazione del pomodoro da industria per l’area Centro Sud. Le OP associate alle Unioni Nazionali Italia Ortofrutta ed UNAPROA e la commissione delegata alla trattativa sui prezzi delle industrie di trasformazione associate ad ANICAV hanno fissato i prezzi in 87 €/ton per il pomodoro tondo ed in 97 €/ton per il pomodoro allungato.
Il prodotto ottenuto nel rispetto del metodo di produzione biologico vedrà una maggiorazione del 30% rispetto al prezzo di base.

«Non è l’accordo che volevamo – dichiara Gennaro Velardo Presidente di Italia Ortofrutta –  ma in un ottica di tutela dei nostri produttori associati e per senso di responsabilità abbiamo ritenuto opportuno definire i prezzi di riferimento per la stipula dei contratti ed allo stesso tempo ci siamo anche adoperati per migliorare i meccanismi delle griglie di valutazione del prodotto per pervenire ad un quadro di maggiore certezza nella definizione del prezzo di cessione della materia prima.»
«La filiera del pomodoro da industria è di straordinaria importanza per l’economia del paese e rappresenta un elemento caratterizzante del ‘made in Italy’ agroalimentare nel mondo – dichiara  Antonio Schiavelli Presidente di UNAPROA. – Lavorare in un’ottica di filiera, attraverso una marcata valorizzazione della materia prima, consente alle imprese industriali di essere più competitive sul mercato globale e rappresenta una componente fondamentale per garantire, attraverso le OP, reddito ai nostri produttori, legalità e trasparenza.»

Le Unioni Nazionali esprimono delusione per l’estremo ritardo con cui si è giunti alla stipula dell’accordo essendo oramai prossimi alla raccolta del prodotto ed auspicano che per la prossima campagna sia possibile un coinvolgimento diretto dell’Organismo Interprofessionale nazionale sulla contrattazione del pomodoro da industria al fine di rendere la tempistica dell’accordo maggiormente confacente alle esigenze della programmazione.

Reggio Calabria, incontro su lavoro e industrializzazione

REGGIO CALABRIA- Il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola e il presidente della Commissionelavoro e previdenza sociale del Senato, Maurizio Sacconi, interverranno nell’ambito della Scuola di cultura politica. Il senatore Sacconi relazionerà sul tema “Il mercato del lavoro nella quarta rivoluzione industriale”. L’incontro si terrà sabato 9 aprile alle ore 10:30 presso la sala conferenze –  Dipartimento di giurisprudenza ed Economia  – Palazzo Sarlo – via Tommaso Campanella Reggio Calabria.

Rome, Italy -9 September  2008 Ministry of Labour Maurizio Sacconi at work. © GIANNI GIANSANTI
© GIANNI GIANSANTI

 

 

Da una proteina delle cozze un collante con applicazioni industriali e sanitarie

cnrRENDE (CS) – Le cozze hanno poteri straordinari, che potrebbero rivelarsi molto utili. In medicina e non solo. La loro “bava appiccicosa” è una colla potente. Lo rivela una ricerca pubblicata su “Nature Communication” e condotta dall’Istituto di nanotecnologia del Cnr di Rende e dal Nanyang Technological University di Singapore che hanno scoperto comne questa peculiarità sia basata su una proteina che rimuove le molecole d’acqua e si lega fortemente al substrato. Un risultato di grande rilevanza per realizzare adesivi efficaci in acqua, da applicare nel settore navale e in campo medico. Era già noto da tempo che la cozza fosse fonte preziosa di principi antiossidanti, proteine nobili, vitamine e sali minerali, potente antinfiammatorio naturale e cibo afrodisiaco, ed era già altrettanto noto che la sua bava fosse una colla dotata di superpoteri. Nessuno però aveva misurato la portata dell’appiccicosità né il meccanismo su cui si basa, come invece hanno fatto i ricercatori del Cnr-Nanotec di Rende, in collaborazione con gli scienziati dell’università della Calabria e con il gruppo di ricerca di Ali Miserez di Singapore. “Si tratta di un risultato di grande rilevanza applicativa, perché anche i più tenaci tra i moderni adesivi sintetici si rivelano inefficaci nel generare adesione in presenza di molecole d’acqua – spiega Bruno Zappone di Cnr-Nanotec – Il nostro studio ha rivelato che le cozze verdi asiatiche producono varie proteine secondo una sequenza di secrezione ben orchestrata. Dapprima la cozza produce una proteina “asciugatrice” che rimuove le molecole d’acqua e successivamente si lega fortemente al substrato. Su questo primo strato superficiale di proteine viene progressivamente costruito un complesso tessuto proteico in cui ogni proteina svolge una funzione specifica. Lo studio è determinante per chiarire la relazione tra l’ordine di secrezione e le proprietà adesive delle proteine, aprendo nuove prospettive nello sviluppo di adesivi sintetici biomimetici, biocompatibili e biodegradabili ispirati a molecole biologiche. Una colla subacquea potrebbe avere importanti applicazioni nel settore navale, ma senza dubbio straordinarie risulterebbero le applicazioni in campo medico, finalizzate ad esempio ad evitare inestetiche suture chirurgiche, a ricostruire tessuti danneggiati oppure ossa fratturate, a riparare i distacchi di retina o ad integrare materiali biomedicali in presenza di liquidi biologici”.