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Prefettura, sottoscritti protocolli per prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata

COSENZA – Sottoscritti presso la Prefettura di  Cosenza due protocolli di legalità.
Entrambi i documenti sono finalizzati a garantire il più elevato livello di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’esecuzione delle opere interessate e di verifica della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro.
I Protocolli sono stati sottoscritti dal Prefetto di Cosenza, dott.ssa Paola Galeone, dal Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio, e dalla Cooperativa Muratori & Cementisti CMC di Ravenna Soc Coop. in qualità di Appaltatore per i lavori di realizzazione del “sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza- Rende e Università della Calabria” e dal Consorzio stabile ECIT, in qualità di appaltatore per i lavori di realizzazione del “collegamento IV Lotto II Stralcio Strada Mirto-Crosia- Longobucco” .
Gli stessi patti sono stati altresì sottoscritti dall’Ispettorato del Lavoro e dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative per l’indispensabile contributo da offrire nel controllo dei flussi della manodopera e della sicurezza dei cantieri. Nello spirito di collaborazione interistituzionale che anima l’iniziativa, hanno partecipato all’incontro promosso dal prefetto Galeone, i responsabili provinciali delle forze dell’ordine. I protocolli d’intesa dedicano la massima attenzione alle attività di monitoraggio e di prevenzione del fenomeno delle infiltrazioni criminali e dedicano la necessaria attenzione alle ricadute che i cantieri hanno sui territori interessati attraverso un organismo, denominato “Cabina di Regia” che ha lo scopo di effettuare, mediante incontri periodici o appositamente convocati, un monitoraggio congiunto ed una valutazione complessiva della situazione: proprio a tale scopo del citato organismo potranno far parte, oltre agli odierni firmatari, altre Istituzioni a partire dai Sindaci dei Comuni coinvolti. Da un punto di vista più strettamente tecnico della prevenzione antimafia, l’atto prevede che l’appaltatore comunichi anticipatamente al Gruppo Provinciale Interforze – attraverso la figura del “referente di cantiere” – le presenze in termini di uomini e mezzi che si prevedono nella settimana successiva all’interno delle aree di lavoro.
Con la sottoscrizione degli importanti Atti Pattizi – ha riferito il prefetto Galeone – si dà invia ad un approccio dinamico alla cultura della legalità, della trasparenza e della correttezza delle procedure legate alla realizzazione dei lavori di opere di grande rilevanza: è un messaggio che si da all’esterno con l’intento di contribuire anche ad una ricostruzione attrattiva dell’immagine della Calabria.
Il governatore della Calabria, da parte sua, ha tenuto a rimarcare i settori più a rischio nella filiera degli esecutori delle opere e l’importanza dello strumento prescelto sia per rendere stringente il controllo su di essi sia per la particolare esposizione alla penetrazione mafiosa specie di uno dei due territori sui quali insistono le opere medesime.