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Cosenza, insegnante accoltellata in piazza. 56enne finisce ai domiciliari

COSENZA – Il Gip del tribunale di Cosenza ha disposto la misura degli arresti domiciliati per il 56enne Domenico Tenuta, ritenuto responsabile dell’aggressione avvenuta il 24 maggio, a Piazza Valdesi nel centro storico di Cosenza, ai danni di una 70enne, insegnante, raggiunta da una coltellata che ha ferito la donna ad un braccio. L’uomo, accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione (il giorno prima aveva comprato il coltello a serramanico), era stato fermato dalla polizia dopo essere fuggito subito dopo l’aggressione.

Tra il presunto autore dell’aggressione e la vittima ci sarebbe stata una relazione fatta di alti e bassi e il ferimento sarebbe avvenuto al culmine di un diverbio.

Ieri mattina si è presentato davanti al giudice per le indagini preliminari, Piero Santese, dove si è tenuta l’udienza per la convalida del fermo. Il Gip ha disposto la misura dei domiciliari con on il braccialetto elettronico.

Violenze e abusi in una scuola materna, insegnate finisce in manette

LAMEZIA TERME (CZ) – Un insegnante di una scuola materna, di 64 anni, è stato arrestato a Lamezia Terme con l’accusa di violenza sessuale su minori.

L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura.

E’ scattata dopo la denuncia di una madre che aveva ricevuto le confidenze della propria bambina l’indagine del personale del commissariato di Ps di Lamezia Terme, coordinata dalla Procura lametina, che ha portato all’arresto dell’insegnante di scuola dell’infanzia. Le dichiarazioni della donna sono state successivamente confermate da altre madri che, sentite a sommarie informazioni, hanno dichiarato di aver appreso fatti simili dalle rispettive figlie, anche loro allieve dello stesso plesso scolastico.

Fonte Ansa

Pugni e schiaffi ad un bambino autistico, sospeso insegnante

POLISTENA (RC) – Un insegnante di sostegno, in servizio nell’istituto comprensivo “Brogna” di Polistena, è stato sospeso per un anno dal servizio perché accusato di avere picchiato con pugni e schiaffi un bambino autistico di sette anni. Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Palmi, Barbara Borelli, su richiesta del pm della Procura Anna Pensabene. L’insegnante, indagato per maltrattamenti, ha attuato in più occasioni, secondo quanto riferisce un comunicato della Procura di Palmi, «comportamenti aggressivi e prevaricatori nei confronti dell’alunno, interloquendo con lui con un tono aggressivo e minaccioso».  Le indagini sono state condotte dalla sezione di Pg della polizia presso la Procura sulla base di una denuncia presentata dal padre del bambino, che aveva raccolto le sue confidenze. Il contenuto della denuncia é stato confermato dalle riprese effettuate con telecamere nascoste nell’aula frequentata dal bambino maltrattato e dalle intercettazioni ambientali.

Abusi sessuali su minorenni, arrestato ex insegnante

SANTO STEFANO IN ASPROMONTE  (RC) – Approfittava dell’inferiorità fisica e psichica di due minorenni per costringerli a subire prestazioni di natura sessuale. I carabinieri di Santo Stefano in Aspromonte, in  esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP  del tribunale di Reggio Calabria, hanno posto agli arresti domiciliari un ex insegnante per violenza sessuale continuata su due minori di origine rumena. Gli episodi risalgono al 2015 quando l’uomo effettuava lezioni di doposcuola presso la propria abitazione e costringeva i due minori a subire abusi sessuali mediante minacce.

Cosenza, ha un nome e un volto il sacerdote indagato per abuso su minore

tribunale cosenzaCOSENZA – In città non si parla d’altro, nel passeggio centrale del sabato sera e nei bar della domenica mattina. Ma nessuno si interroga più sul nome del sacerdote indagato dalla procura di Cosenza per abusi su minore. Semplicemente perché è diventato di dominio pubblico. E’ un nome che circola ormai da diverse ore di bocca in bocca, alimentando commenti, reazioni e discussioni. In redazione ci siamo a lungo interrogati sull’opportunità di pubblicare questa notizia, ma abbiamo deciso che non saremo noi di ottoetrenta.it a puntare il dito su un prete che merita la presunzione di innocenza, almeno finché non si farà chiarezza sul quadro indiziario. Secondo alcune indiscrezioni il sacerdote sarebbe stato chiacchierato già alcuni anni fa, quando venne trasferito ad altro ruolo per una presunta cattiva gestione patrimoniale della parrocchia di cui era responsabile. Ed anche adesso che insegna religione, non è passata inosservata la sua abitudine di chiedere ai ragazzi di sedersi alla cattedra, vicino a lui. Smentita invece la notizia secondo la quale sarebbe stato in procinto di ricevere una promozione. Pesante l’accusa: avrebbe palpeggiato un 12enne in aula. I genitori della vittima hanno sporto denuncia in procura. Le indagini sono condotte dal Pm Antonio Tridico.

Insegnanti calabresi scrivono una lettere ai Capogruppo del Consiglio Regionale

Roma, manifestazione contro la riforma della "Buona scuola" 155951-420x236COSENZA – Di seguito è riportato un comunicato “Insegnanti calabresi” in cui si informa dell’invio di una lettera ai capigruppo del Consiglio regionale:

“Gli insegnanti calabresi e i comitati provinciali hanno inoltrato a tutti i capigruppo del Consiglio regionale una lettera informativa sulla mozione presentata al Consiglio regionale, giorno 15 agosto 2015, riguardante la legge 107 del 13 luglio 2015, denominata Buona scuola, della quale sono stati messi in rilievo i suoi forti elementi di incostituzionalità e di evidente ingerenza sulle competenze regionali. Nella stessa lettera si informano i capigruppo della conferenza stampa che si terrà giorno 25 agosto 2015 alle ore 11,00 presso la Casa delle Culture, Corso Telesio a Cosenza, in cui verranno spiegati i contenuti della mozione e le motivazioni ad essa sottese. Inoltre, si chiede agli stessi capigruppo di esprimere la loro dichiarazione di intenti riguardo i contenuti della mozione, con la certezza che verrà da essi sostenuta nella prossima Assemblea regionale calendarizzata per il 31 agosto c.m. Alla lettera sono stati allegati il testo della mozione presentata e la missiva del giudice Imposimato, che da mesi sostiene la nostra lotta, in difesa della scuola pubblica e della democrazia.”