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Interazioni Creative presenta “Cose belle festival- creatività e design”

COSENZA –  Si terrà Giovedi 16 novembre alle ore 10,30 nella Sala degli Stemmi del Palazzo della Provincia di Cosenza la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di “Cose Belle Festival- creatività e design” manifestazione culturale che i prossimi 1, 2 e 3 Dicembre animerà gli spazi del MAM, Museo delle Arti e dei Mestieri, nel cuore del centro storico della città bruzia.
Cose Belle Festival è un evento ideato e curato da Interazioni Creative, giovane associazione di promozione sociale che negli ultimi anni si è distinta nel panorama culturale cosentino e regionale per professionalità, creatività e costante presenza sul territorio. La direzione artistica di “Cose Belle Festival” è a cura di Deborah De Rose, avvocato e project manager e già ideatrice e founder di Interazioni Creative. L’evento è patrocinato dalla Provincia di Cosenza e dal Comune di Cosenza. Nei tre giorni si metteranno in luce i talenti con un’area espositiva riservata ad artigiani e designer, una mostra collettiva, e numerosi laboratori, tavoli creativi, workshop, talk, performance e interazioni musicali per approfondire il valore della creatività.

Nel co-working di Interazioni Creative ancora spazio per #cosebelle

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COSENZA – Ancora un weekend di #cosebelle nello spazio co-working di Interazioni Creative. Deborah De Rose è un’ottima padrona di casa che anche lo scorso fine settimana ha aperto le porte del suo intimo e accogliente open space per ospitare giovani creativi e curiosi “viaggiatori” alla ricerca e alla scoperta di un nuovo modo di pensare, “interagire”, sperimentare, conoscere nuovi modi di creare e “reinventarsi” . Interazioni Creative con il suo evento #solocosebelle design&market ha dato modo agli artisti espositori di far conoscere le proprie creazioni, rigorosamente “fatte a mano” e dare la possibilità agli ospiti di assistere alla creazione di un oggetto, unico nel suo genere. Sabato e domenica passati, Deborah De Rose, che di Interazioni Creative è mente ed anima, ha così accolto gli artisti, da Arianna e Francesca e il loro “Autentica”, da Carmen con il suo brand “Unica”, passando per Arianna, la decoratrice di ceramiche fino Rosy, che ha presentato il suo marchio “Alice”. Per l’occasione anche i pezzi unici di “Creative Interactions Jewels & design”, sono stati esposti insieme alle creazioni di Interazioni Creative, oggetti molto particolari realizzati grazie alla collaborazione di artigiani locali. Ancora una volta #cosebelle si rivela un successo e una meravigliosa scoperta, non solo per gli amanti del vintage e dei pezzi hand made, ma per tutti gli appassionati di raffinatezza e semplicità, un connubio perfetto che trova in Interazioni Creative la sua massima espressione. Un luogo che col passare del tempo diventa sempre più affascinante e incuriosisce, non solo per la variegata proposta di attività in corso, ma per la sofisticata ricercatezza di alcune idee, di nicchia, che lo rendono unico nel suo genere, una fra tutte il corso di Kintsugi, una pratica giapponese di creazione e ricostruzione, un percorso emotivo ed introspettivo, che, per l’occasione si articolerà in tre lezioni. Maggiori info su www.interazionicreative.com

 

Raffaella Aquino

Interazioni e contaminazioni, passione creativa e originale. Storie di #cosebelle

 

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COSENZA – Sono storie di grandi passioni quelle raccontate e presentate da giovani stylists e designers che hanno trovato nel piccolo, ma particolarmente accogliente,  open space di Interazioni Creative Be Yourself la loro isola felice. I due giorni di “Cosebelle”, Market & Design è stata l’occasione giusta per conoscere e scoprire nuovi talenti che hanno fatto della moda, del vintage, dell’handmade, del design creativo il loro motivo conduttore. Sabato e domenica scorsi, nei locali di Via Don Gaetano Mauro a Cosenza, molti sono stati gli appassionati che hanno fatto tappa in questo originalissimo posto.  Tra i protagonisti di “Cosebelle” lo stilista Giuseppe per anni al servizio dei grandi della moda, oggi nella sua Cosenza per realizzare un grande sogno. Ida amante del vintage, appassionata di capi “usati ma pregiati” che odorano di passato. E poi ancora Alessandra e Samantha, due vere sognatrici che con la loro passione creano e realizzano capi unici e personalizzati, come i volti sulle t-shirt, rigorosamente fatti a mano. Anche Chiara è una grande divoratrice di capi usati e di qualità, che mescola al contemporaneo e al moderno, con un gran tocco di classe. E infine Giulia, approdata a Interazioni Creative direttamente da Reggio Calabria con i suoi accessori moda riprodotti con le moderne tecniche dell’artigianato. Ad accogliere questi belle storie di talento e creatività, una straordinaria padrona di casa, Deborah De Rose, che ha fatto di Interazioni Creative la sua ragione di vita. Un luogo anche di coworking all’interno del quale esprimere la propria arte e il proprio saper fare, condividere passioni e creare momenti di condivisione e partecipazione. Contaminarsi è un po’ la parola d’ordine. Osare e avere fiducia in se stessi, credere nelle proprie capacità e riuscire a condividere, perché no, grandi speranze.  Sono stati due giorni anche all’insegna della sana alimentazione con aperitivo e colazione biologici resi possibili grazie alla collaborazione di Naturium. E questo è solo l’inizio. In cantiere tanti eventi e appuntamenti da non perdere per proseguire in quel viaggio fatto di semplicità, tenacia, determinazione, #cosebelle e tanta #passione.

Raffaella Aquino 

“Interazioni Creative” apre le porte al vintage, all’artigianato e a storie di passioni

COSENZA – Talento, fiducia, idee innovative. Condividere esperienze e crescere insieme in uno spazio non solo virtuale ma anche e soprattutto sociale e integrativo. Il progetto è di quelli ambiziosi, ma sta già incassando molti apprezzamenti e alttrettante adesioni. Si chiama “Interazioni Creative be yourself”, uno spazio condiviso, fisico e virtuale all’interno del quale creativi di ogni sorte, desiderosi di apprendere nuovi percorsi e interessati ad accrescere le proprie conoscenze, avranno la possibilità di confrontarsi e condividere le proprie passioni e i propri saperi. I prossimi 26 e 27 Novembre Interazioni Creative apre le porte al mondo del vintage, dell’artigianato e del market design, dove sei “creativi” esporranno le proprie collezioni e i propri lavori. “Cose Belle, Design & Market, Storie di Passioni”, questo l’evento che si terrà negli spazi di Via Don Gaetano Mauro, dove sarà possibile, tra l’altro gustare anche un ottimo aperitivo biologico, grazie alla collaborazione di Naturium, prezioso partner che da sempre sostiene il leit motiv di Interazioni Creative e della sua grintosa fondatrice Deborah De Rose. E tra le tante storie di passione e amore  per la moda e il design c’è  quella di Giuseppe Cupelli, giovane fashion stylist, con una importante esperienza nei più rinomati showroom dell’alta moda milanese ( Armani e Ferrè, solo per fare qualche accenno). Dopo anni alla corte delle più prestigiose case di moda italiane, Giuseppe ritorna a Cosenza, la sua città, dove ha realizzato un grande sogno, un suo un atelier di alta artigianalità tradizionale, un luogo all’interno del quale hanno trovato terreno fertile anche quella sua vena stilistica internazionale e innovativa, giovane e al passo coi tempi, in grado di soddisfare le più svariate esigenze, e sempre attenta alla ricercatezza e al buon gusto. Anche l’estroso stilista cosentino il prossimo week-end sarà tra gli ospiti di “Interazioni Creative”, perchè insieme si interagisce e si plasmano quelle idee e quei progetti in grando di offrire nuove opportunità di crescita e, realizzare, come nel caso di Giuseppe, un gran bel sogno. Intanto, in attesa della due giorni, è possibile avere maggiori informazioni su altri espositori e sulle molteplici iniziative in programma, visitando il sito internet interazionicreative.com –

Raffaella Aquino

Dalla tendenza allo stile: Interazioni Creative apre le porte alla moda

Come si racconta la moda in una città che ne sa poco o niente? Come si racconta cos’è una tendenza, da dove nasce, il ruolo che svolge nel mercato, quale quello della moda, in un posto in cui le uniche tendenze conosciute sono quelle che vedono le persone muoversi ogni giorno in massa verso univoche direzioni senza ragionamento alcuno?

11059592_10207241737542153_6700362626242150734_nCarla Primiceri è una designer di tessuti, specializzata nella progettazione e nella realizzazione di stampe per foulard e accessori. Ma non solo. E’ di Cosenza ma, inevitabilmente, ha studiato a Milano. In un tempo in cui al Sud la parola “moda” aveva quasi un brutto suono e tutti coloro che volevano intraprendere un percorso in questo senso erano, inevitabilmente, costretti ad emigrare, emigra anche lei e rimane, in una città che non le piace, per nove anni. Collabora con Ferragamo e non solo, mentre sulla sua strada si spalancano le porte delle più importanti collaborazioni nel panorama internazionale. Poi, Carla Primiceri torna. Non per sua scelta, naturalmente ma per quella del destino. E una domanda sorge spontanea. Si può arrivare lo stesso a degli alti livelli pur rimanendo in una città del Sud che di moda capisce poco o niente?
Lei, che è caparbia e piena di talento, risponde con un NI. E’ consapevole dei grossi limiti che esistono in una città piccola come Cosenza, legati all’assenza di opportunità sul territorio e, naturalmente, sa che i creativi che rimangono qui devono lottare tre volte di più degli altri e avere il coraggio di osare senza fermarsi. Tuttavia, se c’è una cosa di cui è fermamente convinta, è che la Calabria e più in generale il Sud, abbia davvero una marcia creativa in più. Un talento che spesso si rivela inversamente proporzionale alle possibilità che offre questa realtà di farlo emergere. A dimostrarlo sono le sue studentesse. Ragazze che oggi stanno raggiungendo traguardi inaspettati e che si rivelano spesso più capaci dei tanti facoltosi che escono dalle scuole specializzate del Naba, dello Ied, del Polimoda. Gente che, nella maggioranza dei casi, finisce in un Istituto dalle rette pari ad mutuo, più per scelta di famiglia che per un sogno personale. Segno che, nel suo piccolo, anche un Accademia come la New style, dove Carla Primiceri insegna disegno tessile, grafica, progettazione su tessuto e quant’altro da ormai cinque anni, può rivelarsi utile alla formazione di uno studente.

Lei, che sui “trend” ci ha basato una professione, sta per inaugurare, grazie alla neonata associazione Interazioni Creative nata da un’idea di Deborah De Rose, una nuova sfida. Un laboratorio, aperto a studenti , appassionati e professionisti che vogliono accrescere conoscenze e competenze da mettere a frutto nel fashion e nel design, composto da una serie di workshop durante i quali si lavorerà allo sviluppo e alla progettazione di una tendenza, approfondendo anche gli aspetti linguistici ad esso connessi.11059592_10207241737542153_6700362626242150734_n 10981618_10205943939618016_378630796240500241_n
Un nuovo appassionante modo di dimostrare che la moda è ovunque e che il talento non ha radici e può crescere in qualsiasi luogo. A dirigere il corso sarà la stessa designer che al ruolo di docente affianca, attualmente, quello di consulente per aziende di alto livello quali Ferragamo, Ted Baker UK, Jacques Vert UK, LA Fame Fashion China.Le sue collezioni print design sono ammirabili in tutto il Mondo e nelle fiere più riconosciute a livello internazionale (vedi PremiérevisionDesigns e LondonTextile). L’ennesimo esempio di un talento in semi fuga sul quale Interazioni Creative è gia pronta a giocare la sua scommessa. Riuscirà a dimostrare che la Calabria non ha davvero nulla da invidiare, se non una manica di pregiudizi tutt’altro che emulabili?

Lia Giannini

Interazioni creative tra imprese ed “eresie”

interazioni creativeCOSENZA(CS)- Eretico è chi esce dal coro, chi rompe la riga senza indugi, chi proclama la propria scelta e la propria opinione che discosta da quelle accettate come autorevoli. Un gruppo di “eretici” si è riunito ieri presso la sede di “Interazioni creative”, uno spazio grazie al quale i creativi possono connettersi e interagire con gli altri per mettersi in gioco e realizzare i propri progetti. Deborah De Rose è una sognatrice, una donna dinamica in grado di reinventarsi, è founder e presidente di “Interazioni creative” una giovane,giovanissima realtà del cosentino. A lei si deve il convegno a cui hanno partecipato cinque giovani imprenditori calabresi. L’incontro,mediato da Lia Giannini, ha dato voce ai cinque coraggiosi figli naturali o adottati dalla nostra regione. Il primo a prendere parola è Massimiliano Capalbo scrittore e imprenditore del catanzarese autore de “La terra dei recinti”, un libro per sfatare i luoghi comuni  e i pregiudizi che hanno impedito e continuano ad impedire ai giovani di progettare e realizzare il proprio futuro. «La nostra-dice Capalbo, è un’epoca dominata dal caos in cui mancano capacità di adattamento e flessibilità. Quattro sono le zavorre che impediscono il decollo: il complesso di inferiorità che ci viene tramandato da chi nutre false credenze sul funzionamento del mondo;il giudizio degli altri;il vittimismo e la diffidenza. Per rompere questo circolo vizioso è necessario intraprendere un lavoro introspettivo, scoprire il proprio talento e metterlo a frutto, vedere finalmente le enormi risorse della Calabria e sfruttarle con lungimiranza».È poi la volta di Rosario Benedetto giovane varesotto trasferitosi in Calabria per amore. Di passaggio sulla statale jonica, si innamora del castello federiciano. Incuriosito dalla simbologia del castello e dal nome del paese che lo ospita, inizia a fare una ricerca e scopre che il toponimo di Roseto Capo Spulico risale all’epoca romana quando prese il nome di Civitas Rosarum probabilmente per l’abbondanza  di roseti. Decide di fare di Roseto Capo Spulico la propria casa e il luogo in cui realizzare il sogno imprenditoriale.Acquista sei ettari di terreno che affacciano sul castello e da il via a “Rosetum”, una vasta distesa di roseti  a forma di croce templare, l’unico roseto al mondo accessibile a chiunque. Il terreno non sarà solo adibito alla coltivazione di rose ma prevede anche la realizzazione di un laboratorio per l’estrazione degli oli utili alla produzione di prodotti cosmetici, una biopiscina e un casale per l’accoglienza degli ospiti. Stefano Caccavari, coniuga imprenditoria e agricoltura.Abitante di San Floro, piccolo paese del catanzarese, nel 2014 cambia le sorti del proprio paese destinato a trasformarsi in discarica. Con l’aiuto della famiglia, proprietaria terriera con la passione per l’agricoltura, da vita al progetto “Orto di famiglia” per offrire la possibilità ai catanzaresi di mangiare cibi sani privi di qualunque pesticida chimico. Ad un anno dall’inizio del progetto il numero di famiglie è passato da 10 a 165 coinvolgendo non solo le famiglie del catanzarese, ma estendendosi anche al crotonese  e al vibonese. Ultima ad aver preso la parola è stata Roberta Caruso, che dopo la laurea in filosofia torna in Calabria  e trasforma la casa in cui vive in una Home for Creativity un luogo di scambio e di condivisione che prevede quattro modalità di alloggio: la formula tradizionale basata sul B&b;baratto;progettazione e creazione di opere d’arte per valorizzare l’estetica della casa e infine l’uso da parte di terzi per la creazione di start up.Cinque ragazzi che animati da passione,coraggio e caparbietà ce l’hanno fatta a dispetto di tutto e di tutti,che hanno fatto dell’eresia il proprio credo.

Io sono eretica,tu?

Rita Pellicori

Nel segno del co-working nasce la nuova rete di “Interazioni Creative”

interazioni creativeE’ la terra delle promesse mai mantenute. Dei fondi destinati a chi i soldi ce li ha. Dei lavori affidati ai figli e agli amici di. E’ la terra dei raccomandati, dei “volenti o nolenti”, di quelli che parlano troppo e fanno sempre di meno, di quelli che si sentono tranquilli perché hanno la giusta furbizia che li aiuterà a scavalcare il mondo. E’ la terra della bellezza e del rimpianto. Quella da cui i giovani rifuggono e che gli adulti rovinano con le loro mani. Almeno nella gran parte dei casi.

Ce ne sono altri di casi, invece, in cui questi stessi giovani si rimboccano le maniche, danno forma ai loro sogni, senza chiedere aiuto a nessuno. Almeno non a qualcuno troppo potente. Giovani che nascono avvocato, che sono innanzitutto donne, poi mamme e infine creative. Fiumi in piena che straripano idee e con quelle desiderano travolgere i talenti intorno a loro. Una di loro è Deborah De Rose, fondatrice della nuova realtà emergente “Interazioni Creative” che da sabato 10 ottobre, darà ufficialmente inizio alla sua battaglia per il talento, nella città di Cosenza. Una nuova realtà destinata a risvegliare, coadiuvare, far interagire personalità disparate e travolgenti che abbiano il coraggio di collaborare al fine di rendere la loro Regione, il loro Paese, un posto migliore in cui la parola d’ordine diventi “meritocrazia” e il comandamento numero uno sia “voglia di fare”. Nessun finanziamento, nessun fondo perduto. Deborah è solo una donna con il coraggio di cambiare, in grado di intercettare quelli che lei ama chiamare “i bisogni della  Rete”, in una società dove la parola digitale fa spesso rima con virale, lei punta a creare relazioni che abbiano la capacità di far nascere, crescere e risolvere nuovi bisogni. Fisici, prima ancora che virtuali.

Un insieme sinergico di relazioni dove non esistono limiti professionali. Artigiani, comunicatori, artisti, liberi professionisti che potranno avvalersi di un piccolo spazio comune, arredato da altrettante giovani personalità che hanno già sposato il progetto e che hanno contribuito, fattivamente, alla realizzazione di quello che diverrà luogo di incontro e scambio per quanti, gratuitamente, vorranno far parte di questa comunità. Un vero e proprio laboratorio di idee che si propone di incontrare l’esigenza di chi non ha uno spazio fisico di cui avvalersi, nel tentativo di riuscire a soddisfare, tramite la costruzione di workshop, momenti di incontro, presentazioni di libri e quant’altro, un mercato virtuale in cui domanda e risposta possano ritrovare la giusta complementarietà.

Tempo di cambiamenti, dunque. E di novità positive. Di quelle che hanno il compito di risvegliare dal torpore una città e una regione da troppo tempo bisfrattata, mal curata, “sfortunata” (ndr  La Terra dei recinti).  Una città dove termini come co-working, collaborazione, cooperazione, sono spesso stelle cadenti in una notte piena di nuvole. Impossibili da riconoscere anche quando scivolano davanti ai nostri occhi. Ma che cadono comunque. E che da sabato 10 ottobre, alle 18.00, nella sede di  via Don Gaetano Mauro n.30, inizieranno a far luce. Una di quelle dalla quale sarà impossibile non rimanere abbagliati.

Lia Giannini