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Intimidazione a Chiaravalle Centrale ad una candidata del Pd

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Intimidazione a Chiaravalle Centrale ai danni della segretaria cittadina del Pd, Emanuela Neri, candidata al Consiglio comunale nelle prossime elezioni amministrative con la lista “#ProgettoChiaravalle”, che presenta come candidato a sindaco Pino Maida. Persone non identificate hanno lasciato davanti la porta della sua abitazione una bottiglia con liquido infiammabile ed un biglietto con frasi minacciose. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri. «Quanto avvenuto ai danni di Emanuela Neri, cui va tutta la mia solidarietà umana, politica ed istituzionale – ha commentato il deputato Bruno Censore – impone una riflessione non tanto sulla dinamica del fatto quanto sul suo significato. Colpire una giovane donna impegnata in politica significa colpire tutta la cittadinanza. Auspico, quindi, che l’attento e capillare lavoro delle forze inquirenti saprà, in tempi brevi, fare piena luce su un vile gesto che va condannato con decisione e fermezza, un atto insalubre che mortifica la missione di chi con passione è al servizio della propria comunità».

Intimidazione a Callipo, ferma condanna di Oliverio. Tutti i messaggi di solidarietà

CATANZARO – Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, esprime profondo sdegno e ferma condanna per il vile attentato compiuto da ignoti contro il “Popilia Country Resort”di proprietà dell’imprenditore Pippo Callipo.
“Questo ennesimo, deprecabile atto intimidatorio – afferma Oliverio, in una nota – indica la gravissima emergenza che, in questo momento, vive la nostra regione in termini di sicurezza, di rispetto della legalità e delle regole democratiche. Non passa giorno che amministratori, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e cittadini onesti entrino nel mirino della criminalità e siano fatti segno di soprusi, vessazioni, minacce e attentati. La misura è, ormai, colma! La solidarietà non basta più. Occorre passare dalle parole ai fatti. L’allarme criminalità che oggi si vive nella nostra regione deve diventare questione nazionale. Pur con tutti gli sforzi che compiono ogni giorno, le istituzioni calabresi non hanno mezzi e strumenti sufficienti per far fronte all’escalation criminale. Insieme ad esse e a tutte le forze politiche, sociali e democratiche presenti sull’intero territorio regionale, deve intervenire lo Stato.
Il “caso Calabria” deve avere massima priorità nell’agenda del governo e nell’impegno delle autorità nazionali competenti. I cittadini onesti, che rappresentano la stragrande maggioranza di questa regione, esigono risposte adeguate ed urgenti”.
“Nel rinnovare la mia vicinanza e la mia solidarietà a Pippo Callipo –conclude il Presidente- auspico provvedimenti adeguati e risposte forti che ridiano al più presto la necessaria serenità e sicurezza a quanti, in Calabria, combattono quotidianamente in prima linea per affermare il cambiamento e difendere legalità e democrazia”.

Ma ad esprimere solidarietà al noto imprenditore calabrese non è solo il Governatore Oliverio.

Fai Cisl e Rsu di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia –– “Intendiamo esprimere la piena  vicinanza e solidarietà all’imprenditore Pippo Callipo, ai suoi familiari e ai suoi dipendenti, per il vile atto intimidatorio subito”. E’ quanto scrivono congiuntamente in una nota la segreteria della Fai Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia e le Rsu dell’azienda “Giacinto Callipo Conserve”. “Si tratta dell’ennesimo atto criminale ai danni di un imprenditore – prosegue la nota – che ha saputo creare negli anni una realtà di assoluta eccellenza nel settore agroalimentare, creando economia e lavoro sul territorio anche in altri ambiti, come quello turistico, con lo splendido resort fatto bersaglio la scorsa notte di colpi d’arma da fuoco. Il fatto che il cav. Callipo abbia già dichiarato di voler andare avanti con coraggio, è la chiara dimostrazione di quanto tenga a questa terra, trovando piuttosto nuovi stimoli e ulteriore determinazione nel portare avanti la sua idea d’impresa sana, innovativa, improntata al rispetto della legge e dei diritti dei lavoratori. Auspichiamo che si faccia luce al più presto su questo nuovo episodio intimidatorio,  e che le istituzioni si impegnino concretamente per garantire la sicurezza dell’imprenditore, dell’attività delle sue aziende e di tutti i dipendenti. Noi  – conclude la nota – saremo impegnati in questa battaglia, al suo fianco, come ieri, oggi e anche nel futuro, apprezzando da sempre la sua tenacia, la sua ricerca del dialogo sociale e la sua visione di grande imprenditore al servizio di una Calabria che vuole emergere dal buio dell’illegalità”. ENZO BRUNO

Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro – “Atti distinti, colpi di arma da fuoco esplosi contro il Popilia Country Resort del noto imprenditore, già presidente di Confindustria, e lettere minatorie inviate a un giovane sindaco, fra i più apprezzati in Italia, che hanno una comune matrice: scoraggiare il percorso di rinnovamento e rilancio della nostra splendida ma martoriata regione, che cercano di attuale con legalità e trasparenza nei diversi fronti di competenza – ha detto il presidente della Provincia di Catanzaro -. Si tratta, quindi, dell’ennesimo tentativo di condizionamento su cui gli inquirenti e la magistratura siamo certi riusciranno a fare luce, e che nel frattempo inquieta e preoccupa le forze sane dei settori dell’imprenditoria, della politica, del mondo delle professioni e del sociale, della cultura e del volontariato, impegnati quotidianamente in prima fila per contrastare l’arroganza del malaffare e della prepotenza criminale. Le istituzioni e la società civile sono chiamate ancora una volta, e con ancora più determinazione, a fare fronte comune per affiancare quanti come Callipo e Falcomatà non si lasciano intimidire nell’attuazione di quelle politiche di cambiamento che hanno come fine ultimo ed esclusivo il bene comune”. Crisci-Gino-Mirocle

Gino Mirocle Crisci, rettore dell’Unical“E’ un atto gravissimo, contro uno degli imprenditori calabresi più dinamici e capaci, peraltro validissimo componente del consiglio di amministrazione dell’Ateneo, che si è sempre distinto per coraggiose battaglie a favore della legalità, impegnandosi energicamente per l’affermazione di valori e principi indispensabili per qualunque serio progetto di rinascita culturale, economica e sociale della regione.  A Callipo, a nome degli studenti, dei docenti e del personale tecnico-amministrativo dell’Università della Calabria, esprimo i più sinceri sentimenti di solidarietà e di affettuosa vicinanza, in questo difficile momento, che saprà certamente affrontare con l’energia e la determinazione di sempre. Callipo ha al suo fianco tutti i cittadini – e sono la più parte – che, come lui, credono nello Stato, nelle istituzioni, fiduciosi che ogni tentativo di intimidazione, di condizionamento, di violenza ai danni delle persone oneste e perbene è destinato a fallire miseramente”.

Michele Lico, presidente Camera di commercio vibonese e Unioncamere Calabria – “Di fronte a queste deprecabili e intollerabili forme di violenza e di minaccia –ha dichiarato Lico- che si assommano a quelle già in passato subite dallo stesso Pippo Callipo e di cui, con frequenza, sono fatti oggetto anche altri imprenditori della nostra terra, esprimiamo preoccupazione e forte indignazione anche per l’ulteriore stato di difficoltà e di resistenza a cui sono costretti imprenditori e lavoratori, professionisti, istituzioni e cittadini in un territorio che già versa in una difficile situazione di disagio economico e sociale. Quello ai danni del Cav. Callipo è un gesto tanto più grave perché colpisce, un uomo e un imprenditore fortemente impegnato e motivato, che crea occupazione ed economia, e che con capacità, coraggio e determinazione ha saputo raggiungere traguardi di successo, nelle sue attività economiche come in campo pubblico e sociale, che ha raccolto consenso e stima rafforzando la rappresentatività dell’imprenditoria calabrese ai più alti livelli associativi e che con le sue imprese è risorsa ed eccellenza della nostra provincia e di tutta la Calabria, contribuendo a diffondere, in Italia e all’estero, un’immagine  positiva di qualità e operosità. Alla solidarietà si accompagna la consapevolezza e la certezza che le forze dell’ordine, attraverso la loro attività investigativa, sapranno fare piena luce su questi ignobili ed infami episodi che rappresentano il male oscuro della società e che gli imprenditori sani e i cittadini onesti condannano, rifiutano e isolano, resistendo e andando avanti con volontà e tenacia. A Pippo Callipo e ai dipendenti della sua azienda, ma anche a tutto il sistema produttivo  e alla società vibonese, l’invito a non scoraggiarsi e a fare squadra perché questi vili atti scuotano le coscienze per generare una civile reazione di contrasto contro ogni atteggiamento contrario alla civile convivenza e contro ogni vile tentativo di demotivare chiunque tenti, con impegno e fiducia, di rialzare le sorti di questo territorio con il lavoro e il sacrificio quotidiano, affermando la cultura d’impresa, e pratiche di rispetto, civiltà e legalità”

 

Intimidazione a Pippo Callipo. 11 colpi di pistola contro il “Popilia country resort”

MAIERATO (VV) – L’ennesima intimidazione sciocca la Calabria. Vittima, questa volta, Pippo Callipo, il titolare dello stabilimento omonimo per la produzione del tonno. Infatti, ignoti hanno sparato 11 colpi di pistola contro il cancello d’ingresso del “Popilia country resort”, una struttura che sorge su una superficie di 140 ettari a Maierato, lo stess luogo in cui ha sede l’industria di Callipo. Denunciato il fatto ai Carabinieri, Callipo ha poi incontrato il Prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona. A proposito del vile atto subito, Pippo Callipo, che è anche presidente della “Volley Tonno Callipo”, squadra militante nel campionato de A1 maschile di pallavolo, ha dichiarato: “Undici colpi di pistola non ci fanno arretrare di un millimetro. Andremo avanti con le nostre aziende e con i nostri riferimenti certi, che sono le forze dell’ordine ed il Prefetto di Vibo Valentia. É un episodio che non so spiegarmi perchè non ho ricevuto alcuna richiesta estorsiva, nè segnali di ostilità. Comunque, io resto in Calabria”.

Immediate le risposte di solidarietà da parte del mondo politico e non solo. Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia Calabria, ha espresso la sua vicinanza all’imprenditore calabrese, stigmatizzando l’intimidazione come ” l’ennesima dimostrazione che qualcuno in Calabria crede di poter condizionare con gesti vili, che rappresentano l’anti-Calabria, il percorso di legalità e l’impegno per la nostra terra di quanti combattono quotidianamente contro il sottosviluppo, contro l’incultura dell’impresa, contro quelle condizioni che fanno della regione che abitiamo un esempio di ‘calimero’ italiano”. La Santelli ha concluso il suo messaggio di solidarietà ribadendo la sua volontà di sollecitare nuovamente in Parlamento “lo Stato a far sentire la sua presenza in Calabria, al di lá dell’antimafia di facciata perché noi calabresi siamo più forti di chi violenta la nostra identità ma le vittime non devono essere abbandonate a se stesse in una giungla in cui dimostrare ogni giorno il proprio coraggio”.

Anche Unindustria Calabria, l’unione degli industriali calabresi, ha espresso “solidarietà, sconcerto e sdegno” per quanto accaduto, affermando con forza la necessità di “recuperare e testimoniare a tutti i livelli la trasparenza, il rispetto delle regole e il rispetto assoluto della legalità”, auspicando che “la coscienza civile spazzi definitivamente dal nostro territorio questa cultura del sottosviluppo e della condanna a ruoli di marginalità”.

Ai messaggi di conforto si aggiunge anche quello di Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, che ribadisce anch’egli l’importanza delle istituzioni che debbono manifestare la propria presenza in maniera concreta per quanti “sono impegnati in prima fila per rispondere alle istanze delle proprie comunità senza compromessi con quella criminalità organizzata che cerca di condizionarli in maniera pesante”. Gli hanno fatto eco Wanda Ferro, coordinatrice regionale di Forza Italia che parla di Pippo Callipo come di un “esempio di imprenditoria sana che fa male alla criminalità organizzata”, continuando che “il coraggio e la tenacia di Callipo devono essere da stimolo per le istituzioni” e anche Luigi De Rose, coordinatore di Forza Italia Giovani Calabria.

Rende, incendiata l’auto dell’Assessore Toscano. La solidarietà del mondo politico

RENDE (CS) – Un paio di giorni fa, l’auto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Rende, Vittorio Toscano, è stata incendiata da ignoti. La vettura, una Volkswagen Turan, è stata completamente distrutta dalle fiamme, proprio sotto l’abitazione dell’uomo, dopo essere stata cosparsa di liquido infiammabile. Sull’accaduto stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Rende per identificare i presunti responsabili di quello che pare essere stato un atto intimidatorio. Nel frattempo, molti sono stati i messaggi di solidarietà indirizzati a Vittorio Toscano da parte del mondo politico, non solo locale ma anche regionale. Per tale ragione, l’Assessore del Comune rendese ha voluto ringraziare personalmente, tramite una dichiarazione rilasciata a mezzo stampa quanti gli hanno dimostrato conforto e vicinanza.

Gli atti intimidatori ledono nel profondo l’immagine di una Città bella come la nostra Rende al di là della persona a cui questi sono stati rivolti” ha affermato Toscano. “Come società civile non possiamo assolutamente permetterci di far identificare il territorio come luogo di azioni violente ed antidemocratiche. A tali avvenimenti le istituzioni e il mondo politico devono reagire continuando le attività di crescita e sviluppo assicurando alla cittadinanza il loro corretto svolgimento nella legalità e nel rispetto dello Stato. Ringrazio per la vicinanza dimostratami il Sindaco Marcello Manna, il Presidente del Consiglio, la Giunta, i Consiglieri tutti di maggioranza e minoranza, il corpo dei Vigili Urbani, i dipendenti comunali, tutte le forze politiche del territorio, il Nuovo Centro Destra nella persona del Vice Ministro allo Sviluppo Economico e coordinatore Regionale NCD Antonio Gentile, il sottosegretario ai Beni Culturali e deputato calabrese Dorina Bianchi, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Gentile, il coordinatore Provinciale e cittadino di Rende. Inoltre ringrazio Il Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Arturo Bova, il Comando dei Carabinieri di Rende, i Vigili del Fuoco, i giornalisti e i tantissimi cittadini e gli amici che dalle primissime ore hanno fatto sentire il loro sostegno ed il loro sincero affetto. Ciò dimostra che l’interazione vera tra esseri umani permette di sviluppare una società libera e pronta al cambiamento“.

Polistena, intimidazione al sindaco

POLISTENA – Intimidazione al sindaco di Polistena, Michele Tripodi. All’Ufficio protocollo del Comune è stata recapitata una busta indirizzata a Tripodi contenente una cartuccia esplosa di fucile ed un biglietto con minacce di morte. A dare notizia dell’intimidazione, con un comunicato, è stata l’Amministrazione comunale. “Riteniamo gravissimo – è detto nella nota – tale episodio criminale, che puntando alla destabilizzazione delle massime istituzioni democratiche, è diretto all’intera comunità di Polistena. Il sindaco Tripodi e l’Amministrazione comunale sono punti di riferimento importanti per i cittadini onesti perché operano, nel solco di una lunga tradizione antimafia, per l’affermazione della legalità e dei diritti attraverso prese di posizione pubbliche, atti e fatti concreti. Evidentemente questo modo di interpretare la politica e di far rispettare le regole nella pubblica amministrazione – conclude la nota – dà molto fastidio a chi sguazza nel malaffare ed agisce nell’ombra”.

Bruciata l’auto di Federica Roccisano. Sdegno nel mondo politico-istituzionale. Intanto l’assessore regionale annuncia: In liquidazione le somme per tirocini e mobilità

SIDERNO – Non si ferma l’escalation di attentati intimidatori nei confronti di rappresentanti istituzionali. Nel corso della notte è stata data alle fiamme l’auto dell’assessore regionale al lavoro e al welfare Federica Roccisano. Il veicolo, una Opel Mokka intestata all’assessore ma in uso al marito, era parcheggiato davanti all’abitazione della Roccisano, a Siderno. Non vi sono dubbi sulla natura dolosa del rogo, accertata dai vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri del gruppo di Locri che hanno avviato le indagini per individuare i responsabili. Federica Roccisano, 34 anni, ricercatrice universitaria in materia di politica economica, è dirigente del Pd e fa parte della giunta regionale tecnica guidata da Mario Oliverio che è in carica dal luglio scorso. Immediate le reazioni di sdegno e di solidarietà da parte del mondo politico ed istituzionale.

Intanto l’assessore ha chiarito che sono in corso, di concerto con il Dipartimento allo sviluppo economico, tutte le procedure per sbloccare le somme da liquidare ai lavoratori in mobilità e ai percettori di ammortizzatori sociali che hanno operato nei comuni. “Come assessore al Lavoro della Regione e spinta dalla convinzione che il lavoro sia la chiave verso la libertà – ha detto la Roccisano – ho accolto le diverse sollecitazioni, da parte dei lavoratori in deroga, per la liquidazione dei tirocini in particolare del Comune di Cosenza, dal momento che è da mesi che gli stessi non ricevono il dovuto. Si è proceduto, quindi, invitando gli uffici preposti a procedere alla definizione del procedimento amministrativo, sollecitando l’ente presso il quale i lavoratori hanno svolto il tirocinio, alla trasmissione delle presenze relative ai tirocini svolti dai precettori di ammortizzatori sociali. La trasmissione delle presenze svolte, infatti, è fondamentale al fine del calcolo per la liquidazione. Ieri, per questo,è stata inviata una comunicazione formale con la quale abbiamo chiesto il Commissario del Comune di Cosenza d’inviare i dati affinché questo disagio, che subiscono ingiustamente i lavoratori, ridia loro la giusta dignità”.

Torna a Lamezia l’appuntamento con la prosa di “Vacantiandu”

LAMEZIA TERME (CZ) – Il nuovo appuntamento con la prosa nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme” diretta da Nicolla Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo va in scena il prossimo sabato 6 febbraio alle ore 20,45 quando sul palco saliranno Laura Freddi e Lucio Pierri stressati... ancor di più con “Stresssati…ancora di più”, una commedia comica in due atti diretta dallo stesso Pierri. La storia racconta di uno psicologo sommerso dai debiti insieme al proprio fratello gemello, un criminale, che decide di affidare le proprie speranze a una paziente sessodipendente e a due pazienti ossessionati dalle loro fobie. Una pièce dinamica, dunque, dove le manie e le ossessioni dei personaggi s’intrecciano in un vortice di gag e malintesi che portano con sè, oltre al riso, la riflessione sul reale.

“Stresssati…ancora di più” è un testo della comicità moderna, che fonde la sit-comedy inglese e quella della migliore tradizione teatrale italiana, fino all’epilogo completamente inaspettato. Uno spettacolo reso più coinvolgente da una bravissima Laura Freddi, al suo debutto da attrice teatrale e dal raffinato talento di Lucio Pierri.

 

Pd Catanzaro: “Sostegno al giornalista Rettura dopo le intimidazioni di stanotte”

vjgili-del-fuoco-notturnaCATANZARO – Dopo i fatti intimidatori avvenuti nella notte a Lamezia Terme ai danni del giornalista de “Il Quotidiano del Sud”, Pasqualino Rettura, la segreteria provinciale del Partito Democratico, guidata dal segretario Enzo Bruno, ha espresso tutta la sua solidarietà, dicendosi certa che “gli organi inquirenti faranno piena luce in breve tempo sull’incendio dell’auto del giornalista che si occupa con serietà e passione di vicende molto delicate che riguardano la città di Lamezia ed in particolare l’azione delle organizzazioni criminali che con prepotenza ostacolano lo sviluppo sociale ed economico del comprensorio”.

Con la vicinanza espressa a Rettura, l’auspicio della segreteria provinciale del Pd è che atti del genere cessino di ripetersi, nella consapevolezza che tali “episodi deplorevoli”, condannati “senza appello” non incrineranno l’attività di chi “svolge quotidianamente il proprio lavoro”.

Intimidazione a giornalista del Quotidiano del Sud

vjgili-del-fuoco-notturnaLAMEZIA TERME (CZ) – L’auto in uso alla moglie del cronista del Quotidiano del Sud Pasqualino Rettura, che vive e lavora a Lamezia Terme è stata data alle fiamme nel corso della notte dell’Epifania. A dare l’allarme è stato un parente di Rettura che, resosi conto di quanto stava accadendo, ha immediatamente avvisato i vigili del fuoco. Giunti sul posto, i pompieri hanno spento l’incendio evitando che si propagasse anche ad un altro veicolo, sempre in uso alla famiglia Rettura, parcheggiato di fianco. Non vi sono dubbi sulla natura dolosa dell’episodio. Secondo quanto si è appreso, gli investigatori hanno rinvenuto una bottiglietta contenente benzina. Sul posto anche le forze dell’ordine. Sono in corso le indagini per verificare i motivi del vile attentato, da ricondursi probabilmente all’attività giornalistica svolta da Pasqualino Rettura al quale va il sostegno e la solidarietà della redazione di ottoetrenta.it

“L’escalation di episodi di violenza, minacce e danneggiamenti ai danni dei giornalisti calabresi limita ormai in maniera drammatica il libero esercizio del diritto di cronaca nella nostra regione. Anche su questo fronte viviamo una situazione di emergenza che si aggrava giorno dopo giorno”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, in una dichiarazione diramata dal portavoce. “L’ultimo grave atto intimidatorio, in ordine di tempo – aggiunge – è stato l’incendio dell’auto del cronista lametino de ‘Il Quotidiano del Sud’, Pasqualino Rettura. Un fatto che viene ricondotto in maniera univoca all’attività professionale del giornalista, a conferma dell’aggressione ormai sistematicamente portata avanti nei confronti di chi viene punito per il fatto di svolgere il proprio lavoro e di raccontare quanto avviene in una terra difficile come la nostra”. Il presidente Irto auspica “un immediato accertamento delle responsabilità da parte degli inquirenti” e rivolge “a Rettura e al Quotidiano la solidarietà dell’intero Consiglio regionale”.

Intimidazione ai danni del sindaco di Gioiosa Ionica

carabinieri di giornoGIOIOSA IONICA (RC) – Il sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda, è stato vittima di una intimidazione durante la scorsa notte.
Sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco contro due autovetture di proprietà della convivente e del padre di Fuda, parcheggiate nel cortile antistante di un condominio.

I carabinieri hanno inviato le indagini sul caso.