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La piazza antistante la Chiesa di San Nicola dedicata a Mons. Nolè. Martedì 27 l’intitolazione

COSENZA – Mancano pochi giorni all’intitolazione a Cosenza di Piazza Francescantonio Nolè, già Arcivescovo di Cosenza-Bisignano. La cerimonia ufficiale di intitolazione dello spazio antistante la Chiesa di San Nicola al compianto presule, scomparso il 15 settembre dello scorso anno, è prevista alle ore 20,00 di martedì 27 giugno. Alla cerimonia prenderanno parte il Sindaco di Cosenza, Franz Caruso, l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons.Giovanni Checchinato e il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella. La cerimonia sarà preceduta, alle ore 19,00, nella Chiesa di San Nicola, da una Santa Messa di suffragio per Mons.Francescantonio Nolè, presieduta Dall’arcivescovo Checchinato. Con questa intitolazione ha ricordato ancora una volta il Sindaco Franz Caruso manteniamo fede ad un nostro impegno assunto con la città e con la Diocesi di Cosenza-Bisignano nell’immediatezza della scomparsa di Mons.Nolè. E’ un segno questo che testimonia la profonda stima che la nostra comunità ha nutrito e continua a nutrire nei suoi confronti. La città di Cosenza ha manifestato il suo attaccamento e la sua ammirazione nei confronti di Mons. Nolè in più occasioni e siamo certi di interpretare i sentimenti dei nostri concittadini nel ritenere questo gesto anzitutto un atto di riconoscenza per quanto Mons.Nolè ha dato alla città durante il suo episcopato, soprattutto con riferimento all’ascolto dedicato ai bisognosi e per la considerazione nella quale ha tenuto gli ultimi, sapendo cogliere i segnali di sofferenza che arrivavano dalle aree del disagio.

Cittadella regionale intitolata a Jole Santelli. Spirlì: «Ha cambiato la poltiica» (VIDEO)

CATANZARO – La Cittadella della Calabria, da oggi, porta il nome di Jole Santelli. Si è svolta questa mattina la cerimonia per l’intitolazione del palazzo della Giunta alla presidente della Regione scomparsa lo scorso 15 ottobre. All’evento hanno partecipato, oltre al presidente facente funzioni della Giunta Nino Spirlì e agli assessori regionali, i parenti della presidente Santelli e le massime autorità istituzionali della Calabria.Nel corso della cerimonia, è stata inaugurata una targa intitolata a Santelli, posizionata nell’ingresso principale della Cittadella regionale. La stele è stata benedetta dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.

SPIRLÌ: «REGALO A CHI HA CAMBIATO LA POLITICA»

È stato il presidente Spirlì a pronunciare il discorso per l’intitolazione del palazzo del governo regionale.«Oggi – ha esordito – è il compleanno di Jole Santelli. Avremmo dovuto festeggiare in altro modo, ma non ci è stato dato di poterlo fare. Ma questa giornata non poteva passare senza che ci fosse un regalo della Calabria al politico che, quanto e più di tutti gli altri, ha segnato un passaggio nuovo nel linguaggio, nell’approccio, nel disegno e nei risultati politici».«Come ha avuto modo di dire anche il procuratore Gratteri – ha continuato –, Jole è e resta il politico su cui non si può dire una parola negativa. Lei ha sfondato dall’interno le porte di questo palazzo, è entrata con un sorriso e ha aperto le porte a tutti i calabresi. In questo palazzo non ci sono più onorevoli, ci sono amici che si stanno occupando dei diritti e delle necessità di tutti i calabresi con confidenza, con fratellanza».«La Giunta – ha detto ancora – è formata da tutti noi che siamo orfani e vedovi di Jole. Allo stesso tempo, in queste settimane non l’abbiamo mai sentita lontana, perché lei ha segnato un solco talmente profondo e corposo, nella politica e in questa amministrazione, che non ci si può allontanare, da quel solco. Jole è stato un seminatore di grano buono, e abbiamo anche il piacere di vederne già i frutti. Noi continueremo ad amministrare con buon senso fino all’ultimo giorno: quello ci ha insegnato Jole, quello ci ha chiesto e quello faremo».«Jole – ha aggiunto Spirlì – è stato ed è un grande politico, perché le sue intuizioni non sono solo figlie delle conoscenze del passato, non sono rivolte solo al presente: la sua visione avveniristica era veramente geniale. Non è mai stata pregiudizievole, non si è mai allontanata da nessuna differenza: le ha accolte tutte perché Jole è stata un cristallo dalle mille sfaccettature. Lo ha dimostrato e lo dimostra ancora, perché il suo progetto non è morto».«Jole – ha concluso Spirlì – è riuscita a spalmare questo suo amore dal Pollino allo Stretto. Non c’è un territorio che non l’abbia sentita “madre”, con quella sua capacità di essere dolce e nello stesso tempo forte. È sempre stata sorella: chi non l’ha sentita come tale era distratto. E questo la Calabria l’ha capito. Quando Jole si è allontanata da noi, non abbiamo avuto il minimo dubbio sul fatto che questa nuova Cittadella dovesse rimanere per sempre la casa di Jole. Sono convinto che lei sia molto felice di una decisione alla quale non avremmo potuto rinunciare, perché così è stato scritto dai calabresi, da tutti i calabresi».

BERTOLONE: «POLITICA SEGUA IL SUO INSEGNAMENTO»

La targa è stata benedetta dall’arcivescovo di Catanzaro Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone. «Jole Santelli – ha detto – non è mai stata una donna di parte, ma ha fatto del dialogo il suo modus vivendi. Questo è l’esempio migliore che lascia alla classe politica regionale». «La sua figura politica – ha aggiunto – mi ricorda Guareschi e i suoi personaggi, don Camillo e Peppone, che a Brescello litigavano per la loro diversità, ma che poi si univano con affetto dinanzi ai problemi: ecco, lei non ha mai litigato con nessuno ed è sempre stata disponibile con tutti».«La famiglia Santelli – ha proseguito il presule – è fiera, e deve esserlo, per il fatto che il Corriere della Sera abbia inserito Santelli tra le 110 donne più influenti del 2020. Tutto ciò è avvenuto non solo per la sua morte, ma per la capacità di avere un’idea del futuro e di lasciare una traccia e un solco profondi nella nostra terra. La sua figura riporta alla mente le parole pronunciate da Papa Francesco nella giornata mondiale della pace del 2019, con l’esortazione alla politica di avere dei simboli di bene comune che rappresentino i bisogni di tutti senza particolarismi».

ORSOMARSO: «HA RAPPRESENTATO LA CALABRIA IN MODO DIVERSO»

«L’intitolazione – ha detto l’assessore al Lavoro, Fausto Orsomarso – è stata una scelta doverosa, condivisa dal Consiglio regionale e dall’opinione pubblica. Intestiamo questa Cittadella, che non aveva ancora un nome, a chi ha espresso un modo nuovo di rappresentare la Calabria. Al di là delle appartenenze e dei colori, ha saputo rappresentare un sentimento che speriamo possa appartenere alle future generazioni».

GALLO: «VITTORIA DEI CALABRESI»

«È una vittoria per tutti i calabresi che hanno conosciuto e amato il nostro presidente e che hanno voluto, fin da subito, che il palazzo della Regione le venisse intitolato. Il nostro lavoro – ha commentato l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo – è nato ed è cresciuto solo grazie a lei e alla sua lungimiranza e questa consacrazione porta il suo nome, nel giorno del suo compleanno, indelebilmente nella memoria di tutti i calabresi che l’hanno amata per la sua diversità e la sua grande correttezza».

SAVAGLIO: «HA LASCIATO UN SEGNO»

«Purtroppo – ha detto l’assessore all’Istruzione Sandra Savaglio –, la vita è questa: si nasce e si muore e nessuno fa eccezione a questa regola. Fanno eccezione però quelle persone che lasciano un segno e che vivranno per sempre nella storia di tutti noi. Jole sarà per sempre una di queste persone speciali. Questa targa è il simbolo di quel che resterà per sempre nella storia della nostra regione».

CATALFAMO: «ORGOGLIOSI DI ESSERE NELLA SUA GIUNTA»

«Quella di oggi – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo – è una intitolazione alla prima donna calabrese che ha ricoperto il ruolo di presidente della Regione. Continueremo nella direzione condivisa con lei, nel segno di un entusiasmo travolgente. Opereremo con un fortissimo orgoglio di essere calabresi e di aver fatto parte della Giunta Santelli».

TALARICO: «HA DATO LUSTRO ALLA CALABRIA»

«Una giornata emozionante, un momento toccante che rimarrà indelebile nei cuori dei calabresi e nella storia politica di questa nostra regione. Quella di Jole è una figura decisa, determinata, che in questi pochi mesi aveva dato lustro anche a livello nazionale», ha evidenziato l’assessore al Bilancio, Franco Talarico. 

DE CAPRIO: «INIZIO DI UN GIORNO NUOVO»

  «Oggi – ha detto l’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio –, non celebriamo solo la prima donna presidente della Regione Calabria, ma rinnoviamo il suo impegno e il suo esempio per la costruzione di una Calabria dei calabresi, fondata sull’uguaglianza nei diritti e nel lavoro, nel rispetto di tutti, con la partecipazione di tutti, per il bene comune. Questo è l’inizio di un giorno nuovo che appartiene alla Calabria».

Cerimonia di intitolazione al presidente SantelliIntitolazione SantelliIntitolazione della Cittadella al presidente SantelliLa platea della sala verde con le autoritàMonsignor Bertolone scopre la targaLa platea con le autorità presentiMonsignor Bertolone benedice la targa di intitolazione al presidente Santelli

 

 

Cellara, una piazza intitolata al commendatore Battista Aquino

CELLARA (CS) – Si terrà sabato 10 novembre 2018, alle ore 11,30, la cerimonia di intitolazione della piazza antistante il Municipio di Cellara al prof. Battista Aquino, già Direttore della Direzione Generale per gli Affari Generali e per il Personale del Ministero delle Comunicazioni.

Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco di Cellara, Vincenzo Conte; il sindaco di Piane Crati, Michele Ambrogio;  il politico e giornalista Paolo Palma; l’assessore del comune di Cosenza, Matilde Spadafora Lanzino ed il direttore della Scuola della Polizia di Stato di Vibo Valentia, Stefano Dodaro.

Chi era Battista Aquino

Nato a San Vito Ionio, in provincia di Catanzaro il 10 novembre 1943, Aquino, che ha vissuto gran parte della sua vita a Ciampino (Roma), ha ricoperto ruoli di responsabilità e prestigio, servendo la comunità e lo Stato a vario titolo. In particolare, tra le altre cariche, dal 2005 al 2007 ha ricoperto anche quella di Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria n. 4 della Regione Calabria. Dal 1996 al 1999 Battista Aquino è stato membro del Consiglio Generale dell’Ente Fiera di Milano e nel 2002 del Comitato di Vigilanza sulle Entrate dello Stato, istituito in seno al Ministero Economia e delle Finanze – Agenzia delle Entrate, e del Comitato per la valutazione dell’attività svolta dagli Esperti Collaboratori del Ministro delle Comunicazioni. Ha ricoperto per due volte anche l’incarico di Capo della Segreteria Particolare dei Ministri pro tempore del Ministero delle Comunicazioni e nel 1997 è stato insignito del prestigioso riconoscimento di Commendatore dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana“.

Foto :www.comune.cellara.cs.it

Oliverio a Cetraro per l’intitolazione di un pontile ad Angelo Vassallo

CETRARO (CS) – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha partecipato ieri sera alla cerimonia ufficiale di intitolazione di un pontile del porto turistico di Cetraro ad Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica ucciso dalla camorra il 5 settembre 2010.

Il legame tra Cetraro e Pollica è molto stretto. Nella cittadina tirrenica, infatti, trent’anni prima, la notte del 21 giugno 1980, a soli 54 anni, rimase vittima di un attentato della ‘ndrangheta Giannino Losardo, segretario capo della Procura della Repubblica di Paola, mentre rientrava a casa a bordo della sua auto al termine di una seduta del consiglio comunale di Cetraro.  Come per Vassallo anche per Losardo il forte e coraggioso impegno contro la ‘ndrine dell’Alto Tirreno cosentino fu motivo del suo assassinio.

Esaltare le buone prassi amministrative

La manifestazione si è svolta presso la struttura portuale della cittadina tirrenica nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile che ha l’obiettivo di esaltare le buone prassi amministrative, la bellezza e lo sviluppo del territorio. Nel corso del dibattito sono intervenuti, oltre al presidente della Regione, il presidente dell’Associazione “Visioni”, Benedetta Saulo, il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, il presidente della Running School, Teresa Zicca, il delegato nazionale dell’osservatorio internazionale e dell’economia del mare, Mauro Limongi, il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, il referente di Libera Calabria, don Ennio Stamile, il presidente della Fondazione “Angelo Vassallo”, Dario Vassallo e il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Aieta.

«Vassallo, un sindaco in trincea» ha detto Oliverio

«Non ci poteva essere-ha detto Oliverio- scelta migliore di quella di intitolare il pontile del porto di Cetraro ad Angelo Vassallo, un sindaco in trincea che si è battuto contro le mafie e per l’affermazione dei diritti e della legalità. Un tema fondamentale nel Mezzogiorno e non solo. Un fenomeno nei confronti del quale va, però, operata una giusta collocazione. Dico questo non per rimuovere o minimizzare la portata della presenza della criminalità nel Sud e in Calabria, ma per comprendere fino in fondo la valenza internazionale del fenomeno criminale e, in particolare, della ‘ndrangheta, considerata la più feroce e più potente e invasiva organizzazione criminale del mondo. Faccio questa riflessione anche perché ritengo che noi dobbiamo recuperare la memoria, i simboli forti di un impegno vero, non ipocrita, non balbettante, non ambiguo sul fenomeno ‘ndranghetistico. Troppo spesso assistiamo ad un impegno retorico, di circostanza, sbandierato da “predicatori” che usano un linguaggio biforcuto ed equivoco e di cui la stessa politica è intrisa».

«Sulla portualità un progetto serio e ambizioso»

«In questi anni -ha aggiunto Oliverio- stiamo lavorando in questa direzione. Anche sulla portualità abbiamo messo in campo un progetto molto serio e ambizioso. Abbiamo investito 21 milioni di euro. Cetraro è uno dei primi cinque Comuni finanziati per potenziare le proprie attività portuali, per potenziare il rapporto tra turismo, diportismo e territorio. Stiamo investendo molto anche sulla portualità minore perché riteniamo che una portualità correttamente programmata e rispettosa della “risorsa mare” significhi offrire più possibilità di sviluppo al territorio. Continueremo a lavorare in questa direzione perché siamo fermamente convinti che la portualità può essere uno dei fattori propulsivi del rilancio dell’economia della nostra regione Investire sul mare, naturalmente, significa porsi anche il problema della legalità e porre le condizioni perché la criminalità resti lontana dagli investimenti e dalle prospettive di sviluppo».

«In questo senso -ha concluso il presidente della Regione- la scelta compiuta dall’ amministrazione comunale di Cetraro di intitolare il pontile del porto turistico ad Angelo Vassallo è un messaggio chiaro, che va in direzione del contrasto alla criminalità e dell’affermazione della legalità, condizioni imprescindibili per cancellare lo stereotipo negativo che per un lungo periodo ha sfregiato l’immagine della nostra regione e per far affermare finalmente quella Calabria positiva e onesta che rappresenta la parte prevalente e maggioritaria di questa nostra terra»

Intitolazione plessi Liceo Fermi, le dichiarazioni di Giulia Fresca

COSENZA (CS) Questa mattina si è tenuta l’importante cerimonia di intitolazione dei plessi del Liceo Enrico Fermi. A dimostrazione di ciò che questo ha rappresentato per il comune cosentino, le diverse partecipazioni e tra queste quella di Giulia Fresca.

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L’ex assessore ai lavori si è così espressa in merito all’avvenimento: “Si è provata una grande emozione oggi, in occasione della cerimonia di intitolazione dei plessi del Liceo Scientifico ‘Enrico Fermi’ ai presidi che ne hanno fatto la storia, Luigi De Franco e Ferdinando Scarnati, dell’aula magna al preside Stanislao Serra ed il laboratorio scientifico alla giovane Daniela Gnisci alla cui famiglia mi sento fortemente legata – ha dichiarato l’ex assessore ai Lavori Pubblici di palazzo dei Bruzi, Giulia Fresca, presente alla cerimonia – Questo doveroso atto di memoria verso personalità che hanno dedicato la propria vita all’insegnamento ed alla elevazione di valori come la cultura ed il rispetto verso l’altro, è derivato da una precisa volontà della giunta comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto che, con deliberazione n°87 del 23 novembre 2015, ha conferito il Nulla Osta all’intitolazione dei plessi scolastici e di alcune aule del Liceo Scientifico ‘Enrico Fermi’ di Cosenza. Un atto che oggi è stato ricordato dal Commissario aggiunto, dottoressa Emanuela Greco e con grande emozione dalla mamma della giovane Daniela. Un doveroso gesto di riconoscenza verso chi ha operato scelte nel rispetto di legittime aspettative sebbene non senza doversi assumere delle responsabilità in ordine al tempo decorso dalla scomparsa delle persone omaggiate. La dirigente, Michela Bilotta, avrà così occasione di annoverare nella storia del prestigioso Liceo, la pagina condivisa con una Amministrazione attenta e sensibile”.