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Buonvicino tra i borghi più belli d’Italia

BUONVICINO (Cs) – Da ieri Buonvicino, località montana dell’Alto Tirreno Cosentino immersa nella natura del Parco Nazionale del Pollino, detiene la bandiera de “I Borghi più Belli d’Italia”. Un riconoscimento che premia le bellezze naturali, la particolarità del centro storico, la panoramicità, la terra del Santo Ciriaco – Monaco Basiliano. Una riconoscenza importante nell’anno del cibo italiano che si concilia con Ippolito Cavalcanti Duca di Buonvicino, famoso per i suoi trattati sulla buona cucina alla Corte dei Borboni per il quale durante l’anno  vengono organizzati due eventi: Rapsodia d’Autunno e Seduzioni & Gusto Festival.

Il riconoscimento come opportunità

Diventare membro dei Borghi più belli d’Italia rappresenta un opportunità  che l’Amministrazione Comunale ha inteso e raggiunto, intraprendere  per  farsi che Buonvicino viva, ma è soprattutto una notevole responsabilità nel proseguire questo percorso di sviluppo e conservazione, di progresso e valorizzazione di risorse naturali; credendo ed investendo in forme di turismo sostenibile, all’insegna della promozione, della tradizione, della storia, della cultura, dell’enogastronomia e dell’incontaminato ambiente per arricchire l’offerta turistica.

I momenti salienti della cerimonia

Ad aprire la cerimonia nella sala conferenza del Museo MAGB un dibattito sulle opportunità dei centri storici facenti parte dei Borghi più belli d’Italia alla presenza del Vice Presidente Nazionale Giuseppe Simone, del Presidente Regionale Bruno Cortese, per “I borghi piu belli d’Italia” , il presidente Domenico Pappaterra Ente Parco Nazionale del Pollino, Assessore alla Cultura Regione Calabria Maria Francesca Corigliano, con la partecipazione dei Sindaci dei Borgi più belli d’Italia della Calabria, i Sindaci del territorio limitrofo, il Consorzio Operatori Turistici Diamante e Riviera dei Cedri, La Pro Loco Buonvicino e le associazioni del Territorio.

A conclusione della cerimonia, in piazzetta San Ciriaco, la consegna della bandiera, che è poi proseguita con la degustazione di prodotti tipici e musica nel borgo.

#OpenCameraCosenza, Klaus Algieri a Parigi ne spiega l’importanza

COSENZA – Il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, ha spiegato la rivoluzione culturale di #OpenCameraCosenza in occasione dell’Innovation Conference talk dell’OPSI a Parigi.

Si tratta dell’Osservatorio sull’innovazione nel settore pubblico che fa parte dell’OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, composta da 35 stati (compresi Usa, Canada e Giappone).

Efficienza, efficacia, qualità del servizio e soddisfazione dell’utente. Sono questi i quattro criteri in base ai quali l’OPSI (Osservatorio sull’Innovazione nel settore pubblico attivato dall’Ocse nel 2014) ha valutato l’esperienza di #OpenCameraCosenza, generata esclusivamente grazie alle risorse interne e ai dipendenti della Camera di commercio guidata da Klaus Algieri, da poco eletto anche presidente nazionale di Si.Camera. e soddisfazione del cliente.

«La barriere più ostica da superare è stata quella che Raffale Cantone (presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione) ha definito “naturale resistenza al cambiamento”.

Non tutti hanno il coraggio di uscire dalla confort zone, dalle vecchie e spesso pessime abitudini.  Ho convinto me stesso e gli altri che avremmo dovuto fare di più.

E che dal Sud e dalla Calabria potesse partire un modello esportabile e realmente virtuoso.

Serviva maggiore trasparenza da parte dell’Ente nei confronti delle imprese e un sistema innovativo di comunicazione che permettesse di avvicinarsi a loro e di dialogare usando un linguaggio immediato.

Il problema era essenzialmente comunicativo. Ho, sin da subito, avvertito l’esigenza di rivoluzionare un sistema vecchio e ammuffito.

Ho intuito che le migliori intelligenze dell’ente camerale erano state sottovalutate e accantonate. Ho invertito la piramide, messo al primo posto le imprese. Le imprese vengono prima del presidente.

Ho dato valore e spazio ai dipendenti meritevoli e capaci di rimettersi in gioco e affrontare sfide importanti.

Ma la nostra squadra è stata chiamata a fare un grande salto di qualità anche sul fronte delle competenze tecnologiche e della formazione. #OpenCameraCosenza è molto più di un progetto innovativo. E’ un cambiamento culturale.  Una rivoluzione di sistema che ha generato un circolo virtuoso e riavvicinato le imprese all’Ente».

E’ quanto ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, durante l’Innovation conference talk dell’OPSI nella sede dell’OCSE a Parigi.

Cos’è #OpenCameraCosenza

#OpenCameraCosenza è una Pubblica Amministrazione che inverte la sua prospettiva: non sono le imprese a dover chiedere servizi alla Camera ma è la Camera che si muove verso le imprese.

Il punto di partenza è nell’impostazione del nuovo organigramma, da verticale a orizzontale, con una evidente sburocratizzazione, semplificazione dell’azione amministrativa e ottimizzazione.

Una riorganizzazione delle risorse umane che ha permesso di ridefinire compiti e funzioni assecondando le attitudini e le aspettative del personale. Procedure più veloci, semplificazione, digitalizzazione innovazione, trasparenza sono la sintesi di questa svolta, realizzata a costo zero, che parte dal Sud, dalla Calabria, dalla provincia di Cosenza. Un sistema innovativo di organizzazione e comunicazione, nuovi media, social network, piattaforme digitali, QRCODE e realtà aumentata. Un mutamento di paradigma che arriva fino alla digitalizzazione del patrimonio culturale dell’ente passando per la redazione di un Bilancio sociale dove è possibile controllare stipendi e spese dell’ente.

Turismo, Bianchi “artigianato eccellenza italiana”

REGGIO CALABRIA – Artigianato: effetto Balti, giovani lombardi sognano di fare i bombonieristi.

« L’artigianato è un’eccellenza tutta italiana che racconta le tradizioni, il tessuto sociale e culturale di una comunità ed è l’essenza del nostro Paese e del made in Italy. Al tempo stesso è un importante attrattore turistico e rappresenta un’opportunità anche per i nostri giovani che dal passato possono trovare la strada per il proprio futuro».

Lo ha detto il sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi, calabrese, intervenendo ad una tavola rotonda dal titolo “Artigianato italiano un patrimonio per l’umanità?” che si è svolta nell’ambito di Milano Unica, il salone internazionale della tessitura in corso alla Fiera di Milano a Rho.

Si tratta della seconda tappa del road show, promosso da Confartigianato insieme al massmediologo Klaus Davi, per promuovere una discussione e una riflessione sull’eccellenza dell’Artigianato italiano, in vista di una proposta di candidatura all’Unesco.

«L’artigianato tradizionale – ha spiegato la Bianchi –  è identificativo del rapporto fra l’uomo e i suoi territori e come il turismo, non è delocalizzabile e può offrire una diversificazione dell’offerta in linea con il Piano Strategico del Turismo. Il rapporto tra turismo e artigianato ha una duplice prospettiva: arricchisce l’offerta turistica del territorio e permette di intercettare i flussi con alto potere di acquisto.

Dobbiamo creare percorsi tra le botteghe artigiane per scoprire gli antichi mestieri con pacchetti turistici personalizzati. Oggi il turista non compra un posto letto ma un’esperienza e l’artigianato può essere la risposta a quella richiesta di turismo esperienziale e al desiderio di entrare in stretto contatto con il territorio e di sentirsi abitante».

«La riscoperta degli antichi mestieri – ha concluso il sottosegretario al Turismo – rappresenta, inoltre, un’opportunità per i giovani che permettono un ricambio generazionale in questo settore atteso da tempo con il loro potenziale innovativo legato alle nuove tecnologie.

Secondo una ricerca dell’Università Bocconi, gli artigiani nei settori di nicchia possono portare un impatto del +1% sul Pil e produrre fino a 160mila nuovi posti di lavoro. È importante che i giovani apprendano il “sapere” insieme al “saper fare”. Con l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro in questo senso sono stati fatti degli importanti passi in avanti».

Sarà l’effetto Bianca Balti, top model di fama internazionale che in una recente intervista ha dichiarato “quello che mi manca di più dell’Italia sono le bomboniere di Lodi fatte a mano, che mi faccio spedire qui in California tanto sono belle ” (http://www.lastampa.it/2017/07/01/societa/moda/bianca-balti-non-sono-capace-a-dire-di-no-temo-pi-i-rimpianti-degli-errori-ANHrqtf3c0O8yuYFn3LyGM/pagina.html), sarà che due italiani su tre non vogliono rischiare di aprire una startup per paura di fallire dopo solo un anno, come dimostrano i recenti dati del Randstad Workmonitor (http://www.ilsole24ore.com/art/management/2017-05-04/imprenditoria-sogno-italiani-ma-due-tre-temono-fallire-112112.shtml?uuid=AEo70AGB), ma i giovani e le giovani lombardi stanno riscoprendo quantomeno l’importanza dei vecchi mestieri artigiani, un tempo giudicati cheap e ora in grande rispolvero.

Secondo una ricerca realizzata dall’agenzia di comunicazione di impresa Klaus Davi and Co. su 1000 giovani lombardi di età compresa tra i 15 e i 25 anni, in occasione di un’iniziativa di sostegno alla proposta di candidatura a Patrimonio Unesco del nostro artigianato, sostenuta dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e promossa nel corso di MilanoUnica partita oggi alla Fiera di Rho/Milano, il particolarissimo  mestiere di ‘bombonierista’ in cui eccellono le maestranze lodigiane – complice una icona internazionale come la Balti – è tra i più affascinanti (36% delle preferenze).

L’arte del saper fare  affascina a sorpresa sia ragazzi (13% dei casi) che ragazze. In una regione come la Lombardia coinvolgono anche altri mestieri artigiani  tradizionalmente lombardi, come la lavorazione della seta – e tessile in generale – (come il disegno, la tessitura jacquard, la stampa tradizionale, i finissaggi e la confessione, il ricamo come a Gallarate, tintoria, torcitura), storicamente tra le più rinomate a livello internazionale e ancor oggi molto attiva, tanto che il 30% degli intervistati se ne dice ammaliato.

Al terzo posto si distingue la professione del liutaio (27%), trainata da un centro importante come Cremona, dove la tradizione dei leggendari maestri Stradivari e Amati non si è mai persa ed è arrivata alle generazioni più giovani. Appena giù dal podio troviamo l’arte orafa (24%) sia di gioielli che di metalli preziosi, concentrata per lo più attorno al capoluogo milanese. Tornando al tessile, la produzione dei pezzotti attira il 21% degli intervistati: si tratta della lavorazione a mano di tappeti rustici dai colori vivaci, tipica delle aree montane di Sondrio.

Un altro must dell’artigianato nostrano molto apprezzato è la produzione di pipe in radica (17,5%), un oggetto tornato molto in voga anche grazie a numerosi videoclip musicali. Il 16% – soprattutto donne –  è invece amante degli antichi oggetti in vimini e sogna di dedicare il resto della sua vita alla creazione di cesti, sedie e manufatti con l’uso di questa fibra davvero speciale. Naturalmente, parlando di Lombardia, non si può dimenticare la pelletteria, fiore all’occhiello della Regione: il 15% del campione di ragazzi brama di imparare questo mestiere, magari in qualche conceria tradizionale della zona.

Penultima posizione per un’altra specialità, quella dei ricami con tomboli e fuselli: il 13% si vedrebbe benissimo come ricamatore o ricamatrice, quasi come se si trovasse in una favola ottocentesca.

Chiude questa speciale top ten l’attività dell’armaiolo (10%), il produttore di armi, che nel territorio lombardo vanta vere e proprie eccellenze a livello mondiale come la fabbrica Beretta, che ha istituito propri corsi per apprendere questa particolare e apprezzata arte.

 

 

Sincro, Coppa Europa da incorniciare per l’Italia di Perrupato

COSENZA – Un week end da incorniciare per l’Italia del nuoto sincronizzato che conquista otto medaglie in altrettante finali disputate conquistando la Coppa Europa 2017. Le acque dello Stadio del Nuoto di Cuneo sono fortunate per le azzurre dell0’Italisincro e per la castrovillarese Mariangela Perrupato, una delle punte di diamante e delle atlete con maggior esperienza.

La castrovillarese Mariangela Perrupato
La castrovillarese Mariangela Perrupato (foto e fonte: Federazione Italiana Nuoto)

Proprio la sincronette calabrese è nella formazione che conquista l’oro nella routine tecnica a squadre. «Siamo contentissime di aver vinto questa medaglia d’oro per le nostre allenatrici e il nostro pubblico – aveva dichiarato ieri alla stampa la veterana Mariangela, sempre pronta a trascinare le compagne -. Dal punto di vista tecnico abbiamo ancora mesi per laborare insieme e migliorrarci ancora in vista del mondiale di Budapest. Il nostro obiettivo? Avvicinarci alla fortissima Ucraina». Mariangela Perrupato ha poi conquistato, in coppia con Giorgio Minisini l’oro nella finale tecnica del duo misto con 87.6333 punti.

La spedizione azzurra era partita sotto i migliori auspici. Subito un oro e un argento per l’Italia nella prima giornata della Coppa Europa di venerdì. Linda Cerruti e Costanza Ferro erano salite sul secondo gradino del podio nella finale della routine tecnica del duo. Per le azzurre un totale di 87.7924 punti (26.6000 esecuzione, 27.2000 impressione artistica, 33.9924 elementi) ottenuto sulle note di un classico come “L’Estate” di Antonio Vivaldi.  Il primo oro per l’talia era invece arrivato  da Giorgio Minisini e Manila Flamini che si sono imposti nella routine tecnica del sincro misto. Il 21enne di Ladispoli e la 28enne di Velletri hanno incantato il pubblico sulle note di “A scream from Lampedusa” di Michele Braga, ottenendo 85.6144 punti (26.0000 esecuzione, 26.5000 impressione artistica, 33.5144 elementi).

Mondiali di pallanuoto u19, nel Setterosa brilla la stella cosentina di Claudia Presta

COSENZA – È cresciuta partita dopo partita l’Italia di Zizza, protagonista in positivo negli ottavi di finale del Mondiale under 19 ad Auckland. Il setterosa ha confermato i progressi con una brillante vittoria contro la Nuova Zelanda, superata dopo un inizio altalenante con un secco 15-9. Protagonista del match la cosentina Claudia Presta, top scorer dell’incontro con tre reti pesantissime, tutte messe a segno nei momenti più delicati della partita. Molto bella la prima e pesante marcatura. Un missile su un passaggio di Picozzi che ha riportato l’Italia in parità sul 2-2. Stessa conclusione ma da posizione ancora più distante per la rete dell’11-7 che ha annichilito le Kiwis. Poi ancora il gol del 13-8 con un tiro che ha sorpreso il portiere, impreparato sul movimento della giocatrice cosentina. In generale la talentuosa atleta allenata da Capanna ha mostrato sfrontatezza, equilibrio e gran carattere.

Domani mattina alle ore 8 però l’Italia dovrà ripetersi. Il test è delicato contro l’Ungheria, ma vincere significherebbe strappare il pass per le semifinali, in cui si inizia a sentire profumo di medaglia. Anche e soprattutto per la portabandiera del Città di Cosenza.

Il cosentino Luca Garritano convocato dal Ct Ventura

COVERCIANO (FI) – Il Commissario Tecnico della Nazionale italiana, Gian Piero Ventura, ha diramato le convocazioni del primo dei tre stage che avranno luogo nei mesi di novembre, febbraio e maggio. Tra i ragazzi scelti dal Ct figurano tante giovani promesse del calcio italiano tra cui il cosentino Luca Garritano (foto tuttomercatoweb.com). Il classe 1994, attualmente in forza al Cesena, si aggregherà ai suoi compagni nella serata di lunedì 21 novembre nel quartier generale del Centro Sportivo Federale di Coverciano. Nelle successive due giornate, martedì e mercoledì, i ragazzi verranno testati attraverso due sedute giornaliere. Garritano è un’ala destra, all’occorrenza ricopre il ruolo anche di seconda punta, con caratteristiche offensive: nella sua breve ma intensa carriera può già vantare esperienze con l’Inter Under 19, Modena e Cesena. Ecco nel dettaglio l’elenco completo dei calciatori convocati.

PORTIERI: Alessio Cragno (Benevento), Marco Sportiello (Atalanta);

DIFENSORI: Antonio Barreca (Torino), Federico Barba (Empoli), Mattia Caldara (Atalanta), Andrea Conti (Atalanta), Federico Dimarco (Empoli), Armando Izzo (Genoa), Lorenzo Tonelli (Napoli), Francesco Zampano (Pescara);

CENTROCAMPISTI: Danilo Cataldi (Lazio), Roberto Gagliardini (Atalanta), Alberto Grassi (Atalanta), Manuel Locatelli (Milan);

ATTACCANTI ESTERNI: Amato Ciciretti (Benevento), Marco D’Alessandro (Atalanta), Luca Garritano (Cesena), Vittorio Parigini (Chievo Verona);

ATTACCANTI: Gianluca Caprari (Pescara), Roberto Inglese (Chievo Verona), Gianluca Lapadula (Milan), Andrea Petagna (Atalanta).

La terra trema ancora nell’Italia centrale, scossa di magnitudo 5.9

ANCONA – La terra è tornata a tremare con forte intensità nel centro Italia dopo il sisma del 24 agosto che ha cancellato Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto. Alle 19 e 11 minuti una scossa di magnitudo 5.4 ha colpito e sconvolto le stesse zone e quelle limitrofe. Un’altra, più forte, 5.9, si è ripetuta alle 21.18. Un terremoto, secondo gli esperti, collegato a quello di 24 agosto, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria. Ma le scosse sono state avvertite anche a Roma e in molte località del centro nord. Un primo bilancio parlava di due feriti, poi il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio ha chiarito che «c’è un solo ferito lieve, comunicato dal 118 delle Marche». Due donne anziane sono state portate in salvo a Ussita. Curcio ha anche riferito che crolli ci sono stati nelle zone rosse dei paesi già colpiti dal sisma di agosto. Problemi anche alla viabilità, con la Salaria che è stata chiusa nella zona di Arquata del Tronto, mentre «la viabilità alternativa è stata riaperta ai mezzi di soccorso». La macchina degli aiuti si è messa subito in moto, ha detto Curcio e «i mezzi di soccorso sono arrivati in tutte le zone». A lavoro anche i vigili del fuoco, con 41 squadre operative. Ma la situazione è complicata dal buio e dalle condizioni meteo, per i forti temporali e solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro più chiaro. In alcuni paesi stanotte si farà ricorso alle tende e, in alcuni casi, si sono ripopolate quelle mai ancora in piedi e predisposte per il sisma del 24 agosto. «Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito», ha raccontato il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi. «È crollata anche la facciata della chiesa, tratti delle mura di conta e si è spaccato il terreno». Il sindaco di Castelsantangelo, Mauro Falcucci, ha raccontato di un paese al buio sotto la pioggia e immerso nella paura. «È finito ko – ha detto – il nostro unico albergo e stiamo organizzando il trasferimento di una decina di anziani a Camerino». A Visso la popolazione si è riversata in strada e nella piazza principale dove si sono avute scene di panico, mentre intorno i cornicioni crollavano e si alzava la polvere. «Le pareti mi sono venute addosso», ha raccontato una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. «Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». In Umbria la scossa è stata molto forte e a Preci è stato riaperto il centro di prima accoglienza per raccogliere gli anziani che vivono soli. Danni anche a patrimonio artistico: a Norcia semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d’aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del Terremoto e danneggiato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. A Camerino il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Il Terremoto è stato sentito distintamente anche a Roma dove in molti si sono riversati in strada e in mezz’ora alla protezione civile sono arrivate oltre cento chiamate. Verifiche per crepe provocate dal sisma sono state fatte in edifici di alcuni quartieri. E in moltissime città e comuni del centro Italia, le scuole resteranno chiuse per precauzione.

Reggio Calabria, il 21 ottobre in Piazza contro la violenza sulle donne

REGGIO CALABRIA – «La violenza contro le donne è un crimine che parla a tutti. Alle istituzioni, agli operatori sociali, ai giovani, ai loro figli. Per questo in piazza, a Reggio Calabria, il prossimo 21 ottobre, faremo sentire forte la presenza dello Stato, delle forze sociali e delle donne e degli uomini di questa terra per dire No alla violenza sulle donne». Così il Sottosegretario Dorina Bianchi, alla vigilia della manifestazione del 21 ottobre di Reggio Calabria, dopo lo stupro di gruppo nei confronti di una 13enne a Melito Porto Salvo.

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Il sottosegretario snocciola i dati della violenza di genere in Italia: « Secondo gli ultimi dati Istat (2015) in Italia sono circa 6 milioni e 788 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% è rimasta vittima di violenza fisica, il 21% di violenza sessuale, e il 5,4% di forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono, infine, 652 mila le donne che hanno subito stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri».
E conclude: «Nei tristi numeri della violenza di genere – commenta Dorina Bianchi – non siamo di fronte ad una Italia in bianco e nero. Non sono storie di periferia culturale, economica o morale, né c’entra la geografia. Sono storie di donne vittime non perché deboli, ma perché si sono ribellate al pregiudizio o alla sopraffazione, riaffermando la propria libertà».

Nuoto sincronizzato, l’Italia di Perrupato chiude con uno storico quinto posto a Rio

RIO DE JANEIRO (BRASILE) – L’Italia del nuoto sincronizzato chiude con uno storico quinto posto la competizione a squadre ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro. IMG_20160819_181140Al termine del programma libero di oggi, la formazione azzurra – composta da Manila Flamini (capitano), Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Linda Cerruti, Francesca Deidda, Costanza Ferro, Sara Sgarzi e dalla sincronetta nata a Castrovillari, Mariangela Perrupato, alla sua seconda Olimpiade – ha confermato il quinto posto del programma tecnico ottenendo 183, 3809 punti (12,8 in meno della prima classificata Russia). Oro dunque alla “solita” Federazione russa che ha fatto 196,1439, davanti alla Cina, argento con 192,9841. Bronzo al Giappone 189,2056 che “scippa” del terzo posto l’Ucraina (188,608) autrice di una bella coreografia ma poco incisiva al tecnico. Dietro l’Italia arrivano invece le padroni di casa del Brasile, poi l’Egitto e l’Australia.

IMG_20160819_181235Quasi commovente la spedizione olimpica delle azzurre che ottiene così il miglior risultato a cinque cerchi di sempre. Per il futuro sognare è lecito: la squadra azzurra sta crescendo sta crescendo, Giappone e Ucraina non sono così lontane. IMG_20160819_181340E chissà che l’Italia di Mariangela Perrupato non gli starà davanti già a Tokio 2020.

A. M.

Poste Italiane, molti istituti italiani partecipano al contest per disegnare le nuove divise

ROMA –  Saranno le matite dei migliori giovani talenti della moda a disegnare le nuove divise dei portalettere. Poste Italiane ha infatti lanciato un contest tra gli studenti iscritti a Istituti post-diploma e Università italiane pubbliche e private di moda, design e grafica, per il restyling delle tenute dei portalettere, rinfrescandone l’immagine in linea con lo spirito innovativo dell’azienda.

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All’invito hanno aderito 23 istituti italiani, e il vincitore della sfida tra i più promettenti creativi riceverà in premio una borsa di studio da 20mila euro per un master o un corso di perfezionamento, in Italia o all’Estero.

A valutare, e decretare il progetto da premiare, sarà una giuria composta da professionisti e tecnici del settore scelti da Poste Italiane, che proclamerà il vincitore il 13 luglio prossimo.

Durante la fase di realizzazione del contest, che si concluderà il 24 giugno, tutte le Scuole e le Facoltà universitarie partecipanti saranno protagoniste di mini-video e di scatti fotografici effettuati da una troupe inviata da Poste Italiane per ritrarre gli studenti al lavoro. Le immagini di back stage potranno essere utilizzate per raccontare la storia dell’operazione in fase di premiazione.

Per promuovere l’iniziativa Poste Italiane ha realizzato una campagna di comunicazione dedicata al lancio della nuova divisa, al fine di dare visibilità sia alle scuole sia agli studenti; Poste ha creato inoltre l’hashtag #postestyle per rendere più facilmente riconoscibile il progetto e favorire lo scambio di informazioni e opinioni attraverso i social network.

Oltre alla borsa di studio per i vincitori, sono previsti tre “premi social” conferiti agli studenti che sono stati maggiormente presenti sui social network nel periodo di svolgimento del contest.

L’iniziativa conferma l’impegno di Poste Italiane nel quadro di un processo di cambiamento e di sviluppo aziendale in atto. Un tassello importante nel più ampio concetto di responsabilità sociale d’impresa mirato anche a sostenere il talento dei giovani studenti.

Tutte le informazioni sull’iniziativa e i nomi dei 23 istituti che hanno aderito sono disponibili sul sito dedicato contestnuovedivise.posteitaliane.it