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L’Acri smentisce le voci di Itri al Corigliano

ACRI (CS) – L’Acri smentisce seccamente le voci diffuse nelle ultime ore che vogliono il giocatore Alessandro Itri  (nella foto insieme al commissario Falcone) vicino al Corigliano, pur non nominando espressamente la squadra ionica.

«Nelle scorse ore è apparsa su alcuni organi di informazione – si legge nella nota stampa – la notizia che il calciatore Alessandro Itri stia per firmare con una società diversa dalla nostra. Da questa “bomba di mercato” si è scatenato un vero e proprio tamtam mediatico che ci costringe a chiarire quanto accaduto. Tale notizia ci sorprende ed allo stesso tempo in un certo senso ci inorgoglisce. Ci sorprende, per il semplice fatto, che il giocatore è un tesserato dell’Acri, ha firmato nella scorsa settimana. Ci inorgoglisce, perché evidentemente l’interesse verso Itri è la prova tangibile del valore del calciatore, che come ribadito è un nostro tesserato e dunque un buon “colpo di mercato” (nostro). Dopo aver fortemente voluto Alessandro Itri nel nostro organico, in queste settimane di preparazione ne abbiamo apprezzato, oltre che il suo valore tecnico, anche il suo valore umano e comportamentale che è molto più importante di ogni dettaglio tecnico e/o tattico. Ragazzo serio e professionale che si è subito messo a disposizione dello staff tecnico ed integrato con i nuovi compagni in modo impeccabile. Chiarito l’aspetto sul calciatore e sulla persona, ci tenevamo comunque a mettere alcuni puntini sulle i. Negli ultimi giorni, qualche “esperto” di calcio sta forse cercando di destabilizzare gli ambienti e l’armonia di molte squadre, non solo dell’Acri. Si sta verificando una situazione, che non viola alcun regolamento, ma che di sicuro non è il massimo dell’eleganza e del rispetto sportivo. Alcuni “esperti”, stanno contattando calciatori tesserati con altre società (Acri compresa), offrendo loro larghi rimborsi spesa, in barba agli accordi ed agli impegni che gli stessi calciatori hanno già assunto nei confronti delle società di appartenenza. Ribadiamo che queste “chiamate” non violano alcun regolamento, ma il buonsenso ed il rispetto forse dovrebbero essere in primo piano, evidentemente non per tutti è cosi, non tutti hanno quel minimo di “codice deontologico”. E’ proprio vero: il Dio denaro ha rovinato tante cose, calcio compreso».

Verso Isola-Vigor, Itri predica prudenza

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Partita dopo partita l’Isola Capo Rizzuto, con tre vittorie in tre match (magari senza far vedere ancora il bel gioco) è diventata già padrona del campionato di Eccellenza. Merito fin qui, soprattutto, di un reparto difensivo perfetto, senza mai grosse sbavature, guidato al centro, fra gli altri, dagli esperti Ginobili e Itri. Ed è proprio il difensore campano a parlare del punto di forza di questa squadra: «Si, è vero che stiamo facendo molto bene dietro, è facile giocare al fianco di Ginobili, un giocatore importante che ti da sicurezza, poi alle nostre spalle abbiamo un grande portiere come Lamberti. La fase difensiva però non siamo solo noi, tutta la squadra contribuisce ad aiutarci, anche gli attaccanti, un plauso particolare va fatto ai nostri under che si stanno mostrando di grande valore». Alessandro Itri nella seconda parte della scorsa stagione ha vestito il biancoverde della Vigor Lamezia che ritroverà domani da avversaria nel big match del quarto turno. «Sono arrivato a Lamezia in una fase molto delicata – spiega Itri parlando dell’esperienza vigorina della retrocessione -. Nella prima parte la squadra ha giocato con la formazione Juniores, poi si è deciso di fare la squadra ma ormai era tardi, ci abbiamo provato, abbiamo fatto 34 punti ma non siamo riusciti ad evitare la retrocessione. La gente, però, ci è rimasta sempre vicina, hanno capito il momento di difficoltà e hanno dato il loro contributo fino alla fine». Dal passato al presente: la nuova Vigor di Andreoli ha fin qui leggermente deluso le aspettative, essendo partita come anti-Isola. Che partita si aspetta Itri? «Loro hanno fatto un po’ di fatica in queste prime partite, non è facile per una squadra abituata al professionismo calarsi nell’ambiente dilettante, hanno però voglia di tornare in alto e dobbiamo stare molto attenti. Verranno a Isola affamati di punti, la squadra è forte e ben organizzata, non dobbiamo distrarci, serve una grande partita per batterli». Infine, il pilastro difensivo giallorosso, lancia un messaggio ai propri tifosi: «Domenica mi aspetto il pubblico delle grande occasioni, abbiamo bisogno di loro per vincere, presenza e sostegno, com’è successo nella parte finale della sfida con la Cittanovese, abbiamo vinto grazie anche alla loro spinta e spero sia sempre così».

Isola Capo Rizzuto – Vigor Lamezia, in programma domenica alle 15.30 allo stadio comunale S. Antonio sarà arbitrata da Marco Russo di Torre Annunziata; Michele Rispoli di Locri e Raffaele Ferragina di Catanzaro I suoi assistenti.

 

 

L’Isola ufficializza Itri e Ginobili. Ripescaggio in D più vicino?

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – L’Isola Capo Rizzuto chiude due importanti colpi di mercato che vanno a sistemare il reparto difensivo. DSC_0774 ItriSi tratta dei difensori centrali Alessandro Itri e Maximiliano Ginobili, Il primo, classe 86, è nativo di Salenro e proviene dalla Vigor Lamezia, mentre il secondo, nato a Pique, in Argentina, nel 1979, ha un lingo trascorso in Italia e nelle ultime tre  stagioni è stato il pilastro difensivo del Rende, in Serie D. Per Itri e Ginobili sarebbe il primo campionato di Eccellenza ma le possibilità di ripescaggio in Serie D per l’Isola aumentano giorno dopo giorno, in virtù dei diversi club che aspirano al rispescaggio in Lega Pro e della rinuncia volontaria del Monfalcone a iscriversi al campionato di D.

Vigor commovente, Gelbison k.o. sul filo di lana

Itri regala una vittoria straordinaria nei minuti di recupero.

VIGORLAMEZIA-GELBISON 1 A 0

Una squadra sicuramente incompleta, allo sbando a inizio campionato e ricostruita poi nel tempo con molta approssimazione e poca chiarezza; una squadra al contempo coesa, unita, attaccata alla causa come poche volte a Lamezia è successo; una squadra che nonostante i difetti e le mancanze (non tanto tecniche quanto societarie), sicuramente non difetta in una cosa: gli attributi.

E la gara odierna con la Gelbison dimostra tutto, dalla difficoltà a trovare la porta con frequenza all’incredibile tenacia di un gruppo che al 92esimo centra il solo risultato possibile, la vittoria. È di Itri, l’unico innesto ‘over’ nel mercato di riparazione, il gol che probabilmente certifica una volta per tutte il rientro tra le pretendenti alla bagarre salvezza degli uomini di Gatto. A conclusione di un match complicato, contratto e pure sofferto, il centrale difensivo ex Sambiase con un colpo di testa in zona Cesarini regala alla Vigor tre punti dall’importanza effettivamente clamorosa, grazie ai quali proprio la Gelbison dell’ex De Luca è a sole due lunghezze di distanza.

Nella prossima giornata biancoverdi impegnati nella complessa trasferta in casa del Due Torri. Una sfida sulla carta proibitiva, ma non impossibile. Questa squadra dimostra di giornata in giornata come spesso anche nelle condizioni meno proficue, con progetti tecnici deficitari a causa di mancanze dettate da fattori esterni, si possa comunque competere con avversarie più quotate e preparate (in tal senso la partita di oggi potrebbe rappresentare un’eccezione).

GIACINTO MORELLI

La difesa si rifà il look: Vigor a Frattamaggiore con Itri e Varricchio

La Vigor Lamezia comunica di aver acquisito le prestazioni sportive dei calciatori Alessandro Itri (classe 86) e Davide Varricchio (classe 94). I due calciatori, entrambi difensori, sono stati convocati per la trasferta contro la Frattese.

Con poche parole la Vigor Lamezia ufficializza la chiusura delle trattative per l’arrivo di nuovi tasselli per il pacchetto arretrato. In attesa del botto legato al ruolo di prima punta di spessore, dunque, gli uomini di Gatto si presentano alla prima trasferta del 2016 con due volti nuovi .

GIACINTO MORELLI

Da Dottor Jekyll a Mr. Hyde: l’assurdo 2015 biancoverde

Prima lo storico campionato in Lega Pro, poi la rovinosa caduta del post “Dirty Soccer”. Mercato, stadio, sacrifici: che 2016 sarà per la Vigor?

Ad oggi, lo scenario che si presenta dinanzi agli occhi del tifoso della Vigor Lamezia è assolutamente sconfortante: campionato di Serie D da vivere in salita e squadra che si presenta ai nastri di (ri)partenza a Gennaio come un cantiere in fermento. E dire che poco meno di dodici mesi fa, a Gennaio dello scorso anno, il panorama era invece da mozzare il fiato, con il team di via Marconi, allora trainato da Erra, nelle giuste condizioni per affrontare il girone di ritorno di un torneo di prestigio (e con partecipanti blasonate) con la dovuta tranquillità. Eppure, in seguito, nonostante un campionato chiusosi con il raggiungimento della salvezza anticipato e con vittorie straordinarie nei derby con Catanzaro e Reggina, l’andamento della Vigor Lamezia nella seconda parte della stagione aveva già fatto storcere il naso a molti dei sostenitori, con prestazioni decisamente sottotono e l’ultimo posto utile per la partecipazione alla Tim Cup sfumato nonostante l’andamento non proprio eccelso delle rivali.

Il vero terremoto che ha sconvolto la realtà lametina, sportiva e non solo, è stato lo scandalo “Dirty Soccer”, costato, dopo un’attesa infinita condita da sentenze e ricorsi incredibilmente contraddittori, la retrocessione d’ufficio in D e la squalifica per l’allora presidente Arpaia e per il DS Maglia. Da questa estate in poi, per la Vigor Lamezia solo disfatte, sul campo e fuori, con una squadra costruita malissimo e costretta a imbarcate vergognose in giro per la parte bassa dello stivale e una società palesemente in difficoltà, non solo per colpe e responsabilità altrui ma anche proprie.

L’insperata vittoria in campionato con la corazzata Siracusa, datata 13 Dicembre, sembra aver faticosamente cambiato l’ordine delle cose: dopo i vari appelli di Torcasio e Butera e dopo aver superato il rischio smobilitazione, la società, proprio tramite un comunicato diffuso per volontà delle due cariche più importanti, ha voluto sottolineare come i vertici di Via Marconi porteranno a termine la stagione con enormi sacrifici, non solo economici, cercando di compiere il miracolo salvando il salvabile, la serie D. Certo, visti i recenti precedenti e vista la gestione non proprio ottimale dell’attuale e della vecchia gestione (colpevole almeno secondo la giustizia sportiva), essere ottimisti e pretendere che la nuova campagna abbonamenti sia proficua non è semplice, ma di sicuro gli ultimi sviluppi societari e il pareggio nel derby di Vibo sotto Natale fanno quanto meno sperare in un futuro meno nero.

IL MERCATO

La “rinascita” passa dalla campagna di rafforzamento, inesistente a Luglio e Agosto e approssimativa in seguito: sarebbe ad un passo (manca solo la firma) l’esperto centrale, ex Sambiase tra le altre, Itri. Si attende anche l’acquisto di una punta centrale di categoria, essenziale per affiancare i “giovanotti” (tra i quali si è imposto in particolare Fioretti) lanciati da Gatto, ragazzi di valore ma indubbiamente inesperti e bisognosi di elementi “navigati” per la categoria.

Questione D’Ippolito

Fa quanto meno sorridere (sarcasticamente parlando) la tragicomica situazione legata al manto erboso del Guido D’Ippolito, una volta vero gioiello della città: Lamezia Terme ha (molto) faticosamente assistito al “rifacimento” dei rettangoli di gioco del “Riga” di Sant’Eufemia e (recentissimamente) dello storico “Gianni Renda” di Sambiase. Eventi assolutamente storici e di grandissima portata per lo sport nella Piana, soprattutto se si vanno a rimembrare le condizioni di semi abbandono in cui riversava l’impianto di Savutano sino a pochi mesi fa. Ora ciò che balza all’occhio degli sportivi lametini è una situazione quanto meno paradossale: il prato del rettangolo di gioco di Via Marconi versa in condizioni penose. Anzi, a dirla tutta, giocare su quel prato la finale di Coppa Italia tra Sambiase e Sersale può definirsi a posteriori una vergogna. Si vuole continuare a fare giocare la prima squadra della città su un terreno di gioco del genere, o qualcosa si muoverà, quanto meno per consentire alla “nobile decaduta” di tentare la risalita su un prato decente?

Le solite contraddizioni lametine, dunque, a fare da sfondo a un momento già di per sè complesso, a cavallo tra un anno incredibile ed uno pieno di interrogativi.

GIACINTO MORELLI