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La Regione sulle emergenze archeologiche

CATANZARO – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha nuovamente contattato il Commissario ministeriale per il dissesto idrogeologico Giuseppe Percolla relativamente all’inizio dei lavori per la messa in salvaguardia dell’argine del fiume Crati. Percolla – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – ha informato Caligiuri che il progetto esecutivo e’ pronto e che e’ in atto la notifica ai proprietari delle aree interessate. Il Commissario prevede l’assegnazione dei lavori entro fine aprile. Per mettere in sicurezza i due chilometri di argine si prevedono circa otto mesi. Per quanto attiene, invece, le gare di appalto in capo alla Direzione regionale dei Beni Culturali la Calabria, che utilizza fondi della Regione Calabria, in base alle informazioni assunte presso la Soprintendente Simonetta Bonomi, sono state ultimate le gare per la rimozione dei fanghi e la realizzazione delle trincee drenanti. I lavori dovrebbero iniziare entro un paio di mesi. Inoltre, sono state concluse anche le procedure per l’ampliamento del museo di Sibari con l’allestimento di un nuovo spazio espositivo multimediale dedicato a Ippodamo di Mileto, che, per volere di Pericle, progetto’ la colonia di Turi, che si sovrappone in parte all’antica Sibari distrutta dai crotoniati, dando vita al primo esperimento di urbanistica del mondo occidentale. Sempre sul tema delle emergenze archeologiche, Caligiuri, di concerto con il Soprintendente Regionale Francesco Prosperetti, ha convocato per giovedì 6 marzo una riunione all’Assessorato regionale alla Cultura per affrontare l’altra emergenza del parco archeologico di Kaulon di Monasterace Marina. All’incontro sono stati invitati tutti gli enti coinvolti nelle operazioni di salvaguardia, dal Comune di Monasterace, alla Provincia di Reggio Calabria e alla stessa Regione Calabria. Caligiuri, per conto del Presidente Scopelliti, il quale sta costantemente monitorando le situazioni, ha anche informato il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini sulle emergenze archeologiche calabresi, così come sulle ampie prospettive di sviluppo dei beni culturali calabresi, chiedendo a breve un incontro.

Oliverio (Pd) al Ministro Bray: “attivatevi per l’area archeologica di Kaulon”

MONASTERACE MARINA (REGGIO CALABRIA) – “Il Governo si attivi con la massima urgenza per mettere in sicurezza l’area archeologica di Kaulon a Monasterace Marina (Reggio Calabria) ed evitare che possa subire ulteriori irrimediabili danni, oltre a quelli già subiti dall’ondata di maltempo che sta investendo il Paese, in particolare le zone del versante jonico della Calabria”. Lo domanda e lo spera, con una interrogazione urgente al Ministro dei Beni Culturali Bray, l’on. Nicodemo Oliverio del Partito democratico. “Apprezziamo la sensibilità mostrata dal Ministro Bray, che ha deciso lo stanziamento urgente e straordinario di 300 mila euro, messo immediatamente a disposizione della Sovra-intendenza per i beni archeologici della Calabria per il Parco Archeologico della Polis greca di Kaulonia”. “Oggi – annuncioa Oliverio – apprendiamo che per far fronte ai gravi danni al patrimonio archeologico del sito, sarebbero necessari interventi di ingegneria naturalistica seri. Ciò richiederebbe un ulteriore investimento economico, necessario anche per un piano di prevenzione e di monitoraggio costante”. Oliverio, infine, chiede a Bray “se non ritenga opportuno disegnare, anche sulla base della prossima programmazione dei fondi UE   2014-2020, un progetto di tutela e valorizzazione di tutti i siti della Magna Grecia della Calabria”.

Scoperto a Monasterace il mosaico più grande del Sud Italia

MONASTERACE (RC) – Il territorio calabrese è ricco di reperti, segno di una cultura che è stata, ma continua ad essere radicata  e a raffiorare, concedendo spesso piacevoli quanto sbalorditive sorprese. E’ il caso del ritrovamento a Monasterace, l’antica Kaulon, di un mosaico di epoca greca.

L’opera, scoperta dall’archeologo Francesco Cuteri è di tipo policromo e misura 25 metri quadrati, occupando l’intero pavimento di una stanza in un edificio termale ben conservato. E’ pertanto il mosaico più grande del Sud Italia. A dare la notizia ufficiale della scoperta, il sindaco Lanzatta.