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Laboratorio Civico: «I cittadini di Rende non vogliono più essere sudditi di Principe»

RENDE (CS) – «I cittadini rendesi non vogliono più essere i sudditi di Sandro Principe com’è successo per 40 anni. Non vogliono feudi e l’arroganza al potere e per questo voteranno Marcello Manna».
Lo afferma Laboratorio Civico, una delle liste a sostegno del primo cittadino di Rende Marcello Manna che si prepara al ballottaggio del prossimo 9 giugno.

«Basta con i principati, la concezione del Comune come proprietà personale – si legge nella nota – basta con la ripetizione di un cliché già visto per 40 anni.
Tutto quello che Sandro Principe aveva da dire e da dare – prosegue la nota – è iniziato nel lontano 1980. Allora c’era il Muro di Berlino, non esisteva internet, Reagan era Presidente degli Stati Uniti, Chinaglia giocava ancora a calcio.
Sono passati 40 anni e sono successe svolte epocali nel mondo.
Principe è un uomo del Novecento, con un linguaggio che non parla ai giovani e con un passato che ha regalato dissesto al Comune, fatto fallire imprese e distrutto quanto di buono era stato fatto dal padre Cecchino, uomo di grande valore, negli anni 70.
Il 9 giugno ci sarà uno scontro tra vecchio e nuovo e i rendesi sapranno scegliere chi amministra con democrazia e senso delle istituzioni, bocciando Principe definitivamente».

 

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Elezioni, Laboratorio Civico: «Con Principe Rende isolata negli anni duemila»

RENDE (CS) – «Rende ha vissuto quindici anni di autentico isolamento sociale ed economico, nel periodo in cui governava Sandro Principe, i cui effetti si notano ancora oggi». Lo afferma in una nota Laboratorio Civico.
«Il disegno urbanistico fu fallimentare e provoco – si legge ancora – danni consistenti a imprenditori e famiglie che avevano investito risparmi nel mattone.
Il rapporto con l’area urbana fu inconsistente, al punto da erigere sterili campanilismi al solo scopo di difendere le proprie posizioni di potere.
Principe ha la responsabilità, inoltre, di avere aperto una lunga e improduttiva stagione di conflittualità con l’Università della Calabria, rallentandone la spinta propulsiva.
Tutto questo è avvenuto mentre le casse comunali venivano prosciugate e le tasse comunali aumentate sino all’inverosimile».
«Un vero e proprio fallimento – conclude Laboratorio Civico – che non si ripeterà nel futuro».

Laboratorio Civico: «Principe, Talarico e i Gentile rappresentazione del passato remoto»

RENDE (CS) – «Principe, Talarico e i fratelli Gentile sono la rappresentazione del passato remoto, una sorta di “Indietro Tutta” poco divertente». E’ quanto si legge nella nota di Laboratorio Civico che fa riferimento all’attuale sindaco di Rende Marcello Manna.

Laboratorio civico ne ha per tutti

«Talarico – prosegue la nota – ha fatto l’accordo con i Gentile  per questioni di potere e continua, ciò nonostante, a dire di essere il nuovo! Principe parla di cose che avrebbe dovuto e potuto fare venti, trent’anni fa e che, soprattutto, sono state realizzate dalla giunta Manna.
Il vento del cambiamento – aggiunge Laboratorio Civico – non può essere fermato da accordi di poltrone e da califfati: il tempo del gioco delle parti, a Rende, è finito da un pezzo».

Principe candidato a Rende, botta e risposta fra “Laboratorio civico” e “Federazione riformista”

RENDE (CS) – Prime polemiche politiche a Rende a seguito della candidatura di Sandro Principe alle comunali del prossimo 26 maggio. In queste ore infatti si registra il botta e risposta mediatico fra “Laboratorio civico” e “Riferimento riformista”. Per una campagna elettorale che si preannuncia già senza esclusione di colpi.

Per “Laboratorio civico” è un “ritorno al passato”

«La candidatura di Sandro Principe è un triste tentativo di coalizzare tutte le forze del vecchio sistema di potere che ha determinato, negli anni duemila, la drammatica crisi di Rende. Un sistema di potere autoritario – si legge nella nota a firma di “Laboratorio civico” – e mai autorevole che ha prodotto decine di milioni di euro di debiti per la città, arrivata sull’orlo del dissesto. Non è un caso che la cosiddetta parte riformista abbia recitato il triste copione del rinvio delle scelte salvo poi consegnarsi a chi, purtroppo, oggi non ha nemmeno i requisiti per poter fare il Sindaco.»

«A chi serve la riproposizione di un amministratore che era Sindaco 40 anni fa? È questo il dato più sconsolante che emerge dalla notizia dell’impegno diretto di Principe. Sandro Principe e la sua ristretta oligarchia hanno immaginato un’espansione del tutto errata della città che ha messo in ginocchio l’edilizia e ha allontanato il territorio dall’università. Quando, nel 2014, Marcello Manna si è insediato come Sindaco lo stato delle finanze ereditato dal sistema Principe era drammatico. Solo la caparbietà e l’impegno degli attuali amministratori hanno evitato il dissesto.»

«Riproporsi dopo 40 anni ancora, caso unico della vita politica italiana, significa avere una concezione del potere assolutista, che non tiene conto di una comunità che oggi sta rinascendo e sta vivendo una nuova primavera basata sulla partecipazione attiva della cittadinanza. Dispiace che Sandro Principe pensi che i cittadini rendesi rimpiangano quel modo di amministrare arrogante, autoreferenziale e teso solo ad accentrare il potere nelle mani di pochi eletti. Indietro non si torna».

La replica di “Federazione Riformista”

Alle dure parole di “Laboratorio civico” è subito seguita la chiara risposta di “Federazione riformista”. 

«Temevamo che saremmo scesi a tali livelli per nascondere e giustificare i fallimenti di 5 anni dell’attuale amministrazione. Attacchi personali del tutto gratuiti ed una reazione scomposta che nascondono l’imbarazzo di presentare un consuntivo ai cittadini rendesi. Una politica urbanistica a suon di deroghe, l’assenza di politiche culturali di qualità, la trascuratezza del decoro urbano, opere pubbliche abbandonate, una città diventata periferia e marginale nel dibattito politico. Stiamo ancora aspettando un’opera pubblica figlia di questa amministrazione, che sia stata ideata, progettata, finanziata e realizzata in questi 5 anni».

«Sandro Principe e la classe dirigente riformista – prosegue la nota – hanno realizzato insieme ai suoi concittadini, la città dell’amalgama, fiore all’occhiello della cultura, dei servizi e dello sviluppo economico. Dinnanzi tale scarsezza di risultati appare ovvio che la cosa più semplice sia quella di denigrare l’avversario. Ci viene spontaneo chiedersi: se è vero tutto quello che è stato descritto nel comunicato del laboratorio civico, perché preouccuparsi tanto della candidatura di Sandro Principe?».

 

Laboratorio Civico: «Principe, Talarico e Gentile accomunati dalla sete di potere»

RENDE (CS) – «Coerenti con l’amore e il rispetto per la vita democratica e per il pluralismo, i Rendesi che partecipano alle riunioni del Laboratorio Civico del Sindaco Manna, guardano con interesse e curiosità alle riunioni degli esponenti dei vecchi schieramenti politici impegnati in una affannosa ricerca di sintesi per fare muro comune contro il primo cittadino di Rende.
Cinque anni fa, la nostra città è stata protagonista di una sperimentazione che ha visto vincere, con l’elezione a sindaco di Rende di Marcello Manna, un’idea di civismo che riusciva a mettere insieme culture politiche diverse aventi in comune tra loro l’affermazione di principi fondamentali quali la trasparenza e la partecipazione per il perseguimento del bene comune. Oggi osserviamo che sono iniziate le manovre per abbattere queste conquiste e per riportare i vecchi metodi nella gestione del Comune.
Vengono costituiti tavoli per costruire alleanze preoccupanti, aggregazioni alla disperata ricerca di ragioni che mascherino l’unico filo conduttore che li unisce: la sete di potere.
Non è edificante sapere dai giornali che, pur di distruggere l’attuale esperienza amministrativa rendese, si tenta una disperata convivenza politica ,senza un programma preciso per la città, tra Principe, Talarico e Gentile. Ecco perché facciamo appello a tutti i cittadini di Rende affinché queste manovre da congiura di palazzo siano fermamente respinte. La nostra forza continua ad essere la partecipazione attiva della gente e i tanti cittadini che, in queste ore, stanno proponendo la loro candidatura nelle liste del Laboratorio Civico. Siamo orgogliosi del nostro Sindaco Marcello Manna, anche perché, in tutti questi anni, ha mantenuto sempre la barra diritta nel perseguire il risanamento finanziario, unica possibile base di partenza per tutte le altre attività del Comune. Così come lo siamo della nostra maggioranza formata da consiglieri comunali che, per un progetto condiviso di città plurale, si sono messi insieme e, nello stesso tempo, adesso si preparano ad una campagna elettorale rovente, ma per noi già ricca di notizie e fatti concreti. Ad esempio, racconteremo tutti gli sforzi di una amministrazione che è subentrata ad un commissario e ha trovato i motori spenti. Ora questi motori, dopo quattro anni di duro lavoro, si sono riaccesi. Di qui le buone notizie: sull’edilizia scolastica con finanziamenti che hanno consentito di completare e ammodernare le scuole della città con efficientamento energetico e miglioramento tecnologico; di completare la struttura della Protezione Civile che rappresenta, per la città, una vera e propria pietra miliare della sicurezza in una terra purtroppo ballerina; la consegna del centro sociale Roberta Lanzino destinato a diventare la casa delle associazioni; le strade inaugurate con particolare rilievo a quella delle industrie, che collega la nuova viabilità tra Rende e Montalto; sabato 19 pv sarà messa la prima pietra per i lavori della rotatoria del Marco Lorenzon. Stiamo parlando quindi di fatti, di opere.
E poi siamo pronti anche a raccontare la Rende del domani, con l’approvazione dell’ospedale pubblico convenzionato da i Greco e via Botticelli diventerà una degna entrata di una città pronta ad incamerare i finanziamenti di una agenda urbana che rivoluzionerà l’assetto viario e l’impianto di illuminazione; non più fari dei palazzi, ma luce sulla strada e, siamo certi, luce nei cuori dei rendesi che condividono il nostro amore per questa città».