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Città unica Cosenza-Rende-Castrolibero, Manna: «Avanti tutta!»

RENDE (CS) – «L’idea di avviare il percorso della città unica attraverso una vera e propria fase costituente, tra tutte le parti istituzionali e le forze politiche, rappresenta una metodologia concreta per progettare e realizzare il futuro del nostro territorio». Il sindaco di Rende Marcello Manna si sbilancia così sulla decisione delle amministrazioni locali di Cosenza, Rende e Castrolibero  di iniziare ad individuare il percorso amministrativo più celere e concreto per arrivare a definire l’ambito della città unica. «Colgo con molta soddisfazione le parole del presidente Oliverio che ritiene di avviare una cooperazione istituzionale tra gli enti interessati e la regione. Allo stesso modo è importante il segnale che arriva anche dal sindaco di Montalto Pietro Caracciolo». «E’ un progetto ambizioso – prosegue Manna – che deve trovare già da subito la realizzazione di alcuni servizi comuni: trasporti e rifiuti in primis e poi, naturalmente, cultura con un cartellone unico degli eventi.  La cooperazione istituzionale consiste nel creare una cabina di regia operativa tra tutti gli enti per condividere la realizzazione della futura città unica. Solo pochi giorni fa, attraverso un incontro avuto con l’assessore Musumanno, si è parlato della nuova grande stazione ferroviaria che dovrebbe sorgere nei territori di Rende e Montalto. E’ evidente, che anche un opera del genere, dovrà trovare una progettazione comune e largamente condivisa in un disegno di città che si connota, per estensione territoriale e densità di popolazione, come una delle città più importanti del nostro paese. Nei prossimi giorni dovremmo elaborare un calendario di incontri di carattere istituzionale ove anche la regione può e deve essere presente. E’ enorme il lavoro che si dovrà fare. Consigli comunali e forze politiche dovranno esprimersi per progettare la pianificazione di tutti i servizi. I cittadini, che già vivono, l’unicità del territorio e delle amministrazioni, dovranno essere consultati e dovranno decidere quali scelte operare. Con questa metodologia, la trasparenza degli atti e la partecipazione dei cittadini, insieme al coinvolgimento delle eccellenze urbanistiche del nostro territorio, nonché, con l’apporto dell’Università della Calabria, si avrà un percorso virtuoso, democratico e civile che dovrà contraddistinguere il nuovo modo di fare politica nel nostro territorio».

 

 

 

‘ndrangheta, per il delitto Bruni 11 anni a Bruzzese e Lamanna

COSENZA – La Corte d’Assise di Cosenza ha condannato Franco Bruzzese e Daniele Lamanna a 11 anni di reclusione. I due sono accusati, rispettivamente, di essere il mandate e l’esecutore dell’omicidio di Luca Bruni, figlio del presunto boss Francesco Bruni, alias “Bella Bella”. I due, che hanno ottenuto i benefici essendo collaboratori di giustizia, sono stati condannati anche al pagamento di 40 mila euro al Comune ed alla Provincia di Cosenza, che si erano costituiti parti civili nel processo.

lamanna3Del delitto sono accusati anche Maurizio Rango (39), Adolfo Foggetti (30) ed Ettore Sottile, che però hanno scelto di ricorrere al rito abbreviato. Rango è stato condannato all’ ergastolo e Fogetti a sei anni di reclusione anche per altri reati. Sottile, invece, resta indagato in attesa di giudizio. Luca Bruni fu ucciso il 3 gennaio del 2012 ed il suo cadavere trovato nel dicembre 2014. L’omicidio di Bruni fu deciso, secondo l’accusa, per bloccare la sua ascesa criminale e per evitare che potesse iniziare a collaborare con la giustizia.