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Convegno sulle dipendenze patologiche e gli approcci terapeutici

Asp CatanzaroLAMEZIA TERME(CZ)-Si è tenuto a Lamezia Terme il convegno dal tema”Analisi degli approcci terapeutici nelle dipendenze patologiche”,  organizzato dal  Servizio per le Dipendenze di Lamezia Terme, diretto dal dott. Giovanni Falvo, con l’obiettivo di guidare i partecipanti nei percorsi diagnostico-clinico-terapeutici relativi alle più frequenti tossicodipendenze e favorire l’acquisizione delle competenze necessarie per una gestione esaustiva delle diverse situazioni, nei limiti delle varie possibilità.L’evento ha ricevuto il contributo scientifico di eccellenti relatori quali il dott. Giovanni Biggio, professore ordinario di Neuropsicofarmacologia nell’Università degli Studi di Cagliari, il dott. Giuseppe Mammana, direttore della sezione dipartimentale di Lucera del Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Foggia, il prof. Giovambattista De Sarro, direttore del Dipartimento Scienze della Salute, dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, la prof.ssa Cristina Segura Garcia, psichiatra ricercatrice nell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.Il saluto ai relatori e ai discenti è stato portato dal Commissario straordinario, dott. Giuseppe Perri, che ha apprezzato l’apporto trasversale al tema trattato da alcuni servizi territoriali dell’ASP di Catanzaro, che in maniera sistematica interagiscono con il Ser.D.L’iniziativa, con la direzione scientifica del dott. Falvo, ha dato modo di approfondire nel corso della mattinata gli aspetti genetici, epigenetici che etiologicamente predispongono alla comparsa nell’adulto della dipendenza patologica e degli aspetti psico-patologici della personalità degli utenti. Ad alternarsi nel pomeriggio, per illustrare tutte le attività implementate in collaborazione con gli altri servizi aziendali, sono stati gli operatori del Ser.D. dr.ssa Mirella Samele, resp. unità operativa Alcologia , dr.ssa Antonia De Siena, resp  U.O. Tabagismo, dr.ssa Angela Montuoro, dirigente medico, dr.ssa Teresa Natrella, assistente sociale coordinatrice e la dr.ssa Renza Ferlaino, dirigente medico PUA distretto del lametino.“Il  Ser.D. di Lamezia – ha affermato il dott. Falvo –  prosegue nel suo impegno  di promozione di questi eventi per avere momenti di riflessione, analisi e condivisione delle attività che si svolgono all’interno dei nostri servizi, nonché acquisire nuove conoscenze scientifiche che ci permetteranno di affrontare ancora meglio le problematiche cui quotidianamente siamo chiamati a confrontarci”.“Il fenomeno della tossicodipendenza – ha aggiunto – ha subito nel corso degli anni, cambiamenti profondi e radicali: le dipendenze da sostanze assumono forme sempre più variegate e, parallelamente, si assiste al diffondersi di nuove forme di dipendenze, quali quelle comportamentali”.Il direttore del Ser.D. ha inoltre spiegato che “data la molteplicità degli aspetti che caratterizzano il fenomeno delle dipendenze patologiche, lo studio e l’aggiornamento costante rappresentano lo strumento indispensabile per potere intervenire secondo modalità idonee ed adeguate cosi da consentire un continuo rimodulamento e riadattamento dei servizi, rispondenti ai reali bisogni e necessità delle persone” e che per questo “si deve intervenire sul territorio tramite: 1) una rete di servizi ed attività progettuali aventi l’obiettivo di fornire risposte adeguate mediante interventi di accoglienza, diagnosi cura e reinserimento sociale e lavorativo; 2) interventi basati sulla prevenzione del disadattamento sociale e dei comportamenti devianti, cosi da tutelare e migliorare la qualità della vita; 3) la trasmissione di stili di vita sani, centrati sulla promozione del benessere psico-fisico”. “Comunque – ha poi concluso il dott. Falvo – abbiamo in programma, per i prossimi mesi, altre iniziative che porteremo avanti.

Villaggio di Babbo Natale a Lamezia Terme, inaugurazione martedì 8

villaggio babbo natale lameziaLAMEZIA TERME (CZ) – Martedì 8 dicembre alle 16.30 al Chiostro di San Domenico a Lamezia Terme verrà inaugurato “Il Villaggio di Babbo Natale”, alla presenza del Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, dell’Assessore Elisa Gullo e dell’Assessore Angelo Bilotta.
Si tratta di un’esposizione, che rimarrà aperta fino al 27 dicembre, che ricostruisce le ambientazioni nordiche del villaggio di Babbo Natale, all’interno del quale saranno realizzate tantissime iniziative al fine di coinvolgere nella festosità natalizia famiglie, giovani e meno giovani. Il progetto, realizzato dall’associazione “Il mondo di Seravì” con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme, pensato sin dal principio con un’attenzione particolare e prioritaria ai bambini delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, si è via via arricchito di laboratori creativi, mercatini artigianali e animazione di vario genere rivolti a tutte le fasce d’età.
Molteplici sono le proposte per le scuole: la prima proposta riguarda la partecipazione delle classi al percorso “Alla scoperta del Villaggio di Babbo Natale”. Si tratta di una visita guidata dell’esposizione con un momento iniziale di allegra accoglienza da parte di elfi e fate dei boschi e un successivo itinerario accompagnato da musiche e da racconti in cui i bambini saranno coinvolti in iniziative ludiche pensate per loro. Una seconda proposta riguarda la possibilità per le classi di esibirsi nei pomeriggi o nei weekend con un coro o una rappresentazione in modo da estendere ad un pubblico più ampio il proprio “spettacolo scolastico di Natale”. Una terza proposta riguarda il concorso per i migliori “capolavori natalizi” realizzati dai singoli alunni, da gruppi classe o da classi intere – che saranno premiati nella giornata conclusiva del 27 dicembre.
I pomeriggi saranno inoltre animati da “laboratori creativi” in cui i partecipanti, di tutte le età, potranno vivere l’esperienza del fare con le mani e un po’ di fantasia. Esperti insegneranno le tecniche, le procedure e l’anima stessa del lavoro creativo. L’organizzazione del Villaggio, a questo proposito, ha ideato delle card contenenti le differenti combinazioni dei diversi laboratori che possono essere valide e originali idee regalo. Inoltre, i visitatori potranno scegliere di partecipare alle diverse iniziative d’intrattenimento proposte in un ricco calendario: tutti i giorni balli, canti, recite scolastiche, cori natalizi, occasioni mangerecce e il venerdì, sabato e domenica musical, performance teatrali e orchestre.
Ogni fine settimana, da venerdì a domenica, sarà ospite dell’esposizione un vero e proprio “mercatino di Natale” che, come in ogni buona consuetudine, offrirà la possibilità di acquistare doni originali per parenti e amici. Al fine di promuovere l’artigianato, anche amatoriale, come patrimonio culturale da valorizzare e fucina per la trasmissione di saperi e tradizioni è, tra l’altro, previsto un concorso per le migliori “opere artigianali a tema natalizio” che saranno anch’esse premiate nella giornata conclusiva del 27 dicembre. Per tutto il periodo, all’interno del Villaggio, saranno allestiti alberi natalizi realizzati con materiali di riciclo e presepi predisposti per appositamente per l’esposizione.
“Il Natale del Villaggio – hanno spiegato gli organizzatori – non si limita ad essere una festa per bambini e uno scambio di regali ma punta a diventare uno spazio speciale in cui vivere anche delle opportunità significative di solidarietà e di riflessione. A tale proposito saranno raccolti abiti, giochi e cibo non deperibile da destinare alle famiglie della città che ne hanno bisogno”.
E’ prevista inoltre una giornata solidale in cui condividere un pranzo natalizio, giochi in allegria e doni per i più piccoli. “Si tratta di un’occasione interessante – hanno aggiunto i responsabili dell’evento – che si spera diventi tradizione, per trascorrere un periodo natalizio davvero unico oltre che un modo per condividere con parenti e amici momenti di stupore e allegria. Il Villaggio inoltre si propone di essere punto di ritrovo e di socializzazione ma anche testimone e promotore di temi importanti quali il baratto come forma economica alternativa e adeguata al momento di crisi che affronta la nostra società, il riciclo quale soluzione sostenibile alle attuali problematiche ambientali, la valorizzazione dell’artigianato sia al fine di dare impulso a queste realtà micro-economiche sia al fine di riconoscerne la valenza in termini di conoscenze, competenze e creatività”.

“Masha e Orso” per i bambini del reparto di pediatria di Lamezia Terme

masha e orsoLAMEZIA TERME (CZ) – Domani, Lunedì 7 dicembre, alle ore 15:30 nel reparto di Pediatria, posto al secondo piano della torre B del Presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, si svolgerà un evento dedicato ai piccoli ospiti del reparto con i personaggi di Masha e Orso.
In occasione delle festività natalizie, infatti, il management del centro commerciale Due Mari ha deciso di organizzare un evento dedicato ai piccoli malati ospiti del nosocomio cittadino, con una manifestazione che avrà come protagonisti i due personaggi di Masha e Orso, molti amati dai bambini, che allieteranno per una ma giornata i piccoli ammalati.

Andare o rimanere? Domani a Lamezia l’ultimo laboratorio #Manife(stiamoci)

1510412_1499942743587989_1425109261067954209_n (1)LAMEZIA TERME – Manifest. arriva all’ultimo appuntamento dei laboratori “Manife(stiamoci)”, le letture nei parchi che hanno allietato non pochi pomeriggi di questo mite autunno. L’incontro conclusivo sul tema del ‘Viaggio’ è previsto per domani 5 dicembre, a partire dalle 15 presso il Parco Gancìa nel Centro Storico di Sambiase. Al termine sarà possibile visitare il Museo della Tessitura sotto la Chiesa Matrice, al fine di intraprendere insieme un viaggio dal sapore della tradizione seguendo il percorso curato con puntualità e sapienza dal professore Zaffina.

“L’idea di un laboratorio di lettura, a volte itinerante, libero da ogni vincolo convenzionale, nasce l’anno scorso, quando alla volontà di uscire per le strade, nei centri storici, nei parchi, ha fatto seguito una spontanea riappropriazione dei luoghi e, di conseguenza, un miglioramento, nelle coscienze, di un senso d’appartenenza e di dovere nei confronti del proprio territorio.
‘Manifestiamoci’ vuol dire proprio questo. Significa prender coscienza del proprio ruolo nei propri spazi. I libri, nostri fidati amici, le nostre giuste armi, diventano di volta in volta i motori veicolanti di dibattiti, discussioni, ma anche di semplici momenti di riflessione personale e collettiva. Nella convinzione che uno dei nostri doveri primari sia migliorarci e migliorare il nostro circostante. Il nostro vuole essere un invito vero e proprio alla svestizione da ogni traccia di titubanza ed esitanza che, spesso, ci impediscono una piena e reale apertura nei confronti ‘dell’altro’”, spiega ancora una volta il collettivo.

Il punto sul quale si concentrerà il laboratorio di lettura di domani sarà l’annosa questione: andare o rimanere? “Siamo costretti ad andar via o siamo noi a non voler restare? Parliamo del viaggio come opportunità per i nostri occhi e per le nostre anime, come meccanismo interiore di crescita, come fuga o come ricerca. Crediamo nei libri e nella cultura e ci piace interpretarli come le uniche e giuste armi,  capaci di portare al cambiamento, alla sensibilizzazione delle coscienze. Lamezia è una città piena di ragazzi con energia da vendere, per i quali non passa giorno senza macinare idee e progetti volti alla valorizzazione del territorio. Un territorio che molti dei ragazzi del Collettivo conoscono bene, poiché non se ne sono mai andati, cercano di produrre bellezza, e stimolano l’altro a fare altrettanto, poiché con l’altro amano condividere quotidianamente”, concludono i blogger di Manifest.

 

Prima tappa di “ConTatto – Conoscenza e cura della psoriasi”

psoriasiLAMEZIA TERME(VV)-Parte dalla Calabria la prima tappa del progetto “ConTatto – Conoscenza e cura della psoriasi”. Una tavola rotonda di approfondimento sulla psoriasi, voluta da Novartis, che si terrà a Lamezia Terme il 1 Dicembre presso il T Hotel, Sala Galluppi, alle ore 11.00.La psoriasi, è una malattia cutanea a lungo sottovalutata che sta assumendo dimensioni allarmanti.La patologia, ha un forte impatto sulla vita sociale e psicologica di chi ne è affetto e colpisce oltre due milioni di italiani. L’iniziativa è tesa al confronto fra gli specialisti invitati ad intervenire e le istituzioni locali, al fine di individuare gli ambiti di miglioramento del percorso diagnostico e terapeutico ed incrementare la conoscenza di un problema crescente e ancora sottostimato. Il gruppo di esperti si confronterà, nello specifico, sulle varie dimensioni correlate alla psoriasi. I sintomi, l’incidenza sulla popolazione e le sue cause, gli aspetti psicologici e i costi correlati alla patologia, saranno al centro del dibattito al fine di informare la popolazione sulla patologia e sulle sue possibili opzioni terapeutiche.

 

“ConTatto”, la prima tappa degli incontri sulla Psoriasi

Parte dalla Calabria la prima tappa del progetto “ConTatto – Conoscenza e cura della psoriasi”. Una tavola rotonda di approfondimento sulla psoriasi, voluta da Novartis, che si terrà a Lamezia Terme il 1 Dicembre presso il T Hotel, Sala Galluppi, alle ore 11.00.

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La psoriasi, è una malattia cutanea a lungo sottovalutata che sta assumendo dimensioni allarmanti. La patologia ha un forte impatto sulla vita sociale e psicologica di chi ne è affetto e colpisce oltre due milioni di italiani. L’iniziativa è tesa al confronto fra gli specialisti invitati ad intervenire e le istituzioni locali, al fine di individuare gli ambiti di miglioramento del percorso diagnostico e terapeutico ed incrementare la conoscenza di un problema crescente e ancora sottostimato.

 Il gruppo di esperti si confronterà, nello specifico, sulle varie dimensioni correlate alla psoriasi. I sintomi, l’incidenza sulla popolazione e le sue cause, gli aspetti psicologici e i costi correlati alla patologia, saranno al centro del dibattito al fine di informare la popolazione sulla patologia e sulle sue possibili opzioni terapeutiche.

Quinta edizione rassegna teatrale “Vacantiandu-Città di Lamezia Terme”

sanchezLAMEZIA TERME (CS) – C’è grande attesa in città per la prima serata della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme” che prenderà il via sabato 28 novembre con lo spettacolo “Benvenuti a…”. Sul palco del Teatro comunale Grandinetti ci saranno attori del calibro di Giacomo Rizzo e Diego Sanchez, che saranno affiancati da Antonella Elia. Oltre ai protagonisti, sul palco del Grandinetti ci saranno anche due soubrette, Thayla Orefice e Martina Cenere, due attori Rosario Ippolito e Giancarlo Fusco e il fantasista Ciro Salatino.
“Benvenuti a…”, regia di Giacomo Rizzo, scelto dai direttori artistici della quinta rassegna teatrale promossa e organizzata dall’associazione “I Vacantusi”, Nicola Morelli,  Walter Vasta e Sasà Palumbo, è uno straordinario viaggio nel mondo del varietà, dal Café Chantant ad oggi. Sketch, canzoni, balletti daranno vita ad un susseguirsi di ricordi ed emozioni di ieri e di oggi. Uno spettacolo ricco di divertimento e spensieratezza, che riporta in scena il vero varietà fatto di costumi sfavillanti, sensuali ballerine, musiche suonate dal vivo, sketch e canzoni che hanno fatto la storia dello spettacolo internazionale.
Un connubio di emozioni, situazioni esilaranti e numeri di gran classe fanno si che lo spettatore venga letteralmente rapito dallo spettacolo. Una compagnia di veri artisti racconta l’evoluzione del Varietà dal 1800 ai giorni nostri, costruendo un vero e proprio viaggio che ripercorre tutte le tappe salienti di oltre 100 anni di tradizione, Partendo dal Café Chantant per poi passare all’Avanspettacolo, passando per la Sceneggiata e la Rivista fino ad approdare ai moderni Musical. Tra motivetti da canticchiare, accattivanti coreografie ed esilaranti situazioni comiche il pubblico diventerà parte integrante di un grande spettacolo.

‘Scenari visibili’ interviene su bandi di gestione dei Teatri Comunali

934830_440198979403783_763471304_nLAMEZIA TERME – Dopo gli esiti del bando per la gestione dei tre Teatri Comunali della città di Lamezia Terme, prende la parola l’Associazione culturale “Scenari visibili”. In base a quanto può leggersi nella determinazione numero 1062 pubblicata in data 16 novembre sull’albo pretorio del Comune, la gestione dei servizi tecnici di base dei Teatri Comunali “Grandinetti”, “Costabile” e “Umberto” potrà essere affidata all’Associazione Culturale Ti.Gi., giunta al primo posto nelle graduatorie redatte dall’apposita commissione. Dopo la Ti.Gi., con 95 punti, si sono collocate: Società Coop. Sociale “Teatrop” – punti 57,55; Associazione Culturale “Scenari Visibili” – punti 53,38; A.T.I. “Ediltecno S.r.l. – Proloco Lamezia Terme” – punti 28,13. Prendendo atto di ciò, “Scenari visibili” ha ritenuto necessario far sentire la propria voce.

“Circa tre giorni fa Scenari Visibili, Ass. Culturale Teatrale, che per il triennio precedente ha gestito il Teatro Umberto di Lamezia Terme, riceve telefonata di restituzione delle chiavi, senza alcun verbale in merito che attesta ciò. “Da allora fino ad oggi – dice Dario Natale, 10577020_661973000559712_3972146444960825813_ninsieme agli altri ragazzi del mio gruppo è stato solo stress emotivo e fisico. Non abbiamo riscontrato un minimo di sensibilità. Abbiamo effettuato una decina di carichi e scarichi di tutto il nostro materiale dall’Umberto. Quando sono arrivato tre anni fa questo teatro era completamente spoglio. Anche le piante del foyer erano mie. Ho speso circa 8.000 euro di tasca mia in questo triennio per puro amore di far rivivere questo teatro. 12244035_839662772821043_2112472203_nEppure ieri, durante sopralluogo di tecnici del Comune, a segnare se mancava un porta carta igienica o meno non ci sono rientrati i miei sforzi, non ci sono rientrati i lavori del tutto autogestiti effettuati fino alla scorsa estate, fino alla sistemazione del palcoscenico e tanto altro”. Quante volte ho invitato assessori e dirigenti a venire a fare sopralluogo per i miei lavori? Mai nessuno si è visto fino a ieri. Scenari Visibili nelle ultimissime ore ha ricevuto solidarietà da tutte le parti del territorio regionale e sono tutti d’accordo sul fatto che questo bando di gara ‘tecnicistico’ non prenda atto del lavoro di continuità portato avanti dall’Associazione di Dario Natale. Lamezia Terme è una città di 70.000 abitanti, di 70.000 teste, ed è del tutto inappropriato non tener conto della volontà popolare, del tessuto culturale che quel teatro è riuscito a cucire in questi anni, della sensibilizzazione delle coscienze e dell’aggregazione giovanile diffusasi in maniera del tutto spontanea. Forse quest’ultimo dato è risultato scomodo? Cosa ne sarà delle porte del ‘Pidocchietto’? Stiamo parlando di un teatro storico, i teatri sono ‘fulcro vitale di una civiltà’ non dei semplici contenitori, o depositi usa e getta. Scenari Visibili ha fatto sì che l’Umberto diventasse una bomboniera artistica, lì è nato ‘Patres’ spettacolo pluripremiato in tutta Italia e selezionato a New York, ma quanti dei facenti parte della giunta comunale ne sono al corrente? L’Umberto è stato, in questo triennio, il 12277074_839662782821042_1425304501_ngiusto concentrato di arte e professionalità tecnica, ma soprattutto di coerenza ed equità. La porta di quel teatro è sempre rimasta ‘aperta’ a tutti. Gabriel García Lorca affermava che “ il teatro costituisce il barometro che misura la grandezza o il declino di un paese”. Questo nostro declino è strettamente connesso alla drastica incuranza che è stata data nella gestione della cultura negli ultimi anni, inetta gestione. Un utilizzo privato della risorsa pubblica, e tengo a precisare che questo termine: “risorsa pubblica”, equivale a: “i nostri soldi!”. Figli, amici e parenti, tutti a dividersi l’ultima torta rimasta, alimentando così solo continue idiosincrasie tra le nuove generazioni e la parola teatro.

Per questo vogliamo far fronte comune riguardo a quelle che dovrebbero essere le linee programmatiche della nuova Amministrazione della Città di Lamezia Terme in fatto di strategie culturali e di accesso alle strutture stesse. Nello specifico è noto ai più di come tra i parametri inseriti per l’affidamento delle strutture teatrali non ci sia stata traccia di competenza artistica ma solo tecnica, ed ancora dopo mesi dall’insediamento della nuova giunta non ci è dato capire il parere dell’Assessore su niente, stiamo assistendo impotenti a dei trattamenti differenziati che vanno dai patrocini totali a 10361981_663707143719631_3456047442868385766_nstrutture che operano in luoghi privati o provenienti da fuori Lamezia, fino al teatro amatoriale che assurge a stagione di prosa ufficiale o al festival delle sagre strapaesane, di contro attività storicizzate e di qualità faticano addirittura ad avere ascolto. In tutto questo credo di intravedere, oltre ad una assoluta mancanza di tutela delle buone pratiche, anche una pericolosa deriva per la Cultura e la vita di questa Città, un retrocedere ai livelli di ultimi nella regione ultima d’Europa.

Insieme ai gruppi culturali e associazioni ma anche tantissime singole persone comuni chiediamo, dunque, un incontro urgente con la Commissione Cultura del Consiglio Comunale a cui siano presenti necessariamente anche il Sindaco, Vicesindaco, l’Assessore alla Cultura e la Dirigente di Settore. Non si può non tener conto di una necessità collettiva da cui si evince un sentimento forte di ascolto. Quell’ascolto che dovrebbe esistere in tutte le comunità fondate su valori democratici e trasparenti. Di seguito le adesioni avute in queste ultime ore: Ass. Scenari Visibili, Collettivo Manifest, Ass. P-Art Associazione artistico-culturale, Ass. Fata Morgana (Unical), Capusutta autogestito, Comitato genitori scuola III circ. Don Milani, Ass. Aleph Arte, Ass. Filo di Sophia (Cosenza), Cleto Festival (Cosenza), Ass. Zahir (Cosenza), Comitato Acqua Bene Comune, Compagnia Arcieri Lametina, Dissidio, Color, Mario Vitale – Bunker Film, Antonio Saffioti, Loredana Cilberto (Ass. alla Cultura del Comune di Jacurso), Carmela e Renato Ruffolo (Belmonte) Annita Vitale, Nunzia Coppedè, Renato Failla, Giusy Cervadoro, Carlo Carere, Natasa Jovanovic, Ernesto Orrico, TonyP Grande, Andrea Caligiuri, Franco Sesto, Federica Longo, Gabriela Mazza, Virginio Gallo, Gaetano Montalto, Antonio Crespino”, scrive l’Associazione culturale “Scenari visibili”.

 

Carmine Torchia racconta i suoi ‘Affetti con note a margine’

Quasi due mesi esatti sono passati dall’arrivo del nuovo album di Carmine TorchiaAffetti con note a margIMG-20151110-WA0000ine”, che proprio lo scorso 11 settembre è uscito su etichetta Private Stanze. Forte del   gradimento riscosso già con il singolo di lancio ‘Dio non è un santo’, in circolazione da giugno, il cantautore calabrese ha deciso di tornare a Lamezia Terme per presentare ai suoi ascoltatori l’intero lavoro, frutto di contaminazioni poetiche, musicali e figurative.

Accolto da un gremito e caloroso pubblico presso la libreria Sagio Libri di Savina Ruberto, Carmine Torchia ha intervallato le analisi puntuali e lucide dei suoi interlocutori Domenico D’Agostino ed Elisabetta Longo con performance acustiche di alto livello e profonda empatia. Alcune delle sue quattordici lettere hanno infatti risuonato tra gli scaffali della libreria, mostrando la cruda artigianalità dalla quale tutte sono nate, mettendo a nudo la tensione poetica del loro autore e deliziando gli uditori con una musicalità magistrale. Quattordici brani, canzoni, o meglio lettere mai spedite a destinatari differenti, reali abitanti del percorso esistenziale di Carmine Torchia sia in senso fisico che ideale. Il cantautore ha infatti scritto a suo figlio, ai suoi amici, ma anche a maestri musicali e artistici come i Pink Floyd e Magritte, in un lavoro che si è presentato come sintesi delle esperienze musicali proprie dell’adolescenza, con richiami a un rock genuino, come ad esempio quello di Johnny Cash. Un ‘disco epistolare’ che nasce dall’esigenza di mettere nero su bianco sentimenti ed em20151109_191803ozioni trasmettendoli ‘fisicamente’ agli altri. I brani di quest’ultimo lavoro, spiega Torchia, “hanno la particolarità di essere dedicati a persone che hanno influito nella mia vita. Si tratta di destinatari reali ma anche di influenze artistiche”, come per Magritte nel caso del singolo di lancio ‘Dio non è un santo’ e dei Pink Floyd, ai quali il cantautore omaggia anche la copertina di ‘Affetti con note a margine’. “La forma epistolare è molto vera, autentica. Racchiude le emozioni da destinare a una persona. Il titolo è interessante, perché si tratta di ‘affetti’ espressi sotto forma di note’”.

 

Dio non è un santo’, che come abbiamo accennato in precedenza è stato il singolo di lancio dell’album, uscito lo scorso 22 giugno, si sofferma sugli affanni sociali generati dalla contemporaneità ed è evidentemente ispirato al dipinto di René MagritteDieu n’est pas un saint’. “Il pezzo è nato vent’anni fa”, spiega l’autore, “aveva un titolo diverso. A me piace ritornare sui testi e lavorarci finché non arrivano a esprimere ciò che davvero intendevo dire. Nel titolo mi rifaccio a quest’opera molto bella di Magritte, ma musicalmente risente molto della musica che ascoltavo da adolescente. Anzi, tutti i brani dell’album arrivano da quel Carmine quindicenne che mi dà una pacca sulla spalla”.

Altro brano tra quelli proposti è ‘Col garofano e la spada’ (per vedere il video clicca qui), testo con chiari riferimenti a ‘Cent’anni di solitudine’ di Gabriel Garcia Marquez, romanzo sul quale Carmine Torchia ammette di dover ritornare spesso. Altro riferimento letterario di questo brano è 20151109_191809chiaramente il Don Chisciotte di Cervantes, un antieroe che sfida il mondo in maniera un po’ stralunata e straniata. Non manca poi in quest’album, che è una vera e propria raccolta di missive inviate al mondo, all’Altro, una cover, ennesimo omaggio artistico; nello specifico, Torchia riprende il cantautore francese Léo Ferré con ‘Il tuo stile’, trasposizione del brano francese ‘Ton style’.

Infine, l’ultimo pezzo sul quale intendiamo porre l’accento è l’intenso ‘L’ora X’, un inno all’attesa della paternità, al turbinio di sentimenti che investono il genitore prima ancora che questi assuma ufficialmente tale status. “Questo brano è nato qualche mese prima che nascesse mio figlio. È l’attesa. Si tratte di una canzone molto semplice, un tipo di scrittura minimale rispetto alle altre”. E dal sapore familiare, saremmo tentati di aggiungere, visto che, come lo stesso autore ha precisato, le voci del ritornello appartengono alle donne della sua famiglia.

Il racconto di Carmine Torchia sui suoi ‘Affetti con note a margine’ è entrato a fondo, nelle viscere di questo nuovo album, che, a suo dire, è diverso dai precedenti in quanto più omogeneo.

Ora il disco è lanciato, le lettere sono spedite, non resta che aprire le buste e iniziare a leggerle, trasformandoci nei suoi destinatari e immergendoci in quegli affetti che dall’adolescenza hanno condotto l’autore all’età adulta.

 

Daniela Lucia

Gioacchino Criaco, narratore di sentimenti estremi, presenta ‘Il saltozoppo’

Gioacchino Criaco è tornato ieri a Lamezia Terme, presso la libreria Sagio Libri di Savina Ruberto, per presentare ai suoi lettori il nuovo romanzo ‘Il saltozoppo’, edito da Feltrinelli. Lo scrittore 20151109_151202   calabrese si è quindi cimentato nel racconto di una storia, come una di quelle che ama raccontare ai nipotini. Una storia universale, che ci appartiene, nata e radicatasi nella nostra terra. Una storia atavica, fatta di ritorni e rimembranze che si intersecano e danzano come centri concentrici tra le piane dell’Allaro e la città di Milano. Danze e segreti millenari, custoditi con cura gelosa e attenta dalle donne, figlie di una terra strana che, come si legge in questo avvincente romanzo, vive in una dimensione sospesa tra il tempo che fu e quello che ancora deve arrivare, in un presente dal forte odore di passato ma costantemente teso a un futuro agognato.

Ci sono stati periodi, racconta lo scrittore, “in cui la nostra storia è stata dimenticata. Ma la grandezza del popolo calabrIMG-20151109-WA0002ese sta nel fatto che riusciamo ad andare avanti nonostante tutto”. È questa la tensione verso l’avvenire, ricco di avvenimenti a loro volta frutto di un passato mai davvero superato. “Molte cose che accadono ora rispondono a una logica legata al passato”. Uno degli esempi più forti di un simile legame con la nostra storia (o le nostre storie) è il fatto che “viviamo ancora una forma di paganesimo”, un abito comportamentale che viene celato, una sorta di ‘non detto’ conosciuto da tutti, retaggio della cultura millenaria e mai radicalmente soppiantata dalla modernità.

La discussione si è poi spostata su questioni meramente pratiche relative alle ‘condizioni di vita’ degli scrittori calabresi entro e fuori i confini regionali. Il parere di Gioacchino Criaco per IMG-20151109-WA0001quel che concerne le presunte o reali difficoltà di inserirsi nel panorama letterario nazionale è che non ci sia un complotto esterno, ma “c’è un complotto interno. Un potere locale, economico e politico. L’immobilismo è la linfa che dà vita a questo sistema. Il potere teme la letteratura. Ad esempio, nel corso delle riprese [del film ‘Anime nere’ tratto dall’omonimo romanzo, ndr], noi abbiamo avuto problemi soprattutto con le istituzioni. Il punto è che questi poteri non accettano che qualcosa o qualcuno smuova quell’ordine”. Probabilmente un tale scenario non si presenterebbe in un’altra regione, o forse sì, ma il punto è, per usare le medesime parole dello scrittore, che “tutto ciò che fuori è letteratura, da noi va al di là, crea un dibattito”. Questo perché le tematiche affrontate, nella fattispecie, da tutti i romanzi di Criaco si addentrano nell’anima calabrese, la scrutano e la rivoltano, generando dubbi, perplessità, fascino e attrazione. Magari anche fastidio. Al momento, secondo lo scrittore, è necessario avviare il ciclo giusto per la Calabria, a prescindere da promesse e slogan. Bisogna distruggere il mostro, lasciarsi guidare verso tale distruzione, come avviene ne ‘Il saltozoppo’.

Intanto, mentre CIMG-20151109-WA0000riaco gira l’Italia presentando il suo ultimo nato, il primogenito ‘Anime nere’ giunge in Germania dove la pubblicazione è prevista per il prossimo gennaio, il film diretto da Francesco Munzi fa sold out oltreoceano e nel nostro Paese già si sta progettando una serie televisiva la cui regia verrà nuovamente affidata a Munzi. In definitiva, il narratore di sentimenti estremi, Gioacchino Criaco, è tornato a far parlare della sua, della nostra, terra senza veli, spogliandola innanzi al lettore e presentandola con tutte le sue asprezze e le sue contraddizioni.

 

Daniela Lucia