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Aste giudiziarie truccate, dodici arresti e nove misure interdittive

LAMEZIA TERME (CZ) – Operazione della Guardia di finanza di Lamezia Terme, diretta dalla Procura della Repubblica, che ha consentito di smantellare un sistema di condizionamento delle aste giudiziarie. Sono stati eseguiti 12 arresti e nove misure interdittive.

Dall’inchiesta coordinata dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, sarebbe emersa una serie di turbata libertà degli incanti al fine di condizionare l’esito delle aste giudiziarie. Tra le persone nei confronti delle quali sono state eseguite le misure cautelari ci sono, secondo quanto si è appreso, avvocati, commercialisti, pubblici dipendenti, curatori fallimentari e custodi giudiziari.

A quanti risultano coinvolti nell’operazione sarebbe contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro la pubblica amministrazione ed il patrimonio.

FONTE E FOTO ANSA

Bimbi maltrattati all’asilo, ai domiciliari maestra e bidella

LAMEZIA TERME (CZ) – La Polizia ha arrestato e posto ai domiciliari una maestra ed una bidella di una scuola dell’infanzia di Lamezia Terme accusate di maltrattamenti aggravati ai danni di alcuni bambini.

Gli arresti sono stati fatti dal personale del commissariato di Lamezia Terme in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica. Dalle indagini, riferiscono gli investigatori, è emerso “il clima di vero e proprio terrore” che regnava nell’asilo.

Fonte e foto Ansa

Lamezia, tornano i commissari in comune, Mascaro inizia lo sciopero della fame

LAMEZIA TERME (CZ) – Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dall’Avvocatura dello Stato della sentenza del Tar, emessa lo scorso 22 febbraio, che annullava lo scioglimento del Comune di Lamezia Terme deciso nel 2017 per infiltrazioni mafiose.

La decisione del Consiglio di Stato sospende nuovamente il sindaco Paolo Mascaro, la Giunta e il Consiglio comunale e determina il rientro alla guida del Comune dei Commissari prefettizi. Immediata la reazione del sindaco Mascaro. «I miei legali – ha detto in una dichiarazione – hanno già inviato, ai sensi dell’art. 56 codice giustizia amministrativa, richiesta di audizione in qualsiasi momento, con preavviso di sette ore. Sono disponibile stasera, domani, in ogni istante. Non si può massacrare ancora una Comunità negando l’audizione del suo Sindaco. Lo Stato mi ha già negato colpevolmente l’ascolto, non ripeta ancora l’errore. Ascoltatemi, Lamezia merita rispetto».

MASCARO INIZIA LO SCIOPERO DELLA FAME

Va avanti lo sciopero della fame del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, contro la decisione del Consiglio di Stato di accogliere la richiesta del Governo di sospensiva della sentenza del Tar con cui era stato annullato lo scioglimento del Comune per condizionamenti mafiosi, con il conseguente ritorno alla guida del Comune dei Commissari prefettizi. «Ciò che sta accadendo – dice Mascaro – offende i principi più elementari della democrazia. La mia protesta ha lo scopo di sottolineare un’esigenza indifferibile: la legge sullo scioglimento dei Comuni per condizionamenti della criminalità va riformata con urgenza per introdurre un reale contraddittorio tra le parti.
L’attuale normativa presenta limiti molto gravi. Non c’è un solo atto della mia Amministrazione di cui mi sia stata contestata le legittimità. I Commissari, inoltre, non hanno mai revocato alcuna nostra delibera. In che cosa consiste, allora, il tanto sbandierato condizionamento mafioso che ha motivato lo scioglimento?».

 

Fonte Ansa, immagine di archivio

Lamezia Terme, si reinsedia il sindaco Paolo Mascaro

LAMEZIA TERME (CZ) – Si è reinsediato il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro rientrato nel possesso delle proprie funzioni dopo l’accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso contro il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme emesso nel 2017 per infiltrazioni mafiose.

Mascaro è giunto nel piazzale antistante la sede del Palazzo comunale dove è stato accolto da un applauso. Smentite alcune voci che erano circolate circa le sue possibili dimissioni all’indomani del reinsediamento.

«La determinazione – ha detto Mascaro parlando con i giornalisti dopo avere nuovamente indossato la fascia tricolore – è di andare avanti. Oggettivamente ci sono troppe tematiche che attendono una pronta risoluzione come, ad esempio, l’approvazione del Piano strutturale comunale».

Fonte e Foto Ansa

Medico assenteista, delegava la segretaria, denunce nel lametino

LAMEZIA TERME (CZ) – Si assentava dal suo studio medico delegando alla segretaria, priva dei titoli, la prescrizioni di farmaci, esami e certificati. Lo hanno scoperto i finanzieri del Nucleo mobile di Lamezia Terme, che hanno denunciato sette persone per una presunta truffa all’Azienda sanitaria e all’Inps.
Indagando sulle assenze del medico i finanzieri, coordinati dalla Procura di Lamezia Terme, hanno scoperto che questi garantiva la propria presenza in studio solo un’ora al giorno.

Da alcune intercettazioni è emerso che, in sua assenza, i pazienti venivano ricevuti dalla sua collaboratrice la quale, con l’assenso del medico, rilasciava i documenti falsificandone la firma. Nella vicenda sono coinvolti anche due medici ospedalieri, un insegnante e due dipendenti di un call center che, stando alla ricostruzione, avrebbero ottenuto false certificazioni attestanti una malattia inesistente per assentarsi dal lavoro. I reati contestati sono anche quelli di esercizio abusivo della professione e falso.

Fonte Ansa

Tar Lazio annulla scioglimento Comune di Lamezia Terme. Le reazioni

LAMEZIA TERME (CZ) – Il Tar del Lazio ha annullato lo scioglimento del Comune di Lamezia Terme deciso dal Governo nel 2017 per infiltrazioni mafiose. Secondo i giudici del Tribunale Amministrativo, infatti, «gli atti gravati non sono riusciti ad evidenziare, per assenza di univocità e concretezza delle evidenze utilizzate, la ricorrenza di un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi, tale da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali in quanto tesa a favorire o a non contrastare la penetrazione della suddetta criminalità nell’apparato amministrativo».

Soddisfatto ex sindaco Mascaro

«Riscattato l’onore di una Città – scrive su Facebook l’ex sindaco Paolo Mascaro -. Merito di una Magistratura che ha combattuto e combatte la criminalità debellandola e sconfiggendola, di una Comunità che ha contrastato e contrasta quotidianamente il malaffare, di tante donne e uomini liberi che dedicano e sacrificano, con coraggio e passione, la loro vita per il territorio che amano».

De Biase: «Ridata la giusta dignità alla Città di Lamezia Terme»

«L’accoglimento del ricorso sullo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia, presentato dall’ex sindaco Paolo Mascaro e dalla sua giunta, ha restituito dignità all’intera comunità». Sono le parole del già presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme, Salvatore De Biase.

«Era giusto ed opportuno – osserva De Biase – attendere con fiducia la decisione del TAR del Lazio che testualmente ha disposto ‘l’annullamento del gravato provvedimento di scioglimento’. Alla luce della sentenza occorre dare merito ad un sindaco battagliero che ha creduto nella possibilità di far emergere la verità e sottolineare il ruolo della Magistratura che ha agito in piena libertà e con l’autonomia che la contraddistingue». «Oggi, più che mai, occorre chiudere – aggiunge De Biase – una pagina dolorosa che ha colpito gran parte della città sana e onesta, desiderosa di proseguire un cammino di crescita e di sviluppo sociale e culturale. E’ quantomai opportuna l’apertura di una nuova fase: aprire le porte del Comune, ascoltare i cittadini, le OO.SS., gli ordini professionali e i sindacati, interagire con i Comuni limitrofi, con i quali è fondamentale operare concretamente in sinergia, e instaurare un dialogo costruttivo con il capoluogo di Regione. Temi importanti, come quello della sanità, devono essere affrontati congiuntamente da tutti gli attori coinvolti per dare quelle risposte che, oggettivamente, sono dovute alla Città di Lamezia Terme e a tutti i Comuni del comprensorio lametino».

Lamezia Terme, sgominate due bande di rapinatori

LAMEZIA TERME (CZ) -Una imponente operazione dei carabinieri sta portando dalle prime ore di oggi all’arresto di soggetti coinvolti in una serie di furti e rapine compiuti tra la Calabria e la Sicilia. L’operazione riguarda le città di Lamezia Terme, Cosenza, Corigliano – Rossano, Seminara, Catania e Venezia.

I carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme, stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, nei confronti di 11 indagati, di cui 4 italiani e 7 rumeni, appartenenti a due distinti gruppi criminali, ritenuti responsabili di furti e rapine perpetrati in danno di uffici postali ed esercizi commerciali del lametino.

Le indagini, iniziate nell’aprile 2018, hanno permesso di documentare l’esistenza di un primo sodalizio criminale, costituito dai 4 soggetti italiani ed operante su varie località della Sicilia e della Calabria, specializzato nella commissione di rapine ai danni di uffici postali.

Parallelamente è stata documentata l’esistenza di un secondo sodalizio criminale, costituito dai 7 soggetti rumeni, operante su varie località della Calabria e dedito alla commissione di rapine e furti con il metodo della c.d. “spaccata” in danno di aziende ed esercizi commerciali.

Alle 10.30 di oggi è in programma una conferenza stampa per spiegare i dettagli dell’operazione.

Malore dopo partita di calcetto, salvato dal defibrillatore

LAMEZIA TERME (CZ) – Si è sentito male al termine di una partita di calcio ed è stato salvato grazie alla presenza di un defibrillatore nell’impianto. È successo nella serata di ieri ai campetti di calcio in via del progresso a Lamezia Terme.

La presenza del defibrillatore e la prontezza di riflessi dei due soccorritori Giovanni De Fazio, vigile del fuoco in servizio al comando di Catanzaro, e Angelo Torcasio, figlio del titolare della struttura, hanno permesso di salvare la vita del loro amico e compagno di gioco. L’uomo, entrato negli spogliatoi, si è accasciato a terra privo di coscienza.

Il compagno di squadra e il figlio del titolare hanno messo in pratica le manovre di rianimazione cardiopolmonare praticando il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Quindi hanno usato il defibrillatore, fino a quando la vittima non ha ripreso le funzioni vitali. Nel frattempo è arrivato il 118 che, d’urgenza, ha trasportato il 44enne al Pronto soccorso dove le condizioni sono divenute stabili.

Fonte e foto Ansa

Girovagavano per strada invece di andare a scuola, denunciati i genitori

LAMEZIA TERME (CZ) – I genitori di nove bambini sono stati denunciati da personale del Commissariato di Lamezia Terme della Polizia di Stato per l’evasione scolastica dei figli.

Gli agenti, nel corso di controlli in aree degradate della città ed in particolare nella località nota come “Ciampa di cavallo”, hanno notato molti minori girovagare per le strade in orario scolastico. Dagli accertamenti svolti nel vicino istituto scolastico dall’Ufficio controllo del territorio del Commissariato, è emerso che i 9 bambini, iscritti alla scuola dell’obbligo per l’anno 2018/2019, non hanno mai frequentato le lezioni.

Il personale del Commissariato di Lamezia Terme ha quindi identificato i 18 genitori, denunciandoli alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Contestualmente è stata interessata la Procura presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro per i provvedimenti a tutela dei ragazzi.

Fonte Ansa

‘Ndrangheta, maxi sequestro di beni nel lametino

LAMEZIA TERME (CZ) – Beni per circa un milione e mezzo di euro sono stati confiscati e sequestrati dalla Guardia di finanza a sei persone tra esponenti di spicco e prestanome di una cosca di ‘ndrangheta di Lamezia Terme. Per tre di loro è stata anche disposta la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per quattro anni.

Il provvedimento di sequestro e confisca è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo.

Dalle indagini svolte è emerso che i beni nella disponibilità dei sei destinatari del provvedimento sono di valore del tutto sproporzionato e ingiustificato rispetto ai redditi dichiarati e al tenore di vita mantenuto.
La misura ha riguardato tre ville, delle quali una in corso di costruzione, tutte ubicate a Lamezia Terme, un terreno con annesso appartamento sempre nella città della Piana, e un terreno all’interno del quale è stata abusivamente costruita una villa, due moto e nove autovetture, una delle quali d’epoca.

Fonte Ansa