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Apertura straordinaria al pubblico del Bastione dei Cavalieri di Malta

LAMEZIA TERME – Così come annunciato già in occasione della presentazione del Bastione dei Cavalieri di Malta acquisito al patrimonio comunale, e prima dell’avvio dei lavori di ristrutturazione della torre costiera e della sua area circostante che partiranno nei prossimi giorni, l’Amministrazione comunale ha organizzato una giornata straordinaria di apertura per consentire la visita alle scolaresche e alla cittadinanza per giovedì 15 maggio dalle 9 alle 17.30.

La storica e imponente torre costiera, simbolo della città di Lamezia Terme, recentemente acquisita al patrimonio comunale, dopo i lavori di pulizia e sistemazione, aprirà le sue porte al pubblico e sarà finalmente fruibile e visitabile.

I lavori già appaltati riguardano il restauro conservativo delle facciate esterne e la sistemazione di un’area di accesso al bastione.

Nell’ambito degli interventi di valorizzazione e promozione, l’Amministrazione comunale, lo scorso anno, ha perfezionato l’acquisto dell’edificio, risalente alla metà del XVI secolo, che era di proprietà privata fin dal 1806.  Da quel momento la giunta comunale ha lavorato per il progetto di sistemazione del prospetto esterno con l’obiettivo di rendere visitabile il monumento organizzando un’area di accesso e attrezzando un percorso interno di visita.

Caretta Caretta recuperata da pescatori, si salverà? FOTO e VIDEO

LAMEZIA TERME – Una domenica mattina passata al mare nei pressi del pontile ex Sir. Due pescatori – uno è accompagnato dalla famiglia – avvistano un elemento in acqua: è una tartaruga. Una Caretta caretta, specie protetta. È ferita da un amo, sul guscio presenta della mucillagine. La tartaruga viene recuperata, nel frattempo viene chiamata la Guardia costiera. L’animale viene idratato, invano si cerca di liberarlo dall’amo che mette a repentaglio la sua vita. Sul posto giungono La Gamba, maresciallo della Guardia Costiera, Stefania Giglio, biologa del Centro Studi Cetacei Onlus, Battista Bonello e Antonio Romanello, veterinari dell’Asp – area C di Lamezia Terme. La tartaruga è stata chiamata Marti, è un piccolo di circa 5 anni del quale non è stato possibile individuare il sesso. Ora è stata portata nel centro di recupero di Isola Capo Rizzuto: anche se è domenica, dovrà essere operata urgentemente altrimenti rischia di non sopravvivere.

Non è la prima tartaruga ritrovata sul Tirreno: negli ultimi due mesi si contano fino a tre esemplari al giorno ritrovati sulle coste tirreniche. Nel 90 % dei casi si tratta di animali morti. Le cause di una simile moria sono ancora sconosciute, le analisi per individuarle sono in corso. Quanto agli animali vivi, il più delle volte sono intrappolati dai fili delle lenze.

Quando viene avvistato un animale, è molto importante segnalarne la presenza. Si attiverà così la rete d’intervento per gli spiaggiamenti degli animali acquatici, individuata con DPGR – CA n. 104 del 29 Luglio 2013. Ne fanno parte le Asp (Azienda Sanitaria Provinciale), le sezioni degli IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) e, tra gli altri, le Capitanerie di Porto e il Centro Studi Cetacei Onlus che opera a titolo gratuito e volontario.

 

 

Il video

 

 

 

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Rita Paonessa

A Lamezia va in scena il Costabile Pop Contest 2


LAMEZIA TERME (CZ) – Anche quest’anno, nell’ambito dell’undicesima edizione di RICRII– Residenza teatrale Ligeia Lamezia Terme , Scenari Visibili ha riproposto ieri sera, presso il Teatro Politeama di Lamezia Terme, il Costabile Pop Contest 2, omaggio ed invito alla traduzione in chiave contemporanea della poetica di Franco Costabile (Sambiase 1924 – Roma 1965).

Poeta ermetico e professore di Lettere, caro amico di Giuseppe Ungaretti, sostenitore della lotta ai baroni, padroni del meridione del ‘900, lacerato da un talento mai riconosciuto, deluso dall’abbandono del padre prima e di sua moglie poi, alfiere della lotta alla rassegnazione, proprio quella che, il 14 Aprile del 1965, Costabile non è più capace di combattere, togliendosi la vita nella sua casa a Roma.

E alla sua memoria, i giovani lametini si sono messi in gioco per raccontare e ricordare la vita di un loro concittadino che ha dato lustro a Lamezia Terme. Il Contest è rivisto in chiave contemporanea, dove musica, poesia, teatro vengono fusi insieme per esaltare attraverso l’arte, la maestria di un poeta forse troppo poco conosciuto. Ed anche per questo, nasce l’idea lanciata da Scenari Visibili di concerto con altre associazioni del territorio e non, come l’Associazione Felice Mastroianni, Luogo della Memoria, Premio Franco Costabile, Associazione culturale UNA, e le associazioni Che cosa sono le nuvole e Aleph arte: quella di intitolare il Teatro Politeama proprio al poeta sambiasino. (petizione online)

Apre il Contest un ragazzo, Pierpaolo Sacco, che racconta di aver conosciuto la poetica di Franco Costabile parlando con il suo macellaio di fiducia, il quale gli confessa: “Sai perché lui decise di morire? Perché nessuno lo calcolava!”
Da qui in poi il palco si riempie di colori e di arte:

Fabio Tropea, con un mix perfetto di xilofono, percussioni, viabrazioni, fiato e tamburi, realizza una composizione affascinante ispirata alla poesia “Cuori di arancio”;

Seguono i Glam, un gruppo musicale formato da Francesco Ciccia, Marco Giudice, Francesco Viterbo, Ferruccio Cimino. I ragazzi hanno realizzato una soundtrack molto  intensa che ha accompagnato alcuni estratti di una poesia di Costabile;

I Kingwound di Francesco Pileggi, Giuseppe De Paola, Andrea Mazza hanno optato per un metal rock e nel secondo pezzo, Dario Natale ha recitato alcuni passi di Aldo Palazzeschi;

Il gruppo Jiurrande di Luca Vittorino ha cantato due pezzi, intitolari “Rosa” ed “Elastici”, ispirati alla poetica di Franco Costabile.

A seguire, si sono esibiti un gruppo di ragazzi, appositamente organizzati per l’evento. La poesia di Costabile è rivisitata ed integrata da Domenico D’Agostino, accompagnato da Aldo Tomaino alla chitarra, Vincenzo Buccinnà alle percussioni ed una affascinante Linda Adamo al violino. Dopo “Elezioni” e “Ultima uva”, il terzo pezzo “La rosa nel bicchiere” ha visto la partecipazione di Antonio Belsito, cimentatosi in una brillante performance della poesia, da far venire i brividi.
Il sesto gruppo messosi in gioco era formato da Chiara Sacco che ha recitato la traduzione di “Let the water’s scream”, una composizione di Salvatore Perri che ha poi intonato il suo pezzo in originale, mentre Vincenzo D’audino danzava sulle sue note.

E’ stata poi la volta di un laboratorio teatrale, curato da Roberta Renda, che ha messo in mostra la performance “IOSUD, MIOSUD”. Gli attori sono stati: Kiara Sacco, Antonio Torcasio, Giancarla Torcasio, Soukaina Maktoum, Michele Serratore, Roberto Calimeri.

 

Michelangelo Mercuri, frontman del gruppo lametino Dissidio, ha recitato l’ “Ultima uva”, accompagnandosi con la melodia della sua chitarra.

Ha chiuso il contest una performance teatrale di Matteo Caputo e Dario Natale, il quale ha recitato alcuni versi di Giuseppe Semeraro.

 

Scenari Visibili tiene a fare un ringraziamento particolare a Valeria D’Agostino, organizzatrice, tra gli altri, e addetta alla comunicazione ed ai tecnici Pasquale Truzzolillo, Camillo Benzo ed Enzo Giudice.

 

Roberto Tarzia

 

 

 

 

Arrestato consigliere comunale di Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Un consigliere comunale di Lamezia Terme, Raffaele Mazzei, è stato arrestato nella sua qualità di commercialista dai finanzieri del gruppo di Lamezia. E’ accusato di peculato per 2,5 milioni e di reati tributari. Sequestrati anche dei beni. Mazzei, recentemente passato all’Udc dopo essere stato eletto nel Pdl e avere poi aderito al Ncd, è indagato in una inchiesta sulla liquidazione della cooperativa edile Capanelle 2000 di cui è stato commissario liquidatore.

Presentazione “fondo librario Gianni e Graziella Riga”

LAMEZIA TERME – La famiglia Riga, dopo la morte dell’on. prof. Graziella  Riga ha deciso di donare alla città di Lamezia Terme i libri e i materiali di studio di Gianni e Graziella Riga.
Lunedì 5 maggio 2014 alle ore 11.00 presso la Biblioteca Comunale di Lamezia Terme  sarà presentato alla città il “fondo librario Gianni e Graziella Riga”, .

Lamezia, al via il Maggio dei libri 2014

LAMEZIA TERME – Con la giornata mondiale del libro, nel 450° anniversario della nascita di William Shakespeare, è stata inaugurata, nella splendida cornice del Palazzo Nicotera, l’iniziativa “Maggio dei libri”, organizzata dal Sistema bibliotecario lametino e dal Comune di Lamezia Terme.
La manifestazione prenderà ufficialmente il via venerdì 2 maggio alle 17,30, a Palazzo Nicotera, con la mostra “Le nuvole di Fabrizio De Andrè”, curata da Vincenzo Mollica, in collaborazione con la provincia di Cosenza, che rimarrà aperta fino al 19 maggio. Le opere selezionate della mostra “Omaggio a Fabrizio De Andrè” sono di Maurizio Carnevali. A seguire si esibirà la Jam session musicale aperta su Fabrizio De Andrè.   Parteciperanno tra gli altri: Ensemble Francesco Muraca, chitarra e voce, Ferdinando Polito, chitarra mandolino e bouzouki, Silvia Laugelli, violino, Giulia Scardamaglia tastiera, Manuel  Pungillo, fiati e percussioni (per iscrizioni: sblametino@gmail.com).
Si proseguirà sabato 3 maggio alle 18,30, nella libreria Tavella, con la presentazione  del libro “La zecca e la mala carne” di Pino Tripodi (Edizioni Milieu 2014). Discuteranno con l’autore: Rocco Mangiardi e Maria Teresa Morano.
L’iniziativa “Maggio dei libri” continuerà giovedì 8 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, con la presentazione del libro “Il sistema Reggio” di Claudio Cordova (Edizioni Laruffa 2013). Discuteranno con l’autore: Salvatore D’Elia e Luigi Maffia. Sabato 10 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, si terrà la presentazione del libro “Foglia di rosa” di Gregorio Fiozzo (Edizioni Gigliotti). Ne discuterà con l’autore Pasquale Allegro.
Martedì 13 maggio alle 18.30, a Palazzo Nicotera, è il turno della blogger Ippolita Luzzo con “Venti Post/umi per voi”, performance arricchita dalle foto di Antonello Aracri e dai disegni di Massimiliano Lorusso.
Mercoledì 14 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, si proseguirà con la presentazione del libro “Confiteor” di Antonella Vincenzo (Edizioni Gigliotti 2013).  Ne discuteranno con l’autore Pasquale Allegro e Maria Scaramuzzino.
Venerdì 16 maggio alle ore 10,30, nell’istituto comprensivo “Ardito-Don Bosco” (adiacenze parco Peppino Impastato), si terrà la presentazione del libro “Alèxandros, storia senza luce” di Francesco Palma (Leonida edizioni). Ne discuterà con l’autore Rosario Piccioni.
Dalle ore 17,30 di venerdì 16 maggio alle ore 24,00 di sabato 17 maggio, nella libreria Tavella, si terrà una singolare iniziativa: “I Promessi sposi no stop” , 30 ore continuate con 200 lettori, a cura dell’associazione “Momenti d’autore”.
Sabato 17 maggio alle ore 18,30, a Palazzo Nicotera, verrà inaugurata la mostra d’arte  “Pensiero volante non identificato” alla presenza dell’artista Lino Strangis.  La mostra rimarrà aperta fino al 31 maggio (per info: Quadrature formedarte).
Domenica 18 maggio alle 17, nella sala consiliare di Carlopoli, sarà presentato il libro “Banditi e schiave”, di Arcangelo Badolati e Giovanni Pastore (Luigi Pellegrini editore). Maria Antonietta Sacco ne discuterà con Arcangelo Badolati. Lunedì 19 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, si terrà la presentazione del libro “Al di là della mala”, di Silvio Messinetti e Claudio Dionedalvi (Edizioni Coessenza 2014) alla presenza degli autori.
Martedì 20 maggio alle 10,30, nel liceo linguistico Tommaso Campanella, il Maggio dei libri continuerà con la presentazione del libro “Provo a raggiungerti”, di Lia Pallone (edizioni Città del Sole). Ne discuteranno con l’autrice Giovanni Martello, Michela Cimmino e Federica Gonzales.
Martedì 20 maggio alle 18, 30, nella sede del Palazzo Nicotera, si terrà la presentazione deli libro “Melanconico Swing” di Francesco Caligiuri (InCalabria Edizioni). Ne discuteranno con l’autore: Pasquale Allegro, Anna Maria Persico, Federico Arcuri.
Mercoledì 21 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, sarà presentato il libro “Profondo Jonio” di Valerio De Nardo (Edizioni Leonida 2013). Ne discuterà con l’autore Nicola Fiorita.
Giovedì 22 maggio alle 18,30,  Palazzo Nicotera sarà ancora lo scenario di un altro interessante appuntamento: “Fabrizio De Andrè – La Buona novella e i vangeli apocrifi”, con Lino Grandinetti e Pino La Scala.
Venerdì 23 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, si terrà la presentazione del libro “All’imbrunire”. Poesie, preghiere e canzoni Filippo D’Andrea. Ne discuteranno con l’autore: Luciana Parlati e Ines Pugliese. Performance musicale di Chiara D’Andrea.
Sabato 24 maggio alle ore 18,30, nella libreria Tavella, si terrà la presentazione del libro “Le stelle non sono lontane” di Candida Morvillo (Edizioni Bompiani), alla presenza dell’autrice.
Lunedì 26 maggio, nell’istituto comprensivo Rodari di Carlopoli, sarà inaugurata la biblioteca scolastica a cura dell‘Amministrazione Comunale di Carlopoli e del Sistema Bibliotecario Lametino.
Martedì 27 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, si terrà la presentazione del libro “Bella e la sua gente”, 2° volume, di Antonio Spena. Ne discuteranno con l’autore: Stefania Vasta, Daniele Rabia, Domenico D’Agostino, letture di Tina Mancuso.
Mercoledì 28 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, verrà presentato il libro “L’archetipo delle emozioni”, di Giovanni Strangis (Edizione Photocity.it). Ne discuterà con l’autore: Tommaso Cozzitorto.
Giovedì  29 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicoterà, si proseguirà con la presentazione del libro “Molto dopo la mezzanotte” di Ines Pugliese (edizioni Gigliotti). Ne discuterà con l’autrice Luciana Parlati.
Venerdì 30 maggio alle 18,30, Palazzo Nicotera ospiterà la presentazione del libro “E poi ci sei tu”, di Antonella Ferraro. Ne discuterà Giovanna Assisi.
Sabato 31 maggio alle 18,30, a Palazzo Nicotera, presentazione del libro “I migliori film della nostra vita” di Augusto Porchia (edizione Calabria Letteraria). Ne discuteranno con l’autore Pasquale Allegro, Antonio Bagnato, Filippo D’Andrea e Cesare Perri.

La galleria muta di Paolo Scarfone

L’artista Paolo Scarfone, in mostra dal 17 aprile al 17 maggio presso la galleria d’arte Be Cause Artspace di Lamezia Terme, attraverso la materia nitida ed essenziale della carta, propone un’indagine sperimentale che abbraccia il campo della semiotica e dell’estetica.  Tale progetto, che prende il nome di “Galleria muta”, si configura come un tentativo di riappropriazione di senso in un mondo che tende sempre di più a escludere la comunicazione e la relazione interpersonale. Con la serie di opere realizzate utilizzando i linguaggi Braille (ipovedenti), LIS (sordomuti) e LORM, l’artista ci spinge a riflettere su quanto sia difficile comunicare tra chi ha tutte le facoltà per farlo e ci pone di fronte a delle domande che riguardano il nostro modo di percepire le informazioni prodotte da qualcun altro. Una moltitudine di segni si staglia delicatamente su una serie di carte realizzate a mano, a voler rimarcare il legame intimo quasi atavico con la materia. Come se l’artista volesse mettere in risalto quella magia che sta alla base del processo creativo e che porta alla realizzazione di un prodotto finito. Inoltre l’uso di codici linguistici non facilmente decifrabili per chi possiede la vista e l’udito, ma al tempo stesso leggibili perché oggettivi, costringe chi osserva a compiere uno sforzo interpretativo e a dare un significato personale alle opere. Il percorso espositivo inizia con un’installazione esplicativa del concept che è alla base del progetto, prosegue poi con opere dotate di un’aura misteriosa come VeDio, Percorsi, Matrioska, Lib(e)ero libro d’artista, Appartenenza. Tutte presentano come comune denominatore la ricerca della spersonalizzazione, ovvero l’assenza dell’elemento emozionale. Paradossalmente il tentativo di ottenere la massima oggettività produce l’effetto contrario, cioè fa sì che lo spettatore s’interroghi su ciò che sta vedendo e gli attribuisca un suo personale significato non univoco. Chi osserva si trova così di fronte a una domanda: “È possibile oggi, nell’era multimediale, trovare un modo di comunicare universalmente valido, cioè in grado di colmare le distanze tra gli individui, sia nel caso in cui essi appartengano allo stesso gruppo sociale, sia quando siano messe in relazione culture diverse?”. A questa domanda Paolo Scarfone non dà una risposta, non offre alcuna ricetta, piuttosto smuove le coscienze verso l’assunzione della consapevolezza di un dato effettivo: la mancanza di una reale comunicazione tra gli individui, sia nel caso in cui si adoperi un linguaggio verbale che non verbale. Eppure un barlume di speranza resta, perché la “Galleria muta” diventa parlante quando il messaggio che l’artista vuole comunicare è interiorizzato dallo spettatore in modo differente ma pur sempre valido, quando la visione estetica si traduce istantaneamente in pensiero. A quel punto  la distanza tra mittente e destinatario si accorcia inevitabilmente. Ecco perché il linguaggio dell’arte, nelle sue diverse forme,  è in grado di superare le barriere tra le persone, di farsi comprendere  da chiunque indifferentemente.

                                                                                                                                                                           Marianna Leone

Tetro Politeama di Lamezia Terme, II edizione premio Bertoli

LAMEZIA TERME – Il 18 Aprile, presso il Teatro Politeama di Lamezia Terme, si terrà la seconda edizione del PREMIO PIERANGELO BERTOLI, inserito nell’XI edizione di RICRII/Residenza Teatrale Ligeia.

Dedicato al cantautore sassolese, alla sua originalità, al suo sensibile estro creativo, con il pieno appoggio della famiglia Bertoli, l’intento è quello di premiare i cantautori che come lui, portano avanti testi originali e creativi che sanno come arrivare al cuore della gente.

Pierangelo Bertoli è stato un grande cantastorie. Ha rappresentato perfettamente nei suoi testi, la sua terra, L’Emilia. Spaziando dalla musica popolare al rock con testi diretti e pieni di riferimenti sociali e politici, si autodefiniva “artigiano della canzone”.

Di lui è stato scritto che “l’immediatezza dei messaggi e la sincerità dell’ispirazione sono la peculiarità delle sue composizioni; la denuncia sociale, ora più meditata ora più aggressiva, connota il suo modo di raccontare l’uomo e il tempo in cui vive. Non ci sono coinvolgimenti nel consumismo del mercato, ma semmai una rabbia autentica certo non più attuale nel dilagante qualunquismo, ma frutto anche della maggiore sensibilità che egli ha come portatore di handicap”. Sul palco lametino si esibiranno artisti selezionati nel centro sud Italia.

Con, il sostegno del Comune di Lamezia Terme, della Regione Calabria, del comune di Modena; la collaborazione dell’Associazione Culturale Montecristo, Arci Nazionale, Arci Real, Arci Modena.

A seguire il concerto di Alberto Bertoli; presenta Andrea Barbi.

Fibrosi cistica, presentato a pazienti e familiari il nuovo centro di Lamezia Terme

Un momento del convegno

LAMEZIA TERME (CZ) – Non ne conosceva l’esistenza della fibrosi cistica, alle malattie rare non ci pensava nemmeno. Tre mesi fa è nata sua figlia: le hanno diagnosticato questa malattia grave, la più diffusa nel mondo occidentale. La mamma ci racconta di come all’improvviso sia cambiata la sua vita e delle cure da fare ogni giorno a una bambina vivace. Pazienti e familiari sabato mattina sono giunti all’Ospedale di Lamezia Terme da tutta la Calabria, anche dalle zone più lontane. Qui è stato loro presentato il nuovo centro regionale fibrosi cistica. Dopo la visita alle nuove strutture, presso la sala conferenze ‘Ferrante’ medici e amministratori sono intervenuti al convegno ‘Per continuare un percorso di buona sanità’. Percorso avviato negli anni ’80 nel reparto di pediatria dell’ospedale di Soverato. Pazienti e familiari vi hanno trovato assistenza globale, vicinanza e umanità. Per una malattia come la fibrosi cistica, infatti, strutture e risorse sono fondamentali ma non sufficienti: essenziale è il rapporto umano e quotidiano con i pazienti, medici e infermieri devono accompagnarli giorno dopo giorno. Anche la ricerca è importante per migliorare la qualità di vita e trovare una cura definitiva.

Al convegno reso possibile da Lega Italiana Fibrosi Cistica Calabria, Novartis e volontari lametini, sono state presenti anche le Delegazioni della Fondazione della Ricerca per la Fibrosi cistica. Nel corso della mattinata, Francesco Talarico, presidente del Consiglio regionale e Maria Pompea Bernardi,dirigente regionale della rete ospedaliera, si sono impegnati ad adoperarsi per garantire la continuità dei borsisti del centro regionale fibrosi cistica (fisioterapista e dottoresse).

Giuseppe Tuccio

Il convegno è stato introdotto e moderato da Giuseppe Tuccio. Il direttore del centro ha ringraziato chi ha lavorato a Soverato negli ultimi trent’anni, chi si è adoperato per la realizzazione del nuovo centro e i colleghi e il personale tecnico dell’ospedale di Lamezia per l’accoglienza. Si impegnerà a garantire cura e assistenza a pazienti e familiari. Come gli hanno insegnato i suoi maestri, per il dottore si può e si deve fare di più con meno, il malato cronico non si cura ma ci si prende cura del malato, il malato cronico capisce se un centro funziona appena varca la soglia.

In questo senso ha chiuso il cerchio Gianni Mastella. Dopo gli interventi tecnici, il direttore scientifico della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica ha fatto comprendere la necessità di una visione più complessa della medicina. Questa malattia non richiede solo la cura e l’assistenza, ma anche la presa in carico della persona malata e della sua famiglia e la ricerca (sostenuta dalle iniziative dei volontari della Fondazione). Gianni Mastella ha testimoniato che cosa voglia dire affrontare insieme la fibrosi cistica raccontando di come sia nato il centro a Soverato. Il professore ha richiamato alla mente e ha ringraziato una per una le persone che trenta anni fa, con poco a disposizione, hanno mostrato interesse per questa patologia e hanno consentito di avviare la cura della fibrosi cistica in Calabria e nel Sud senza il bisogno di emigrare: i presenti si sono commossi.

Gianni Mastella

Pazienti e familiari si aggirano nel nuovo centro. Osservano. Chiedono informazioni. C’è entusiasmo. Ma anche spaesamento di fronte al cambiamento. Le infermiere di Soverato nella nuova struttura non ci saranno: in molti ribadiscono l’importanza della relazione quotidiana con loro. Da oggi  parte la sfida: è necessario dare continuità al lavoro fatto fin qui.

 

La storia del centro –  Il nuovo centro regionale è il punto di arrivo di una storia trentennale. Dagli anni ’80 i pazienti sono stati curati nel reparto di pediatria dell’ospedale di Soverato. Dove le competenze e l’impegno delle infermiere e del personale hanno garantito un’assistenza globale e multidisciplinare. Grazie all’opera del dottore Pasquale Alcaro e del direttore del centro nazionale Gianni Mastella, il reparto ha funzionato come punto di supporto al centro nazionale di Verona dal 1982. Nel 1996 vi è stato istituito il centro regionale, collegato con gli altri centri italiani, per delibera di giunta regionale. Dal 2004 è stato avviato lo screening neonatale. A oggi il centro ha in carico 110 pazienti di tutte le età. La cura dei pazienti a Soverato ha consentito di ridurre la migrazione sanitaria. Ridurla ancora di più è uno degli obiettivi del nuovo centro.

Uno studio del nuovo centro

Passato, presente e futuro – Funzionamento, risultati e progetti del centro sono stati tratteggiati dalle tre dottoresse dello staff. Rosa Fasano, oltre alla storia del centro, ha illustrato le modalità di funzionamento della nuova struttura di Lamezia Terme, i progetti di studio già avviati in autonomia e in collaborazione con altri centri d’Italia e quelli che si intendono avviare in futuro. Elisa Madarena ha fatto il punto sui risultati preliminari di dieci anni di screening neonatale, avviato in Calabria nel 2004 e fondamentale per la diagnosi precoce della fibrosi cistica. Lo screening ha coperto il 99% circa dei neonati. Ora l’obiettivo è fare la genetica nelle prime fasi dello screening per ridurre i tempi ed evitare il carico emotivo delle famiglie causato dall’attesa dei risultati. Barbara Vonella, dopo aver ricordato la legge che tutela i malati di fibrosi cistica (legge 548/1993), ha descritto il progetto per l’accreditamento di qualità al fine di migliorare qualità di cura e qualità di vita dei pazienti anche mediante autovalutazione e valutazione fatta dai pazienti stessi.

Il paziente al centro – La centralità del paziente e l’importanza della sinergia tra strutture sanitarie e volontariato sono state sottolineate da Gianna Puppo Fornaro. La presidente della LIFC – Lega Italiana Fibrosi Cistica si è augurata che l’assistenza possa continuare nel tempo. Ha, inoltre, spiegato che la Lega ha ora un nuovo statuto e che le problematiche locali sono problematiche di tutti. Per il presidente della LIFC – Calabria, Michele Rotella, il nuovo centro è frutto di un lavoro fatto da persone serie e segnala la serietà del management pubblico e della politica vicina alla gente.

Il convegno è diventato dibattito sollecitato dal dottore Tuccio e arricchito da voci non calabresi. Giuseppe Magazzù, direttore del centro fibrosi cistica di Messina, ha evidenziato la necessità della sinergia e della negoziazione per cercare di adottare e adattare i criteri di standard di cure. Per il dottore, si deve tendere a fare in modo che per ciascun paziente ci siano risorse adeguate, perciò si devono fare i conti, valutare costi e benefici, fissare priorità. Vincenzina Lucidi, direttore del centro fibrosi cistica ospedale ‘Bambin Gesù’ di Roma, ha posto l’accento sulla multidisciplinarietà: il lavoro condiviso con gli altri reparti consente di assistere il malato di fibrosi cistica che ha bisogno di molti specialisti e al contempo migliorerà tutta la struttura ospedaliera

Decisioni della politica – «Abbiamo fatto tesoro di quanto fatto negli anni passati – ha detto Gerardo Mancuso (direttore dell’Asp di Catanzaro) – e abbiamo cercato di lanciare un progetto che ha l’ambizione di diventare centro di riferimento meridionale». La sanità è di tutti e va oltre le appartenenze politiche per Francesco Talarico, presidente del Consiglio regionale. Nel suo intervento ha sottolineato che nel nuovo centro si unisce la professionalità del dottore Tuccio con le strutture adeguate, il punto di eccellenza collaborerà con tutte le altre professionalità presenti nel nosocomio. Maria Pompea Bernardi, dirigente regionale della rete ospedaliera ha notato che anche per chi politicamente ci ha creduto il nuovo centro di Lamezia Terme porta lustro alla Calabria. «A noi che andiamo al Tavolo Massicci – ha aggiunto – ci consente di dire che stiamo facendo passi da gigante».

Rita Paonessa