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Si era nascosto in un albergo, arrestato latitante

SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE (RC) – Un uomo, ritenuto latitante, era nascosto da una settimana in un locale della zona reggina. Nell’albergo di Sant’Eufemia d’Aspromonte Piero Raso è stato arrestato dai carabinieri

Latitante da diverso tempo

Il 29enne è considerato un esponente della cosca “Cacciola-Grasso” di Rosarno. L’uomo era riuscito a sottrarsi al fermo, datato 9 luglio, da parte della Dda di Reggio Calabria. In quella circostanza, durante l’operazione “Ares”, Raso era stato accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso. A questa bisogna aggiungere il traffico internazionale di droga. Pietro Raso, nel frattempo, si nascondeva nella dependance di un albergo: al momento dell’arresto era con la moglie e la figlia. Il latitante non era stato inserito sul registro dell’albergo. In tal senso sono state avviate le dovute indagini del caso (foto di repertorio). 

‘ndrangheta, latitante arrestato nella Capitale

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei militari della capitale e del Ros, hanno individuato e arrestato a Roma il latitante Filippo Morgante, di 48 anni, indicato come esponente di spicco della cosca “Gallico” di Palmi.

Dai carabinieri Morgante è ritenuto «pluripregiudicato per associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e illecita detenzione di armi».

L’arresto di Morgante, latitante dal mese di ottobre del 2017, é stato il frutto, riferiscono i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, «di una meticolosa e articolata attività d’indagine finalizzata alla sua cattura, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia reggina, avviata nell’autunno del 2017 e supportata da un’ampia attività tecnica».

Latitante calabrese arrestato alla frontiera. Stava tornando in Italia

REGGIO CALABRIA – È durata solo 2 mesi la latitanza di Paolo Cara, di 29 anni, di San Luca. L’uomo, infatti, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Bianco a Brennero (Bolzano) mentre tentava di tornare in Italia accompagnato dal fratello. Cara, ritenuto legato per vincoli di parentela alla potente cosca dei Pelle “Vanchelli” di San Luca, era fuggito in Germania nel febbraio scorso quando era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione “Passo di salto” condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Catanzaro e coordinata dalla Dda catanzarese. Cara è accusato di fare parte di un’associazione che approvvigionava di grossi quantitativi di droga Catanzaro ed i centri del litorale ionico. Le indagini dei carabinieri di San Luca sono iniziate subito dopo la fuga di Cara, che è stato localizzato ad Augusta, in Baviera, e colpito da un mandato di arresto europeo. Ritenendo non più sicuro il rifugio l’uomo ha cercato di rientrare in Italia ma è stato bloccato.

Latitante calabrese arrestato a Fiumicino. E’ accusato di associazione mafiosa

ROMA – La polizia ha arrestato all’aeroporto di Fiumicino il latitante Tito Figliomeni, 49 anni, indicato come elemento di spicco del gruppo Rumbo-Galea-Figliomeni confederato alla cosca Commisso di Siderno. L’uomo, ricercato dal 2010 quando sfuggì all’operazione “Bene Comune” nella quale è accusato di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni, è stato bloccato il 10 marzo scorso a Toronto per violazione della normativa migratoria dal Custom and Border Force, nel quadro della collaborazione tra la Squadra mobile di Reggio Calabria, la Royal Canadian Mounted Police e la Polizia Metropolitana di Toronto, d’intesa con l’Esperto per la Sicurezza italiano ad Ottawa. Dalle indagini, coordinate dal procuratore di Reggio facente funzioni Gaetano Paci e dall’aggiunto Giuseppe Lombardo, è emerso che in Canada, per divergenze sull’apertura di esercizi pubblici con slot-machine, erano sorti contrasti nella ‘ndrina che avevano richiesto l’intervento pacificatore dei Commisso.

Colpo alla ‘ndrangheta, arrestato latitante nel reggino

CITTANOVA (RC) – I carabinieri hanno arrestato a Cittanova Girolamo Facchineri, di 52 anni, personaggio di spicco dell’omonima cosca della ‘ndrangheta, con precedenti di polizia per associazione mafiosa, estorsione e truffa aggravata.
Facchineri era irreperibile dal luglio del 2016, quando si sottrasse all’esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Reggio Calabria perché accusato di aver favorito la latitanza di Giuseppe Crea, di 40 anni, e Giuseppe Ferraro, di 50, elementi di vertice delle omonime cosche dell’area tirrenica reggina catturati nel gennaio del 2016, procurando loro rifugi, beni materiali e assicurandone gli spostamenti ed i collegamenti con i loro familiari e gli altri membri della cosca.
Il latitante è stato sorpreso in un casolare abbandonato nascosto nella vegetazione nel quale sono stati trovati visori notturni, binocoli, ricetrasmittenti, una pistola scacciacani, un boiler per l’acqua calda e pannelli solari per ottenere la corrente elettrica.

Catturato latitante calabrese in Germania, era ricercato dall’ottobre scorso

MONACO DI BAVIERA (D) – Un latitante, Vincenzo Militano, di 29 anni, ritenuto vicino alla cosca di ‘ndrangheta dei Gallico di Palmi, è stato arrestato a Monaco di Baviera (Germania) dai carabinieri della Compagnia di Palmi e della Direzione delle Investigazioni Criminali della Polizia Tedesca, in collaborazione con il Servizio per la cooperazione internazionale – S.i.Re.n.e. ed i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria. L’uomo era ricercato dall’ottobre 2017 per tentata estorsione. L’identificazione, l’individuazione e la successiva cattura sono giunti al termine delle indagini condotte dai carabinieri di Palmi, nel corso delle quali è stato accertato che i familiari di Militano erano in procinto di lasciare l’Italia per andare a trovare il congiunto in Germania. I familiari sono stati quindi pedinati dagli investigatori italiani in costante contatto con la Direzione delle Investigazioni Criminali della Polizia Tedesca. L’uomo è stato quindi catturato vicino all’aeroporto di Monaco di Baviera.

Approfitta di un permesso premio per evadere, arrestato latitante nel Reggino

BIANCO (RC)  –Era ricercato dallo scorso 14 ottobre quanto era evaso dal carcere di Paola approfittando di un permesso premio. Finisce la latitanza di Vito Merigo, 27enne di Palizzi Marina arrestato dai carabinieri di Bianco.

Responsabile di reati come produzione e spaccio di droga, oltre che di rapina e sequestro di persona in concorso e maltrattamenti in famiglia, Merigo stava scontando nel carcere di Paola una pena di 9 anni e 5 mesi di reclusione inflittagli dal Tribunale di Locri.

 Protagonista nel 2009 di una fuga da un centro di recupero del cosentino cui era stato affidato dal Tribunale dei Minori di Messina a seguito di un arresto in flagranza per spaccio, aveva trovato rifugio nel capoluogo reggino, dove si nascondeva in un appartamento disabitato in cui sono stati trovati, oltre ai suoi effetti personali, diversi indumenti e diversi oggetti usati per camuffare l’identità personalei.

La cattura è arrivata al termine di un’articolata attività di indagine, sotto il coordinamento delle Procure della Repubblica di Locri e di Paola con un intenso lavoro tra le componenti dell’Arma.

Le operazioni di localizzazione si sono concluse con la cattura del latitante che, braccato dai militari dell’Arma, ha tentato la fuga a piedi per le affollate vie cittadine.

Al termine delle formalità di rito è stato portato nel carceredi Reggio Calabria “Arghillà” dove, oltre alla pena che scadrà nel 2020, dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria anche del reato di evasione.

Pericoloso latitante serbo catturato dalla polizia a Corigliano

ROSSANO (CS) – Lo hanno fermato per un controllo insieme ad altre persone mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi del porto di Corigliano. E quando gli agenti del commissariato di Rossano unitamente ad alcuni colleghi del reparto prevenzione crimine Calabria settentrionale, lo hanno condotto negli uffici per identificarlo, hanno scoperto che l’uomo era un cittadino serbo, B.Z. di 35 anni, sul quale pendeva un mandato di cattura internazionale. Sprovvisto di documenti, è stato identificato grazie ad un riscontro “AFIS” (Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte). Veniva così accertato che l’uomo era ricercato dalle polizie internazionali per l’applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere per aver commesso numerosi furti in abitazione e rapine sfociate in atti di violenza. In particolare, a seguito di una rapina commessa in provincia di Avellino, si diede ad una rocambolesca fuga in contromano sull’autostrada A16, mettendo in serio pericolo l’incolumità di molti utenti della strada e forzando un posto di blocco della polizia stradale cercando di investire gli agenti dopo avergli puntato contro una pistola dal finestrino. L’uomo, d’intesa con il procuratore della repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla e con il pm di turno Simona Manera, è stato condotto nel carcere di Castrovillari. Non si esclude che B.Z. possa essere l’autore di altre rapine e furti in abitazione avvenuti nella provincia di Cosenza. Per questo gli agenti hanno invitato le vittime a recarsi in commissariato per visionare le foto segnaletiche. 

Reati economici e finanziari, arrestato latitante rumeno

REGGIO CALABRIA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno eseguito un mandato di arresto europeo nei confronti di un cittadino rumeno nato nel 1953. Sottoposto a controllo da una pattuglia del Nucleo di Polizia
Tributaria/G.I.C.O. mentre si trovava nella città di Reggio Calabria, l’uomo è risultato
ricercato dal 2014 poiché destinatario di mandato di arresto europeo per
reati economici e finanziari commessi in Romania.
Amministratore di una società commerciale di diritto
rumeno esercente l’attività di vendita di cereali, l’uomo avrebbe, nell’anno 2008, con
il concorso di altri responsabili, omesso di registrare nelle scritture contabili e
dichiarare alle autorità fiscali le entrate derivanti dall’esercizio dell’attività
commerciale, evadendo in tal modo gli obblighi tributari di quel Paese e
causando un pregiudizio al Bilancio dello Stato per un valore pari a 2.212.937
Leu Rumeni (circa € 480.781,00). Per tali motivi, nel 2014 è stato
condannato a 4 anni di reclusione dal Tribunale di Arad.
Dopo le formalità di rito è stato associato, in stato di arresto, presso la Casa
Circondariale di Reggio Calabria a disposizione del Presidente della locale
Corte di Appello.

Latitante dal 2011, arrestato in Olanda

REGGIO CALABRIA – Era latitante dal luglio del 2011 poiché evaso dai domiciliari. Dopo un lungo periodo di attività investigativa, Gioacchino Bonarrigo, di Cinquefrondi, è stato arrestato in Olanda. L’uomo, ritenuto elemento di spicco della cosca Bellocco di Rosarno, è stato trovato ad Amsterdam ed è ora accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Bonarrigo era destinatario dal 2016 di un mandato di arresto.

SI MUOVEVA IN EUROPA CON DOCUMENTI FALSI

Il 33enne dovrà ancora scontare 2 anni e 19 giorni di reclusione per ricettazione e armi. Si muoveva in diversi Stati d’Europa utilizzando delle false generalità.