Archivi tag: latte

Gli allevatori protestano anche in Calabria. Latte per strada

CROTONE – Un centinaio di allevatori ha partecipato questa mattina, a Crotone, alla manifestazione indetta dall’Associazione regionale allevatori della Calabria.

Provenienti soprattutto da Isola Capo Rizzuto e Cutro, dove sono presenti numerose aziende zootecniche specializzate nell’allevamento di pecore della Calabria, i pastori si sono radunati all’ingresso di Crotone, versando in strada il latte contenuto in una ventina di bidoni.

«Siamo in una situazione se non alla pari anche peggio della Sardegna – ha detto Raffaele Portaro presidente di Ara Calabria -. Il latte ci viene pagato da 65 a 70 centesimi al litro Iva compresa, ma se il prezzo non arriva ad un euro le aziende non sono in grado di soddisfare le esigenze dell’impresa. Basta pensare al costo del foraggio che in Calabria è più alto rispetto al resto d’Italia per via dei costi di trasporto. Chiediamo l’istituzione di in tavolo tecnico per stabilire il valore reale sia alla produzione sia alla trasformazione per portare un utile reale a tutta la filiera».
 

Foto: ANSA Calabria 

Banca del latte, si rinnova l’accordo. Domani la firma del protocollo

COSENZA – Si rinnova il protocollo di intesa tra l’Amministrazione comunale, l’Azienda ospedaliera di Cosenza e la Banca del latte Galatea che da anni vede mettere in campo una fattiva sinergia, con il supporto della Polizia municipale, per rispondere alle esigenze delle mamme e dei loro neonati che necessitano del servizio domiciliare di raccolta del latte materno. Il protocollo di intesa sarà firmato a margine di una conferenza stampa domani 5 luglio alle 12 a palazzo dei Bruzi, a cui parteciperanno il sindaco Mario Occhiuto, il direttore generale dell’A. O. Achille Gentile, il direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore U.O.C. Neonatologia e TIN dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Gianfranco Scarpelli, la dirigente di primo livello della Divisione U.O. Neonatologia nonché responsabile della Banca del latte regionale Maria Pia Galasso, la delegata al Welfare del sindaco Occhiuto, Alessandra De Rosa, e il comandante della Polizia municipale di Cosenza Giovanni De Rose.

Catanzaro, incontro sull’importanza del latte materno

CATANZARO – Promuovere ed intensificare l’allattamento materno,  formare ed informare i genitori su come prendersi cura del neonato, sono questi gli obiettivi del corso per l’allattamento al seno, promosso dal dipartimento Materno infantile dell’ASP di Catanzaro in collaborazione con il reparto di Neonatologia di Lamezia Terme, presentato in una conferenza stampa, coordinata dall’addetto stampa dott. Pasquale Natrella, che si è tenuta nel presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme.

Il corso sugli aspetti legati alla nascita e all’allattamento, rivolto in via prioritaria alle mamme che sono prossime al parto, avrà inizio martedì 7 febbraio nel reparto di Neonatologia dell’ospedale lametino, con la previsione di circa 20 mamme a corso e discussioni in merito agli aspetti legati alla nascita e all’allattamento. L’iniziativa sarà aperta anche alle madri che sono già alle prese con un neonato e con gli interrogativi sull’allattamento.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno in maniera esclusiva fino al compimento del 6° mese di vita, per ridurre il rischio legato alle comuni malattie. Il bambino allattato al seno richiede minori cure mediche e viene meno ospedalizzato. Questa protezione è di lunga durata, per questo il latte materno viene definito «dono prezioso per tutta la vita».

unnamed

Presenti all’incontro insieme al Direttore generale dell’Asp di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, dirigenti medici e responsabili coinvolti nel progetto, che hanno illustrato modalità e finalità del corso.

Per il dott. Giuseppe Perri «l’allattamento al seno è salutare per il valore immunologico, per il valore psichico relazionale della madre ed è del tutto necessario che i nostri servizi perdano la dimensione di organizzazioni statiche. – Nel precisare, inoltre, che è necessario un coinvolgimento attivo della famiglia, il d.g. Perri ha spiegato che bisogna parlare tutti lo stesso linguaggio e che-  spesso il veicolo dell’informazione corretta influenza l’attenzione degli utenti sulla tutela della salute. Evitare messaggi contrastanti aiuta anche a migliorare i servizi, solo la prevenzione può garantire sostenibilità al sistema». Il dottore ha poi richiamato la recente corsa ai vaccini dopo i casi di meningite che ha fatto capire l’importanza di certe pratiche nonostante notizie apprese in modo non ufficiale ma distorte. Parimenti l’allattamento al seno è una pratica naturale, tra le prime che si danno, per la salute del bambino. «Dobbiamo dare – ha concluso il dott. Perri riferendosi alla rimodulazione del comparto materno infantile per le decisioni del commissario Scura – una risposta di efficienza ed efficacia, partendo da pratiche come queste che hanno costi nulli ed un peso però enorme. Su tagli e scelte a noi superiori la risposta è dare un’offerta qualitativamente all’altezza».

Il dott. Domenico Perri, direttore del dipartimento Materno infantile, si è complimentato con la dott.ssa Orsola Ciriaco, direttore del reparto di neonatologia e ha precisato che “l’allattamento al seno era un obiettivo di budget inserito nel bilancio 2016, dunque con tale progetto non vogliamo togliere funzioni al territorio, ma affiancarlo. La nostra azienda – ha spiegato il capo dipartimento – ha preso atto del piano regionale di prevenzione, con questo corso siamo in piena sintonia con le linee dettate dalla Regione e dall’Azienda, al fine di migliorare le prestazioni fornite dalla struttura ospedaliera”. “Con il corso – ha aggiunto il dott. Mimmo Perri – diamo un ulteriore servizio alle nostre utenti, e sarei felicissimo se un giorno anche l’Asp di Catanzaro possa avere una banca del latte”
«La regione Calabria – ha dichiarato la dott.ssa Mimma Mignuoli, referente regionale del progetto – ha dovuto organizzare il Piano di prevenzione rispondendo a tutti gli indicatori nazionali, è stata da sempre sensibile e l’allattamento al seno è tra gli obiettivi di sanità pubblica, infatti è tra i 139 indicatori”. “Si tratta di una catena formata da tanti anelli – ha aggiunto – ed è circolare, laddove uno non può prescindere dall’altro, tutti gli attori devono concorrere agli obiettivi comuni, il Ministero ci sta già chiedendo di rendere conto di quanto si sta facendo».
La dott.ssa Orsola Ciriaco, direttore del Reparto di Neonatologia,  ha sollecitato i sanitari ad essere più convincenti ed incisivi nel persuadere le neomamme ad allattare. «Nei primi giorni dopo il parto ha spiegato – iniziare ad allattare può risultare difficoltoso, il neonato magari fa fatica a bere il latte dal seno. In questi casi il compito dei sanitari deve essere da sprone e da sostegno per non far scoraggiare la puerpera».

«Negli ultimi anni di attività in ambulatorio – ha affermato la dott.ssa  Anna Maria De Sensi, che sarà docente del corso – ho constato che le neo mamme si trovano spesso dopo il parto ad essere confuse, anche per pressioni familiari, specie nella fase dell’allattamento. La parte alimentare – ha aggiunto – è una fase importante della vita della mamma e del bambino, con l’aiuto dei medici di base e di quelli del territorio spero di portare avanti questa esperienza per informare al meglio le madri di oggi ma anche quelle di domani. Il latte della mamma – ha sottolineato – è un dono prezioso che il bambino si porterà per tutta la vita, una bontà di salute cui non possiamo rinunciare. Non esistono controindicazioni, né problemi di salute nell’allattamento al seno, tramite cui la madre rafforza anche le prime difese immunitarie del figlio».

Coldiretti, siglata intesa con società del settore lattiero-caseario

CATANZARO – Firmata l’intesa con i più grandi gruppi alimentari del settore lattiero-caseario: il prezzo del latte alla stalla aumenta fino a 39 cent/litro, questo il risultato raggiunto. «Una notizia che va accolta con viva soddisfazione – fanno sapere da Coldiretti – che indubbiamente avrà effetti positivi e migliorerà il reddito degli allevatori calabresi». «Questa intesa – ha aggiunto Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – rappresenta un risultato importante che rimette al centro il comparto zootecnico lattiero-caseario e offre finalmente una prospettiva positiva su un prezzo non in calo ma stavolta in aumento. Come non ricordare – conclude – la mobilitazione incessante svolta nelle piazze calabresi che ha contribuito a vincere la battaglia  per l’etichettatura di origine di tutti i prodotti lattiero caseari, dopo la quale il mercato ha dato segni di ripresa ogni giorno più forti». Un contratto, dunque, che va a tutelare il reddito degli allevatori calabresi.

 

 

Coldiretti, continua l’impegno per valorizzare il latte italiano

CATANZARO – I cittadini-consumatori possono fare molto e l’accordo al Ministero delle Politiche Agricole li chiama direttamente in causa.  Infatti,  una sempre maggiore  informazione sui prodotti a base di latte cento per cento italiano e l’individuazione di un sistema di indicizzazione per i contratti del latte tra imprese agricole e industriali trasformatori sono i risultati scaturiti dall’incontro tra organizzazioni agricole, industriali e settore della grande distribuzione. Coldiretti Calabria sottolinea che si tratta di un passo avanti nel compimento del protocollo d’intesa per la stabilità e sostenibilità della filiera lattiero-casearia siglato il 26 novembre scorso, anche se le questioni legate al prezzo del latte futuro restano ancora aperte. E’ – precisa la Coldiretti – un ulteriore risultato concreto della mobilitazione che nel novembre scorso ha coinvolto anche in Calabria gli allevatori con presidi nei supermercati sotto lo slogans “Giusto prezzo per il giusto latte!”, “Di latte ce n’è uno solo: quello italiano!”,   La battaglia della Coldiretti continuerà – riferisce Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –  per arrivare al più presto alla determinazione di un giusto prezzo da pagare agli allevatori e alla corretta identificazione dei prodotti che lavorano latte italiano con l’indicazione in etichetta, che impedisca di spacciare come Made in Italy il prodotto importato e questo avrà riflessi positivi anche nella nostra regione. Il prezzo del latte fresco moltiplica quattro volte nel passaggio dalla stalla allo scaffale ma agli allevatori non rimangono neanche quei pochi centesimi necessari per dare da mangiare agli animali. Non è più possibile reggere i costi attuali per produrre il latte senza una adeguata remunerazione del prodotto. Per tale motivo decine di stalle anche in Calabria rischiano la chiusura. La situazione di incertezza riguarda un comparto della zootecnia calabrese che vede coinvolte trecento imprese di produzione e circa un migliaio di addetti operanti nella filiera. Come si ricorderà, a novembre u.s. con l’odg n.23 il Consiglio Regionale della Calabria, su iniziativa della Coldiretti, all’unanimità sostenne l’iniziativa della Coldiretti finalizzate alla tutela della peculiarità del latte calabrese anche con specifico riferimento all’effettivo rilancio della Calabria in termini di valorizzazione dei prodotti del territorio.

Latte, Nicodemo Oliverio (Pd) esprime solidarietà ad allevatori calabresi

Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd, esprime solidarietà agli allevatori calabresi che oggi partecipano con un presidio alla mobilitazione nazionale della Coldiretti in difesa del latte italiano.  “La battaglia contro il latte straniero – spiega Oliverio – si sta diffondendo in tutta Italia, risvegliando i nostri allevatori stanchi di essere sottopagati e di soccombere alla mortificante e ingiusta realtà di avere sugli scaffali degli esercizi commerciali  latte straniero venduto come made in Italy.Nicodemo Oliverio
Una politica del settore lassista ha portato negli anni a danni incalcolabili d’immagine ed economici per i nostri allevatori. E’ ora di rimediare, adeguando il prezzo alla stalla e combattendo le frodi, come già stiamo facendo anche in Parlamento con iniziative a sostegno della produzione nostrana.
Basta con i monopoli.  Il primato italiano della produzione lattiero-casearia – prosegue OLiverio – va salvaguardato e siamo contro il crollo dei prezzi del latte e a fianco dei produttori nella loro giusta lotta per un formaggio e uno yogurt  senza
aggiunte di latte in polvere, come vuole la Ue.
No alla logica delle multinazionali alimentari  e alla cultura del profitto ad ogni costo anche a discapito della nostra salute”.

Il sindaco Occhiuto esprime il proprio sostegno agli agricoltori e allevatori della Coldiretti

COSENZA – Occhiuto, sindaco di Cosenza e presidente della Provincia dichiara: “Ho firmato con grande convinzione a favore della battaglia degli agricoltori e degli allevatori che questa mattina hanno manifestato in piazza dei Bruzi per difendere i loro diritti contro la concorrenza sleale dell’industria europea del latte. Ho apprezzato l’ottima iniziativa realizzata, anche perché i cittadini-consumatori hanno la necessità di essere bene informati sulla provenienza dei prodotti, in modo da scegliere se comprare latte italiano o di un altro Paese”.

La normativa europea del settore, infatti, non prevede di inserire sulle etichette l’origine specifica.

“L’entusiasmo registrato oggi attorno alla manifestazione della Coldiretti – prosegue Occhiuto – è un chiaro segnale non solo dell’importanza del settore dell’agricoltura e dell’allevamento sul nostro territorio, ma anche dell’interesse che esso suscita all’interno della comunità urbana, dove sono comunque ben radicate certe tradizioni. Ho visitato con piacere gli stand con i prodotti derivati dal latte, ed ho trovato molto suggestivo lo spaccato creato in città con i recinti dei bovini. Gli allevatori che attraversano questo momento di disagio, perseguendo una lotta legittima, hanno tutta la nostra vicinanza. Personalmente, tengo a ringraziarli per l’esempio di tenacia che trasmettono nonostante le difficoltà generali che riguardano tutto il Paese”.

Ricotta: consigli utili sul consumo

 

Primo Mastrantoni, il segretario dell’Aduc, ossia Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, da alcune informazioni utili sul consumo della ricotta. La ricotta (di pecora) e’ un alimento “leggero”, fatto essenzialmente di acqua 74%, di grassi 11,5%, di proteine 9,5% e di zuccheri 4,2%, adatta a chi vuole mangiare leggero perche’ 100 grammi di ricotta forniscono appena 157 kcalorie, cioe’ l’equivalente di un bicchiere e mezzo di vino. Dovrebbe essere un “latticino derivato dalla ricottura del siero del latte, residuato dalla lavorazione del formaggio”. La richiesta di ricotta e’ aumentata e alcune ditte aggiungono al prodotto latte o crema di latte, che rende la ricotta più cremosa e anche spalmabile, con effetti piacevoli ma illusori perché viene persa la caratteristica leggerezza del prodotto stesso. Suggeriamo ai consumatori di diffidare da ricotte cremose o “light”. La ricotta e’ di per se’ “light”.