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‘Ndrangheta, sequestrata lavanderia nell’alto tirreno cosentino

DIAMANTE (CS) – La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha confiscato la lavanderia industriale “Iacovo Maria”, con sede a Diamante (Cosenza), ritenuta nella disponibilità di Antonio Mandaliti, arrestato nell’estate del 2016, insieme alla moglie, nell’ambito dell’operazione “Frontiera”, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha colpito gli interessi, anche economici, della potente cosca Muto, egemone nel comprensorio di Cetraro.
Il decreto è stato emesso dal Tribunale di Cosenza al termine delle indagini patrimoniali svolte dalla Dia, i cui esiti sono confluiti in una proposta avanzata dal Direttore della Dia all’ autorità giudiziaria che aveva già portato al sequestro del bene. Secondo il Tribunale, la lavanderia industriale è “frutto del reimpiego di attività illecita in periodo di pericolosità sociale del proposto”. Per Mandaliti è stata disposta anche la sorveglianza speciale per 3 anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Sequestrata lavanderia di un presunto esponente del clan Muto

DIAMANTE (CS) La Dia di Catanzaro ha sequestrato a Diamante una lavanderia industriale riconducibile ad un presunto esponente della cosca Muto della ‘ndrangheta, Antonio Mandaliti, di 60 anni, ma formalmente intestata alla moglie, Maria Iacovo. Mandaliti é stato arrestato insieme alla moglie nell’ambito dell’operazione “Frontiera”, eseguita nell’estate del 2016 , su direttive della Dda di Catanzaro, contro la cosca Muto. Il decreto con cui é stato disposto il sequestro è stato emesso dal Tribunale di Cosenza sulla base di un’articolata proposta di prevenzione personale e patrimoniale avanzata dal direttore della Dia e basata sull’esito di indagini patrimoniali condotte dagli investigatori della Sezione operativa di Catanzaro e che hanno interessato un arco temporale compreso tra il 1997 ed il 2015. La lavanderia industriale riconducibile a Mandaliti, secondo il decreto di sequestro “appare, per come ipotizzato nel procedimento ‘Frontiera’, come frutto o reimpiego di attività illecita”. (Immagine di repertorio)

 

Assenza autorizzazioni di scarico, posti sigilli ad una lavanderia industriale

MONTALTO UFFUGO (CS) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto a seguito di controlli mirati alla prevenzione di reati ambientali hanno posto sotto sequestro per mancata autorizzazione allo scarico due lavatrici industriali all’interno di una lavanderia nel Comune di Montalto Uffugo. Dai controlli è infatti emerso che la ditta confluiva le acque reflue industriali derivanti dalla lavorazione della stessa in pubblica fognatura attraverso un sistema interno fognario, tutto ciò avveniva senza le dovute autorizzazioni previste per lo scarico delle acque in fognatura. Si è pertanto deferito all’autorità giudiziaria il proprietario della lavanderia per violazione alla normativa ambientale, posto sotto sequestro le due lavatrici industriali ed i pozzetti interessati agli scarichi delle stesse.