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Al via “Energicamente”, il progetto di Legambiente rivolto alle scuole

COSENZA – Si terrà domani venerdì 20 ottobre alle ore 17 a Cosenza, la presentazione del progetto regionale, rivolto alle scuole, promosso da Legambiente e da Estra, multiutility italiana nel settore dell’energia impegnata per la sostenibilità e la qualità ambientale. Dopo un’esperienza ultradecennale presso migliaia di scuole, il progetto Energicamente da quest’anno cambia e diventa un progetto online rivolto alle scuole di tutta Italia. L’evento di presentazione si terrà all’interno dell’Istituto comprensivo statale Cosenza III “Via Negroni” alla presenza della dirigente scolastica Marina Del Sordo insieme alla referente Annarita Greco; del presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone e della componente della segreteria regionale dell’Associazione Daniela Amatruda che illustreranno il progetto ai docenti. Prenderà parte all’evento anche il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Energicamente è il progetto dedicato al mondo della scuola, volto a coinvolgere bambini, ragazzi, insegnanti e famiglie sul tema dell’innovazione energetica e sensibilizzare al consumo sostenibile nel rispetto dell’ambiente. Prevede: un percorso ludico didattico dedicato alle classi degli ultimi due anni della scuola primaria e del triennio della scuola secondaria di primo grado, caratterizzato da un ambiente di apprendimento digitale con lezioni e giochi on line, un concorso finale di merito; un corso di formazione per Insegnanti, su piattaforma e-learning, riconosciuto dal MIUR a sostegno del percorso educativo svolto in classe. In palio ci sono gli EstraDay, una festa dell’energia organizzata nella scuola vincitrice, una per ciascuna regione.

 

Caccia, la denuncia di Legambiente: «Rischio di danni ambientali»

COSENZA – La caccia causerebbe danno ambientali consistenti: questa la denuncia di Legambiente Calabria, la quale ha inviato un esposto alle prefetture di Cosenza e Reggio Calabria, al ministro dell’Ambiente, cui chiede informazioni sui provvedimenti assunti dallo Stato a tutela dell’ambiente. Nello scorso mese di agosto, l’associazione aveva già inviato al governo una richiesta urgente perché fosse posticipata l’apertura della stagione venatoria, sottolineando l’eccezionalità della situazione determinata dall’assenza prolungata di precipitazioni, da temperature sopra la media e da numerosi incendi boschivi in vaste aree del nostro Paese, che hanno messo e mettono fortemente a rischio la conservazione della fauna. Non avendo ricevuto riscontro alcuno, Legambiente ribadisce che l’esercizio dell’attività venatoria è consentito purché non contrasti con l’esigenza di conservazione della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato. Infatti, le conseguenze della grave siccità dei mesi  trascorsi e degli eccezionali incendi di vegetazione hanno avuto implicazioni rilevanti su alcune delle fasi biologiche più delicate per la sopravvivenza delle specie selvatiche: la migrazione prenuziale, per l’avifauna, e la riproduzione e lo svezzamento della prole, per tutte le specie. Le condizioni climatiche dell’anno in corso hanno determinato in tutta Italia una situazione accentuata di stress in molti ecosistemi. Gli ultimi nove mesi sono stati i più secchi dal 1800 e da dicembre 2016 ad agosto 2017 è stato registrato un deficit di piogge del 40%, mentre, nel contempo, il mese di agosto ha fatto registrare un’anomalia pari a +2.53°C sopra la media del periodo 1971/2000, risultando così il terzo più caldo dal 1800. Una situazione aggravata ulteriormente da una drammatica espansione del numero degli incendi e della superficie percorsa dal fuoco, con oltre 135.470 ettari devastati in tutta la penisola dall’inizio dell’anno all’11 settembre, di cui 31.300 ettari ricadenti in aree protette afferenti all’Elenco Ufficiale delle Aree Protette, ben 33.384 ettari all’interno delle Zone di Protezione Speciale istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE e 36.929 ettari all’interno dei Siti di Importanza Comunitaria istituiti ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (dati European Forest Fire Information System – EFFIS, elaborazione Legambiente) intaccando per molti mesi o, nel caso di habitat forestali, per anni, alcuni degli ambienti naturali e degli habitat protetti più preziosi per soddisfare le esigenze essenziali di rifugio, trofiche e riproduttive delle popolazioni di fauna selvatica presenti in Italia.

«Già in condizioni ordinarie –  ha commentato Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria –, per poter essere autorizzata, la caccia ha l’obbligo di essere supportata da dati oggettivi, puntuali e aggiornati. La Regione Calabria l’ha autorizzata senza che sia stato fatto il monitoraggio a scala regionale delle specie cacciabili, né la lettura e l’analisi dei tesserini venatori per valutare l’impatto dei carnieri realizzati. Ciò senza alcuna banca dati regionale regolarmente implementata che supporti scientificamente le autorizzazioni annualmente rilasciate. Senza valutazione di incidenza relativamente ai siti Natura 2000 percorsi dal fuoco nel 2017. A fronte di ciò e delle condizioni di rischio non ordinarie per la conservazione della fauna appena illustrate, Legambiente denuncia quindi che la caccia – il cui obiettivo è l’uccisione diretta di specie di fauna selvatica – rende irrimediabile e concreta la minaccia imminente di danno ambientale».

“Metauros”, Legambiente Calabria si costituirà parte civile

GIOIA TAURO (RC) – «L’operazione Metauros restituisce ancora una volta l’immagine di una Calabria “compiacente” sulla questione del business dei rifiuti e sugli illeciti anche nella depurazione delle acque. Affari milionari a discapito della salute dei cittadini costretti a pagare anche tasse elevate, così come ribadito da anni nei Rapporti Ecomafia di Legambiente. Ci costituiremo parte civile per rafforzare il lavoro di indagine della Procura, in particolare sulle ricadute che i fanghi industriali, trasformati in fertilizzanti, hanno potuto causare alla salute dei cittadini e all’ambiente e ci batteremo affinchè i colpevoli vengano condannati. Il malaffare non può e non deve in alcun modo vanificare il lavoro fatto, sulla gestione e sul riciclo dei rifiuti, da aziende ed amministrazioni virtuose».   Questo il commento di Legambiente Calabria a seguito dell’inchiesta, realizzata da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri coordinati dalla Dda di Reggio Calabria, che ha portato ieri all’arresto di 7 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno, intestazione fittizia di beni e traffico organizzato di rifiuti. «Altra questione – prosegue – sono gli interessi legati ai trasporti dei rifiuti, tema sul quale la nostra Associazione si batte da tempo anche con la Regione, affinchè venga promosso il principio di prossimità degli impianti per evitare il ‘valzer’ dei rifiuti da una parte all’altra della Calabria e fuori regione».

Depurazione fanghi. «Negli ultimi anni – afferma Legambiente Calabria – abbiamo cercato di fare luce sulla depurazione dei fanghi con un dossier, presentato in occasione dell’arrivo annuale di Goletta Verde sulle nostre coste, per capire dove vanno a finire i fanghi, osservazioni e punti di domanda che oggi trovano conferma nelle indagini sulla “Iam” di Gioia Tauro e sulle indagini di altre Procure, come per esempio quella di Paola (Cs).  E ancora la legge sugli ecoreati, approvata lo scorso 19 maggio 2015 a seguito di una lunga battaglia portata avanti per 21 anni da Legambiente – continua – ci consente oggi di poter avere gli strumenti legislativi per assicurare alla giustizia ‘i ladri del futuro’. Nonostante il trend positivo dato dal calo dei reati ambientali dopo l’entrata in vigore della legge, in particolare nelle regioni a tradizionale insediamento mafioso (nell’’ultimo Rapporto Ecomafia la Calabria è passata dal secondo al quarto posto), sono ancora tanti problemi da affrontare a partire dal fenomeno della corruzione».

 

Ricicla Estate, l’iniziativa si conclude a Belvedere e Cosenza

COSENZA- Ricicla Estate chiude il mese di luglio nel cosentino con Belvedere Marittimo e Cosenza città. Nel corso del mese, il team ha fatto tappa anche a Villapiana lido, San Giovanni in Fiore, Cariati, Scala Coeli e Marina di Sibari.

Ricicla Estate è la campagna di sensibilizzazione per la promozione della raccolta differenziata sostenuta da Legambiente Calabria in collaborazione con Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, giunta alla terza edizione in Calabria e che si terrà sino al prossimo 9 settembre.

In ogni tappa, i volontari saranno presenti sulle spiagge o nelle piazze per coinvolgere residenti e turisti in attività ludiche e di riciclo seguendo il motto della campagna: «Diventa protagonista dell’estate e regala un atto d’amore alle nostre località turistiche. Basta un piccolo gesto e tanta buona volontà».

RICICLA ESTATE

A Cosenza il team è stato ospite della Città dei ragazzi. Alle attività hanno preso parte i presidenti e gli educatori delle tre cooperative che gestiscono la struttura.

Circa un centinaio i bambini presenti che, attraverso giochi e attività formative, hanno capito il perché sia importante rispettare l’ambiente e svolgere una corretta raccolta differenziata.

A Belvedere marittimo le attività si sono svolte sulla spiaggia del Lido Baia con il supporto dei soci del circolo guidato dal presidente Carlo Gaglianone. Presente anche il vice presidente Sergio Arcuri.

La responsabile della campagna per la Calabria Caterina Cristofaro e lo staff composto da Francesca e Carolina Mendicino e da Stefano Rugieri hanno consegnato ai presenti i gadget CONAI ed hanno fornito loro tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio la modalità corretta per differenziare i rifiuti. Al termine della giornata, sono stati posizionati dei particolari bidoncini per depositare i rifiuti di imballaggio in modo differenziato, dando loro una nuova vita e permettendo ai consorzi che fanno parte del sistema Conai, che garantiscono il riciclo, di trasformare quello che prima era solo un rifiuto, in una preziosa risorsa. I rifiuti raccolti faranno parte di un monitoraggio i cui dati verranno forniti al termine della campagna.

All’interno dello stand, i cittadini sono stati informati anche su altre due campagne di Legambiente: “Plastic free sea” – nata a causa di una presenza davvero massiccia di plastica in mare e sulle coste riscontrata da Goletta Verde, un rifiuto tra i più persistenti nell’ambiente ed anche più dannoso per l’ecosistema e la fauna marina; “People4Soil”, la campagna di sensibilizzazione alla quale partecipano oltre 300 associazioni per richiedere, attraverso una raccolta di firme, una legge europea allo scopo di introdurre una specifica legislazione a tutela del suolo.

Le foto delle tappe del tour saranno sempre presenti sulla nostra pagina facebook Legambiente Calabria e sugli hashtag: #riciclaestatecalabria #legambientecalabria #conai dove sia lo staff che i cittadini pubblicheranno gli scatti della giornata.

“Ricicla Estate”, parte domani la campagna di sensibilizzazione di Legambiente

COSENZA – L’equipaggio di “Ricicla Estate” è pronto! Si parte domani, 6 luglio, per la prima tappa della campagna di sensibilizzazione promossa da Legambiente Calabria in collaborazione con Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, giunta alla terza edizione calabrese. Saranno 45 le tappe nei 28 comuni calabresi aderenti, due incontri per ogni località sino al prossimo 9 settembre, che consentiranno di portare in tutte le province della Calabria il motto della campagna: “La raccolta differenziata ti segue in vacanza! Diventa protagonista dell’estate e regala un atto d’amore alle nostre località turistiche. Basta un piccolo gesto e tanta buona volontà”. Tutti i dettagli del tour sono stati illustrati oggi in conferenza stampa a Cosenza, nel Palazzo della Provincia alla presenza del padrone di casa, il presidente della Provincia di Cosenza Francesco Iacucci; il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto; il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone, il responsabile Progetti territoriali speciali di Conai, Fabio Costarella e la responsabile della campagna per la Calabria Caterina Cristofaro. Ha moderato la conferenza stampa, la responsabile della comunicazione di Legambiente Calabria Daniela Amatruda. Presenti in sala anche il comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Corigliano Calabro, il capitano di Brigata Canio Maddalena ed alcuni sindaci dei comuni aderenti. In ogni tappa, i volontari posizioneranno, negli stabilimenti balneari o nelle piazze dei comuni aderenti, degli appositi bidoncini per depositare i rifiuti di imballaggio in modo differenziato, dando loro una nuova vita e permettendo ai consorzi che fanno parte del sistema Conai, che garantiscono il riciclo, di trasformare quello che prima era solo un rifiuto, in una preziosa risorsa. I rifiuti differenziati raccolti proprio in questi bidoncini, contrassegnati con i loghi dei promotori dell’iniziativa, saranno oggetto anche di un monitoraggio, i cui dati saranno forniti in occasione della conferenza di chiusura. Si chiederà alle amministrazioni e alle aziende municipalizzate di stipulare un protocollo d’intesa: questa la novità dell’edizione 2017. L’iniziativa consiste nel trasmettere, a quanti parteciperanno alle attività ludiche e di riciclo nei lidi o nelle piazze dei comuni aderenti, un messaggio chiaro e importante: la raccolta differenziata ci consentirà di ridurre i rifiuti e di eliminare finalmente le discariche; di recuperare e riutilizzare i materiali raccolti; di risparmiare sulle materie prime; di tutelare l’ambiente; di consentire una maggiore sostenibilità urbana; di aumentare la qualità della raccolta differenziata e di consentire una maggiore autonomia dei comuni nella gestione quotidiana dei rifiuti ed una riduzione della produzione di rifiuti urbani. La sensibilizzazione è rivolta ai cittadini residenti, ai vacanzieri italiani e stranieri, ai lavoratori stagionali italiani e stranieri; ai soggetti commerciali e ai tanti giovani per educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente attraverso un consumo consapevole e per realizzare una raccolta differenziata spinta del secco.  La campagna si intersecherà con il viaggio della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani e che resterà in Calabria dal 16 al 19 luglio prossimi.

Legambiente Calabria e Conai presentano Ricicla Estate 2017

COSENZA – Legambiente Calabria in collaborazione con Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, riaccende i motori in vista delle tappe calabresi dell’edizione 2017 di “Ricicla Estate” che sarà presentata domani 5 luglio alle ore 16 a Cosenza, Palazzo della Provincia. Saranno 45 le tappe, dal mese di luglio a settembre, che vedranno impegnati i volontari dell’equipaggio di Legambiente Calabria negli stabilimenti balneari dei comuni aderenti. Novità di quest’anno, la partecipazione anche delle aree interne calabresi. La campagna si intersecherà con il viaggio della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, che ogni estate realizza un monitoraggio sullo stato di salute del mare e dei litorali italiani. Alla conferenza stampa prenderanno parte il padrone di casa, il presidente della Provincia di Cosenza Francesco Iacucci; il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto; il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone, il responsabile Progetti territoriali speciali di Conai, Fabio Costarella e la responsabile della campagna per la Calabria Caterina Cristofaro. Sono stati invitati anche i rappresentanti dei comuni coinvolti.

Depuratore di Crotone, il servizio non è ancora attivo.

CROTONE – «Arriva dopo un anno dal finanziamento la stipula del contratto tra il Comune di Crotone e la ditta aggiudicataria per il completamento dei lavori di efficientamento e rifunzionalizzazione del depuratore di Crotone. Nel frattempo, però, le acque non depurate sono state scaricate a mare”. Legambiente Calabria chiede che i responsabili siano chiamati alle loro responsabilità con l’applicazione della legge sugli ecoreati. “In Calabria si persevera nella sciatteria e nell’inerzia. È paradossale che anche in presenza di fondi pubblici non si intervenga per efficientare e manutenere i depuratori. Ripetiamo ormai inascoltati – dice Legambiente Calabria – che i Comuni hanno bisogno di assistenza tecnica nella redazione dei bandi, dei capitolati e nella gestione delle gare. L’assessorato all’ambiente ne ha preso atto e ci auguriamo che qualcosa cambi. Il servizio di depurazione a Crotone non è attivo, ma di chi è la colpa? Come mai così tanti ritardi per il ripristino del servizio?” Sono queste le domande che Legambiente Calabria pone evidenziando che “i problemi non si risolvono con scambi di mail tra Comune di Crotone e Regione. Crotone non può ambire ad essere una meta turistica, nonostante le sue bellezze, se non si risolvono problemi come quelli della depurazione. È inconcepibile che da circa un anno e mezzo – afferma Filomena Ierardi della segreteria regionale – i cittadini di Crotone non abbiano il servizio di depurazione ed ancora più inaccettabile che ci siano zone della città in cui il cattivo odore è terribile. Sui ritardi della depurazione nella città di Crotone vi sono responsabilità che vanno perseguite, così come ci sembra chiaro che sia giunto il momento di attivare l’Autorità Idrica Calabrese che attraverso la gestione pubblica governi il ciclo integrato delle acque».

Doppio appuntamento con la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni

CATANZARO – La presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni sarà in Calabria il 2 e 3 maggio. Si parte con l’iniziativa di martedì 2 maggio all’interno dell’ex Convento dei Minimi a Roccella Jonica per l’inaugurazione del nuovo Circolo di Legambiente di “Roccella Jonica – Costa dei Gelsomini”. Alla conferenza di presentazione interverranno anche il Presidente Legambiente regionale, Francesco Falcone; la Presidente del nuovo Circolo di Legambiente di Roccella Jonica, Martina Raschillà ed il Sindaco di Roccella Jonica, Giuseppe Certomà. Nel corso dell’incontro verranno presentati le basi sulle quali il Circolo di “Roccella Jonica – Costa dei Gelsomini” intende intraprende il proprio cammino volto alla salvaguardia del proprio territorio e alla sensibilizzazione della popolazione verso tematiche e pratiche per uno sviluppo sostenibile. A seguire, la presentazione della mostra “RiciclART”, un’esposizione di opere artistiche totalmente realizzate con materiali di riciclo da Francesco Misuraca ed Enzo Niutta. RiciclART è promossa ed organizzata dal Circolo con il patrocinio del Comune di Roccella Jonica. Mercoledì 3 maggio, dalle ore 9, nel Teatro Politeama di Catanzaro, la Presidente Muroni prenderà parte anche alla giornata conclusiva del percorso di educazione ambientale che il Circolo di Catanzaro ha svolto nelle scuole elementari e medie della città. Il lavoro realizzato sarà rappresentato attraverso uno spettacolo teatrale dal titolo “Buttalalà” sul tema dell’importanza della raccolta differenziata, realizzato da una compagnia teatrale locale e che verrà offerto gratuitamente agli alunni.

“Mare pulito, se non ora quando?” Legambiente esprime forti preoccupazioni

CATANZARO -Emergenza mare pulito, di seguito la nota diffusa da Legambiente dopo i dati trasmessi dall’Arpacal. «Il bellissimo mare calabrese deve essere anche trasparente e pulito? Sfidiamo chiunque a dare una risposta negativa. Eppure ormai da anni i dati sulla depurazione in Calabria disegnano una situazione impietosa. Legambiente Calabria ha da molto tempo segnalato la gravità della situazione a tutte le Amministrazioni competenti, anche attraverso la pubblicazione nel 2015 e nel 2016 dei dossier “La depurazione in Calabria: un contributo per affrontare il problema dello smaltimento dei fanghi”, a cura degli Ingegneri Aldo Perrotta (Comitato Scientifico ) e Luigi Sabatini ( Direttore Legambiente Calabria) e del Dott. Andrea Dominjianni (Vice -presidente Legambiente Calabria). Negli anni, e lo conferma il monitoraggio di Goletta Verde, la situazione non è migliorata anzi sembra essere peggiorata. I dati diffusi nei giorni scorsi da Arpacal evidenziano solo in provincia di Catanzaro il malfunzionamento di ben 17 impianti di depurazione su 22. Dati allarmanti che rischiano, purtroppo, di essere solamente la punta dell’icerberg a pochi mesi dall’inizio della stagione estiva. Un dato appare illuminante: i controlli effettuati da ARPACAL, nella Regione Calabria, sono in progressiva diminuzione. In provincia di Catanzaro, infatti, i controlli sugli impianti effettuati da ARPACAL sono passati da 39 nel 2012 a 22 nel 2013 e, per come si apprende dalle notizie di stampa, a 22 nel biennio 2015- 2016, con un sostanziale dimezzamento degli impianti controllati, sebbene gli impianti di depurazione della provincia di Catanzaro siano 98 e quindi i controlli annui sono stati effettuati soltanto su circa l’11 % del totale. Sin dal 2015 Legambiente Calabria ha suggerito che la comunicazione della quantità di fanghi, di acqua trattata e della modalità di smaltimento dei fanghi fosse una condizione per ottenere i finanziamenti per efficientare la depurazione in Calabria e che il rapporto tra fanghi prodotti e acqua trattata venisse monitorato per determinare un primo elemento atto a far scattare i controlli. Intanto la Regione Calabria ha autorizzato il finanziamento per la realizzazione di un programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione dei comuni costieri calabresi fissando, attraverso la stipula di convenzioni, nel giugno 2015, con il termine di 3 mesi la realizzazione di tutte le urgenti attività previste. Tuttavia il termine di conclusione di tali lavori, nonostante la loro urgenza ed indifferibilità, è stato poi prorogato dalla Regione Calabria per ben 5 volte (l’ultimo termine di scadenza è ora fissato al 31 marzo 2017). Non si può aspettare l’inizio della stagione estiva per distribuire e parcellizzare finanziamenti per approntare soluzioni tampone. Non si può aspettare l’inizio della stagione estiva per indignarci davanti ad un mare che dovrebbe essere azzurro, salubre e pulito.Legambiente, in nome del popolo inquinato, adotterà ogni possibile azione per salvaguardare la natura ed il benessere dei cittadini calabresi. Non vorremmo ululare alla luna inascoltati vorremmo viverlo il mare».

 

Inaugurazione Riserva “Valli Cupe”, presente anche Legambiente

SERSALE (CZ)- «Sosteniamo la scelta della comunità di Sersale di puntare sulla Riserva regionale Valli Cupe per promuovere un’economia basata sull’ecoturismo, le tradizioni locali e la tutela della natura.  Abbiamo seguito e accompagnato il percorso che ha portato all’istituzione della prima riserva nata in Calabria grazie alla legge regionale 10/2003, frutto dell’appassionato impegno di Carmine Lupia e della determinazione dell’amministrazione comunale di Sersale, ma anche dall’azione positiva del Consiglio e della Giunta regionale che speriamo intraprenda un nuovo percorso per tutelare, costruire e valorizzare la rete ecologica regionale di cui la Riserva regionale Valli Cupe rappresenta un primo e importante tassello». E’ questo il commento di Francesco Falcone presidente di Legambiente Calabria e di Antonio Nicoletti responsabile nazionale aree protette e biodiversità dell’associazione, in merito all’iniziativa di inaugurazione della Riserva regionale Valli Cupe che si terrà il prossimo 10 marzo a Sersale e che vede Legambiente tra gli organizzatori dell’evento, e che sarà anche l’occasione di un confronto sullo stato della conservazione della natura in Calabria. Falcone e Nicoletti sottolineano anche «che grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale, sostenuta da un gruppo di giovani appassionati ed esperti riuniti in una cooperativa che per la valorizzare le Valli Cupe si sono inventati anche un lavoro, si è raggiunto un risultato che è solo un primo obiettivo per creare attorno alla conservazione della biodiversità della Riserva regionale, una nuova economia ed una nuova strategia di sviluppo che faccia di Sersale una delle prime Green community della Calabria». «Siamo ben felici – concludono Falcone e Nicoletti- di accompagnare la comunità locale su questo percorso di sostenibilità e metteremo a disposizione della gestione della Riserva le nostre conoscenze e tutta la nostra esperienza anche nella speranza che altre comunità locali calabresi vogliano investire nella tutela della biodiversità per sviluppare un percorso di futuro e di sostenibilità».