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Anche Morano Calabro tra i comuni più ricicloni

 

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MORANO CALABRO(CS) – Morano ancora una volta tra i Comuni Ricicloni del rapporto Legambiente. Il premio, quale riconoscimento a quei centri che si siano distinti per buona gestione del servizio di raccolta e avvio a riciclo dei rifiuti differenziati, è stato ritirato ieri, a Paola, dall’assessore Biagio Angelo Severino, in occasione della sosta del Treno Verde nella cittadina tirrenica.Nel suo intervento il componente l’esecutivo De Bartolo ha posto l’accento sulle «buone pratiche che stanno lentamente consentendo all’antico borgo del Pollino di trasformare in opportunità ciò che spesso è vissuto come un problema». «Siamo soddisfatti», ha detto Severino, «di come il servizio funzioni e dell’ottima risposta che registriamo da parte dell’utenza. Ma si può ancora crescere e certamente cresceremo. I dati in nostro possesso confermano, infatti, che già da quest’anno avremo un ulteriore   incremento della percentuale di scarto differenziato, realizzato sia per il corretto modo di differenziare sia anche per l’iscrizione al Raee (Raccolta apparecchiatura elettriche ed elettroniche), perfezionata nell’estate del 2015. L’imminente avvio del “porta a porta” per gli oli esausti, concorrerà, inoltre ad consolidare i numeri e migliorare le prestazioni. Ci preoccupano, invece», ha osservato l’assessore all’Ambiente, «le modifiche al sistema imposte dalla Regione, per le quali abbiamo recentemente e più volte manifestato il nostro disappunto, non esimendoci dal presentare proposte credibili, orientate a tutelare, in piena sintonia con il “Collegato ambientale”, i Comuni virtuosi come il nostro». Severino, ha infine fatto rilevare come Morano sia l’unico centro del Parco Nazionale del Pollino ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento istituito da Legambiente e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente. «E’ per noi un grande onore ricevere per il terzo anno consecutivo il premio Comuni Ricicloni», ha commentato il sindaco Nicolò De Bartolo. «Consci del fatto che l’economia circolare, quel sistema, cioè, pensato per potersi rigenerare autonomamente, rappresenti una possibilità di sviluppo affatto trascurabile, che si tradurrà in tempi non troppo lontani in occupazione (si parla di 190 mila nuovi posti di lavoro in Italia), percorriamo nel solco della continuità tracciato nella nostra parabola amministrativa. Guardiamo con una certa apprensione agli Ato (Ambiti territoriali ottimali) e Aro (Ambiti raccolta ottimali) ma, come più volte sottolineato pubblicamente, non è una scelta nostra. Corre l’obbligo in questa favorevole circostanza ringraziare tutti i cittadini, ai quali chiediamo di collaborare attivamente, come già stanno facendo, e condividere con loro la gioia per il premio assegnatoci».

 

Raccolta differenziata, premiata Mendicino tra i comuni virtuosi

PAOLA (CS) – Una due giorni dedicata all’ambiente è iniziata oggi a Paola con l’arrivo del Treno Verde, la campagna itinerante promossa da Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane per la promozione dell’economia sostenibile. Presente nell’ambito dell’iniziativa “Comuni ricicloni 2016” di Legambiente anche il comune di Mendicino a cui va la menzione speciale di comune virtuoso per la raccolta differenziata. A ritirare l’attestato, consegnato dal presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone , sono stati il sindaco Antonio Palermo e l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Gervasi. «Insieme all’assessore Francesco Gervasi e a tutta l’amministrazione comunale- dice il sindaco- voglio condividere questo attestato per il lavoro svolto sino ad oggi a Mendicino con tutti i concittadini che hanno accolto la sfida permettendo alla nostra città di passare in poco tempo da una percentuale pari a 0 a risultati che nel 2016 hanno sfiorato il 65%. Ringrazio il personale della ditta che effettua il servizio di porta a porta e i dipendenti comunali che sovrintendono quotidianamente al servizio».

Rita Pellicori

Raccolta differenziata, Cerisano tra i comuni più virtuosi

PAOLA (CS) – Anche Cerisano, per la prima volta, nell’ambito dell’iniziativa “Comuni ricicloni 2016” di Legambiente, viene premiato come comune virtuoso per un’alta raccolta differenziata di rifiuti, pari al 66% . Il piccolo borgo delle Serre Cosentine, infatti, è tra i primi venti comuni calabresi su 416 comuni.  A ritirare stamane l’attestato di merito l’assessore del Comune di Cerisano, con delega all’Ambiente,  Roberto Muoio insieme al presidente del Circolo Legambiente di Cerisano Andrea Azzinnaro. «Questa percentuale è la base di partenza di traguardi sempre più importanti e ambiziosi – ha detto l’assessore Muoio. Il plauso va agli operatori della raccolta differenziata e soprattutto ai cittadini di Cerisano, sempre ligi al dovere. E’ con loro che l’Amministrazione vuole condividere questo importante riconoscimento».

 

Raffaella Aquino 

 

 

Rapporto Pendolaria, la Calabria al quarto posto tra i treni più vecchi d’Italia

PALERMO – Crescono le diseguaglianze tra le Regioni rispetto al numero di pendolari e alle condizioni del servizio offerto. È questo il dato saliente del rapporto Pendolaria 2016 di Legambiente, presentato oggi a Palermo. In Calabria, complessivamente, dal 2010 a oggi, a seguito dei tagli sui trasferimenti da parte dello Stato, si possono stimare tagli nel servizio ferroviario calabrese pari al -26,4%, un aumento totale di tariffe del +20%. In regione, è di 335 il numero giornaliero di corse. Un altro dato sconcertante è proprio l’età media dei treni circolanti che in Calabria è di 22,1 anni. Ma ancora più sconcertante è che il 71,3% dei convogli ha più di 15 anni di età. In particolare è la fascia Jonica ad essere più colpita e penalizzata ma in generale, si vedono circolare treni che aggravano la già difficile situazione del servizio, creando molto spesso ritardi a causa di porte guaste. Anche i livelli di comfort dei pendolari sono desolanti vista l’assenza di climatizzatori nella grande maggioranza delle carrozze e dei guasti molto frequenti anche ai servizi igienici. In questi anni si è inoltre assistito alla chiusura di linee ferroviarie in tutta Italia, tra cui la Marzi-Soveria Mannelli in Calabria. Nella classifica delle 10 linee peggiori d’Italia che Legambiente ha diffuso lo scorso dicembre, la Calabria è al terzo posto con la tratta Reggio Calabria-Taranto, una linea al Sud che potrebbe rappresentare la spina dorsale dei collegamenti tra le diverse regioni, i centri turistici e i porti, garantire un servizio di qualità per studenti, turisti, lavoratori. Ed invece la linea Jonica che collega Taranto e Reggio Calabria, tre regioni e tanti centri portuali e turistici è in uno stato di degrado incredibile, con tagli ai collegamenti e una situazione mortificante per i pendolari. Con il nuovo orario da Reggio a Taranto, vi saranno solo 4 collegamenti al giorno e il treno più veloce impiega 6 ore e 15 minuti, con tre cambi a Paola, Castiglione Cosentino, Sibari. Ma da Sibari il treno non c’è più, per cui si continua in pullman. I pullman in generale risultano più competitivi e, ad esempio partendo da Villa San Giovanni, impiegano 5 ore e 45 minuti. Eppure l’infrastruttura esiste dal 1875, con 470 km lungo la costa e un enorme bacino di utenza, pari a più della metà della popolazione calabrese. Purtroppo la linea continua a vedere ennesimi assurdi tagli al servizio, pari al 20% dal 2010, con la cancellazione di 2 intercity, 4 intercity notte, 5 treni espresso, 7 treni espresso cuccetta, 2 treni interregionali. Continuiamo ad assistere da parte del Governo e delle Regioni all’assenza di qualsiasi idea di rilancio, che porta di fatto all’abbandono della linea jonica a vantaggio del trasporto attraverso pullman con investimenti stradali. La linea è a binario unico, ma l’obiettivo non deve essere il raddoppio ma l’elettrificazione  e il potenziamento del servizio con nuovi collegamenti e moderni treni. È bene ricordare come il taglio di 20 milioni di euro delle regione Calabria, a partire dalla metà del 2014, ha portato alla soppressione di altri treni regionali tra Reggio Calabria e Metaponto. Da quest’anno va meglio tra Sibari e Catanzaro con l’introduzione di 2 nuovi treni Swing diretti, ma la condizione dei pendolari su questa linea storica rimane critica e l’offerta inadeguata, anche a causa di una infrastruttura che necessita di un drastico ammodernamento. Migliora la situazione della linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme. Infatti dopo un taglio di circa 10 milioni di Euro da parte della Regione sul Contratto di Servizio avvenuto nel 2014 la linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale fu classificata come tratta a scarso traffico e vedeva 1collegamenti al giorno di cui solo 3 con treni regionali. Nel 2015 si è tornati almeno ad incrementare i treni regionali arrivando a 7 coppie al giorno ed attualmente ad 11. Il resto rimane comunque sostituito con autobus. Nonostante sia una linea, di 42 km, a binario unico risulta strategica perché unisce i versanti tirrenico e jonico della Calabria tanto da aver fatto proporre la sue elettrificazione più volte negli ultimi anni. I disagi rimangono perché ancora i tempi di percorrenza, in attesa della velocizzazione dell’infrastruttura, non risultano competitivi con 45 minuti di tragitto. Molti altri interventi devono essere accelerati in Calabria. Ad esempio il servizio del treno “Tamburello”. Si tratta del collegamento Melito di Porto Salvo-Reggio Calabria-Rosarno, una linea ferroviaria vantaggiosa per i pendolari perché effettua un servizio di metropolitana di superficie, introdotto per diminuire i disagi causati dai lavori sulla Autostrada Salerno-Reggio Calabria che, come è noto, non è ancora terminata, mentre dal Dicembre del 2010 il servizio non è più stato finanziato dal Ministero dei Trasporti, che ha cancellato le risorse necessarie. La Regione Calabria, nell’ambito del servizio ferroviario regionale, ha deciso nel 2011 di finanziare e garantire la presenza di questo treno indipendentemente dai lavori autostradali. Con l’istituzione della fermata “Aeroporto” il servizio è stato rilanciato nel 2013, sempre finanziato dalla Regione Calabria e, dopo un periodo che vedeva il passaggio di sole 7 coppie di treni al giorno, sono state istituite finalmente 11 coppie di treni. Sono numerose le proposte sollevate dai Comitati e dalle Associazioni dei pendolari. Tra Reggio Calabria Centrale e Catanzaro Lido sono finalmente state eliminate le fermate intermedie di Caulonia, Guardavalle, S.Caterina Jonio, Badolato, S.Andrea Jonio, totalmente inutili nella fascia oraria dei pendolari, e la cui presenza allungava eccessivamente i tempi di percorrenza, rendendo così inutilizzabile il treno dagli studenti universitari diretti a Catanzaro. Per cambiare questa situazione occorre aumentare l’offerta di treni sulle linee, in particolare in quelle urbane più utilizzate dai pendolari e laddove, come al Sud, sono stati cancellati o ridotti i collegamenti in questi anni. Lo Stato deve poi finalmente comprare treni, come succede in tutti gli altri Paesi europei, perché servono più treni per potenziare le linee e le sostituzioni in corso legate ai contratti con le Regioni, lasciano scoperto proprio il Sud e alcune linee fondamentali in città come Roma e Napoli. Infine occorre cambiare le priorità infrastrutturali per dare priorità alle aree urbane e al Sud. Oggi progetti fondamentali di rilancio della mobilità sostenibile nelle città non sono finanziati e nel Mezzogiorno non esiste alcun progetto di miglioramento del servizio tra le città attraverso progetti di adeguamento delle linee e acquisto di treni. Per cambiare questa situazione occorre mettere queste politiche tra le priorità del Paese, con un ruolo di regia e di controllo da parte del Ministero delle Infrastrutture che lo porti a spostare l’attenzione dai cantieri delle infrastrutture agli obiettivi e agli interventi necessari per rendere più semplice e sostenibile la mobilità dei cittadini.

Ecogiustizia Tour: in Calabria direttore nazionale Legambiente Ciafani

Stefano Ciafani, direttore nazionale Legambiente, è stato protagonista delle tappe calabresi di Ecogiustizia Tour. Dopo aver incontrato gli studenti dell’Itas Chimirri di Catanzaro, gli universitari dell’Umg ed alcuni avvocati, nella mattinata di venerdì 13, Ciafani nella biblioteca comunale di Petilia Policastro ha incontrato gli studenti del liceo scientifico “Raffaele Lombardi Satriani” e la cittadinanza per discutere di raccolta differenziata nel crotonese e della legge sugli ecoreati. L’incontro petilino si è aperto ponendo l’attenzione sulla raccolta differenziata, iniziata da circa due anni nella città dell’Alto Marchesato crotonese. Andrea Dominijanni, vicepresidente di Legambiente Calabria ha portato i saluti di tutta la segreteria regionale e ha ringraziato per l’organizzazione della giornata il Circolo locale. Filomena Ierardi, componente della segreteria, ha invece descritto le attività del Circolo Legambiente Petilia sottolineando le diverse campagne di sensibilizzazione portate avanti dai soci petilini in tema di raccolta differenziata e le diverse denunce fatte in materia di ecoreati. Interessante il dibattito che si è creato tra i liceali e Ciafani che ha risposto alle domande dei giovani curiosi di capire come funziona la legge sugli ecoreati e su come possono da semplici cittadini fare la loro parte. «Quando si parla di ecoreati si parla di noi perché siamo noi a subire le conseguenze dei misfatti – ha spiegato il direttore agli studenti – motivo per il quale dobbiamo essere sentinelle del territorio. Voi giovani potete essere custodi del territorio, utilizzando i mezzi che avete come gli smartphone potete fotografare le illegalità compiute e potete denunciare anche alla nostra associazione i reati che vengono perpetrati contro l’ambiente». Subito dopo l’incontro petilino Ciafani ha fatto visita all’Oasi del Martin Pescatore a Capocolonna, dove tra colori e gli odori che la zona crotonese ha regalato ha potuto scoprire il luogo curato dai soci del Circolo Ibis di Crotone.

Legge Ecoreati, Ciafani di Legambiente in visita a Catanzaro

 

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CATANZARO – Si è conclusa con successo la visita del direttore nazionale di Legambiente Onlus Stefano Ciafani a Catanzaro per “Ecogiustizia tour”, la campagna di Legambiente, in tutta Italia, per informare e formare la cittadinanza e gli addetti ai lavori sui tanti aspetti della Legge sugli ecoreati entrata nel codice penale lo scorso 29 maggio 2015. La giornata nel capoluogo calabrese ha avuto inizio con l’incontro del direttore Ciafani con gli studenti delle classi ad indirizzo ambientale dell’Itas Chimirri per un dibattito sul tema: “La legge sugli ecoreati” che ha visto la partecipazione del vicepresidente regionale di Legambiente Calabria Andrea Dominijanni, della Dirigente scolastica Teresa Rizzo, del vice preside Luciano Gimigliano e delle cinque docenti dell’Istituto che si occupano delle materie ambientali. Grande partecipazione anche nella seconda parte della giornata con l’incontro con gli universitari e gli avvocati all’interno dell’Aula “Salvatore Venuta” dell’Università Magna Graecia di Catanzaro organizzato da Legambiente Calabria, in collaborazione con Università “Magna Graecia”, “Fondazione Umg”, Ordine degli Avvocati e “Centro Studi Forensi”. L’evento ha avuto come filo conduttore: “La legge 68/2015: i nuovi delitti ambientali nel codice penale per combattere le ecomafie e gli ecocriminali e premiare le imprese virtuose”. Oltre al direttore Ciafani, sono intervenuti, il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo; il prefetto Luisa Latella, il questore Amalia Di Ruocco; il presidente della Fondazione Umg Arturo Puija; il presidente regionale di Legambiente Calabria Francesco Falcone; il presidente del Centro Studi Forensi e consigliere dell’Ordine degli Avvocati Antonello Talerico; Valentina Pupo, assegnista di ricerca in diritto costituzionale del Dipartimento Scienze giuridiche, storiche, economiche, sociali che ha portato i saluti del direttore del Dipartimento Luigi Ventura ed un rappresentante di Coldiretti Calabria, delegato dal presidente Pietro Molinaro. I lavori sono stati coordinati dal vicepresidente di Legambiente Calabria Andrea Dominijanni che ha curato la realizzazione dell’intero evento catanzarese.  <<Da circa un anno e mezzo le maglie larghe della giustizia si sono ristrette – ha detto il direttore Ciafani riferendosi all’introduzione della legge sugli ecoreati nel 2015 – ed ora finalmente si volta pagina, punendo severamente chi compie disastri ambientali e portando a compimento, in futuro, processi che nel passato finivano nel nulla poiché la normativa era assolutamente inadeguata, con reati ambientali gravi che venivano considerati di serie b. La Legge sugli ecoreati sta funzionando ed ora è fondamentale la formazione tecnica di forze dell’ordine, magistratura, tecnici dell’Arpa che svolgono attività di controllo, repressione e prevenzione>>. Al termine  dell’incontro, Legambiente ha consegnato il premio buona pratica all’Azienda castanicola “Mea Terra” di Giacinto Berardi (Petilia Policastro) per aver sviluppato una pratica agricola virtuosa che consiste in un processo di sterilizzazione che rende un prodotto altamente deperibile, come la castagna, a lunga conservazione garantendo ai consumatori di acquistarlo in qualsiasi periodo dell’anno. DOMANI, 13 gennaio, alle ore 10,30, il direttore Ciafani sarà a Petilia Policastro (Kr) nella sala della Biblioteca comunale per incontrare gli studenti del liceo scientifico “Satriani” e tutta la cittadinanza per un confronto sul tema: “Raccolta differenziata ed Ecoreati”.

Legambiente: neve e gelo ma continuano caccia e bracconaggio

La legislazione vigente in materia venatoria prevederebbe il divieto di caccia quando il suolo è innevato: Legambiente Calabria e la Stazione Ornitologica Calabrese hanno invece rilevato casi di trasgressione alle norme, anche grave con episodi di bracconaggio, e auspicano che le attività venatorie vengano temporaneamente sospese.
Neve e gelo imperversano in tutta la Calabria e con le basse temperature e i terreni ricoperti dalla neve e dal ghiaccio numerose specie di uccelli e mammiferi selvatici faticano a reperire cibo e rifugio, condizioni che spesso risultano fatali. Se si aggiunge il fatto che gli animali in queste condizioni tendono a spostarsi e concentrarsi in aree normalmente non vocate, alimentandosi anche in pieno giorno e in aree aperte, lasciando tracce ben visibili, il “normale” prelievo venatorio risulta di gran lunga più impattante.
«Visto il perdurare delle precipitazioni nevose, crediamo – affermano gli esperti di Legambiente Calabria e della Stazione Ornitologica Calabrese – che sia indispensabile concedere alla fauna selvatica un periodo di tregua, considerato che, per i suoli innevati (anche parzialmente), sia la legge quadro n. 157/92 sulla caccia (articolo 21, lettera m), che il calendario venatorio 2016/2017 della Calabria, prevedono il divieto di caccia».
Gli episodi di bracconaggio segnalati in questi giorni alle rispettive sedi delle associazioni evidenziano, ancora una volta, la mancanza di etica e sensibilità in alcune frange del mondo venatorio. «Considerate le norme, ci auguriamo – dichiarano Legambiente Calabria e della Stazione Ornitologica Calabrese – che ci sia buon senso da parte dei cacciatori e rispetto per i divieti. Chiediamo ai preposti uffici regionali provvedimenti urgenti, contando sull’intensificazione di controlli e sanzioni per i trasgressori».

Legambiente boccia treni calabresi, Reggio Calabria-Taranto tra le peggiori tratte d’Italia

Legambiente nel dossier di anteprima del Rapporto Pendolaria 2016 fotografa una situazione critica per i trasporti ferroviari calabresi. Nella classifica delle 10 linee peggiori d’Italia, la Calabria si posiziona al terzo posto con la tratta Reggio Calabria-Taranto. A pesare su questa importante tratta sono i pochi collegamenti giornalieri (4) appesantiti da ben tre scambi, i lunghi tempi di percorrenza (il treno più veloce impiega 6 ore e 15 minuti) e la generale alta età media dei treni in servizio nella regione. Dall’analisi condotta si evidenzia inoltre che complessivamente, dal 2010 a oggi, a seguito dei tagli sui trasferimenti da parte dello Stato, si possono stimare tagli nel servizio ferroviario calabrese pari al -26,4%, un aumento totale di tariffe del +20%.

#SALVAILSUOLO, da Legambiente una petizione per chiedere una Direttiva europea

Nella Giornata mondiale del suolo, che si celebra il 5 dicembre, Legambiente rinnova l’appello per la raccolta di un milione di firme per fermare il consumo e arginare il degrado del suolo. Si tratta della petizione europea lanciata dalla ECI – Iniziativa dei Cittadini Europei People4soil- che ha l’obiettivo di ottenere una efficace legislazione comunitaria per la tutela del suolo. In Italia, la raccolta firme sarà parte della campagna SALVAILSUOLO promossa da una task force di associazioni che per 12 mesi collaboreranno per sostenere l’iniziativa dei cittadini europei: ACLI, Coldiretti, FAI Fondo Ambiente Italiano, INU, Legambiente, Lipu, Slow Food e WWF, organizzeranno  iniziative insieme al più vasto coordinamento italiano degli aderenti alla ECI.

La Calabria, con la definitiva entrata in vigore della Legge urbanistica regionale, si è finalmente inserita nel solco di una strategia nazionale, definita a livello europeo, che prevede il consumo netto di suolo pari a zero da raggiungere entro il 2050. Dai dati forniti dall’Assessore regionale alla “Pianificazione territoriale ed urbanistica” Franco Rossi, che in queste settimane sta incontrando gli amministratori locali per definire strategie di programmazione, «negli ultimi 30 anni, nella nostra regione è stato consumato il 24% circa della superficie agricola utilizzata a fronte di una media nazionale di circa il 19%, registrando un incremento negli ultimi tre anni».

«Questa campagna ci vede tutti protagonisti – ha detto Caterina Cristofaro di Legambiente Calabria – poiché si tratta di difendere un bene comune a tutti. La Calabria è terra battuta dagli abusivismi, dalle cementificazioni e dall’inquinamento, nonchè una delle ultime regioni d’Italia per la raccolta differenziata. Se uniamo le forze, a piccoli passi, possiamo cambiare questa situazione e fare della nostra regione un simbolo di virtuosità».

Legambiente e l’amministrazione comunale di Cerisano insieme per la festa dell’albero

festa-alberoCERISANO (CS) -Ieri mattina, Legambiente, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cerisano e le istituzioni scolastiche, ha dato vita alla festa dell’albero.  Andrea Azzinnaro, presidente dell’associazione appena nata in paese, ha spiegato ai bimbi delle scuole del luogo come e quanto sia appunto pensare all’ambiente: piantare oggi un  albero significa piantare salute e benessere . L’assessore alla Pubblica istruzione Francesca Pellegrino, l’assessore al Bilancio Roberto Muoio, il vicesindaco Francesco Santelli e l’assessore al sociale Elena Greco hanno accolto gli studenti che  hanno scavato la buca e annaffiato il terreno sotto la supervisione dei ragazzi di Legambiente che hanno provveduto a piantare la radice.