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Successo per il quarto appuntamento teatrale di “Vacantiandu” con il vernacolo catanzarese

L'eredità do ziu previtaLAMEZIA TERME (CZ) – Anche il quarto appuntamento della rassegna teatrale lametina “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, di scena al “Politeama Costabile”, ha riscosso successo, portando sul palco una commedia in vernacolo catanzarese, “L’eredità do ziu previta”, della compagnia catanzarese “Hercules”.

Protagonista assoluto il cabarettista Pietro Procopio, che ha saputo dare nuova linfa sulla scena alla L'eredità do ziu previta 2commedia in tre atti di Antonino Russo Giusti, che racconta le vicende dei cugini Filippo, Vito e Nuccia Pipitone che, dopo la scomparsa del ricco zio prete, litigano per ottenere l’eredità agognata. Una versione esilarante del classico siciliano di fine Ottocento che il pubblico presente in sala ha mostrato di apprezzare molto, spessp interrompendo un dialogo e l’altro con una serie di applausi. Colpi di scena si susseguono, infatti, in un alternarsi di comiche vicende che vedono il nipote Filippo alle prese con spese pazze, convinto di ricevere l’eredità tutta per sè, in una girandola di personaggi per i quali si spalanca, in ultimo, il lieto fine, che vede il trionfo del buon senso e dell’amore.

A fine spettacolo, Pietro Procopio ha salutato il pubblico accorso con un mini numero di cabaret ispirato alla quotidianità delle famiglie calabresi.

 

Rassegna Teatrale Città di Lamezia Terme, in scena “L’eredità do ziu previta”

LAMEZIA TERME (CZ)– Primo appuntamento con la commedia in vernacolo calabrese nell’ambito del cartellone “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, firmata dai tre direttori artistici Nicola Morelli, Walter Vasta e Sasà Palumbo. Domani, mercoledì 23 dicembre alle ore 20.45 al teatro Politeama Costabile a Lamezia Terme si terrà lo spettacolo “L’eredità do ziu previta” della compagnia “Hercules” di Catanzaro. A salire sul palco il mattatore Pietro Procopio, che metterà in scena un adattamento della commedia brillante in tre atti di Antonino Russo Giusti, che racconta le vicende dei cugini Filippo, Vito e Nuccia Pipitone i quali, dopo la dipartita del ricchissimo zio prete, litigano in maniera palese per la congrua eredità.hercules, IN SCENA

Filippo Pipitone, nipote prediletto dello zio defunto, percepisce fin da subito che il patrimonio diventerà tutto suo e per questo motivo inizia a spendere e spandere prima ancora dell’apertura del testamento. Una serie intramontabili colpi di scena renderanno travolgente il seguito della commedia, che getterà dapprima nello sconforto e poi farà scoppiare di felicità i personaggi per i grotteschi e improbabili accadimenti. Lieto fine d’obbligo dopo una miriade di emozioni. Trionfa il buon senso, trionfa il richiamo del sangue, trionfa l’amore.

L’eredità dello zio canonico è un classico siciliano di fine Ottocento e inizi del Novecento, cavalo di battaglia di Antonino Russo Giusti è stato portato in scena in televisione con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia in una esilarante versione.