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Legambiente prenderà parte all’iniziativa di Libera in Memoria delle vittime di mafia

MESSINA – Anche Legambiente Calabria prenderà parte alla “Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” di Libera che, come ogni anno, si svolge il 21 marzo in diverse piazze italiane. Per questa XXI edizione, la piazza principale in cui sarà celebrata la giornata sarà quella di Messina. Contemporaneamente, anche nelle altre città italiane, saranno ricordati, attraverso diverse manifestazioni, i nomi delle vittime innocenti delle mafie. In alcune piazze, si terrà anche il collegamento in streaming con Messina.

Diversi sono i Circoli legambientini calabresi che contribuiranno, insieme alle sezioni di Libera presenti sul territorio e alle altre associazioni locali, a rendere onore alla giornata.In particolare, il presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone, prenderà parte all’iniziativa di Libera che si terrà al Teatro dell’Acquario di Cosenza alle 20,30.

Tra le diverse scuole calabresi che si recheranno a Messina domani, ci sarà anche il liceo scientifico “Satriani” di Petilia Policastro (KR) che, in collaborazione con Circolo locale di Legambiente, ha preparato uno striscione per ricordare le vittime calabresi.

Il ricordo dei caduti di ‘ndrangheta con la partecipazione di Monsignor Oliva (AUDIO)

L'intervento di Monsignor OlivaCASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Una lunga lista quella delle vittime innocenti di ‘ndrangheta. Nomi e cognomi scanditi dal giovane consigliere comunale di Castiglione Cosentino, Alessia Primavera, sulle suggestive note musicali di una bandura ucraina, accompagnata dalle voci dei soprani Dalila De Leo, Caterina Vignardi, Annarita Pichierri e Stefania Bilik, guidate dal M° Francesco De Leo. Si è aperta così la celebrazione della Giornata della Memoria e dell’Impegno organizzata dall’Associazione Culturale Più di Cento – Tana per la legalità presieduta da Salvatore Magarò che, in testa a questo movimento, sta proseguendo nelle attività di educazione alla legalità intraprese alla guida della Commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio Regionale. Alla manifestazione, ospitata nel Frantoio dei Saperi di Castiglione Cosentino ed introdotta dai saluti del sindaco Dora Lio, e da Francesco Cozza, primo cittadino del vicino comune di San Pietro in Guarano, sono intervenuti il Vescovo di Locri-Gerace, Monsignor Francesco Oliva e la docente dell’Università della Calabria Donatella Loprieno. <Il senso profondo di questa nostra manifestazione, giunta alla quinta edizione – ha spiegato Magarò nel corso del suo intervento – è quello di alimentare la riflessione e il ricordo, ma anche di assumere l’impegno preciso ad improntare la nostra vita quotidiana alla legalità ed al rispetto delle regole. Perché se da una parte occorrono le manette e le sentenze, per contrastare la ‘ndrangheta è necessario soprattutto rendersi promotori di una rivoluzione culturale. Dobbiamo sottrarre terreno alla criminalità, attraversoNutrita partecipazione di pubblico un’antimafia sociale che garantisca diritti, lavoro e opportunità. E serve la presenza delle istituzioni. Avremo maggiori possibilità di sconfiggere la ‘ndrangheta se essa diventerà una grande questione di interesse europeo>. Visibilmente emozionato, ha preso la parola anche Giovanni Gabriele, papà del piccolo Dodò ferito mortalmente alla testa il 25 giugno del 2009 mentre si trovava in compagnia del genitore in una struttura sportiva di Crotone. <Abbiamo avuto giustizia, ma oltre il settanta per cento dei delitti di ‘ndrangheta rimangono ancora impuniti – ha affermato – I colpevoli della tragica morte di Dodò sono stati condannati all’ergastolo. Ma i veri ergastolani siamo noi familiari delle vittime, costretti a vivere con la consapevolezza che mai più potremo riabbracciare i nostri cari. Tante volte mi è stato detto che la sfortuna di Dodò è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato. Invece no – ha ribadito Giovanni Gabriele – Dodò era nel posto giusto, stava trascorrendo una giornata serena in un campo di calcetto, una struttura sportiva affollata di persone sorridenti. Erano i suoi assassini a trovarsi nel posto sbagliato. Il prossimo 25 giugno – ha infine annunciato – porteremo i ragazzi sul quel campo, teatro del drammatico evento, per una manifestazione sportiva organizzata con la FIGC dal titolo Liberi di giocare>. Un violento attacco influenzale ha impedito al procuratore aggiunto del Tribunale di Cosenza, Marisa Manzini, di partecipare all’iniziativa, ma il magistrato ha voluto ugualmente inviare il proprio contributo attraverso un messaggio indirizzato agli organizzatori: “La storia di questa terra è segnata da gravi episodi di violenza che hanno colpito persone che con la ‘ndrangheta non avevano nulla a che vedere. E’ il caso del piccolo Dodò – ha scritto la dott.ssa Manzini – Proprio questi gravi fatti, che hanno interessato vittime innocenti e lontane dal mondo criminale, ci devono convincere della necessità di non disinteressarci di un fenomeno così devastante. Quando mi succede di parlare nelle scuole, con i ragazzi che vivono in famiglie normali e che vedono distante il fenomeno della criminalità organizzata, ricordo loro che, solo per caso, possiamo, nel corso della nostra vita, essere esclusi dalla violenza criminale. Ma, sempre per caso, anche se il fenomeno ci sembra lontano e pare non doverci mai interessare, in un attimo possiamo, come è successo al piccolo Dodò e a tanti altri, essere colpiti in modo devastante ed irreparabile. Per questo, è così importante ricordare. Solo la L'accompagnamento musicaleconoscenza del fenomeno ci consente di raggiungere quella forza necessaria per isolare i criminali ed escluderli dalla vita sociale. La mia esperienza professionale mi ha portato a conoscere testimoni di giustizia e vittime di ‘ndrangheta che, con encomiabile forza, hanno denunciato soprusi e violenze. Questa forza va premiata anche e soprattutto con la vicinanza della società”. Monsignor Francesco Oliva ha tratto le conclusioni della manifestazione:
<Non possiamo restare chiusi nelle chiese e nelle sagrestie. Dobbiamo entrare nelle famiglie, assumere un ruolo di guida della società, strappare i giovani dalle strade ed istruirli alla legalità. La locride paga un prezzo altissimo in termini di vite umane, ma anche di arretratezza, mancanza di collegamenti e di infrastrutture. I nostri ragazzi lasciano questa terra bellissima dopo il diploma, e non tornano più. Il fenomeno dilagante della corruzione politica allontana le persone perbene dalla partecipazione civile. Lo sviluppo – ha denunciato Monsignor Oliva – è bloccato dalla ‘ndrangheta che attecchisce perché favorita da una mentalità distorta che tocca anche i percorsi di fede. La Chiesa deve recuperare la sua credibilità e tradurre i valori cristiani in impegno civile e impegno sociale. Il passato insegna sempre – ha concluso il presule – insegna a non ripetere gli errori commessi e a guardare al futuro con maggiore fiducia>.

In basso le interviste realizzate con Monsignor Francesco Oliva e con Giovanni Gabriele.

 

Bentivoglio, Falcomatà chiama i cittadini alla scorta civica. Nasone (Libera): “Facciamo cose concrete”

12810016_10209274729211154_826021888_oREGGIO CALABRIA – E’ una folla visibilmente coinvolta e generosa quella che si stringe idealmente attorno al proprio  concittadino Tiberio Bentivoglio, l’imprenditore minacciato dopo l’esplosione di stanotte al deposito della sua azienda sanitaria.

Dopo l’incendio della scorsa notte nel quartiere I Tre Mulini, che ha distrutto il deposito dell’imprenditore Bentivoglio, noto per la sua battaglia contro il racket, il primo cittadino di Reggio Calabria Giuseppe Falcomata ha dato appuntamento alla popolazione reggina davanti al locale, ormai vuoto e semidistrutto. Una grande folla ha risposto all’appello del sindaco e in questi istanti in molti stanno ancora cercando di raggiungere la stretta strada teatro dei fatti di stanotte, nei pressi della facoltà di architettura. In mezzo alla folla Falcomata ha parlato di “scorta civica” esortando i suoi concittadini alla mobilitazione della famiglia Bentivoglio. Questo un estratto del suo appello: “Se siete qua stasera è perché voi come noi vi siete rotti le palle. Continuiamo a costruire segni di speranza (..). Reggio Calabria non vuole morire, Reggio Calabria vuole rinascere. La città è accanto a chi sceglie la legalità“. 12789703_10209274716730842_2069263796_o

Fra i primi a raccogliere l’appello di Falcomatà il presidente di Libera Domenico Nasone: “Questa folla ci sembra il segno tangibile di una città che alza la testa e non lascia soli i suoi figli in difficoltà e minacciati. Nasone ha poi esortato i presenti e non a fare “cose concrete” per aiutare Bentivoglio e la sua famiglia: “Chi è venuto qui metta mano al portafogli per aiutare questa famiglia Bentivoglio“. “Essere accanto a Tiberio Bentivoglio è una scelta di libertà“, ha concluso Nasone.

Presenti anche tantissimi studenti che si sono mobilitati spontaneamente, fra cui una rappresentanza del Liceo Scientifico Volta, e il gruppo degli scout di Melito.

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 ph: Roberta Parisi
 

Il Borgo di Cleto rinasce con il “Cleto Festival”

visita guidata borgoCLETO (CS) – Può un Festival culturale far rivivere un borgo quasi abbandonato e farlo diventare ambita meta di turisti e visitatori provenienti da ogni parte? Ebbene sì! Il Cleto Festival nasce nel 2011 tra l’incredulità degli stessi organizzatori che nel corso degli anni hanno visto notevolmente incrementare il numero di presenze e di estimatori. Manca poco al via della quinta edizione dell’ormai consueto evento che rappresenta un importante momento di crescita culturale sia per Cleto che per l’intera Regione Calabria. L’appuntamento è fissato, come sempre, dal 19 al 21 Agosto. Una tre giorni di incontri e dibattiti sui grandi temi della valorizzazione del patrimonio culturale , di dialoghi, di proiezione di documentari internazionali e soprattutto di visite guidate e itinerari alla scoperta dell’antico borgo di Cleto. L’iniziativa vuole essere anche momento di socializzazione infatti non mancheranno mostre fotografiche, mercatini, spettacoli teatrali e street food. «Abbiamo pensato – spiega Ivan Arella Presidente dell’ Ass. La Piazza – di fare in modo che il Festival sia anche un mezzo per far conoscere il borgo antico al fine di animare con coscienza la parte antica di Cleto. È per questo che il fulcro sarà la parte storica del paese: è qui che verranno messe in scena le rappresentazioni teatrali, le mostre, gli incontri, i mercatini e i concerti; il tutto legato da un filo conduttore. Si prospetta, quindi, un movimento circolare di pubblico che si sposterà nei vicoletti e piazzette del borgo. Così strutturato, l’evento darà la possibilità di apprezzare al meglio il nostro centro storico. Un’altra novità di quest’anno è l’utilizzo, come location degli spettacoli, di terrazzi dei palazzi privati; vogliamo in questo modo sottolineare la partecipazione cittadina all’evento e l’importanza che questa riveste anche in termini di coesione sociale». Oltre all’associazione La Piazza, a promuovere l’evento sono presenti numerose associazioni che si sono rese disponibili per animare il borgo di Cleto, in primis Libera ed Emergency. Il Cleto Festival vuole essere un momento di crescita civile, legato all’impegno sociale. È importante che anche in un momento di crisi si riesca a realizzare questo tipo di progetti che realmente danno una spinta in avanti al territorio. È vero che i problemi di un comune come Cleto non si risolveranno solo con il Festival, ma è altrettanto vero che bisogna sradicare l’idea che questo paese stia morendo. La parola d’ordine dei ragazzi dell’associazione è che anche grazie a questi eventi si può rimettere in moto una comunità.

Confcooperative esprime piena solidarietà a Don Ciotti

don Ciotti

Solidarietà e sostegno pieno a Don Ciotti, dopo le minacce ricevute dalla ‘ndrangheta, giunge anche dal presidente di Confcooperative Calabria Camillo Nola: ”Don Ciotti reagendo alle minacce ha sottolineato come la mafia non e’ solo un fatto criminale, ma l’effetto di un vuoto di democrazia, di sviluppo economico e sociale, di bene comune; su questi punti, nel sud del paese,si deve lavorareancora molto in profondita” – poi prosegue: ”le minaccie verso Don Ciotti devono avere presso le istituzioni e la societa’ civile il peso e il valore di una chiara minaccia a tutti i cittadini liberi, che quotidianamente ed in tante forme si contrappongono alle mafie e al malaffare. Parole che non a caso arrivano proprio nei giorni in cui tanti giovani e volontari, impegnati nei Campi di Libera, affollano e occupano simbolicamente i beni confiscati per restituirli alla comunita”.

E conclude:”Confcooperative Calabria continuera’ a lavorare per favorire la nascita di cooperative che operano all’interno di beni confiscati alla ‘ndrangheta, per dare speranza e un chiaro segnale di legalità”.

 

 

 

Da Cosenza a Castrolibero Slotmob #60

CASTROLIBERO (CS) – Torna l’appuntamento con lo Slotmob nel cosentino. Torna l’evento dedicato ai locali che rinunciano alle slot machine con il motto “Un bar senza slot ha più spazio per le persone”.

Ha il numero #60 la prossima tappa che si svolgerà martedì a Castrolibero, presso il bar Agorà, in via Papa Giovanni XXIII (ai piedi della Parrocchia “Santa Famiglia”), a partire dalle ore 18.30.

Forti dell’esperienza fatta a Cosenza nei mesi scorsi, ancora una volta numerose le organizzazioni che collaboreranno per la sua riuscita. Dalle associazioni di volontariato alle cooperative, dai gruppi parrocchiali ai movimenti: ACLI, Associazione ONLUS Teresa Bruni, Azione Cattolica, Bottega degli Hobbies, Cittadinanzattiva, CSI Cosenza, Dignità del Lavoro, Eccedenze Creative, Fidapa Cosenza, Forum delle Associazioni Familiari, Gruppo Scout Castrolibero 1, Libera, Movimento dei Focolari, Otra Vez Equo Solidale, Rotary Club Cosenza Nord, Sentiero Nonviolento, Stella Cometa ONLUS.

Un gruppo eterogeneo e variegato che si pone un unico importante obiettivo: favorire la socializzazione nei luoghi d’incontro più classici (come possono essere i bar) focalizzando l’attenzione sulla relazione tra le persone e l’intrattenimento sano.

Nel corso dell’evento sono stati pensati diversi momenti di svago per i partecipanti. Chi deciderà di prendere parte allo Slotmob infatti avrà la possibilità di gustare un delicato aperitivo del bar creato appositamente per l’occasione, chiacchierare in compagnia, trascorrere il tempo con i giochi predisposti, ovvero il calcio balilla, la dama, gli scacchi, il gioco di società “Cittadini. La sfida quotidiana della legalità”. Non mancherà l’opportunità di informarsi anche riguardo al tema della ludopatia, una vera e propria malattia che sta ormai diventando una piaga sociale dei giorni nostri.

L’appuntamento per tutti è dunque con l’aperitivo di martedì 10 giugno, a partire dalle 18.30, per dire no insieme al gioco d’azzardo.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Forum “Reti e progetti per la legalità nell’economia”

COSENZA – “Reti e progetti per la legalità nell’economia” è il forum itinerante organizzato dalla Camera di Commercio di Cosenza, promosso da Unioncamere nelle regioni italiane, in partenariato con Libera, Banca Etica e numerose istituzioni economiche e sociali, per diffondere la cultura della legalità e dare più sostegno all’economia legale.

Il Forum “Reti e progetti per la legalità nell’economia”, unica tappa calabrese a Cosenza, si svolgerà presso la Camera di Commercio, giovedì 3 aprile, dalle 10:00 alle 13:00.

Dopo l’introduzione di Pasquale Monea, commissario della C.C.I.A.A. di Cosenza, relazioneranno Donatella Romeo, Segretario generale della Camera di Commercio di Cosenza e Andrea Sammarco, Vice Segretario generale di Unioncamere, nella sezione “I Progetti e le Reti”; Davide Pati, Responsabile Nazionale di Libera, Giulio Veltri, Consigliere di Stato e Rocco Alfano, Magistrato della Procura di Salerno, nella sezione “La Legalità per lo sviluppo dei territori e la crescita economica”; concluderà Dorina Bianchi, componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

Numerose sono le organizzazioni e gli enti aderenti al Forum: Albo Gestori Ambientali; Cia – Giovani Imprenditori; Banca Etica; Cna – Giovani Imprenditori; Corpo Forestale; Coldiretti – Giovani Imprenditori; Dipartimento Politiche Di Sviluppo E Coesione Del Mise; Confagricoltura – Giovani Imprenditori; Dipartimento Lotta Alla Contraffazione Mise; Confartigianato – Giovani Imprenditori; Federcasse; Confcommercio – Giovani Imprenditori; Fondazione Interesse Uomo; Confesercenti – Giovani Imprenditori; Fondazione Con Il Sud; Confindustria – Giovani Imprenditori; Infocamere; Generazioni Legacoop – Giovani Imprenditori; Libera; Confcooperative – Giovani Imprenditori; Policoro – Conferenza Episcopale Della Cei; Transparency International; Universitas Mercatorum; Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti Ed Esperti Contabili; Unioncamere.

Un appuntamento che non è solo per addetti ai lavori, ma a cui sono state invitate a partecipare scuole, università, forze dell’ordine, imprese, associazioni, perché ogni settore della società possa essere coinvolto nella condivisione di opinioni e progetti su un tema così importante quale è quello della legalità.

Ritorna il Premio “Musica contro le mafie 2014”: ad Agosto il Nuovo Bando


COSENZA – Annunciata la quinta edizione del “Premio Musica contro le Mafie”, diventato ormai un punto di riferimento per i giovani artisti la cui musica tratta tematiche sociali che diffondo cultura della legalità e principi antimafia. Il nuovo bando verrà pubblicato ad agosto, ma è di oggi la notizia che il vincitore della prossima edizione avrà la grande opportunità, insieme ad altri premi che saranno annunciati via via in questi mesi, di esibirsi nella XX Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera (Marzo 2015), che con oltre centomila presenze ogni anno è il più importante evento che si tiene in Italia in memoria delle vittime delle mafie e a sostengo di tutte le attività legate all’antimafia sociale, e di conseguenza sicuramente il contesto più indicato per fare ascoltare la propria “Musica contro le Mafie”.

Per partecipare al premio e per ricevere maggiori informazioni, visitare il sito di Musica Contro le mafie

Successi e applausi per “Musica contro le Mafie”

CATANZARO – Accolta con grande partecipazione e spirito di solidarietà la giornata all’insegna della cultura e della musica, dal titolo “Parole e Musica contro le Mafie”, promossa dall’associazione Libera; Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che si è svolta al Centro Polivalente per i giovani/Caffè delle Arti.

Un connubio straordinario tra il polo della cultura e delle arti del Comune di Catanzaro e l’organizzazione sociale creata da Don Luigi Ciotti, da sempre in prima linea nel sensibilizzare e sollecitare la società civile nella lotta alle varie forme di criminalità organizzata, in particolar modo il racket delle estorsioni.

Un momento di raccoglimento e di riflessione tra diverse anime della società civile, capaci di intavolare un importante dibattito, con spunti di interessante confronto fra la cultura e l’informazione. Ad aprire il dibattito è stata la testimonianza dell’imprenditore Rocco Mangiardi, che ha avuto il coraggio di dire “No” al pizzo, sollecitando tutti a non piegare la testa e ad aver fiducia nella giustizia; quel filo di coraggio che si è impossessato di lui, il giorno in cui ha indicato alla polizia i suoi estorsori.

Toccanti e coraggiose le testimonianze dei familiari di Francesco Tremonte e Pasquale Cristiano, i due netturbini uccisi all’alba del 24 maggio 1991, mentre svolgevano il loro lavoro nel quartiere Meraglia. Il dolore che ancora accompagna queste famiglie non sottomette la sete di verità e giustizia, facendo in modo che non sia stato vano il sacrificio di chi ha pagato con la vita il proprio diritto ad una vita normale e rompere il muro di silenzio che ancora oggi divide i diversi volti di una società.

Infine la solidarietà e l’impegno che si trasforma in musica suggellata dalla voce delicata e avvolgente della cantastorie catanzarese Francesca Prestia, da sempre attiva, a ritmo di voce e chitarra battente, a promuovere le tradizioni, la storia e la cultura della terra di Calabria, ma anche la fierezza e il coraggio di molte donne e uomini calabresi che, per amore della propria terra, lottano per la giustizia e la libertà. Un omaggio musicale che la stesa Prestia ha voluto regalare alle donne vittime della violenza mafiosa, la cui unica colpa è stata quella di crescere in un ambiente criminale, capace di imporre con ogni mezzo necessario l’indissolubile legame di sangue al quale è vietato sottrarsi.

Una giornata per educare alla legalità democratica, all’impegno contro la corruzione ed essere i futuri portavoce di una terra Libera.

L’associazione Libera dedica un premio a Francesco Tramonte

LAMEZIA TERME (CZ) – “È molto importante – ha dichiarato il sindaco di Lamezia Gianni Speranza – che il coordinamento provinciale dell’associazione Libera,  insieme a Unipol e alla casa editrice Rubbettino, abbiano istituito un premio a favore di laureati delle Università italiane, nati o residenti in uno dei comuni della Regione Calabria, con una tesi di laurea sul fenomeno della legalità, negli anni accademici 2010/2011, 2011/2012, 2012/2013. Ed è ancora più significativo che questo premio sia dedicato alla memoria di una delle vittime innocenti della violenza mafiosa della nostra città. Francesco Tramonte, che insieme a Pasquale Cristiano, fu ucciso a Lamezia Terme, nell’adempimento della propria attività lavorativa, il 24 maggio del 1991. Quest’episodio, così brutale, è rimasto indelebile nella comunità lametina e dell’Amministrazione che ricorda sempre  i suoi concittadini, due giovani lavoratori, dipendenti comunali, barbaramente uccisi mentre erano impegnati per rendere un servizio alla città. Proprio affinché rimanga viva la memoria, nel quartiere Miraglia, luogo in cui avvenne l’omicidio, è stata depositata una targa commemorativa in ricordo delle vittime di quella atroce ferocia. Questo premio rappresenta un ulteriore prezioso contributo affinché la città e l’intera Calabria non dimentichino mai le loro vittime”.