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Sistema Bibliotecario Vibonese: sarà presentato il volume di Enrique Cámara de Landa, Etnomusicologia

th (2)Giovedì 18 giugno alle ore 16.30 al Sistema Bibliotecario Vibonese, sarà presentato il volume di Enrique Cámara de Landa, Etnomusicologia (Edizioni Città del sole, 2014). All’incontro, coordinato dal direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese Gilberto Floriani, interverranno, oltre all’autore, Maria Paola Borsetta, docente al conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia, Francesco Paolo Russo, docente al conservatorio Lorenzo Perosi di Campobasso e Maria Irene Maffei, curatrice dell’edizione italiana del volume e docente al conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila. Il volume di Enrique Cámara de Landa costituisce un’eccellente porta d’accesso alla realtà dell’etnomusicologia. Non per nulla il suo autore, oltre ad essere un ricercatore, ha una vasta esperienza d’insegnamento ed è un profondo conoscitore delle tendenze attuali della disciplina. Enrique Cámara ci offre, nel corso delle pagine del suo libro, una minuziosa ricostruzione della gestazione e dello sviluppo della disciplina.[…] th (3)Lungo le pagine di Etnomusicologia, si fornisce al lettore un’ampia visione tanto degli aspetti storici della disciplina quanto del suo quadro concettuale, così come anche degli aspetti metodologici che sorreggono la logica dei lavori di ricerca.

Grande partecipazione alla presentazione del testo Diamo un segno, Per una storia della sordità

COSENZA – Si è svolta ieri pomeriggio, presso la Libreria Ubik di Cosenza, la presentazione del testo Diamo un segno, Per una storia della sordità della docente Donata Chiricò. La discussione sul libro è stata aperta dalla giornalista Carla Monaco, la quale ha elogiato il grande lavoro prodotto dall’autrice. Successivamente, il primo intervento è stato quello dell’Insegnante ed esperta di Pedagogia Vincenza Costantino, rimasta entusiasta dalla lettura di questo testo. Un libro ed un saggio teorico-scientifico – ha lisdichiarato la Costantino – di immenso significato. Attenzione particolare è stata rivolta ad un’analisi della società moderna e alla forza maggioritaria della lingua verbale nei confronti della lingua dei segni, analizzando anche il difficile rapporto tra la collettività e la sordità: un percorso pieno di insidie e di ostacoli. Un libro dalla grande facilità di lettura, un romanzo affascinante dove il protagonista – afferma Vincenza Costantino – è un’umanità fatta di tante persone e vittime (citando Antonio Cuppello). In questo testo vi sono i carnefici, personalità celate dietro le leggi e i congressi, ma non mancano i pionieri, studiosi e medici che hanno compreso il significato della Lis come L’Èpèe.

Successivamente la parola è passata al Dirigente Scolastico Assunta Morrone che ha sottolineato il proprio approccio al testo di Donata Chiricò non avendo moltissime conoscenze in merito all’argomento trattato. È stato proprio il desiderio di conoscere che l’ha portata ad una lettura intensa e appassionata, una lettura mai caduta nella superficialità. Citando Ludwig Wittgenstein – afferma la Dirigente – si lis 2comprende una lingua solo se si sta al suo interno, se la si vive e conosce: la Lis è proprio come la lingua verbale. Assunta Morrone ha poi lanciato una proposta da Dirigente Scolastico: portare il testo Diamo un segno, Per una storia della sordità nelle scuole. Un’occasione per esaltare e diffondere la conoscenza sulla Lingua Italiana dei Segni. In questo caso – continua – ci sarebbe la possibilità di una forte consapevolezza nel processo di apprendimento di TUTTI gli allievi.

È stata poi la volta dell’autrice Donata Chiricò che ha ringraziato tutti i presenti e coloro i quali hanno contribuito nella realizzazione del suo testo (prefazione di Renato Pigliacampo, psicologo sordo, postfazione di Enrico Dolza Direttore dell’Istituto Sordi di Torino e la concessione del dipinto La Sordomuta, da inserire in copertina, da parte dell’artista calabrese Francomà). Il libro è stato scritto con l’obiettivo di divulgarlo nel mondo e di farlo conoscere a più persone possibili per poter creare qualcosa di proficuo: ho bisogno di sapere qualcosa – afferma Donata Chiricò – per poterci fare qualcosa. Di formazione gramsciana, l’autrice ha affermato di credere solo al sapere che è politica, analizzando lis 3successivamente le problematiche vissute dal mondo attuale come le guerre di religione in Europa e non solo. Nei confronti dei sordi, come anche delle donne, esistono dei forti pregiudizi frutto di secoli di ignoranza in merito. In seguito, l’autrice ha pienamente accettato la proposta di Assunta Morrone: “farò dei tour nelle scuole per coinvolgere più studenti e insegnanti possibili sulla Lingua Italiana dei Segni”. Parlando sempre della scuola, ha analizzato il tema della scarsa qualità di scolarizzazione italiana per i bambini sordi. La scuola in Italia è stata da sempre costruita solo per gli udenti: l’obiettivo sarà quello di un’integrazione in toto da parte dei sordi. Un piccolo fanciullo non può essere catapultato in una realtà non consona alle sue capacità: sta in classe con gli altri ma non impara nulla e non comprende tutto quello che gli sta intorno, poiché non ha i mezzi e il supporto per poterlo fare. È importante l’aiuto medico per l’acquisizione delle parole ma ciò non basta. Bisogna comprendere – afferma Donata Chiricò – che il bambino sordo non parla ma “Segna” ed è con questa tipologia comunicativa che deve confrontarsi, in caso contrario si creerà un disadattato. Nel solo Comune di Cosenza vengono stanziate 600 pensioni per i sordi – continua – ragion per cui si necessita sempre più qui, ma anche altrove, di un supporto scolastico adeguato.

Un intervento dal pubblico ha visto la discussione accentrarsi sul rapporto medico – pedagogico ad opera del Dottor Domenico Musacchio, Presidente della Onlus IPAEA (Insieme per Ascoltare e Ascoltarci) il quale ha sottolineato la necessità di collaborazione tra la linea della Medicina e quella della Lingua Italiana dei Segni. Esistono degli interventi rischiosi – ha dichiarato Musacchio – per ripristinare l’udito attraverso l’implementazione dell’impianto cocleare: un intervento pericoloso e difficile dalla non sempre riuscita. Nonostante ciò, nulla dovrà vietare l’apprendimento della Lis, una lingua nuova e uguale a tutte le altre.

Alessandro Artuso

A Cosenza presentazione del testo di Donata Chiricò

 

COSENZA – Mercoledì 27 maggio alle ore 18.30 presso la Libreria Ubik di Cosenza si terrà la presentazione del libro “Diamo un segno, Per una storia della sordità” dell’autrice Donata Chiricò. La coordinatrice del dibattito sarà la giornalista Carla Monaco, a seguire ci saranno gli interventi di Vincenza Costantino, Insegnante ed Esperta di Pedagogia, e del Dirigente scolastico nonché scrittrice Assunta Morrone. Presentazione e dibattito saranno tradotti in Lingua Italiana del Segni a cura di Loredana Mendicino e Alessia Mendicino.

Diamo un segno, Per una storia della sordità” è un testo che analizza la sordità da un punto di vista della sua storia culturale. In effetti, essa ha una storia filosofica molto antica. Elementi in merito sono presenti nell’opera Historia Animalium di Aristotele, il quale spiega come la sordità sia un fattore di mutismo perché “la produzione di linguaggio verbale dipende dal buon funzionamento dell’udito”. diamo un segno alla Ubik 27 maggioMalgrado Aristotele non abbia prodotto un fattore di discriminazione nei confronti delle persone sorde, l’essere umano ha destinato a questi ultimi chiare condizioni di esclusione. È proprio analizzando la sordità partendo dal punto di vista degli udenti-parlanti (in numero maggioritario) che quest’ultima è stata definita come una disabilità da correggere. L’obiettivo dell’autrice è quello di far comprendere come l’emancipazione dei sordi sia avvenuta grazie alle possibilità di studio e di utilizzo della loro lingua: una lingua visivo – gestuale. Lo scopo primario della riflessione filosofica dell’autrice è quello di dimostrare che la sordità non è semplicemente una disabilità. I sordi, infatti, messi nelle condizioni di apprendere precocemente la loro lingua (la lingua dei segni) hanno uno sviluppo linguistico e cognitivo assolutamente normotipico.

Durante un qualsiasi dialogo tra due persone è importante che entrambi gli interlocutori abbiano uno stesso registro linguistico per poter comunicare in maniera efficace e per potersi comprendere. Tutto questo vale naturalmente anche per la lingua dei segni, la quale beneficia dell’utilizzo delle mani per “segnare” e dell’espressione labiale – facciale per poter comunicare al proprio interlocutore. La Lingua dei segni acquisì importanza durante il 1700 in Francia, con la creazione della prima Scuola Bilingue, all’interno della quale si comunicava utilizzando le parole ed anche i segni.

Donata Chiricò è una docente di Etica della Comunicazione presso l’Università della Calabria. Si occupa da molto tempo di Storia culturale della sordità e dell’influenza della funzione uditiva nella costituzione del linguaggio e dell’autocoscienza. Tra l’altro è anche traduttrice in lingua francese dello spettacolo teatrale dedicato alla poetessa Alda Merini dal titolo Fermata non richiesta.

 

Alessandro Artuso

 

Solo per domani ancora la festa del libro per crescere

unnamedQuasi in concomitanza con il grandissimo successo del Salone del libro di Torino, che quest’anno ha chiuso i battenti con 341.000 presenze e il 15% in più di vendite rispetto allo scorso anno, il Comune di Zumpano giunge all’ormai terza edizione della manifestazione “Un libro per sognare, un libro per crescere”.L’evento, interamente organizzato dall’Amministrazione del Comune di Zumpano, si è tenuto nel maestoso River Village, multisala Andromeda, nei giorni 20-21 e ancora domani 22 maggio dalle ore 9:30 alle 17:00. Una manifestazione dedicata agli studenti frequentanti la scuola primaria e secondaria, che oltre a voler avvicinare i giovani al fantastico mondo della letteratura e dell’arte, vuole essere un’opportunità per favorire il confronto, il dibattito e la socializzazione. Ospiti della manifestazione saranno gli scrittori Dino Ticli, Guido Quarto, Daniela Valente, Assunta Morrone e l’illustratore Santo Pappalardo. “E’ una festa- così preferisce chiamarla il Sindaco di Zumpano, Maria Lucente- interamente dedicata ai nostri giovani, alla cultura e alla libera fantasia; un evento in perfetta concomitanza con quelle che sono le linee guida e gli obiettivi che l’Amministrazione si prefigge di perseguire. Penso che questa sia un’occasione per approcciarsi alla magia dei libri, dove molto spesso risiedono gli strumenti per la costruzione di una società migliore. Ogni anno è sempre la stessa emozione, per un sindaco, ma soprattutto per l’insegnante che è in me, vedere questa grandissima partecipazione e fonte di orgoglio e di speranza. Sono estremamente convinta che quella della cultura sia la strada giusta su cui indirizzare i nostri ragazzi, perché senza scienza e cultura non si può andare da nessuna parte” 

 

 

 

Alle Muse Arte il libro di Giuseppe Amarelli

“Liquirizia ricettario romanzato di un’insolita radice”, Rubbettino Editore sarà presentato venerdì 22 Maggio 2015 alle ore 18,30 presso la Galleria d’Arte Le Muse Piazza di Santa Teresa n°8. L’Associazione Culturale Le Muse Arte di Cosenza. Ne discuteranno, Myriam Peluso, Presidente dell’Associazione Culturale “Le Muse Arte”, Emilio Tarditi, scrittore. Concluderà l’autore, professor Giuseppe Amarelli. Nel libro si racconta la storia delle radici della liquirizia, che si intreccia con la storia della famiglia dell’Autore. I ricordi riemergono con profonda sincerità e senza artifizi è una bella storia, che ci fa sentire il profumo della Calabria. La storia della famiglia Amarelli e il loro brand fanno parte della storia della Calabria da tempi lontani e oggi conosciutissimi in tutto il mondo. Buona parte dei Calabresi hanno visitato il Museo della liquirizia Amarelli a Rossano Calabro Cs. È recente un articolo apparso sul Corriere della Sera che riporta la stima delle visite: “Il Museo Amarelli con 50 mila visite annue tallona quello della Rossa”. Con le loro numerosissime iniziative fanno conoscere la Screenshot_2015-05-20-21-58-05-1Calabria nel mondo. L’Associazione “Le Muse Arte” è ben lieta di tenere questo importante incontro con il professor Giuseppe Amarelli con l’intento di sensibilizzare l’uditorio ma anche di far conoscere le potenzialità creative, che il nostro territorio offre.

                                    Lucia De Cicco

On line il booktrailer di “Chelsea & James”

BookCoverPreview copia 2L’attesa è terminata: il booktrailer di “Chelsea & James” — romanzo scritto da Giuseppe Cozzo — è visibile su YouTube, all’interno del canale Wallett’s Productions, al seguente link: www.youtube.com/watch?v=pAz85MeAvac. Le scene sono state girate a Cosenza, tra il Parco Emilio Morrone — situato dietro la Chiesa di Santa Teresa — e Contrada Lecco, la zona industriale. Il video è stato realizzato dal giovane filmmaker Alberto De Pasquale, che ha già diretto alcuni cortometraggi, ed ha una predilezione per le storie straordinarie che accadono a personaggi ordinari.Gli spunti di riflessione contenuti nel trailer sono molteplici: l’altalena che dondola malinconicamente rappresenta il triste passato dal quale i due protagonisti cercano di allontanarsi, mentre il viaggio in auto e la corsa nel bosco indicano la fuga verso un luogo ed un futuro incerti e differenti. L’inchiostro rosso simboleggia la violenza e l’indefinito concetto di giustizia, argomento trattato all’interno del libro, insieme con altri temi quali la relatività della morale, l’incapacità di accettare il proprio destino ed il desiderio di provare a riscriverlo.In vendita in esclusiva su Amazon, sia in formato cartaceo che in versione digitale, “Chelsea & James” è l’opera d’esordio di Giuseppe Cozzo, giovane studente universitario di Trebisacce, in provincia di Cosenza. L’autore resta in contatto con i suoi lettori attraverso i propri account Facebook e Twitter, e cura un blog personale che può essere visitato all’indirizzo www.giuseppecozzo.wordpress.com

Presentazione del volume “Il mio Gesù” di MIco Famà

Sabato 23 maggio alle ore 17,il miogesù30 al Sistema Bibliotecario Vibonese, si terrà la presentazione del volume di Mico Famà “Il mio Gesù.Uomo, sposo, padre, maestro dell’umanità” un’opera destinata a far riflettere su alcune importanti tematiche che interessano non solo i cattolici ma chiunque si pone davanti alla vita con pensiero critico e consapevole. Alla presentazione del volume interverranno il teologo Gaetano Currà, la giornalista Rosita Mercatante e l’attore Alberto Micelotta e Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese. Sarà presente l’autore.

 

Rogliano (Cs): La Chiesa non può stare zitta

Locanddina RomeroSarà presentato giovedì 28 maggio alle 19,30 a Rogliano Cs, parrocchia S. Cuore di Gesù Madonna di Loreto il libro “La Chiesa non può stare zitta”, scritti inediti dal 1977 al 1980 di Oscar A. Romero a cura di Jésus  Delgado. La cittadinanza è invita ad intervenire. presentazione che è curata da Vincenzo Altomare e don Michele Fortino

Lucia De Cicco

Italiani gente pigra? Stereotipi messi a nudo da Barbara Serra a Lamezia

La pigrizia degli italiani è uno stereotipo infondato, ce lo spiega la giornalista di Al Jazeera Barbara Serra, ospite sabato prossimo, 28 febbraio, alla rassegna ‘Il sabato del villaggio’ presso il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme. L’evento avrà inizio a partire dalle ore 18.

Gli italiani non sono pigri’, questo è il tema dell’incontro, nonché titolo del saggio che la Serra ha pubblicato per i tipi della Garzanti vincendo la terza edizione del Premio Letterario Caccuri 2014. Forte della sue esperienza internazionale, sia dal punto di vista formativo che per quel che concerne le attività professionali, Barbara Serra ha messo insieme conoscenze, esperienze e relazioni per offrire al proprio pubblico un ritratto sincero degli italiani, scevro di stereotipi, ma puntuale nell’analizzare forze e debolezze del bagaglio culturale e identitario del nostro Paese e dei suoi abitanti.

      Cosa significa essere italiani in Italia e nel mondo? La corrispondente di Al Jazeera propone una personale risposta a tale quesito, prendendo le mosse non solo dal proprio vissuto, ma attingendo altresì a testimonianze di tutto rilievo offerte da italiani che hanno trovato spazio e affermazione come Nerio Alessandri, Vittorio Colao, Fulvio Conti, Fabiola Gianotti, Diego Piacentini e Giuseppe Vita. Altra tematica centrale dell’indagine svolta dalla giornalista riguarda la dimensione femminile, l’essere donna in questo determinato contesto storico, sia in riferimento alla realtà nel nostro Paese che analizzando diverse situazioni nel resto del mondo.

Nata a Milano negli anni Settanta, nel ’99 Barbara Serra entra come collaboratrice alla BBC, dopo anni di studio in Danimarca e in Inghilterra dove ha frequentato la London School of Economics. Nel 2003 è passata a Sky News e due anni più tardi a Channel 5, fino ad approdare nel 2006 ad Al Jazeera English come presentatrice e corrispondente. A un simile curriculum di aggiungono poi le intense collaborazioni con la Rai.

Insomma, quello che si annuncia sarà sicuramente un dialogo ricco di stimoli, proposto a un pubblico che ha già dimostrato di saper apprezzare il confronto e di avere un evidente desiderio di crescere mettendosi in discussione.

Daniela Lucia

Libro per ricordare gli internati nei campi di concentramento a Castrovillari

CASTROVILLARI –

L’associazione culturale Mystica Calabria intende celebrare e ricordare, con il patrocinio del Comune e della Deputazione di Storia Patria per la Calabria,  il Giorno della Memoria proponendo un evento particolare: la presentazione del libro del professore  Luigi Troccoli, edito da Prometeo ed intitolato “L’internato in oggetto: Tre anni di concentramento in un Comune del Sud Ebrei a Castrovillari (1940-43)”. Il volume, prezioso per la ricerca storica e documentaria, (Dato che a Castrovillari, come a Ferramonti, negli anni 1940-43 vennero internati degli ebrei, ma di questa presenza non c’è stata memoria scritta), precisa nomi, vita e destino delle famiglie internate a Castrovillari, recuperati e studiati, grazie ad una ampio carteggio di archivio, pubblicato ora per la prima volta.

L’appuntamento è fissato per le ore 17.30 di martedì 27 Gennaio nella Sala 14 del Protoconvento francescano.

Dopo i saluti del  commissario straordinario al  Comune di Castrovillari, Massimo Mariani,  e di Mario Vicino, scrittore nonché membro della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, ci saranno gli interventi di Francesco Panebianco, direttore del “Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia”, di  Tiziana Rizzo, studiosa della presenza degli Ebrei nella storia della Calabria e dell’autore che contribuiranno a rendere più ricco l’incontro. Il tutto sarà moderato da  Ines Ferrante, presidente dell’Associazione Mystica Calabria e caratterizzato dalla lettura di alcune lettere dei bambini internati a Castrovillari, a cura di Giuseppina Sisca e da intermezzi musicali di violino della giovane Monica Cafarelli.

Il momento offrirà anche l’opportunità di  visitare la mostra fotografico – documentaria sull’internamento, curata dall’associazione Mystica Calabria e dallo stesso autore del libro, e allestita nei chiostri superiori del Protoconvento per essere ammirata dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle ore 19.30.

L’iniziativa è anche, e soprattutto, poi, come altri momenti che vengono realizzati in tutt’Italia, una circostanza per comprendere meglio il messaggio universale della Shoah ed approfondire ciò che ha devastato interiormente e fisicamente  migliaia di persone tra la guerra ed i campi di sterminio. Un modo per rammentare pure che il cammino della pace si consolida intendendo che tutti abbiamo lo stesso sangue e facciamo parte del genere umano.