Archivi tag: libro

“Prima di andare via”, il nuovo romanzo di Massimo Maneggio

BISIGNANO (CS) – Sarà presentata domani pomeriggio alle 18, nella sala Rosario Curia di Viale Roma, a Bisignano, l’ultima fatica editoriale di Massimo Maneggio “Prima di andare via”, edito da Michele Falco. Alla presentazione dell’atteso romanzo, oltre all’autore, interverranno anche Francesco Lo Giudice, sindaco di Bisignano, Ornella Gallo, assessore alla cultura e alla pubblica istruzione, Alberico Guarnieri, direttore della collana “Filò” della casa editrice Falco, elo stesso editore Michele Falco. 

Il libro 

L’ultimo romanzo di Massimo Maneggio presenta l’indiscusso pregio di condurre il lettore in medias res fin dall’ouverture che sbalza ‘in prima linea’ il protagonista, Bruno Cerasi, «un giornalista precario, uno dei tanti tenuti sulla soglia sottile della miseria grazie a un contratto co.co.co. rinnovato ogni anno».

Le vicende si svolgono a Frassabatina, immaginario paesino dal vago ‘sapore meridionale’ in cui agisce un’umanità anche troppo variegata, efficacemente ritratta dalla penna ‘impietosa’ di uno scrittore che non teme di immergere le mani nella materia magmatica costituita dai numerosi ‘vizi’ tipici da quella borghesia di provincia dagli orizzonti limitati, nonché dalla scarsissima indipendenza morale.  

Cerasi si muove in un microcosmo che, giorno dopo giorno, si rivela incomprensibile, nell’adesione pedissequa a liturgie volte essenzialmente alla gelosa tutela di un’identità sempre più fittizia, per cui, ed è questo un aspetto degno di nota del romanzo, i personaggi appaiono deprivati da qualunque residuo di ‘humanitas’, figure ‘esemplari’ pronte ad agitarsi in maniera scomposta su un ‘teatro’ non dissimile dagli scenari allestiti per ospitare rappresentazioni grossolane, ad evocare il ricordo delle antiche atellane, senza l’ingenuo fascino insito in quelle rudimentali messinscene.

Sennonché, l’uniformità dello ‘stato vegetativo’ caratterizzante la vita dei frassabatinesi si sgretola inaspettatamente mediante la morte per «overdose» di una giovane inquieta, la sorella di un collega di Bruno che, lentamente, sta subendo la metamorfosi da cronista di basso profilo, secondo quanto percepiscono i suoi concittadini, a detective impegnato a smascherare una complessa serie di trame delinquenziali in atto nella sonnacchiosa cittadina, fra l’indifferenza e la connivenza di molti.

A questa altezza del romanzo il registro della narrazione muta radicalmente allo scopo di raffigurare il ‘nuovo corso’ che assumerà la vita del protagonista, davvero imprevedibile, a conferire al libro quell’intensità emblematica di un racconto autentico, sostenuto dalla benevola ostinazione riconoscibile nel tentativo di far emergere non un’indistinta massa di ‘buoni sentimenti’ ad ogni costo, bensì un importante itinerario di formazione così inopportunamente avversato dalla maggior parte degli scrittori contemporanei.

A ‘viaggio ultimato’ il lettore avrà incontrato suggestive tranches de vie, individuabili solo percorrendo il ‘terreno minato’ di pagine esemplari grondanti disperazione, livore, meschinità grandi e piccole, ma prive di rassegnazione, perché la battaglia per affermare l’individualità non può cessare, pena la riduzione al rango di ectoplasmi, davvero inaccettabile per chi, come il giornalista, ha rimosso dal proprio volto con coraggio la ‘maschera’ piccolo – borghese, lasciando che davanti ai nostri occhi si schiudano mondi reali, certo non anacronisticamente possibili.

I segreti dell’omicidio Bergamini nel libro di Rita Cavallaro (AUDIO)

COSENZA –  Lo scorso maggio è stato presentato a Roma  il libro “Oltre l’indizio, segreti e verità nell’omicidio Bergamini scritto dalla giornalista Rita Cavallaro, stamane ospite del Sound Cafè.

Di seguito l’intervista

Domani la presentazione del nuovo libro di Antonio Sergi

COSENZA – Trasformare anche un attimo in qualcosa di più. Ecco uno dei tanti spunti presenti nel nuovo libro del giornalista della Gazzetta del Sud Antonio Sergi “La passione pazza del Diavolo”, che sarà presentato domani, alle ore 18, nel Museo del Presente di Rende. Il volume, edito da Comet, racchiude suggestioni volte a far diventare momenti della quotidianità o del passato in eterna preghiera rivolta all’Assoluto, tra l’infinito novero di possibilità che ogni incontro spalanca e gli infiniti sussulti che ogni scelta determina, tra passioni, peccati, noie, gioie e tormenti. Emozioni strappate alla vita di tutti i giorni per scoprire l’incanto anche nel momento in cui, nella stanchezza o nella distrazione, c’è un istante di bellezza da acciuffare. Alla presentazione, l’autore discuterà con il giornalista della Gazzetta del Sud Francesco Mannarino, interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Rende Marta Petrusewicz, la psicologa Maria Lucente e il giornalista Franco Laratta. Sergi dà valore alle sfumature della vita e a quell’aura interiore e invisibile che però si mostra, per chi ha occhi e cuore per riconoscerla. Oscenità, trascendenza, racconti senza tempo e senza retorica, oltre lo zeitgeist. Insegue la vita, Antonio Sergi, insegue con passione tutte le vite possibili e lo fa nelle parole barocche e taglienti della sua scrittura. Viene rimarcata la bellezza della malinconia, di quel che più non c’è e che resta o quel che mai è stato e che, a maggior ragione, resta. Ed ecco un’immagine, un pensiero, un luogo, una fragranza, un bacio, un amore o un sorriso anche a mezza bocca come la malinconia o l’incanto dolce e delirante che nel dettaglio si cela. “La passione pazza del Diavolo” è caratterizzato, inoltre, dai contributi di giornalisti e autori che hanno analizzato e commentato il volume: Pietrangelo Buttafuoco, Fulvio Abbate, Bruno Giurato, Livia Blasi, Antonella Grippo, Flavio Nimpo e Franco Laratta. La copertina del libro è un’opera dell’artista Nick Alm. «“La passione pazza del Diavolo” di Antonio Sergi è l’ordinario quando trova un approdo, lo straordinario. La quotidianità che s’accosta all’eterno. L’istante che s’apre in uno squarcio di prossimità all’armonia. Quella del granello verso cui le sfere celesti rivolgono l’inchino dovuto all’imponderabile: il così è del così fu, sempre», così Pietrangelo Buttafuoco sull’ultimo libro di Sergi, giornalista che ricorda Carmelo Bene, come anche rimarcato nella postfazione da Fulvio Abbate: «Antonio cerca di raggiungere il cuore delle cose, il primo solco dell’albero, la sua profondità, il tutto». 

Su Antonio Sergi

Antonio Sergi è giornalista pubblicista, ricercatore sociale e scrittore. È nato il 6 luglio 1988 a Cosenza. Cresciuto a Reggio Calabria, dopo gli studi universitari si è specializzato in cooperazione internazionale e ha conseguito master in diritto. Ha pubblicato libri di poesie e saggi. Tra le sue opere letterarie “La lucerna di Psiche” (Falco Editore), “Folle” (Falco Editore), “Biondo e smeraldo” (Falco Editore) e “Assoggettati” (Comet Editor Press). Autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, ha lavorato e collaborato per diverse emittenti televisive locali e nazionali, in particolare Metrosat, Ten e La7. È stato docente in istituti scolastici superiori e in corsi di alta formazione dell’Università della Calabria in qualità di esperto di giornalismo televisivo e di crossmedialità. Autore di numerose inchieste giornalistiche e report televisivi è stato insignito di premi e riconoscimenti istituzionali. Attualmente lavora per Gazzetta del Sud e collabora con ilGiornale e ilGiornaleOff.

Il libro “Chi sono gli angeli” finalista al Premio Mattarella.

ROMA – Chi sono gli angeli, dal volume è nata   la petizione popolare, sull”alfabetizzazione emotiva “ Carmine De Santis” presentata a Santo Stefano di Rogliano.  Il sindaco: “giornata storica”.  Enza Bruno Bossio: “ presto la legge”.

Il libro “Chi sono gli Angeli” della calabrese   Patrizia Nicotera ( Segno Edizioni)  finalista  del premio letterario nazionale Piersanti Mattarella 2017. La serata di gala con la proclamazione dei vincitori in programma domenica prossima 26 novembre  alle 16 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma.

Dal volume della dott. Nicotera, Psichiatra Forense,  è scaturita la petizione popolare online sull’alfabetizzazione emotiva “Carmine De Santis” presentata nei giorni scorsi a Santo Stefano di Rogliano nel cosentino.

Educare alle emozioni  argina la violenza e può prevenire fenomeni quali  bullismo e femminicidio.

E’ quanto affermato nel corso dell’incontro aperto dal sindaco Lucia Nicoletti  e  svoltosi nella sala consiliare del municipio alla presenza degli studenti di seconda e terza media dell’istituto comprensivo e di autorità civili e militari del territorio.

Una giornata storica – ha detto il primo cittadino- perchè da qui parte una battaglia di civiltà.  La scuola- ha aggiunto la dirigente scolastica  Mariella Chiappetta- è pronta e sensibile  nel recepire una proposta finalizzata a  migliorare la qualità dell’offerta formativa destinata ai ragazzi.

La deputata Enza Bruno Bossio   ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e affermato che «la proposta di legge c’è già e non è escluso che possa essere presto approvata. Un testo normativo che risponde – ha aggiunto- alle mutate sensibilità sociali  nel rispetto dei diritti di ogni persona».

L’iniziativa si è chiusa con la lettura da parte dell’Ing. Francesco De Santis  di una poesia scritta da Carmine De Santis, il figlio prematuramente scomparso,  a cui è intitolata la petizione firmata in poche ore da circa 5000 persone

Alla Camera la presentazione del libro di Galli-Caligiuri “Come si comanda il mondo”

COSENZA – Arriva in libreria il volume di Giorgio Galli e Mario Caligiuri che svela i retroscena del potere mondiale “Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci”, edito da Rubbettino.

65 persone tengono in pugno le sorti del mondo

Sessantacinque persone. Un pugno di individui rispetto agli oltre sette miliardi che abitano il pianeta. Eppure sono questi che praticamente tengono in pugno le sorti del mondo. Non sono però i politici cui spesso vengono dirette le proteste degli “indignados” dei vari Paesi, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. È questa la tesi di questo interessante libro del politologo Giorgio Galli e dello studioso di intelligence Mario Caligiuri “Come si comanda il mondo. Teorie volti e intrecci” che Rubbettino lancia in questi giorni in libreria.

Un libro acuto e documentato che non cede a facili visione qualunquiste o teorie del complotto ma che attraverso un’attenta analisi riesce a ricostruire nomi e facce, talvolta sconosciuti al grande pubblico, che giocano un ruolo determinante nello scacchiere internazionale. Quello che emerge è un intreccio molto forte tra politica, finanza e luoghi di formazione. Un intreccio che spinge a un supplemento di attenzione e che mette a rischio il libero gioco democratico. Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili: Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo.

La presentazione alla Camera dei Deputati

Di questi temi si discuterà durante la prima presentazione del volume, in anteprima nazionale, che si terrà giovedì 23 novembre 2017, alla Camera dei Deputati (Palazzo Theodoli- Bianchelli, Sala Nilde Iotti) alle ore 10,00, con la possibilità di seguire l’evento anche via streaming sul sito della Camera. Insieme ai due autori, Giorgio Galli e Mario Caligiuri, interverranno il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Ferri, il Direttore del Centro Studi Americani, Paolo Messa e l’Editore Florindo Rubbettino. L’incontro sarà introdotto da Stefano Dambruoso, questore della Camera.

La seconda presentazione venerdì 25 novembre, alle 17,00, a Palazzo Arese Litta “Sala Azzurra” – Corso Magenta, 24, a Milano.

Gli autori

Giorgio Galli è il decano dei politologi italiano. Noto a livello internazionale, ha scritto libri fondamentali come “Il bipartismo imperfetto” (1966) e “Hitler e il nazismo magico” (1989).

Mario Caligiuri è professore di prima fascia all’Università della Calabria, dove dirige il Master in Intelligence, promosso nel 2007 con Francesco Cossiga. È stato tra i primi a introdurre lo studio scientifico dell’intelligence negli atenei italiani. Tra i suoi ultimi volumi, “Intelligence e Scienze umane” e “Intelligence e magistratura” entrambi editi da Rubbettino. 

Angelo Broccolo racconta “cento notti di guardia medica”

CORIGLIANO (CS) – Appuntamento culturale in programma per domenica 1 ottobre, alle ore 18.00, a Corigliano Calabro. Si tratta di un’iniziativa dedita all’intrattenimento letterario, dall’ingresso gratuito e aperto a tutti, nata per presentare il libro “Passai l’estate… cento notti di guardia medica” a firma del dott. Angelo Broccolo, stimato professionista della sanità calabrese.
​L’evento – curato dal prof. Giuseppe De Rosis, protagonista della vivacità culturale cittadina e comprensoriale con il suo sempre più affiatato Gruppo “Gli Amici dell’Arte” – è stato fortemente voluto dai titolari del “Vintage Cafè”, locale situato a Corigliano Scalo in via Provinciale13/15, luogo deputato allo svolgimento della manifestazione. Ricca e composita la partecipazione di personalità chiamate a disquisire sul testo di Broccolo, permeato da una profonda sensibilità e umanità.
​Ad intervenire sul libro e sulle sue peculiarità saranno la professoressa Anna Lasso e il prof. Giovanni Pistoia. Numerosi i medici del territorio che leggeranno alcuni brani della suddetta opera: Carlo Caruso, Franco Cirò, Gianni De Luca, Antonio De Rosis, Giuseppe Diaco, Anna Di Noia, Maria Formaro, Mina Madeo, Anna Milieni, Francesco Reale, Franca Schiavelli, Renato Sturniolo, Adriano Natale Viteritti. Sono inoltre previsti interventi musicali eseguiti da Frank Casciaro e un apericena finale.

Alle Tenute Mirabelli la presentazione di una monografia sulla storia di Malvito

MALVITO (CS) – Sabato 30 settembre, a partire dalle ore 17, presso le Tenute Mirabelli in contrada Lessieni di Malvito (Cosenza), si terrà la presentazione del libro “Monografia documentata di Malvito in atta Valle dell’Esaro, dalle origini al 1999”, scritto da Felice Arcidiacono.
Alla presentazione, moderata dal giornalista Alberto Volpe, interverranno l’autore dell’opera Felice Arcidiacono e il direttore dell’Archivio di Stato di Cosenza Giovanni Battista Scalfari, dopo le relazioni introduttive di Antonello Savaglio della Deputazioni Historia patria dellya Calabria e Michele Chiodo, già direttore della Biblioteca civica di Cosenza. Si tratta di un volume che ricostruisce, grazie ad una corposa documentazione, la vita della comunità malvitana nel corso della Storia e che colloca la stessa famiglia Mirabelli, proprietaria della tenuta, fra i protagonisti principali.

L’occasione sarà propizia anche per presentare, insieme All’enologo Fabrizio Zardini, gli ultimi vini prodotti dalle Tenute Mirabelli: Cabernet, Sangiovese, Merlot e Calabrese.

Taglio del nastro, degustazioni, musica e inaugurazione dei nuovi spazi della Cantina delle Tenute Mirabelli completeranno una giornata all’insegna della cultura e dell’enogastronomia.

Festival d’Autunno, Lenarciak illustrerà le sue ricerche sull’identità calabrese

CATANZARO – Non sarà la semplice presentazione di un libro quella che domani,  venerdì 15 settembre, alle ore 18,30, si terrà nella sala della mostra permanente del Museo Marca di Catanzaro.

Il Festival d’Autunno, dopo la pausa estiva, riprende con il primo degli appuntamenti dedicati all’identità calabrese e con un evento  che ha l’obiettivo di investigare, grazie a un lavoro di ricerca minuzioso portato avanti da Alfred Lenarciak, la grande tradizione culturale della nostra terra, intrisa di spiritualità e misticismo.

 

L’ultimo lavoro  di Lenarciak s’intitola “Profezia dell’Aquila di Napoleone” e si tratta di un romanzo storico che prende le mosse dagli studi che l’autore ha fatto, in questi anni, su un filosofo calabrese per molti versi ancora misterioso, Tommaso Campanella.

 

La trama si snoda proprio a partire dalla scoperta, nei sotterranei di un antico palazzo baronale,  di una sua profezia sul futuro della civiltà occidentale che scatena gli appetiti di alcuni fanatici integralisti, convinti di poter orientare e dominare le folle con il potere della conoscenza suprema. Toccherà al protagonista, colui che ha ritrovato il prezioso documento, opporsi a quegli intenti. Alfred, questo il suo nome, ha una morale ferrea: è divorato da un’inesauribile curiosità intellettuale ed incarna, perfettamente, la figura di “cittadino del mondo”.

 

Come può essere considerato tale certamente Lenarciak. Ingegnere minerario, scrittore e imprenditore, fuggì giovanissimo dalla Polonia dominata dal regime comunista – vicenda che racconta in un altro suo libro, “Road to Freedom” – per raggiungere il Canada.

E’ lì che conobbe sua moglie, Barbara Ferri, ed è da questo matrimonio che si instaurò il suo legame con la Calabria. Madre francese e padre calabrese, Barbara  andò via prestissimo dalla sua regione per ritornarci solo in luna di miele, nel 1985, due anni dopo che il patrimonio di famiglia, la casata Ferri a Santa Caterina dello Jonio, era stata distrutta da un incendio.

Un fatto doloroso che fece promettere a Lenarciak di ricostruire quell’angolo di paradiso, ora diventato un vero rifugio, per tutta la famiglia, dal caos delle megalopoli.

Ed è stato proprio nel corso di questa ricostruzione che l’intellettuale e imprenditore si è innamorato della Calabria tanto che sta lavorando su altre pubblicazioni le quali avranno al centro   momenti salenti della storia della nostra regione: come il viaggio di San Bruno e Papa  Urbano II per preparare la prima crociata del 1095; l’attività dei primi cristiani al tempo di Nerone; una storia sconosciuta su Pitagora.

 

Ritornando alla “Profezia dell’Aquila di Napoleone”, “il romanzo – scrive la giornalista Betty Calabretta che ne ha curato una breve presentazione nella quarta di copertina –  è caratterizzato da uno stile narrativo chiaro e incalzante e può essere considerata un’opera aperta che, volutamente, lascia irrisolti alcuni enigmi stuzzicando ancor di più l’interesse del lettore”.  Nel corso della presentazione, alcune pagine saranno lette dall’attore del Teatro di Calabria “Aroldo Tieri”, Salvatore Venuto, e commentate dallo stesso autore.

 

«Ci troviamo di fronte – afferma il direttore artistico del Festival d’Autunno Antonietta Santacroce – ad una figura insolita di visionario ricercatore, capace di innamorarsi della Calabria e di raccontarla in modo del tutto originale e, direi, in chiave filologica. Lenarciak ripropone il filone del romanzo storico chiaramente in chiave post moderna e ha il merito di far luce su un periodo storico che forse risulta ancora troppo poco indagato».

 

Dopo Lenarciak, ospite del Festival il prossimo 28 settembre sarà lo storico di fama internazionale Armin Wolf, autore del testo “Ulisse in Italia. Sicilia e Calabria negli occhi di Omero”. A intervistarlo il giornalista Mssimo Tigani Sava il quale porrà l’accento sull’avventuroso viaggio nel Mediterraneo di Ulisse, dal Tirreno allo Ionio, che lo vide naufrago lungo l’Istmo di Catanzaro

 

Tutti gli eventi inseriti in cartellone sono consultabili sul sito ufficiale del Festival all’indirizzo www.festivaldautunno.com o sull’App scaricabile gratuitamente.

Catanzaro, presentazione de “Il Corpo nella Demenza: la Terapia Espressivo Corporea Integrata

CATANZARO – Catanzaro sarà sede dello Start Up Nazionale della presentazione del libro edito dalla Maggioli Editore dal titolo “Il Corpo nella Demenza: La Terapia Espressivo Corporea Integrata (T.E.C.I) ® nella malattia di Alzheimer e altre demenze” che verrà presentato sabato 14 ottobre 2017 con inizio alle ore 16:00 nella città capoluogo.

 La presentazione da parte della Casa Editrice avverrà il 23 Novembre presso il CENTRO CONGRESSI SAVOIA HOTEL DI BOLOGNA.

La Terapia Espressiva Corporea Integrata, viene utilizzata nello Spazio Al.Pa.De. (Alzheimer Parkinson e Demenze) di Catanzaro, unico Centro Diurno presente sul territorio calabro, regolarmente autorizzato al Funzionamento dalla Regione Calabria, Assessorato alle Politiche Sociali e che dal 2008 si prende cura delle persone con demenza attraverso trattamenti Non Farmacologici.

Parte quindi dalla città di Catanzaro un metodo terapeutico nuovo, sperimentato, dalla Società Italiana di Geriatria e Gerontologia che si prende cura in maniera globale delle persone con malattia di Alzheimer e altre Demenze e che s’inserisce fra i metodi terapeutici di fama internazionale come La Validation, Lo Gentle Care, il conversazionalismo di Pietro Vigorelli e altri.

L’autrice del libro, patrocinato dalla Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, è la Presidente della Ra.Gi. Onlus la dott.ssa Elena Sodano, professionista catanzarese responsabile dello Spazio Al.Pa.De. che, dopo anni d’osservazioni e lavoro quotidiano con le persone colpite da malattia di Alzheimer e altre demenze, ha realizzato un manuale che espone, passo dopo passo, la Terapia Espressivo Corporea Integrata come un possibile strumento applicativo per tentare di creare un ponte di comunicazione corporea ed emozionale in tutte le fasi della malattia che attraversano le persone con demenza.

Una relazione possibile che prende forma, grazie ad un atto di comprensione, ascolto e a volte rinuncia da parte del terapeuta.
La Teci è stata sperimentata dalla Sigg e i risultati di questo lavoro verranno resi noti il 7 ottobre prossimo nel corso di un convegno nazionale.

Lo Giudice presenta il suo ultimo libro a Montecitorio

BISIGNANO (CS) – Francesco Lo Giudice ha presentato nella sala Aldo Moro in piazza Montecitorio il suo ultimo saggio, “Il futuro dell’Italia si gioca a Sud” (edito da Apollo edizioni) lo scorso 31 luglio.
Il lustro che ha portato il prolifico studioso made in UniCal nella storica Roma non è stata certo sminuito da chi ha partecipato all’evento culturale. Sono intervenute eccellenze e volti noti del panorama politico e culturale italiano, come Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II e presidente del CRUI, Carmelo Barbagallo segretario dell’UIL e Pippo Baudo, noto conduttore televisivo. Insieme all’autore la manforte del suo partito: il deputato Stefania Covello ha moderato l’iniziativa dopo l’introduzione di Ettore Rosato, presidente del gruppo PD nella Camera dei Deputati. La conclusione è stata fatta dal Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno.

 

Alfredo Arturi