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8@30 ed il Liceo Classico “G. da Fiore” insieme per discutere di giornalismo online

RENDE – Inizia ufficialmente la due giorni di lezioni sul giornalismo online che vede coinvolti il quotidiano ottoetrenta.it ed il Liceo Classico “G. da Fiore”. Da oggi 14 maggio fino a domani 15 maggio i redattori del giornale online si metteranno in gioco raccontando agli studenti le proprie esperienze, il modo di intendere il giornalismo nell’era digitale, lo svolgimento del lavoro in redazione ed, infine, i sogni perseguiti.

Il Liceo Classico “G. da Fiore” al XX° Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani

RENDE – Il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende, unico istituto scolastico calabrese, è stato invitato al XX° Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, che si svolgerà nel Teatro Greco di Palazzolo Acreide (Siracusa) dove il liceo si esibirà il 19 maggio, con la presentazione dello spettacolo “Antigone nel sepolcro” di Philippe Forest e testi da Omero, Eschilo e Sofocle.
Il testo di Forest è stato al centro di un lavoro laboratoriale,  svolto presso il “Gioacchino da Fiore” nell’arco di alcuni mesi coinvolgendo ben 38 allievi e 8 docenti, articolato in quattro gruppi di lavoro: laboratorio musicale, laboratorio attorale, laboratorio coreografico e laboratorio scene, maschere e costumi. Si tratta di un progetto sperimentale, fortemente voluto dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Alba Carbone perché ” le arti dello spettacolo, come tutte le altre discipline della scuola, – afferma la dirigente – si propongono di aiutare gli allievi e le allieve ad acquisire saperi e saper fare, a costruire la propria personalità, a sviluppare il proprio spirito critico, a diventare cittadini e cittadine responsabili e aperti, capaci di integrarsi nella  società contemporanea. L’esperienza di questo anno, articolata in quattro laboratori specifici  raccordati da un esperto esterno che ha dato sintesi organica a tutto il lavoro, ha permesso di valorizzare al meglio le competenze interne alla scuola ponendosi, a nostro avviso, come esempio di buone pratiche da continuare e potenziare nell’ottica della realizzazione di un vero e proprio Atelier della creatività, in sintonia – d’altra parte – con le nuove linee-guida dell’Unione europea sulla cultura”.

“Le cose del mondo mi sono dolcemente ritornate una ad una”. Sono parole di Antigone, secondo lo scrittore e saggista francese Philippe Forest, il segno del suo fragile e attardato sollievo di fronte all’esperienza della morte. “Antigone nel sepolcro” è un racconto, scritto e pubblicato nel 2006 in Francia, in cui Forest affronta il problema del lutto attraverso la figura di Antigone: non eroina ma giovane ribelle che è riuscita a liberarsi del “lutto senza fine”.

L’Antigone di Forest è una donna che dubita, che si interroga sulle ragioni di una scelta e sul significato del suo rapporto con i morti. Lo spettacolo, accogliendo e sviluppando l’elemento del dubbio, recupera la più solida struttura della tragedia classica per farne un escamotage teatrale: il coro. Da qui l’invenzione, il coro diventa elemento dialettico di un monologo, suddiviso in più parti, e l’ingombrante depositario del mito, il memento mori che custodisce in sé la dolorosa memoria di Antigone, i legami e i fantasmi dai quali vorrebbe fuggire. Il coro tenta Antigone e cerca di trattenerla attraverso arcaici rituali legati ai quattro elementi, fino a rinchiuderla in un recinto di pietre, sepolcro simbolico da cui riesce a scappare, ma senza indicarci la direzione.
Il coro perde e denuncia la sua impotenza, Antigone non vince e conferma il suo dubbio. Anche Tiresia, che entrerà in scena con una bambola impiccata, ci lascia con un interrogativo senza risposta: è una visione, la sua, o è davvero questa la fine di Antigone? E’ un presentimento o l’ultimo (minaccioso?) tentativo di ricondurre l’iconoclasta figura di Antigone nell’alveo stanco della leggenda? Al pubblico riuscire a trovare da sé una via alla catarsi.
Un lungo prologo, costruito con testi di Omero, Eschilo e Sofocle, racconta le travagliate vicende della stirpe dei Labdacidi da Edipo fino ad Antigone attraverso la guerra fratricida di Eteocle e Polinice, con l’uso trasversale di musica, danza, maschere, recitazione, marionette.
Lo spettacolo sarà replicato il 5 giugno a Cosenza presso l’Auditorium “A. Guarasci”.

Il Liceo Classico “G. da Fiore” in “Antigone nel sepolcro”

COSENZA – Lunedi 19 maggio 2014, ore 11:30, esibizione del Laboratorio teatrale “Andrea Le Fosse” con lo spettacolo “Antigone nel sepolcro” al XX Festival del Teatro classico dei giovani –
Teatro greco di Palazzolo Acreide (SR).

La regia dello spettacolo è di Nello Costabile e recitano gli studenti del Liceo Classico “G. Da Fiore” che hanno preso parte al progetto.

Al Liceo Classico “G. da Fiore” l’incontro “Il sangue rosa. La strage delle donne”.

RENDE – L’A.N.I.M.E.D incontra il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende.

Domani 25 Marzo 2014, alle ore 10.00, si svolgerà uno degli incontri previsti dal progetto formativo “Il sangue rosa. La strage delle donne”. Sensibilizzare i giovani sulle tematiche legate alla violenza di genere, attraverso un percorso educativo che interviene con efficacia sulla diffusione della legalità a partire proprio dalle scuole: questo il nobile fine che si intende perseguire. Ideato da Cinzia Falcone, Presidente Animed (Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea) e promosso dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, “Il sangue rosa”, è stato inserito nell’ampio programma “Giovani e legalità” (un percorso educativo atto ad intervenire con efficacia sulle tematiche legate alla diffusione della legalità nelle scuole), e rappresenta una valida strategia d’intervento mirata ad una vasta ed eterogenea gamma di utenti in termini di età (studenti tra i 14 e i 18 anni e docenti), di estrazione sociale, appartenenza religiosa, grado d’istruzione e orientamento sessuale. L’iniziativa, che coinvolge ben 18 istituti della provincia di Cosenza, intende abbattere il muro dell’indifferenza, combattendo l’isolamento e il silenzio, tipici di chi è vittima di questi drammi, attraverso la conoscenza, la prevenzione e la formazione dello studente, attuata dallo staff dell’Animed, con la collaborazione di esperti, nonché delle Forze dell’Ordine, che avverrà durante l’incontro moderato dalla giornalista Francesca Porco a cui prenderanno parte i referenti promotori dello stesso, il giornalista Arcangelo Badolati, il presidente dell’Animed, Cinzia Falcone e il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rende, Capitano Luigi Miele. Inoltre, il progetto propone la Prima Edizione del Concorso scolastico “Il sangue rosa”, che darà l’opportunità agli studenti di realizzare un elaborato finale (tema, poesia, fotografia, dipinto, etc.) al fine di promuovere approfondimenti sulla fenomenologia in oggetto. Imparare a superare gli stereotipi di genere, partendo proprio dalle scuole è il primo passo per formare i giovani e scuotere le loro coscienze. Le dinamiche di un amore malato sono quelle illustrate dal corto “Piccole cose di valore non quantificabile”, di Paolo Genovesi e Luca Miniero, che sarà proiettato durante l’incontro. Un video coinvolgente che descrive una denuncia pronunciata attraverso il linguaggio sibillino di una giovane ragazza, alla quale i lunghi anni di violenza, hanno rubato le speranze, i desideri, l’amore, logorando la sua stessa anima per sempre.
Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito web www.ilsanguerosa.it.

Il Liceo Classico “G. da Fiore” organizza “La giornata della memoria 2014”

RENDE (CS) – Il Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende organizza La giornata della memoria 2014 .
Due gli eventi in programma dal titolo: “LA NOSTRA MEMORIA”:
Il Primo appuntamento, che si terrà sabato 25 gennaio al Cinema Teatro Garden di Rende dalle ore 9.00, è diretto a tutti gli studenti del liceo e sono invitate anche le terze classi delle Scuole medie di Rende.
L’evento centrale sarà la proiezione, in prima regionale, del film documentario del regista cosentino Cristian Calabretta – Ferramonti, il campo sospeso – presentato qualche mese fa in Campidoglio alla presenza del Capo dello Stato, Presidente Napolitano. Sarà presente l’autore.
Gli altri interventi previsti sono quello dell’ing. Leone Elio Paserman, Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma che parlerà dell’Internamento degli ebrei stranieri nell’Italia del fascismo dal 1940 -43 e quello del prof. Mario Rende, studioso di storia e autore del volume Ferramonti di Tarsia. Voci da un campo di concentramento fascista 1940-45, Mursia ed. che interverrà sul tema: Il campo di Ferramonti di Tarsia: geografia, storia, personaggi.
Seguirà il dibattito con gli studenti e vedrà la partecipazione di s. ecc. il Prefetto dott. Gianfranco Tomao, dell’Assessore regionale alla Cultura dott. Mario Caligiuri , dell’Assessore provinciale alla cultura prof.ssa Maria Francesca Corigliano e del Commissario straordinario del Comune di Rende dott. Maurizio Valiante.
Il dirigente scolastico, prof.ssa Alba Carbone, rivolgerà un saluto alla comunità scolastica e agli ospiti in apertura dei lavori.

L’altro appuntamento programmato si terrà presso il Teatro “Tieri” di Cosenza martedi 28 gennaio 2014 dalle ore 9.00 dal titolo …dopo Ferramonti una significativa esperienza culturale a Cosenza: la libreria Brenner per ricordare i 60 anni di attività della Libreria, prestigiosa istituzione culturale della Città di Cosenza; è diretto agli studenti dell’ultima classe del Liceo e sono invitate le terze classi delle Scuole medie di Cosenza.
Interverranno Pina Brenner, insegnante ed artista, Massimo Veltri, docente universitario, Stefano Vecchione, vice presidente dell’Istituto di Studi Storici.
La scelta del luogo, oggi teatro “Tieri”, una volta Cinema Italia, è legata al fatto che si ha notizia che il 9 novembre 1943, dopo i bombardamenti a cui fu sottoposta la città, sotto il patrocinio del Comando Alleato, gli internati del Campo di concentramento di Ferramonti tennero un concerto di beneficenza a favore dei sinistrati di Cosenza. Fatto veramente singolare di cui si restituisce memoria e idealmente, in questa occasione, si fa omaggio ad una Orchestra tanto particolare attraverso una serie di intermezzi musicali a cura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
I momenti più significativi saranno sottolineati con un reading di testi sul tema a cura degli Studenti del Laboratorio teatrale del Liceo.
Gli eventi programmati rientrano nelle celebrazioni della Giornata della memoria 2014 e hanno la finalità di consegnare alle giovani generazioni il testimone del ricordo: abbiamo il dovere di non dimenticare e di custodire la memoria di avvenimenti che hanno segnato in modo indelebile la storia del XX secolo.
E’ compito della Scuola, in particolare, trasmettere ai giovani i valori di libertà, solidarietà e giustizia, fondamento del nostro vivere civile.