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Cosenza, nascono il Liceo Classico Biomedico e il Liceo Classico Giuridico

COSENZA – È stata presentata alla stampa ed ai cittadini presso l’aula magna ‘R. Misasi’ del Liceo Classico ‘B. Telesio’ di Cosenza l’offerta formativa della scuola per l’anno scolastico 2018.19. Oltre al Liceo Classico di ordinamento, al Liceo Classico Europeo ed al Liceo Classico Cambridge, dal prossimo anno al Telesio ci saranno due nuovi indirizzi: il Liceo Classico ad indirizzo Biomedico ed il Liceo Classico ad indirizzo Giuridico-Internazionale.

Sono intervenuti il magnifico rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, il dirigente provinciale del MIUR Cosenza, Luciano Greco, il Dirigente Scolastico del Liceo ‘Telesio’, Antonio Iaconianni ed i docenti dell’UNICAL, Enrico Caterini e Vincenzo Carbone. I lavori sono stati conclusi da Ada Tucci Ghi, già docente di latino e greco del Liceo ‘Telesio’. Ha moderato l’incontro il giornalista Mario Tursi Prato

“Una scuola meravigliosa!” 

Il Dirigente Scolastico del Liceo ‘Telesio’ ha così commentato: «Con i miei collaboratori abbiamo voluto dare a questa serata un titolo che per noi è la migliore sintesi del progetto ‘Telesio’ che si sta formando in questi ultimi anni: Una scuola meravigliosa! Ebbene, quella che presentiamo alla città ed alla provincia tutta è una scuola sempre nuova, sempre più moderna, che con due nuovi indirizzi, quello biomedico e quello giuridico internazionale, che vanno ad aggiungersi a quelli che già abbiamo, si pone come eccellenza e punto di riferimento culturale per il meridione d’Italia. L’utenza – ha continuato il preside Iaconianni – continua a premiare i nostri sacrifici e l’ottimo lavoro che quotidianamente svolgono i docenti ed il personale ATA: stasera nasce però una scuola ancora più nuova, ancora più moderna, ancora più attrattiva, che tiene conto delle esigenze formative e culturali proprio di tutti. I due nuovi indirizzi – ha concluso il Dirigente – sono per noi una sfida per cercare di portare sempre più il Liceo Classico a passo con i tempi, in una parola, nella modernità. Ed il Telesio, lo dico con un pizzico di orgoglio, è veramente ogni giorno di più una scuola nuova, moderna ed attrattiva: in una parola Una Scuola Meravigliosa!».        

La Compagnia del Cucco Presenta lo Spettacolo di Beneficenza Pro-Terremotati di Mormanno: “13 A Tavola”

MORMANNO (CS) – Venerdì 12 Aprile, alle ore 19.30 presso l’Auditorium del Liceo Classico “B. Telesio”, La Compagnia del Cucco presenterà lo spettacolo di Beneficenza Pro-Terremotati di Mormanno: 13 A Tavola di Marc Gilbert Sauvajon.

13 A Tavola è la classica commedia da “filodrammatica” che gioca su una diffusa superstizione per creare le più disparate situazioni tragicomiche che non possono non far sorridere.

La storia è di una comicità molto semplice, i personaggi sono lo specchio di una società frivola e senza tempo, dove anche l’amore si arrampica debole verso ideali fallici e la superstizione tormenta la bella giovane padrona di casa.

“… Parigi, quartiere Faubourg St. Germain, la sera di una vigilia di Natale, a casa Villardier una giovane coppia avendo organizzato una cena con gli amici deve far conto non solo con i dubbi, normali, circa la riuscita della serata, ma anche con la superstizione della padrona di casa che non può accettare assolutamente di avere una tavola con tredici persone sedute attorno. Il Tredici è un numero dalle multiformi possibilità, ma pare che “tredici a tavola” sia da evitare come la peste perciò ci si ingegna per evitare a tutti i costi la “catastrofe”. Inizia così la ricerca ansiosa di un quattordicesimo invitato… e quando lo si trova, subito ne sparisce uno dei precedenti e si ritorna in tredici in un’alternanza continua di situazioni inattese. Se alla superstizione si aggiunge anche l’arrivo di una donna misteriosa con manie omicide, è chiaro che il panico, misto ad una buona dose di cocciutaggine, la fa da padrone.”

A voi godere degli sforzi comici di questa donna indomita nel perseguire il suo scopo, del suo consorte e dei suoi ospiti, pedine del gioco perverso della superstizione.

In scena la Compagnia del Cucco di Mormanno. Interpreti: Mariella Rotondaro, Davide Fasano, Mariapia Perrone, Milena Apollaro, Andrea De Luca, Filippo Santulli, Marco Maradei e Pasquale Diurno.

Regia di Flora Delli Quadri, Paola Apollaro e Francesco Cersosimo.

Per Maggiori Informazioni Visitare Il Profilo Facebook Della Compagnia

 

 

Michelangelo: Ecco la “Bottega” del Cinquecento a Cosenza

COSENZA – Grande manifestazione culturale, stamattina, presso l’auditorium Guarasci del liceo classico Telesio. Tra i relatori il presidente dell’Accademia Cosentina avv. Ernesto D’Ippolito, lo scrittore Coriolano Martirano, lo storico Vincenzo Napolillo e il fisico Franco Piperno.

Una grande ouverture, un momento di grande cultura, con il gotha degli intellettuali cosentini. “Michelangelo e una bottega del Cinquecento a Cosenza”, presentazione-evento che precede la lectio magistralis che il critico d’arte e scrittore Gianfranco Labrosciano terrà domani sera sul palco del teatro Garden di Rende. Un grande successo di eloquenza e bellezza.

Michelangelo,dunque, è servito da meravigliosa liaison per raccontare la storia e l’identità di un popolo, di una città, di un sentire. Cosenza come teatro di un Rinascimento che è spesso sconosciuto ai più, con la sua storica Accademia, con uomini che sono ricordati in un epitaffio eterno tra i grandi di ogni tempo, da Aulo Parrasio a Bernardino Telesio, dal vescovo Martirano che partecipò al Concilio di Trento all’astronomo Giovan Battista Amici, da Lucrezia della Valle a Sertorio Quattromani in un abbraccio incommensurabile tra le arti, letteratura, scienza, poesia e naturalmente bellezza.

Michelangelo avvalora quindi l’importanza di Cosenza come la piccola Atene che può annoverare un patrimonio intellettuale, artistico e architettonico di strepitosa forza concettuale.

Domani sera, presso il teatro Garden, alle 20,30, la lectio magistralis di Gianfranco Labrosciano in onore del cinquecentenario della Cappella Sistina, definita dal Vasari “la lucerna dell’arte nostra”.