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Sindaco Occhiuto, concerto di Capodanno gratuito e aperto ai bisognosi

COSENZA – Il concerto di Capodanno del primo gennaio al Teatro Rendano, promosso dall’Amministrazione comunale, sarà gratuito. La novità è stata voluta dal Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che per l’occasione ha disposto anche la destinazione di una parte dei posti disponibili alle persone che appartengono all’area del disagio e che versano in situazioni di difficoltà.
Il concerto, che avrà inizio alle ore 18.30, è stato pensato come «una vera e propria serata di gala, caratterizzata da un gioco di rimandi e contaminazioni tra opera, danza e musica sinfonica», come tiene a sottolineare Lorenzo Parisi, direttore artistico dell’evento. «La tradizione operistica sta anche nelle pagine sinfoniche che saranno proposte – precisa Parisi – nella misura in cui, ad esempio, la Carmen Quadrille di Eduard Strauss si interseca con la Carmen di Bizet, o, ancora, la danza si mescola con l’opera e la racconta, quando i ballerini Andrea Volpintesta e Sabrina Brazzo (étoile del Teatro alla Scala di Milano) danzeranno sulle note del Preludio del primo atto di Traviata. Il repertorio pensato per il concerto tiene conto proprio di questa mescolanza che tornerà ancora, sempre per fare un altro esempio, quando sarà il momento di un nuovo pas de deux sulle note di Adios Nonino di Astor Piazzolla o di Palladio di Karl Jenkins».
Un evento di grande spessore artistico ed interesse culturale, che vedrà finalmente la partecipazione privilegiata dei ceti più umili. Bisognerà, però, per ovvie ragioni di capienza del Teatro, munirsi per tempo dei tagliandi gratuiti (la distribuzione dei biglietti ad ingresso libero avverrà fino ad esaurimento posti), in distribuzione presso l’agenzia InPrimafila di via Marconi 140 a Cosenza, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,30 ed il sabato solo la mattina, dalle 9,30 alle 13,00 (per informazioni si potrà contattare il numero 0984.795699).

La pianista Anna Kravtchenko non sarà al Rendano per motivi di salute. Al suo posto il pianista Boris Petrushansky

Cosenza ( Cs) – La pianista Anna  Kravtchenko che avrebbe dovuto suonare con l’Orchestra del Teatro “Rendano” in occasione dell’ultimo concerto della stagione lirico-sinfonica del teatro di tradizione cosentino, in programma sabato 23 aprile, alle ore 20,15, non potrà essere a Cosenza per motivi di salute.
Lo ha comunicato il direttore artistico del  “Rendano” Lorenzo Parisi, sottolineando in una nota che si è resa necessaria la sostituzione della pianista ucraina con un altro artista. La scelta della direzione artistica del “Rendano” è caduta su un nome di spicco del panorama musicale mondiale, il pianista moscovita Boris Petrushansky, stabilitosi dal 1991 in Italia, a Imola, dove insegna presso l`Accademia Pianistica “Incontri col Maestro”, mentre continua la sua intensa attività concertistica sia in Italia che in Russia, dove ritorna regolarmente, ma anche in molti paesi Europei, del Nord e del Sud America, nonché in Asia, Africa e Australia.
L’improvviso forfait della Kravtchenko darà la possibilità agli appassionati di musica della città e della regione di poter assistere ad un concerto del maestro Petrushansky che, proprio per la sua grande statura musicale, renderà ancora più accattivante ed atteso l’appuntamento conclusivo della stagione lirico-sinfonica del Teatro “Rendano”.Invariato il programma della serata del 23 aprile che comprende il concerto per pianoforte e orchestra n.1 di Tchaikovsky (con il prezioso apporto di Boris Petrushansky) e, a seguire, “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij/Ravel.
Per l’occasione l’Orchestra del Teatro “Rendano” sarà diretta da Luca Ferrara, già sul podio del “Rendano” per “Tosca” di Giacomo Puccini. Il programma del concerto sinfonico del 23 aprile sottende un doppio omaggio. Con il concerto di  Tchaikovsky si vuole ricordare la figura di Alfonso Rendano (cui è intitolato il teatro di tradizione cosentino), compositore e pianista famoso in tutto il mondo non solo per le sue qualità di raffinato interprete, ma anche per aver inventato il “pedale  indipendente” che in seguito arricchirà la morfologia di tutti i pianoforti. Con “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij, suite tra le più famose del compositore russo e diventata col tempo oggetto di diverse strumentazioni, anche per orchestra, come quella di Maurice Ravel, si vuole evocare l’affinità dell’oggetto della composizione, scritta da  Musorgskij  per Victor Hartmann, suo amico pittore, scomparso giovanissimo, con il Museo all’aperto Bilotti (Mab) di Cosenza. Dopo la visita ad una mostra di Hartmann, infatti, Mussorgskij scrisse quest’opera nella quale i quadri musicali descritti sono intervallati da un tema, la promenade , una sorta di passeggiata tra i quadri musicali che descrivono i quadri veri di Hartmann. L’immaginazione di chi ha concepito la stagione del “Rendano” è corsa al Mab, il Museo all’aperto di Cosenza. Confermata anche la prova generale aperta alle scuole di ogni ordine e grado, alle ore 10,30, sempre del 23 aprile.
Figlio d’arte (i suoi genitori erano entrambi musicisti), Boris Petrushansky è nato a Mosca nel 1949. All’età di 8 anni viene ammesso alla Scuola Centrale presso il Conservatorio di Mosca. Nel 1964, l’incontro, all’età di quindici anni, con uno dei più grandi musicisti del nostro tempo, Heinrich Neuhaus. Petrushansky ne diventa il suo ultimo allievo. Quei non molti mesi trascorsi nella classe di Neuhaus (il maestro mori nell’Ottobre del 1964) sono stati determinanti sotto molti aspetti per tutto il successivo sviluppo del pianista moscovita che si perfezionò successivamente sotto la guida di Lev Naumov, a sua volta allievo e assistente di   Neuhaus, un musicista fine, fedele custode delle tradizioni romantiche della scuola da cui sono poi usciti Emil Gilels e Sviatoslav Richter.
In un concerto del Maggio Musicale Fiorentino è proprio sulle spalle di Petrushansky che ricade l’onere e l’onore di sostituire il grandissimo Sviatoslav Richter.
Veramente tante le orchestre con le quali ha suonato Petrushansky : dalla Sinfonica di Stato dell`URSS, alla Filarmonica di S.Pietroburgo, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all’Orchestra Filarmonica di Dresda, alla Moscow Chamber Orchestra. Altrettante le collaborazioni con grandi direttori d’orchestra come Janos Ferencik, Ernst Bour, Paavo Berglund, Esa-Pekka Salonen, Dimitri Kitaenko e Roberto Abbado. Tra i suoi partner di musica da camera spiccano i nomi di Leonid Kogan, Igor Oistrakh, Vladimir Afanasiev, Dimitri Sitkovetsky, Misha Maisky, Cecilia Gasdia, il Quartetto Borodin e il Berliner Philharmonisches Quartett.

Falso allarme bomba al Rendano. Le considerazioni del direttore artistico Parisi

COSENZA – Dopo lo shock della serata di ieri, quando un’allarmante telefonata anonima ha annunciato la lorenzo parisipresenza di una bomba all’interno del Teatro “Rendano”, costringendo l’evacuazione degli spettatori accorsi per la prima del “Francesco de Paula”, Lorenzo Parisi, direttore artistico del Teatro ha inviato una dichiarazione a mezzo stampa, riportando le sue amare considerazioni. Di seguito le dichiarazioni in forma integrale.

Ieri, 2 aprile, è accaduto a Cosenza qualcosa che, nella ultracentenaria storia del Teatro Comunale “Alfonso Rendano”, non era mai accaduto prima. Durante lo spettacolo “San Francesco de Paula”, una produzione locale indipendente allestita con tanta passione, un allarme bomba ha costretto tutto il pubblico presente, gli artisti ed il personale tecnico ad uscire immediatamente dal teatro su disposizione dei Vigili del Fuoco.

Dopo le reazioni a caldo – stupore, rabbia ed incredulità – oggi è il momento delle riflessioni.

Credo e temo che le motivazioni debbano essere oggetto di attente indagini da parte delle forze dell’ordine e della magistratura poichè, solo oggi,a mente fredda, mi è ritornato in mente un altro terribile gesto perpetrato pochi mesi fa ai danni del nostro amato Teatro.

Nella notte precedente alla “prima” di Tosca, ignoti incendiarono il camioncino della ditta di Ascoli Piceno, parcheggiato sulla rampa del Teatro, che effettuava il service luci dell’opera in programma il 22 gennaio. Un gesto passato quasi in sordina sulla stampa locale, annullato dal buon esito della rappresentazione. Sappiamo che le indagini per quella impresa sono ancora in corso e che sono al vaglio le immagini prese dalle telecamere di sicurezza collocate sulla piazza.

Oltre al “chi”, urge una riflessione sul “perchè” tanto accanimento verso il principale teatro della nostra regione.

Non ho risposte a questa domanda. Jihadisti a parte, è difficile immaginare chi oggi in occidente si dichiari nemico giurato della cultura e dell’arte.

Va da sé che questi gesti producano l’effetto opposto alle intenzioni di chi li compie. Chi opera in questo ambito, con tanta passione, trova uno stimolo in più per esprimersi e donarsi al proprio pubblico. Chi attribuisce alla cultura ed all’arte un valore insostituibile nella società, si stringe a coorte in difesa dei propri valori. Oggi quindi doppio spettacolo: una recita straordinaria alle 16, oltre a quella già prevista alle 20:30.

Viva la Musica e viva il Rendano!

Elezioni Cosenza, Lorenzo Parisi in campo con Occhiuto

COSENZA – Il direttore artistico del teatro di tradizione cosentino “Alfonso Rendano” scende in politica e si candida nelle fila della coalizione a sostegno del candidato a sindaco Mario Occhiuto. Questa la dichiarazione con cui ufficializza a candidatura: “Sono lieto di annunciare la mia personale candidatura nella lista civica Fabbrica Creativa che sosterrà Mario Occhiuto alle prossime elezioni comunali di Cosenza. Questa scelta nasce dalla possibilità di contribuire al rinnovamento della città, già brillantemente avviato nella consiliatura appena conclusa (prematuramente), con un progetto che sia molto di più di una Stagione Lirico/Sinfonica: un progetto politico per il Teatro Rendano. Fino ad oggi ho svolto con scrupolo, passione ed impegno l’incarico di direttore artistico affidatomi e sono particolarmente orgoglioso dei risultati raggiunti. La rinascita del principale teatro regionale (unico teatro di tradizione calabrese) è certificata dai numeri, ma non solo.
I teatri di tradizione italiani (come il Rendano) sono tali proprio perché teatri che producono musica e la linea di affidarne la direzione artistica ad un musicista è stata la scelta assolutamente innovatrice del Sindaco Mario Occhiuto, mai prima d’ora ciò era accaduto a Cosenza. Anche pensare conseguentemente ad un’orchestra che fosse espressione diretta del teatro comunale è stata una decisione in assoluta controtendenza rispetto al panorama nazionale. Il mondo della musica e di chi ama la musica, solitamente senza rappresentanza, coglie l’importanza di queste scelte.
Adesso il mio contributo è per il perfezionamento di questo progetto politico, cioè strutturale, un mezzo affinché il progetto artistico possa svilupparsi con strumenti nuovi, idonei alle strategie dei nostri giorni. Di ciò abbiamo sempre discusso in questi due anni con Occhiuto ed ora è nato un disegno ben chiaro anche nelle modalità. Sto parlando di un progetto per la trasformazione del Teatro Rendano in Fondazione, una trasformazione che hanno già effettuato 23 teatri di tradizione su 29 presenti in Italia, un progetto (come il ponte di Calatrava) di cui a Cosenza si parla da vent’anni! Non un’idea originale certo, forse un vuoto da colmare, ma sono certo che l’operosità di Mario Occhiuto è l’ingrediente indispensabile per rinnovare anche questo ambito.
Il progetto di cui abbiamo discusso è però un progetto più articolato ed omogeneo: una Fondazione che gestisca tutti e tre i teatri cittadini.
Ognuna di queste strutture già adesso ospita attività diverse per genere, e così continuerà ad essere, ma affinché la gestione sia efficiente e qualificante è necessario che il coordinamento sia affidato ad un’unica entità. Ognuna delle singole attività ne risulterà potenziata e migliorata con ricadute positive sia per i fruitori finali, sia per chi opera nel settore.
Una Fondazione che sia sempre espressione del municipio cittadino, ma che consenta una gestione idonea alle necessità di un teatro, difficilissime da soddisfare finché rimarrà legato alle macchinose procedure comunali.
Durante la campagna elettorale ci sarà modo di illustrare tutte le numerose iniziative realizzabili grazie all’adeguamento gestionale delle strutture.
Con l’architetto Occhiuto siamo d’accordo anche su un ulteriore dettaglio: che la Fondazione non diventi un carrozzone politico. Che dire di più: viva la musica!”

Il Teatro Rendano scenario del Concerto di San Valentino. Orchestra diretta dal Maestro Luca Ferrara

COSENZA – Musica e Cinema: è il binomio inscindibile scelto dall’Amministrazione comunale per celebrare la Festa di San Valentino, il prossimo 14 febbraio al Teatro “Rendano”. Saranno infatti le colonne sonore ad essere protagoniste del concerto promosso dal Comune per la festa degli innamorati. Agli abbonati della stagione lirico-sinfonica sarà riservata la possibilità di assistervi gratuitamente, mentre le coppie non abbonate potranno fruire di un ingresso gratuito (si pagherà, insomma, un solo biglietto). Lo slogan coniato per l’occasione è, infatti, “Due cuori, un solo biglietto!”.
Contenuti i prezzi dei singoli biglietti: la platea costerà 15 euro, i palchi 10 euro, la galleria 5 euro.

Luca Ferrara
Maestro Luca Ferrara

Gli abbonati dovranno ritirare il posto numerato presso l’Agenzia “In Prima Fila” di via Guglielmo Marconi, 140 (info: 0984 795699). L’Orchestra del “Rendano” sarà diretta per l’occasione dal maestro Luca Ferrara, Direttore principale della compagine orchestrale del teatro di tradizione cosentino che ha già condotto per mano lo scorso anno nel “Barbiere di Siviglia” e quest’anno in “Tosca”. Il maestro Ferrara, tra i collaboratori più assidui del “Rossini Opera Festival”,  è stato allievo di Piero Bellugi e Massimo De Bernart, altre due bacchette di lusso delle stagioni del “Rendano”. Tra i suoi mentori anche il direttore d’orchestra russo Vladimir Delman. In diverse occasioni Luca Ferrara ha lodato l’apporto dell’Orchestra del “Rendano”, considerandola uno dei momenti più importanti del nuovo corso impresso al teatro dal Direttore artistico Lorenzo Parisi.

Al concerto di San Valentino è prevista la partecipazione del cantante Alessandro Skanderbeg. Il programma include l’esecuzione di alcune tra le più celebri musiche da films: da “Via col vento” a “Casablanca”, da “Nuovo Cinema Paradiso” a “Colazione da Tiffany”, fino a “Il Postino” e a “La leggenda del pianista sull’Oceano”.

All’Unical tavolo tecnico sulla musica, il disappunto del Rendano

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Ph: Morrone

COSENZA  Oggi, nei locali dell’Università della Calabria, si svolgerà un Tavolo tematico sulla Musica e le imprese della produzione musicale, promosso dalla Regione Calabria. Ai lavori assente, non volontariamente, sarà il Teatro Rendano. In questa nota esprime tutto il suo disappunto Lorenzo Parisi, direttore artistico del Teatro:

“Non è piacevole per me inoltrare questa nota, ma è necessario evidenziare gli errori strategici del settore di cui mi occupo da sempre, affinché in futuro si possa evitare di ricommetterli. Sarebbe stato decisamente opportuno, pertanto, che al Tavolo tematico sulla Musica e le imprese della produzione musicale, promosso dalla Regione Calabria in programma oggi (lunedì 21 dicembre) presso l’UNICAL, fosse stato invitato anche il Teatro Rendano di Cosenza, unico teatro di tradizione in Calabria, unico teatro a realizzare ancora una vera attività di produzione musicale nella nostra regione. Ovviamente la partecipazione all’iniziativa è stata aperta a chiunque volesse aderire ma, per un appuntamento così importante, ci sono alcuni interventi tecnici, come sarebbe stato quello del Teatro Rendano, che è opportuno stimolare, se non richiedere espressamente, pianificandone gli spazi ed i tempi. Ciò solo perché la prospettiva di chi si occupa sul campo di vere produzioni liriche e sinfoniche è preziosissima in una regione con tanti ritardi come la nostra. Se lo scopo di un Tavolo tematico sulla Musica e le imprese della produzione musicale era conoscere meglio il settore per superare le criticità elaborando proposte concrete per il futuro, credo sia stata un’occasione persa. Penso anche all’assenza dei Conservatori calabresi, quindi all’università della Musica. Il mio contributo, se opportunamente preparato, avrebbe evidenziato le principali criticità del nostro territorio, come l’assenza di un’orchestra stabile regionale (come noi solo il Molise e la Basilicata), o la modestissima percentuale di pubblico pagante nelle sale e nei teatri, dato che ci pone fra le ultime regioni d’Italia per consumi culturali. Ovviamente il mio intervento avrebbe avuto anche una parte costruens, ma la riservo alla prossima occasione.”

Il direttore artistico del Rendano reagisce alle critiche rivolte al cartellone musicale

nhsjdCOSENZA – Lorenzo Parisi, Direttore artistico del Teatro “A. Rendano” della città bruzia, apprese le reazioni scaturite in seguito alla presentazione della stagione lirico-sinfonica 2015/2016 del teatro di tradizione cosentino, ha ritenuto necessario precisare alcuni punti. Di seguito riportiamo la sua dichiarazione, espressa a mezzo stampa.

Leggo con un certo rammarico gli attacchi al cartellone musicale del Teatro Rendano appena presentato. Purtroppo l’imminente competizione elettorale risveglia attenzioni verso la musica colta normalmente sopite. E’ doveroso però precisare alcune cose a difesa dell’offerta di quest’anno e delle innumerevoli professionalità che ci lavorano.
Se è pur vero che la rappresentazione operistica vera e propria nel programma 2015 è limitata al titolo di Tosca, e ciò può lasciare un po’ insoddisfatti gli appassionati melomani, screditare la qualità dell’offerta musicale in virtù di ciò non è sicuramente corretto, né generoso.
Gli interpreti, i direttori ed i solisti di tutti gli appuntamenti (Palombi, Masiero, Caimi, Goldstein, Lanzillotta, Kravtchenko, ecc.) che si esibiranno sul nostro palcoscenico sono di primo valore, come testimoniato dai lunghi curricula, ed anche i repertori proposti si annoverano fra i capolavori assoluti della letteratura musicale (Rodrigo, Beethoven, Tchaikovsky, Musorgskij ecc.) molti dei quali mai rappresentati nel nostro teatro. Inoltre ad arricchire lo spazio dedicato al bel canto contribuirà il Gala Lirico di apertura Stagione (4 dicembre) con capolavori tratti da opere di Verdi, Leoncavallo, Puccini, Rossini ecc.
Ricordo ai lettori che in nessun altro teatro della nostra regione, ahimè l’unica insieme alla Basilicata ed al Molise a non avere neanche un’orchestra regionale (e su questo importante argomento non ho mai avvertito la preoccupazione di nessuno), è possibile fruire di un’offerta paragonabile a quella del Rendano di Cosenza.
Pur nelle necessità di quadratura di bilancio è stato costruito un progetto artistico di pregio con un budget con cui in passato si allestiva un solo spettacolo, ed a volte la qualità culturale non è stata proporzionale al costo sostenuto.
Inoltre, l’Orchestra del Teatro, composta quasi interamente da calabresi, sarà protagonista in tutti gli appuntamenti, garantendo a tanti musicisti della nostra regione uno spazio lavorativo e professionale qualificante, all’interno di un cartellone di pregio.
La Stagione da me approntata è stata sviluppata sulle seguenti linee guida: costruzione di un cartellone lirico-sinfonico dalla chiara identità progettuale, garanzia di livelli di alta qualità artistica, valorizzazione delle professionalità locali.
Viva la musica.

Presto in scena il “Barbiere di Siviglia” al Teatro Rendano

COSENZA – Comincia a prendere forma al Teatro Rendano il “Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini. L’evento avrà luogo il prossimo 21 novembre, ore 20:30,  e inaugurerà la stagione lirico-sinfonica del teatro di tradizione cosentino  che dal luglio scorso ha cambiato guida, dopo la nomina del nuovo direttore artistico Lorenzo Parisi. Significativa la collaborazione che Parisi ha attivato, per la produzione dell’opera di Rossini, con l’Accademia Rossiniana di Pesaro. E da Pesaro e dal Conservatorio “Gioachino Rossini” proviene anche la regista Rosetta Cucchi,indicata  come una delle nuove promesse della regia italiana. In questa veste ha fatto parte dell’Orchestra Sinfonica della Rai come primo pianoforte, ma, a partire dal 1999, all’attività di apprezzata pianista ha affiancato quella di regista. La Cucchi fa parte della “grande famiglia” del “Rossini Opera Festival”. “Il Barbiere – dice –  è l’opera che amo di più e Rossini è l’autore a cui mi sento più vicina. In fondo in Rossini c’è un po’ “una follia organizzata”. Rossini è la follia, quello che gli inglesi chiamano lo sparkling, il fatto di essere frizzante, ma in qualche modo senza tempo, perché la gioia che c’è nella musica e in questo Barbiere in particolare appartiene a storie che possono accadere in ogni tempo. In questo mio Barbiere – afferma ancora la Cucchi –  mi sono voluta divertire proprio accompagnando e assecondando la follia di Rossini. Non posso dire che è un Barbiere moderno. E’, piuttosto, un Barbiere onirico. Io parto da un sogno e lo faccio proprio perché mi piace sviluppare l’idea che ci sia una linea temporale che va dal ‘700 ad oggi, senza colpo ferire”.

Il violinista cosentino Lorenzo Parisi in Commissione cultura

COSENZA- Quando si dice la musica nel sangue. Espressione che vale ancor di più per Lorenzo Parisi, violinista cosentino con una lunga militanza al servizio della musica.

Prima da musicista, con una frequente attività concertistica, poi da direttore artistico ed oggi Presidente dell’Associazione culturale “Maurizio Quintieri” della quale cura, ininterrottamente da 18 anni, la stagione concertistica, condividendone il percorso con il pianista Giuseppe Maiorca.

Un impegno che la commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro, ha voluto sottolineare con un riconoscimento assegnato a Lorenzo Parisi nel corso della serie di incontri con gli artisti del territorio, denominata “Nemo Propheta in patria”.

In questa nuova occasione, la proposta di invitare e premiare in commissione il musicista cosentino è stata formulata dalla Vice Presidente dell’organismo consiliare Maria Lucente che ha ripercorso nel suo intervento le tappe principali della carriera di Parisi.

Con questo riconoscimento la Commissione cultura ha voluto testimoniare l’attenzione del Comune di Cosenza verso uno dei musicisti che, nonostante la sua ancor giovane età, può esibire con orgoglio un’esperienza a 360 gradi che coniuga l’attività concertistica con una non comune capacità organizzativa ed artistica, trasfuse oggi nelle stagioni concertistiche dell’Associazione “Quintieri”.