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Castrovillari, il Comune chiarisce la sua posizione riguardo Lsu/Lpu

CASTROVILLARI (CS) – L’amministrazione comunale di Castrovillari, riguardo la vertenza Lsu/Lpu inindex forza all’ente stesso, ribadisce di aver seguito la procedura prevista dalla legge apposita per le istituzioni in situazione di predissesto, negando di essersi opposta all’esecuzione dei contratti. Questo ha tenuto a ribadire il primo cittadino Domenico Lo Polito.

Per questa ragione ieri la Giunta municipale ha deliberato quanto necessario sulla base del Piano di Fabbisogno Triennale del Personale, acquisendo le autorizzazioni richieste dal Ministero dell’Interno. Nella medesima seduta, l’amministrazione comunale ha inoltre sottolineato che “in ipotesi di eventuali rinnovi dei contratti non vi sarà un appiattimento con contrattualizzazione di tutti a 26 ore, ma verrà effettuata una scelta sulla base delle effettive esigenze dei servizi comunali”.

 

 

Stralscio dell’art. 8: scelta insensata e sopruso verso i lavoratori

th (15)ROSSANO: I dipendenti del Comune di Rossano, ex LSU-LPU contrattualizzati a tempo determinato dal 1 gennaio 2015, manifestano la loro forte preoccupazione per l’andamento della discussione che vede impegnato il Parlamento in sede di conversione del Decreto Legge n. 78/2015. In particolare, suscita perplessità e sdegno la decisione del Governo il quale, a dispetto dell’esistenza dei prescritti positivi dei Ministeri competenti, ha di soppiatto stralciato la norma contenuta nell’art. 8 del predetto Decreto Legge in forza del quale i finanziamenti regionali poteva essere destinato al pagamento delle spettanze dei lavoratori contrattualizzati della Regione Calabria (per un ammontare di circa 38 milioni di euro) fino al 31 dicembre 2015. Si tratta di una scelta inopinata, soprattutto alla luce del fatto che le risorse sono già a disposizione dei Comuni (per una somma pari al 60% del totale) e non possono ora essere utilizzate per compensare il lavoro svolto duramente e costantemente da un elevato numero di dipendenti che operano nell’esclusivo interesse della collettività. Dopo decenni di precariato, al quale è seguita l’avvio dell’agognato percorso di stabilizzazione, questo stato di cose, oltre a preoccupare notevolmente i lavoratori calabresi coinvolti (circa 5.000) con le loro famiglie, costituisce un sopruso ingiustificato che rischia concretamente di minare l’equilibrio sociale faticosamente raggiunto, con conseguenze facilmente immaginabili in termini di proteste e di lotta che, se del caso, ci vedranno protagonisti in ogni sede che si riterrà opportuna. I dipendenti comunali ex LSU-LPU attendono gli sviluppi degli incontri istituzionali che si stanno susseguendo in questi giorni e, soprattutto, gli esiti della discussione al Senato di un nuovo emendamento proposto al fine di ristabilire la situazione pre esistente, pronti ad attivarsi immediatamente anche in vista della predisposizione della Legge di Stabilità per il 2016 all’interno della quale devono trovare posto le risorse necessario che garantiscono il prosieguo della stabilizzazione per i prossimi anni.

Manifestazione a Reggio Calabria dei Lavoratori Lsu-Lpu

REGGIO CALABRIA – Sono già più mille i lavoratori Lsu-Lpu che dalle prime luci del giorno, si sono concentrati davanti palazzo Campanella a Reggio Calabria, in attesa del Consiglio regionale che dovrebbe iniziare intorno alle 13 e che dovrà decidere del loro futuro, e molti altri stanno ancora arrivando da tutta la regione, per cui si prevede che alla fine saranno almeno il doppio.

Assieme a loro molti sindaci con la fascia tricolore a sostegno dei lavoratori diventati ormai indispensabili per il funzionamento degli enti locali.

Le manifestazioni di protesta di questi precari a vita (lo sono da oltre 17 anni!) sono scoppiate nei giorni scorsi, a seguito delle notizie giunte, per cui, non solo la regione non sembra in grado di programmare la più volte richiesta stabilizzazione di questi  5.200 lavoratori, ma addirittura sembra mettere in discussione il rinnovo della convenzione per il prossimo anno ed il pagamento delle spettanze per gli ultimi mesi di quest’anno.

I lavoratori chiamati a raccolta dalla Federazione regionale USB, questa volta sono decisi più che mai ad andare avanti fino in fondo, per cui non si accontenteranno di generiche e fumose prese di posizione, ma pretendono degli impegni precisi per quanto concerne il programma di stabilizzazione e, nelle more che ciò avvenga, il finanziamento per la prosecuzione dei progetti.

L’USB, che guida la protesta, assicura che oggi non si tornerà indietro senza avere i risultati richiesti.

Altri comunicati saranno diramati, man mano che la situazione evolverà.

La RSU di Castrovillari Indice Un’Assemblea di Solidarietà per la Vertenza LSU, LPU e ASU

CASTROVILLARI (CS) – Al centro  la vertenza  dei Lavoratori Socialmente Utili, di Pubblica Utilità e di quelli delle Attività Socialmente Utili in una manifestazione di solidarietà, per la soluzione delle problematiche del lavoro di questo precariato storico istituzionalizzato calabrese, promossa dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune di Castrovillari, in programma giovedì 14 novembre, dalle 15,30 alle ore 17,30,  nella sala 14 del  Protoconvento francescano.

L’iniziativa di sostegno, a nome di tutti i dipendenti comunali, è stata firmata da Raffaele Chiaramonte, Alessandro Lanzara, Maria De Luca, Antonio Pandolfi, Angela Donato, Carmine Marini e Giuseppe Rennis che costituiscono la RSU aziendale del Comune del Capoluogo del Pollino il quale, anche con i suoi amministratori, è a fianco della giusta battaglia che stanno portando avanti questi lavoratori, fondamentali nell’erogazione dei servizi pubblici municipali.

Al momento, che coinvolgerà l’intera struttura comunale, sono stati invitati il Sindaco, l’Amministrazione e tutti i consiglieri comunali, il segretario generale ed i dirigenti nonché i responsabili dei Servizi dell’Ente, oltre i Sindaci delle città del comprensorio, i Presidenti della Provincia di Cosenza e della Giunta Regionale, i rappresentanti sindacali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e gli esponenti politici.

“Un appuntamento- hanno spiegato gli appartenenti della RSU- che vuole dare un forte e sentito sostegno a tale situazione di disagio, che necessita di risposte e soluzioni immediate, non più procastinabili, in linea con quel diritto al lavoro che prevede la Carta costituzionale nel primo articolo il quale non può essere disgiunto da una condizione di definitività, auspicata da anni da queste migliaia di persone, padri e madri di famiglie, ed al momento caratterizzata solo da una provvisorietà inconcepibile e mortificante della dignità umana.”