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La USB scende in piazza contro il governo

CATANZARO – Domani, 24 ottobre, Sciopero generale indetto dalla Confederazione USB in piazza Matteotti, a Catanzaro, dalle ore 10,30. Uno sciopero giusto e necessario, per protestare contro questo governo e le sue manovre. Un’iniziativa utile a dire no alla legge di stabilità.  La USB scende in piazza anche contro i governi della regione che si sono succeduti in questi anni e contro una pseudo politica regionale, che tanti danni sta provocando alla Calabria ed ai calabresi. Al Governo nazionale chiede l’immediato sblocco dei contratti del pubblico impiego, l’assunzione dei precari nella pubblica amministrazione, il blocco della riforma della scuola, la reinternalizzazione di tutti i servizi pubblici e di non toccare le  pensioni ed il TFR. Per quanto riguarda il futuro governo regionale, invece, chiede sin d’ora, una politica che risolva subito il problema della stabilizzazione dei precari Lsu-Lpu, che studi forme di reimpiego dei lavoratori in mobilità in deroga e dei cassintegrati, che ponga come centrale il problema della salute dei calabresi, aprendo e non chiudendo le strutture sanitarie pubbliche, che investa nel settore del trasporto pubblico locale.

Lsu-Lpu: mobilitazione dei precari

LAMEZIA TERME – Continua ad essere drammaticamente critica la situazione dei lavoratori Lsu-Lpu della Calabria, visto che ancora una volta si deve registrare che nessuno degli impegni assunti dalle istituzioni ai vari livelli, è stato mantenuto.
Neanche quello legato alla sopravvivenza immediata, costituita, cioè, dal pagamento delle quattro mensilità arretrate del 2013!!!
Come pensano che possano riuscire a tirare avanti le circa 5.000 famiglie calabresi che, dopo aver lavorato, devono vedersi ancora corrispondere i soldi relativi al 2013?
La cosa che fa più rabbia e che rende il tutto ancora più inaccettabile, è il fatto che il trasferimento dei soldi da Roma per gli emolumenti targati 2013 c’è stato, ma pare che l’ente regionale non abbia ancora trovato la destinazione in bilancio di queste somme con cui poter chiudere il conto con i lavoratori!!!!
Per non parlare poi delle tante promesse di stabilizzazione, visto che i precari Lsu-Lpu da circa 20 anni lavorano in nero per conto dello Stato (gli Enti locali non versa loro i contributi, per cui mai potranno godere di una pensione!!!): dopo tanti anni, i lavoratori stanno ancora attendendo
Ma, senza ombra di dubbio, il mese appena iniziato sarà solo l’inizio di un’altra fase incandescente di mobilitazioni e lotte sindacali visto che la situazione di questi lavoratori è sempre in costante impasse e non si sblocca, sia sul fronte dei pagamenti arretrati, che su quello più complesso della stabilizzazione.
Sul primo punto, infatti, si resta ancora in attesa del saldo delle quattro mensilità pregresse relative al 2013 oltre alle mancate garanzie sui versamenti che andranno a coprire l’anno in corso, capitolo su cui regna la più totale incertezza.
A ciò si aggiunge il perdurare del silenzio sul secondo punto, quello, cioè relativo all’ambito dei decreti attuativi in chiave stabilizzazione, che continua a restare una chimera per circa 5mila lavoratori precari, protagonisti da quasi venti anni di questa controversia. La confederazione regionale Usb denuncia, infatti, la mancata attivazione del famoso tavolo tecnico e dei decreti attuativi promessi dal ministro del Lavoro Poletti nella sua visita in Calabria, con l’impegno che a settembre ci sarebbero state novità: ma tutto tace e nulla lascia presagire che possano esserci sviluppi positivi a breve.
La USB, che già tante volte ha chiamato alla mobilitazione i lavoratori, ritiene che non si possa rimanere buoni ed in silenzio ad attendere gli eventi.
Per questo motivo, USB Calabria rilancia la lotta e chiama i precari Lsu-Lpu della regione ad una nuova mobilitazione:
VENERDÌ 12 SETTEMBRE A CATANZARO ALLE ORE 10, INIZIATIVA DI TUTTI I LAVORATORI PRECARI DELLA REGIONE CALABRIA.

Pietro Raimondo, Sindaco di Zagarise, interviene sugli Lsu-Lpu

ZAGARISE – Riguardo le iniziative di mobilitazione di molti lavoratori calabresi, che si terranno domani in molte città della nostra regione, decise per rivendicare la stabilizzazione e lo svuotamento del bacino LSU- LPU e di tutti gli operatori appartenenti allo storico precariato istituzionalizzato, interviene il Sindaco di Zagarise, Pietro Raimondo: “Come cittadino della grande comunità calabrese e nella qualità di sindaco, che usufruisce del prezioso lavoro di soggetti storicamente precari della pubblica amministrazione, chiedo a chi rappresenta questa meravigliosa terra di Calabria di attuare un maggiore e risolutivo impegno nei confronti di questi particolari lavoratori. Con il loro contributo quotidiano le amministrazioni pubbliche riescono a ottemperare molti dei compiti che le sono riservati. È giunto il momento di restituire loro la dignità e la speranza di un futuro migliore, per se e per le proprie famiglie. Chiudiamo definitivamente questa ingiustificabile condizione e svolgiamo con responsabilità il nostro ruolo di costruttori di sviluppo e benessere. Queste persone, con le loro proteste e i loro quotidiani sacrifici, ce lo chiedono ormai da troppo tempo. Non possiamo più continuare a restare sordi ai loro appelli”.

Domani manifestazione dei lavoratori Lsu-Lpu della Calabria

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Domani martedì 3 dicembre 2013, assemblea permanente con manifestazione a Villa San Giovanni, indetta dai lavoratori Lsu-Lpu.

La Federazione regionale USB Calabria appoggia l’iniziativa e sarà presente in piazza assieme ai lavoratori.

L’iniziativa è conseguenza della delusione per la mancata approvazione degli emendamenti che avrebbero stabilizzato i lavoratori e per il mancato rispetto degli impegni del governo regionale e di quello nazionale, dell’annunciata e poi revocata convocazione di un tavolo tecnico nazionale, con la presenza delle parti sociali, per affrontare e risolvere il problema.

L’incontro interistituzionale di dopodomani 4 dicembre, annunciato con una tempestività sospetta da Scopelliti, non rassicura affatto i lavoratori che hanno deciso così di riprendere le azioni di protesta.

La USB, appoggerà, come sempre, la lotta dei lavoratori e sarà al loro fianco a sostenerli in questa difficile vertenza.

LSU/LPU: nessuna Ri-convocazione dopo il rinvio. Lunedì si riparte con le lotte in tutta la regione

COSENZA – Dopo il rinvio della riunione Roma del 21 u.s. a  data da destinarsi, da ieri si sono susseguite una serie di telefonate e di e-mail, tra il gabinetto del Vice Ministro della funzione pubblica Patroni Griffi, il presidente della regionale Calabria e la USB regionale, sola organizzazione sindacale interessata che, però, ancora oggi non hanno portato alla riconvocazione del tavolo per discutere della stabilizzazione di questi lavoratori.
Perché di questo la USB vuole sentir di parlarle – della stabilizzazione – e non di contentini come il pagamento di due mensilità per gli LSU/LPU, o aleatori impegni politici a cui ormai possono credere solo i “sindacati di stato”!
Dopo il rinvio si era parlato di riconvocare il tavolo per la prossima settimana, ma fino ad ora nulla è pervenuto.
Oggi i lavoratori in assemblea permanente nei vari comuni, hanno deciso di programmare altre giornate di lotta ed  iniziare un iter condiviso con sindaci ed utenza dei comuni calabresi per tutelare i servizi che vengono offerti alla cittadinanza.

La USB, a seguito di ciò, ha individuato per lunedì alcune azioni di lotta sindacale che verranno rese note nelle prossime ore al fine di sostenere la vertenza LSU/LPU per far capire a chi ha le orecchie coperte con il prosciutto, ossia il governo, che non pensi di sgonfiare la lotta con queste manovre perché 5.200 famiglie calabresi non si fermano certamente di fronte ad un rinvio.
La USB vuole sapere da subito quali risorse economiche si rendono necessarie nel patto di stabilità per partire con un piano di stabilizzazione di questi VENTENNALI lavoratori precari!
La mancata convocazione rappresenta un evidente pregiudizio nei confronti dei lavoratori LSU/LPU e della USB ed è un chiaro segno di quanto questo governo tema il confronto con la nostra organizzazione che, tra i lavoratori LSU/LPU, rappresenta di gran lunga l’organizzazione con maggiore esperienza e radicamento sul territorio.
Per questo motivo la USB intima e diffida la Presidenza del consiglio dei ministri  a comunicare l’avvio del procedimento e la data delle successive convocazioni, con riserva di organizzare le battaglie sindacali necessarie a supporto della vertenza.
Lunedì, dunque, si riparte con le lotte in tutta la regione.

Continuano le assemblee per la questione precari

CASTROVILLARI (CS) – Per dimostrare maggiore coinvolgimento e coscienza di quello che sta avvenendo in questi giorni, e nel segno della solidarietà, del sostegno e nel fermo auspicio che la vertenza di lpu e lsu vada verso la soluzione definitiva delle loro problematiche, l’assemblea dei dipendenti comunali, riuniti nella sala 14 del Protoconvento francescano, su convocazione della Rappresentanza Sindacale Unitaria, ha ribadito ancora una volta la vicinanza ai colleghi.

Al momento erano presenti il sindaco Domenico Lo Polito, il vice Carlo Sangineti, Andrea Ferrone della Cgil e Michele Tempo responsabile della Camera del Lavoro Cgil di Zona di Castrovillari. Insomma, un’occasione per sottolineare il permanere dello stato di disagio di giovani, meno giovani, padri e madri di famiglia che si trovano in questa condizione, umanamente inaccettabile che necessita di risposte e soluzioni immediate.

L’iniziativa di sostegno è stata introdotta dal componente della Rsu, Raffaele Chiaramonte che ha criticato, tra l’altro, come sta affrontando il problema la Regione; Carmine Marini ha sottolineato la valenza dell’incontro, spiegando ulteriormente il perché di questo momento d’unità. A precisare, invece, la condizione degli lsu è stata Giusy Pugliese che ha denunciato lo stato di malessere in cui vivono gli oltre 5mila precari del bacino calabrese, stanchi di questa condizione di “limbo” persistente e di essere assistiti.

Non sono mancate valutazioni e domande preoccupate circa lo stato dell’intera questione. Il vice sindaco Sangineti ha ribadito con forza l’importanza di un’unità sostanziale che accompagni in ogni luogo la vertenza.

Sulla stessa scia ha dato il proprio contributo anche il sindaco Lo Polito per il quale la battaglia in atto si svolge in un momento storico particolare per l’intero Paese, dove la stessa Regione non è preparata a tale tipo di problema anche per le dimensioni consistenti che riguardano l’intero bacino del precariato. Da qui l’importanza – ha aggiunto – di una solidarietà concreta e forte intorno a tale vertenza è d’obbligo. Nel suo intervento, rispondendo anche ad alcune domande, ha ricordato l’impegno, svolto in passato, con il consigliere Lucio Rende, per la creazione degli lpu a Castrovillari grazie ad opportunità regionali e per dare risposte di lavoro ad esigenze e bisogni pressanti.

Altri contributi sono arrivati dai sindacalisti della CGIL Ferrone e Tempo i quali hanno ricordato, con più esempi, l’impegno che si sta portando avanti senza tregua per un problema sociale di grande e delicata portata il quale deve vedere, sempre più, ciascuno coinvolto per ridare slancio al lavoro mortificato in tante capacità.

A seguito della mobilitazione avvenuta a Reggio Calabria, si è svolto un incontro tra LSU-LPU ed Amministrazione comunale di Castrovillari.

Intanto gli appartenenti al bacino del precariato storico calabrese sono da questa mattina nuovamente al lavoro, affermando, così, il senso di responsabilità che li connota nonostante la continua e seria preoccupazione per il loro futuro. “La manifestazione della Rappresentanza sindacale Unitaria del Comune in questo spaccato – hanno sottolineato a margine dell’assemblea i membri che costituiscono l’organismo aziendale – vuole rappresentare quella coralità sociale cosciente e consapevole che questo stato di cose non può più permanere se è vero, come è vero, che la reale crescita di un Paese passa per il lavoro stabile il quale rappresenta, da una parte, il modo con cui ogni persona partecipa al sistema produttivo e determina le condizioni materiali dell’esistenza e, dall’altra, la possibilità di crescita della persona stessa attraverso la concreta espressione della propria responsabilità.”

 

Sindaci della Sibaritide e del Pollino discutono di lsu-lpu

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Venerdì 8 novembre, alle ore 10.30, presso il Salone del Consiglio Comunale di Cassano All’Ionio è stata indetta una riunione straordinaria di tutti i sindaci ed amministratori della Sibaritide e Pollino sulla questione LSU/LPU in stato di agitazione.

L’obiettivo dell’incontro è di ricercare insieme iniziative concrete da attuare per spingere la Regione Calabria a dare risposte concrete ed immediate alle aspettative dei lavoratori e degli Enti utilizzatori.

La Giunta ha deliberato la copertura di due mensilità per i lavoratori precari

CATANZARO – La Giunta regionale si è riunita – informa una nota dell’Ufficio stampa – presieduta dalla Vicepresidente Antonella Stasi, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta dell’Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno è stato approvato un disegno di legge di variazione al bilancio per l’esercizio finanziario 2013, che passa ora all’esame del Consiglio, che prevede la copertura di  due mensilità  destinate ai lavoratori precari (Lsu,Lpu, art.7 legge n.15/2008, legge n.28/2008).

Lavoratori in rivolta, autostrade e ferrovie bloccate

COSENZA – Continua la protesta dei lavoratori precari Lsu-Lpu, svincolo di Cosenza nord- Rende chiuso sia in entrata che in uscita, traffico congestionato e diversi disagi nella viabilità, i camion hanno occupato le corsie dell’autostrada A3, il personale Anas e la polizia stradale sono intervenuti sul posto per gestire l’emergenza.

A Reggio i precari hanno occupato i binari ferroviari ma molte altre manifestazioni di protesta sono in corso nelle strade di diversi comuni calabresi.

Quasi 1500 Lsu-Lpu provenienti da tutta la provincia di Cosenza hanno occupato l’autostrada A3 all’altezza dello svincolo di Rende. I lavoratori, supportati da Cgil, Cisl e Uil, chiedono un impegno alla Regione Calabria affinché siano pagati gli arretrati, l’ultimo sussidio erogato risale al mese di agosto, e venga assicurata la copertura necessaria a garantire i compensi sino a fine anno. I precari – che sono più di cinquemila in tutta la regione, circa 2400 solo in provincia di Cosenza – si rivolgono inoltre al Governo, rivendicando una stabilizzazione che in certi casi è attesa da quindici anni. Per dare forza alle loro richiesta, gli Lsu-Lpu sono anche pronti a presidiare la sede del Consiglio regionale in occasione della seduta del prossimo 12 novembre. Nel pomeriggio una delegazione sindacale è stata ricevuta in Prefettura dove il rappresentante del Governo ha comunicato la convocazione di un incontro, presso la presidenza del consiglio, per mercoledì alle 16.30.

“Il tavolo romano sulla stabilizzazione degli Lsu-Lpu calabresi rappresenta un successo per i precari e per il sindacato – hanno commentato Giovanni Donato, segretario della Cgil di Cosenza, e Angelo Sposato, segretario della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno -. I lavoratori mantengono però lo stato di agitazione, dalla Regione infatti non sono giunte le necessarie garanzie relative alla copertura finanziaria dei pagamenti sino al 31 dicembre”.