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Furto di legname nelle montagne di Saracena, una denuncia

LUNGRO (CS) – Un quarantacinquenne di Lungro, A.G., è stato tratto in arresto dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di San Sosti e Montalto durante un controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati ambientali. L’uomo è stato fermato nel centro abitato di Lungro a bordo della sua autovettura che attirava l’attenzione della pattuglia in quanto carica di legname.  Al controllo il soggetto ha indicato ai militari  di aver provveduto al taglio del materiale legnoso nelle montagne circostanti senza alcuna autorizzazione e senza nemmeno conoscere la proprietà all’interno del quale aveva effettuato il taglio.

Pertanto accompagnati dallo stesso si è individuato il luogo del taglio avvenuto in località Palmenta del Comune di Saracena, area questa ricadente nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino. Si è quindi provveduto alla comparazione delle ceppaie recise che sono risultate essere della stessa specie di quelle all’interno dell’autovettura, legna di faggio per circa 10 quintali. Si è pertanto tratto in arresto l’uomo per furto aggravato di legna. Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari convalidava l’arresto e ne disponeva la rimessa in libertà in ottemperanza al disposto dell’art. 121

Spopolamento, il sindaco di Lungro punta il dito contro i ritardi dei bandi PSR

LUNGRO (CS) – Nonostante sia allo scadere del suo mandato (il secondo per la precisione) il sindaco di Lungro, Giuseppino Santoianni, non perde il suo spirito battagliero e punta il dito contro i ritardi sui bandi dei Piani di Sviluppo Rurale (Psr). Una critica dura a fronte di una problematica che non riguarda solo la sua comunità ma un’intera regione ed è quella della mancanza di lavoro. Per Santoianni, infatti, poter accedere ai Psr sarebbe un motivo di svolta “per i tanti giovani” che, a poco a poco, lasciano il proprio paese d’origine per trovar miglior fortuna fuori. «Siamo in forte ritardo coi Psr -afferma- perché la programmazione, nonostante risalga al 2014, ad oggi i bandi ancora arrancano a partire. Aspettiamo veramente con ansia che esca qualcosa di concreto -aggiunge- per avviare una serie di progettazioni per cercare di dare uno sbocco, anche parziale, alla disoccupazione giovanile».
È questa la mission che il primo cittadino arbëresh si è imposto dopo aver affrontato, lo ricordiamo, grossi problemi finanziari dell’ente, portandolo fuori da un dissesto non indifferente, fino ai problemi idrogeologici che a Lungro hanno sfiorato le tragedie. Oggi, però, si guarda a quelle risorse che la comunità possiede: la montagna e la salina, al fine di “scongiurare quello spopolamento sempre più evidente”. Per la montagna bisogna creare in primis “una facilità di accesso attraverso le strade abbandonate” e, successivamente, facendo diventare i luoghi “degli attrattori per i turisti”. Circa la salina, Santoianni vuole dare continuità alla progettazione relativa al recupero e alla messa in sicurezza della stessa. «Nonostante abbiamo sensibilizzato gli organi sovracomunali, la burocrazia ha un po’ rallentato le cose. Ora siamo in attesa che escano questi bandi per avviare i lavori, dopo che l’abbiamo recuperata da uno stato di abbandono totale. Quei luoghi erano diventati uno spazio di autodemolizioni -dice rammaricato- senza aver tenuto conto di tutte le persone che nella miniera ci hanno lasciato la vita. Oggi le abbiamo ripulite e ristrutturato un primo fabbricato, che sarà presto inaugurato. Purtroppo -conclude-, dopo che i lavori erano stati consegnati, hanno rubato i fili dell’impianto elettrico con un ulteriore danno di 10mila euro».

Radici, origini, storia e cultura, nasce l’Associazione Lungresi nel Mondo

LUNGRO (CS) – «Ci proponiamo di svolgere la più ampia opera di conservazioni delle radici storiche e di fare Promozione Culturale, Sociale, Economica, di Formazione ed Informazione, nonché di ricerca a favore dei Lungresi residenti all’Estero e delle loro famiglie. Analoga opera di sostegno va rivolta ai Lungresi residenti in altre Regioni Italiane, e a coloro che intendono rientrare nella nostra Comunità per contrastare i forti processi migratori ed incentivare così l’accoglienza e l’inserimento di cittadini stranieri nel tessuto sociale locale». Questi gli intenti e i propositi della nuova Associazione dedicata ai Lungresi nel mond, presieduta da Stefano Capparelli. L’Associazione curerà particolarmente la Costituzione di “Circoli di Lungresi” residenti all’Estero ed in altre Regioni Italiane, il sostegno delle loro attività associative ed  i contatti tra lungresi emigrati, sostiene Nicola Cortese Vice-Presidente di ALM . Altro punto fermo della nascente realtà Associativa  è “L’aggiornamento dell’Anagrafe dei Lungresi nel Mondo” in modo da censire e promuovere iniziative ed interventi solidaristici affinchè si renda tangibile l’integrazione e la convivenza tra i Popoli. «Importante è riconoscere il lavoro svolto dai Lungresi nel mondo e di coloro che si siano particolarmente distinti nello studio e nell’attività artistiche, culturali, lavorative e sociali. Infatti sono già stati intrapresi contatti con le Ambasciate e con i Familiari di Illustri Concittadini tra i quali la Famiglia dell’Artista Pittore Enzo Domestico Ka Bregu, considerato l’Emigrante più famoso di Lungro naturalizzato uruguaiano ed il principale pittore Arbéreshé, sostiene Filomena Filoro responsabile delle “Donne Lungresi nel Mondo”».

Oliverio alla cerimonia di intitolazione del liceo scientifico di Lungro a Francesco Santoianni

LUNGRO (CS) – Il presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato alla cerimonia di intitolazione del Liceo Scientifico di Lungro a Francesco Santoianni a cui hanno preso parte anche il Delegato del Vescovo di Lungro, mons. Mario Aloisio, Ermanna Carci Greco, Vicepresidente di Banca Carime, Angelo Rennis,  già Preside del Liceo Scientifico di Castrovillari-Lungro,  Giuseppino Santoianni, Sindaco di Lungro, i consiglieri regionali D’Acri, Sergio e Giudiceandrea, il presidente del Parco del Pollino Mimmo Pappaterra e numerosi sindaci, amministratori e cittadini del comprensorio, molti dei quali hanno voluto onorare la memoria di Francesco Santoianni attraverso ricordi e testimonianze personali dell’uomo e del dirigente politico. L’incontro è stato moderato da Antonio Chiappetta. IMG_3643

“La prematura scomparsa di Francesco Santoianni – ha detto Oliverio, ricordando brevemente la figura dell’uomo, del politico e dell’amministratore- è stata una perdita gravissima per la Calabria, per la sua famiglia e per quanti lo hanno conosciuto, amato e stimato in vita. Con lui è  venuto a mancare non solo il valoroso dirigente di partito, l’amministratore appassionato più volte assessore alla Provincia di Cosenza, ma un amico, un grande amico, che ho conosciuto e apprezzato sin da giovanissimo. Un uomo che aveva sposato con coerenza i valori e gli ideali del socialismo e che intese sempre l’impegno politico come servizio e vicinanza ai cittadini e ai territori, come incessante opera di costruzione del bene comune.”

“Francesco Santoianni – ha concluso Oliverio – era un uomo d’altri tempi, con cui bastava una semplice stretta di mano per siglare un importante accordo politico. La comunità di Lungro che ha sempre amato e per cui si è sempre battuto, la sua famiglia, sua moglie e i suoi figli siano sempre fieri ed orgogliosi di lui. Bene avete fatto ad intitolargli questa bella scuola, che lui volle caparbiamente e che io venni ad inaugurare, proprio su sua insistenza, nel 2012 all’inizio dei lavori e nel 2014 a completamento dell’opera. Il suo ricordo e il suo impegno resteranno per sempre impressi nei nostri cuori e nella nostra mente”.

Se il medico che deve salvarti non ti misura neanche la pressione

COSENZA – Aspettare invano un’ambulanza per trenta interminabili minuti mentre tuo marito lentamente si spegne sotto gli occhi di un medico che non è in grado neppure di praticare il massaggio cardiaco. Nella terremotata sanità calabrese, quella dei ginecologi sotto inchiesta a Reggio Calabria o dei dirigenti medici dell’Asp di Rossano che andavano a spasso sul lungomare durante l’orario di lavoro, può succedere anche questo. La storia viene raccontata su Italia 1 da Nina, l’inviata delle Iene. Si tratta della drammatica ricostruzione della morte di Andrea Gangale, un impiegato delle poste residente a Firmo, nell’entroterra cosentino, con problemi di pressione alta per i quali assume un farmaco specifico. E che una sera, quella dell’otto gennaio scorso, rientrando a casa, avverte un forte dolore allo stomaco, intenso ed accompagnato da evidente pallore e sudorazione, tanto da indurre la moglie a chiamare la guardia medica. Il dottore arriva da Lungro nel giro di pochi minuti e si limita a somministrare un gastro protettivo, ritenendo superfluo procedere ad una visita più approfondita. Di conseguenza né ausculta il battito cardiaco, né misura la pressione. Una leggerezza che si rivelerà fatale perché, poco dopo, Andrea accusa un malore, si accascia al suolo, perde i sensi. La moglie Francesca allerta il 118, ma l’ambulanza disponibile più vicina parte da Tarsia e non può arrivare prima di una mezz’ora. Nel frattempo Francesca ha anche la prontezza di avvertire un cognato. Il congiunto ha seguito un corso aziendale di pronto intervento ed inizia a praticare il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Intanto sul posto arrivano un altro parente e, nuovamente, il medico di guardia. E qui la vicenda diventa, se possibile, addirittura grottesca, perché mentre Francesca assiste sconvolta alla scena, il dottore rimane a guardare mentre i cognati del povero Andrea tentano una disperata rianimazione. Quando l’ambulanza arriva è ormai troppo tardi. Andrea è deceduto, mentre rimangono sospesi alcuni interrogativi. Il più inquietante riguarda la prima visita del medico di guardia. Se avesse operato con maggiore diligenza questa tragedia poteva essere evitata? Ma ci sono altre considerazioni che affiorano, per esempio sulla dotazione nella sede delle guardie mediche di almeno un defibrillatore. A fare chiarezza ci penserà la magistratura, a cui Francesca si è rivolta. Portandosi dentro il rimpianto di non aver portato lei stessa il marito nel più vicino ospedale ai primi sintomi di malessere.

Castrovillari, Assessore Russo: “Ci stiamo impegnando per la gestione dei nidi e micro nidi d’infanzia”

CASTROVILLARI (CS) – L’Amministrazione comunale di Castrovillari ha approvato, per quanto di sua competenza, l’affidamento, del sostegno alla gestione dei nidi e micro nidi d’infanzia che fa parte di un progetto più complessivo che riguarda oltre il capoluogo del Pollino anche i Comuni di Altomonte, Civita, Frascineto, Laino Castello, Lungro , Mormanno e Saracena. Lo ha reso noto l’Assessore all’Istruzione e Pianificazione Sociale, Giuseppe Russo, il quale oltre a ribadire “l’impegno continuo dell’Amministrazione Lo Polito per la scuola, i più piccoli ed i servizi a loro dedicati, ha richiamato la valenza dell’azione indirizzata ad estendere l’orario di apertura così da incrementare il numero di utenti che vengono accolti in questi ambienti di educazione. L’intervento – continua – attraverso apposita gara d’affidamento, creerà queste possibilità espandendole per ben tre mesi: al centro dell’attenzione ci saranno i bambini con età sino a tre anni. L’intenzione è quella di favorire la valorizzazione dell’esperienza ludica come strumento di crescita e di sviluppo armonico”.

Torna la Festa del vino di Lungro

LUNGRO (CS) – Torna l’appuntamento atteso nel panorama del turismo enogastronomico di Pollino e Alto Jonio. Il 27 dicembre l’associazione culturale Acta Ungra, con il patrocinio del Comune di Lungro, del Parco Nazionale del Pollino e di Feder.Agri propone per la terza edizione la “Festa del vino”. L’attenzione di quest’anno è caduta sui giovani e l’agricoltura, tema che verrà sviscerato ed approfondito nel convegno di apertura della giornata – evento. “Coltivare il futuro: giovani e agricoltura” sarà il fulcro del confronto pubblico al quale prenderanno parte tra gli altri Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, ed il consigliere regionale, Mauro D’Acri.manifesto_festa del vino Screenshot_2015-12-24-11-21-13

Nel corso del convegno, durante il quale verranno assegnati anche i premi all’imprenditoria agricola locale, si proverà ad affrontare la questione dilagante della disoccupazione giovanile, la crisi ambientale e l’insostenibilità dell’agricoltura intensiva che hanno come unica soluzione un’inversione di marcia sul modello di produzione. Il nuovo modello vincente è fatto da giovani, da prodotti di prossimità che rispettino l’ambiente e le tradizioni gastronomiche del territorio, volto al recupero di  sementi  e  prodotti  autoctoni, vittime del sistema di produzione suddetto.

Dalle 18.00 il centro di Lungro si trasformerà in una location a cielo aperto dove accogliere gli stand enogastronomici che raccontano le identità del territorio, aperti fino a sera quando il contest di musica popolare vedrà esibirsi “I tamburi della Presila”. Nel ricco programma alle 18.30 in Piazza Cavallotti si darà vita ad un cooking show. Alle 20.00 la premiazione della gara del vino nuovo dell’Arberia del Pollino.