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Regionali Calabria, Forciniti: «Il M5S deve presentarsi. Nessun accordo con altre forze politiche»

Corigliano Rossano (CS) – «Noi tutti, vogliamo che il M5S, sia presente alle prossime elezioni regionali in Calabria. C’è bisogno, del M5S nella nostra regione. I cittadini chiedono un fortecambiamento. Noi non possiamo non rispettare le aspettative di un territorio, che ci ha dato, alle ultime elezioni europee, un forte consenso elettorale», ha riassunto così, Francesco Forciniti, membro della Commissione Affari Costituzionali, per il M5S alla Camera, l’atteso incontro dedicato alle elezioni regionali. 

Un dibattito, durato oltre due ore, che ha visto, sabato scorso, in una sala dell’Hotel Roscianum, in Corigliano Rossano, gremita di attivisti e cittadini, la partecipazione dei parlamentari Baldino, Nesci, Sapia, oltre allo stesso Forciniti, e dei consiglieri regionali Andrea Greco, Antonella Laricchia, Roberta Lombardi.

«Siamo una forza politica con una forte connotazione antisistema, che ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti. L’idea, di fare accordi, con altre forze politiche, in elezioni amministrative o regionali,  ci farebbe perdere credibilità. Minerebbe nelle fondamenta il messaggio che vogliamo dare. Diverso oggi, per via dell’attuale legge elettorale, il discorso in Parlamento», è questo il messaggio lanciato in apertura dallo stesso Forciniti, prima di cedere la parola alla collega Dalila Nesci.

Gli altri interventi

«La mia candidatura è una proposta di soluzione. Manca ad oggi, una personalità di spicco e con un chiaro percorso politico, che possa guidare il Movimento in un territorio orientato, nel consenso elettorale, dalla criminalità organizzata. Ma se ti esponi con coraggio e credibilità il cittadino ti premia», queste le parole della Nesci.

Si appellano, invece, al principio dell’autodeterminazione Roberta Lombardi e Vittoria Baldino. «Candidarsi alle regionali significa avere una presenza capillare sul territorio e una rete di relazioni sane con le associazioni. Ma serve soprattutto, una marcia in più in termini di entusiasmo», ricorda la Lambardi. Per Vittoria Baldino, viceversa, la nuova organizzazione del Movimento, metterà portavoce e attivisti nelle condizioni di rispondere alle esigenze regionali nei giusti tempi.

Tansi rappresenta il sistema”, conferma il no a Tansi, Francesco Sapia che va dritto al punto e chiaramente spiega “siamo difensori del bene comune. La nostra partecipazione alle regionali è doverosa. Il cambiamento non si ottiene con la bacchetta magica. E’ doveroso mandare in consiglioregionale persone chiamate a scontrarsi contro il vero malaffare”.

Fortemente motivazionali gli interventi dei consiglieri regionali Andrea Greco e Antonella Laricchia. “Il successo nel Molise? L’unione dei territori. E’ stata questa la nostra ricetta vincente. Avete il dovere morale di offrire alla Calabria un’alternativa. Non esiste non candidarsi in Calabria. O sei dentro il sistema o il sistema fa tutto senza di te”, così il molisano Greco. “All’inizio della campagna elettorale in Puglia eravamo dati al 7%, contro il 60% di Emiliano. A fine campagna elettorale arrivammo secondi con il 18%. Ragionate nell’ottica di vincere, questo vi proietterà verso la scelta del candidato presidente adatto e del programma elettorale adatto. Ma tenete ferme le poche regole del Movimento. No alla deroga del doppio mandato elettivo. Bastano queste poche regole per rendere noi del Movimento politici migliori e diversi dagli altri. Sono la nostra identià”, le parole, invece, della pugliese Laricchia.

Ballottaggio Rende, M5S: «Non appoggiamo nessuno»

RENDE (CS) – «Non abbiamo risposto, fino ad ora, alle ricostruzioni che ci vedono schierati, a Rende, a favore della vecchia classe politica, ma è arrivato il momento di fare chiarezza sulla nostra posizione in virtù del ballottaggio di domenica 9 giugno». Così in una nota i candidati nella lista del MoVimento 5 Stelle alle amministrative del 26 maggio.

«Possiamo dir chiaro che non forniremo nessuna indicazione di voto, ritenendo i due candidati a Sindaco due facce della stessa medaglia. ll Movimento 5 stelle a Rende si è presentato alla competizione elettorale fermamente convinto di rappresentare l’unica forza politica in grado di portare il cambiamento nella nostra città. La maggioranza dei cittadini ha però deciso di dare la possibilità di amministrare Rende ad altri due raggruppamenti politici (una di 5 e l’altra di 6 liste). Noi accettiamo e rispettiamo democraticamente l’esito delle elezioni, dove si è giocato più sulla quantità (580 candidati in tutto) che sulla proposta politica, che d’altronde si è riassunta nello scegliere tra il vecchio e il vecchissimo, entrambi accomunati dalla continuità amministrativa che il nostro portavoce in Consiglio ha sempre denunciato».
«Bizzarra se non assurda – continua la nota – è l’insinuazione di essere dalla parte di qualcuno dei due contendenti. Basta andare a guardare le votazioni del M5S in consiglio comunale negli ultimi 5 anni, sempre e solo all’opposizione della deludente giunta uscente o verificare le nostre posizioni sull’altro candidato, che, e siamo stati l’unica lista a ricordarlo, andrà a processo imputato di gravissime accuse».
«Con convinzione – continuano i candidati M5S – non sosterremo direttamente o indirettamente nessuna coalizione, anche se un apparentamento ci avrebbe consentito di entrare in Consiglio. Piuttosto denunciamo e prendiamo le distanze dagli accordi sottobanco che si stanno chiudendo in queste ore alle spalle dei cittadini per un posto al sole in Consiglio. Noi non siamo disponibili a barattare i voti dei nostri elettori, che ringraziamo per la fiducia che ci hanno accordato e vogliamo rassicurare con pratiche di coerenza. Continueremo ad andare avanti per cercare di riportare la politica nelle mani dei cittadini e invitiamo quindi tutti coloro che ci sostengono ad informarsi e a votare liberamente e secondo coscienza. Per quanto ci riguarda – concludono i candidati – terremo sotto pressione la futura Amministrazione anche da fuori dell’Assise Comunale, cercando in tutti i modi di portare la voce e le proposte di tutti i cittadini di Rende».

 
 
 
 

Europee 2019, M5S primo partito in Calabria, segue la Lega

COSENZA – Nella nostra regione il Movimento 5 Stelle si attesta primo partito con il 26.67% non confermando, dunque, il trend nazionale che vede al 34.34% la Lega Salvini Premier, che in Calabria si attesta secondo con il 22.79%. Terzo posto il Partito Democratico con il 18.13% dei voti, a seguire Forza Italia con il 13.21% e Fratelli D’Italia con il 10.46% .

Dati Ministero dell’Interno.

 

Di Maio a Cosenza, «La sanità calabrese bancomat per politici»

COSENZA –  «A me dispiace dover raccontare in giro per il mondo che in Italia c’è bisogno di commissariare la sanità di una regione mettendoci a capo un generale dei carabinieri. Quello che abbiamo fatto qui è stato necessario perché la sanità in Calabria, per trent’anni, è stata il bancomat che ha consentito a tanti politici di diventare quello che sono».

Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio intervenendo in una manifestazione pubblica a Cosenza.

«Adesso – ha aggiunto – ci dobbiamo riprendere la sanità in tutta Italia. Stiamo per approvare una legge che stabilisce che la politica regionale non deve più fare le nomine della sanità”. Il vice premier ha poi sostenuto che “il 26 maggio bisogna votare noi per punire quei partiti che si tengono gli indagati e i condannati per corruzione. Anche da noi c’è chi sbaglia, ma io li metto fuori in trenta secondi, così i malintenzionati stanno alla larga dal Movimento e questo per me è un valore».

Fonte e foto Ansa

Metro leggera, Miceli, «I gruppi politici chiariscano le loro posizioni»

RENDE (CS) – Domenico Miceli, candidato Sindaco del M5S di Rende, ritorna sulla questione della Metro leggera, all’indomani dell’inchiesta che ha colpito centro destra e centro sinistra, ribadendo il no convinto alla realizzazione dell’opera.

«Ho sempre sostenuto l’inutilità di questa opera nell’area urbana – dice Miceli -, e abbiamo tanti esempi in Italia, primo fra tutti il caso Messina, che ci fanno ritenere che questo progetto rappresenti un atto di distruzione della nostra realtà. È un progetto risalente al secolo scorso, portato avanti senza il minimo rispetto per le procedure e all’insegna del trasversalismo».

Domenico Miceli, ribadisce che «l’alternativa alla Metro esiste ed è quella di rimodulare il progetto a favore dei più efficienti, meno costosi, meno invasivi ed economicamente sostenibili, autobus elettrici. Dovremmo prevedere in città mezzi più piccoli che possano effettuare corse più frequenti e che possano coprire anche le aree attualmente scoperte, come le due aree industriali di Rende».

Il candidato a sindaco chiede chiarezza agli altri gruppi politici, «sulla questione devono essere chiari e dire come la pensano: non vorremmo assistere ad altre giravolte come quelle targate Manna che nel 2014 portò avanti una campagna elettorale No Metro per poi scoprirsi un Sì Metro convinto, tradendo il voto degli elettori e lo stesso mandato elettorale».

Sviluppo sostenibile, Melicchio (M5S) «Alla Calabria oltre 23 milioni di euro»

ROMA – «Grazie alla norma fortemente voluta dal Ministro Riccardo Fraccaro nel decreto Crescita è previsto lo stanziamento di 23 milioni e 180 mila euro per i comuni calabresi destinati a finanziare opere per il risparmio energetico negli edifici pubblici e per consentire l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre i Comuni potranno utilizzare i fondi anche per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Infine, si potranno finanziare progetti per la mobilità sostenibile e per l’abbattimento delle barriere architettoniche».

Lo annuncia con soddisfazione il deputato calabrese del M5S Alessandro Melicchio che spiega come verranno ripartiti i fondi.

«Gli stanziamenti sono differenziati tra i comuni per fasce di popolazione e si va dai 210mila euro per Reggio Calabria, che supera i 100mila abitanti, ai 170mila di Catanzaro, Cosenza e Crotone e gli altri comuni che superano i 50mila abitanti, ai 130mila di Vibo Valentia e agli altri con più di 20mila residenti, fino ai 90mila per i comuni sotto i 20mila abitanti, ai 70mila sotto i 10mila e 50mila per i comuni sotto i 5mila abitanti. In totale andranno 4 milioni e 380mila euro per la provincia di Catanzaro, 8 milioni 680mila per quella di Cosenza, 5 milioni e 730 per la città metropolitana di Reggio Calabria, 2 milioni e 700mila euro per la provincia di Vibo Valentia e 1 milione 690 per quella di Crotone.” Il parlamentare 5 stelle chiarisce anche le modalità di attuazione del finanziamento “Operativamente ogni singola amministrazione potrà finanziare una o più opere pubbliche a condizione che esse non abbiano già ottenuto finanziamenti e siano aggiuntive rispetto a quelle già programmate. Il contributo sarà corrisposto in due quote di pari importo. La prima sarà a titolo di anticipazione, mentre la seconda sarà erogata come saldo con le procedure previste dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-20, sulla base di specifiche richieste avanzate dal Mise e dopo l’esito positivo dell’istruttoria avanzata dal ministero. Le opere dovranno essere avviate dai comuni entro il 15 ottobre 2019. Con il Movimento 5 Stelle il Governo è tornato ad investire sugli enti locali dopo anni di tagli e politiche di austerity che li ha messi in ginocchio. Ripartire dai comuni – conclude Melicchio – significa ripartire dalle esigenze dei cittadini e dare un nuovo impulso alla crescita della nostra Regione».

M5S, il consigliere Peppino Curcio rassegna le dimissioni

CASALI DEL MANCO (CS) – Il Consigliere comunale e portavoce del Movimento 5 Stelle, Peppino Curcio, in merito alle sue annunciate dimissioni, procede alla formalizzazione delle stesse.

«Il Movimento 5 Stelle ha sempre considerato incompatibili ogni interesse personale con i ruoli istituzionali ricoperti dai propri aderenti e, nel rispetto di questo principio per me inderogabile, è doveroso fare un passo indietro e rassegnare le mie dimissioni».

«Rimango comunque a fare politica con passione nel gruppo di persone che ha creduto in me e mi ha sostenuto nella dura campagna elettorale». E’ quanto dichiaraPeppino Curcio in una nota -. «Sono soddisfatto del contributo fattivo che ho dato alla nascita del nuovo Comune e alla redazione dello Statuto Comunale ben lieto di continuare a dare, comunque, il mio contributo come semplice cittadino alla prospettiva, tutta ancora da costruire, del nuovo comune, non abbandonando lo spirito propulsivo del referendum che ha fuso i Casali del Manco», prosegue l’ex consigliere.

Subentrerà al suo posto Pietro Marasco, il primo degli eletti all’interno della lista che ha concorso alle elezioni comunali. Sarà questo il primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 30 marzo, così come prevede la legge.

«Subentra al mio posto, Pietro Marasco, un amico, oltre che un cittadino attivo del Movimento 5 Stelle, con il quale continuerò un intenso rapporto di impegno politico dentro il Movimento. L’entusiasmo, che mette nelle cose che fa sarà il motore dell’opposizione al Consiglio per portare davvero a compimento la fusione dei comuni cheabbiamo fortemente voluto. Una fusione orientata alla tutela dei cittadini più deboli, contro le violazioni dei diritti che riscontriamo quotidianamente, come la Guardia medica non accessibile ai disabili, la navetta che serve solo l’ex comune di Pedace, o l’adeguamento delle tariffe cimiteriali per evitare di pagare tariffe diverse a seconda di quale ex comune si era residenti o l’attenzione alla equità delle tassa comunali, argomento del prossimo Consiglio e della Commissione bilancio a cui ho appena partecipato».

Conclude quindi Curcio: «Infine, proprio a dimostrare quanto sia deciso il mio impegno per la tutela della nostra montagna, non parteciperò dal pubblico al prossimo consiglio in quanto impegnato in un evento, proprio a Pratopiano, dedicato alle Giornate Gioachimite e all’unico modo con cui si può godere il paesaggio: camminando lungo i sentieri di cui il nostro nuovo comune è straricco. Nello Statuto, che ho collaborato a scrivere, i sentieri sono al centro dell’attenzione. Da cittadino e da persona che vuole mettere in atto quanto sta scritto nei progetti darò come sempre il mio fattivo contributo».

Melicchio (M5S) annuncia: «1 milione e 600 mila euro per i comuni montani calabresi»

COSENZA  – «È di prossima pubblicazione il decreto che stanzierà più di 11 milioni di euro ai comuni montani per finanziare una serie di iniziative finalizzate al sostegno delle attività commerciali e all’implementazione di servizi a favore del terzo settore. Di questo finanziamento, afferente al ‘Fondo integrativo per i Comuni montani’, ben 1 milione e 600 mila euro andranno ad enti locali calabresi».

Lo annuncia il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio che specifica le amministrazioni locali della nostra regione interessati dall’imminente provvedimento.

«Sono 3 comuni in provincia di Catanzaro, 4 in quella di Reggio Calabria, 50 in provincia di Cosenza, 2 in quella di Vibo Valentia e 4 in provincia di Crotone che riceveranno 25 mila euro a testa. Sono comuni classificati come ‘interamente montani’ che hanno presentato progetti, e sono riusciti ad entrare in graduatoria, improntati al contrasto dell’abbandono delle aree montane attraverso lo sviluppo socio-economico: ad esempio, incentivando le offerte commerciali comprendenti servizi diversi, le attività di consegna a domicilio o l’implementazione dei servizi di trasporto. Questo Governo ha finalmente sbloccato i fondi, che peraltro alcuni Comuni avevano già anche investito e così si possono attendere, ora, le notifiche ufficiali dei Ministeri, per poter rendicontare e ottenere le risorse». Il parlamentare 5 stelle esprime la sua soddisfazione per il buon risultato raggiunto dai comuni calabresi. «A beneficiare dei fondi in questione, in tutta Italia, saranno 407 Progetti (di cui 18 pluriennali e 389 annuali) e sapere che ben 64 sono comuni calabresi mi rende contento. Dare alla montagna nuovi strumenti per generare impresa e valore è fondamentale nella nostra regione – conclude Melicchio – ed è importante che si finanzino progetti per garantire migliori servizi e per fermare l’abbandono e lo spopolamento nelle aree interne della Calabria».

Elenco dei comuni interessati:
Provincia di Catanzaro: Martirano, Miglierina, Serrastretta.
Città Metropolitana di Reggio Calabria: Bivongi, Ciminà, Martone, San Giovanni di Gerace.
Provincia di Crotone: Carfizzi, Cotronei, Melissa, Umbriatico.
Provincia di Vibo Valentia: Fabrizia, Mongiana.
Provincia di Cosenza: Aieta, Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Belsito, Bianchi, Bocchigliero, Bonifati, Buonvicino, Campana, Canna, Carpanzano, Castroregio, Cellara, Cerchiara di Calabria, Cerisano, Civita, Colosimi, Dipignano, Domanico, Francavilla Marittima, Grimaldi, Grisolia, Lago, Longobardi, Maierà, Mandatoriccio, Mangone, Marzi, Mendicino, Nocara, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pietrafitta, Plataci, Rocca Imperiale, Rogliano, San Basile, San Cosmo Albanese, San Donato di Ninea, San Fili, San Giorgio Albanese, San Lorenzo Bellizzi, San Pietro in Guarano, Santa Domenica Talao, Saracena, Scigliano, Vaccarizzo Albanese, Verbicaro

Cittadini in visita al Parlamento Europeo con Laura Ferrara (M5S)

BRUXELLES – Si è conclusa oggi, mercoledì 20 marzo, la visita al Parlamento europeo promossa dall’eurodeputata Laura Ferrara. I visitatori sono stati selezionati tramite un bando pubblicato lo scorso 12 gennaio e aperto a tutti.

Tantissime le richieste giunte, la selezione dei partecipanti è quindi avvenuta in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande.

«Sono state due giornate intense quelle qui a Bruxelles con i visitatori – commenta Laura Ferrara-. In questi cinque anni ho promosso varie iniziative con le quali avvicinare sempre di più i cittadini alle istituzioni europee. Le visite al Parlamento hanno coinvolto oltre ai cittadini, come nella prima ed in questa ultima edizione, anche diverse categorie, come gli imprenditori del settore agroalimentare, le associazioni studentesche, imprenditori interessati all’approfondimento dei fondi europei diretti e in particolare diverse sono state le visite dedicate alle scuole calabresi».

«Ieri i visitatori hanno inoltre visitato il Comitato economico e sociale europeo (Cese) dove hanno avuto la possibilità di approfondire il funzionamento dell’Ice, l’iniziativa dei cittadini europei. Ancora nella giornata di martedì, il Parlamento europeo in collaborazione con la Commissione europea, ha organizzato una conferenza sul futuro degli oceani, il cui dibattito si è focalizzato su governance oceanica globale, economia blu sostenibile, mari e oceani sani e puliti entro il 2030. Tematiche e sfide centrali del dibattito politico europeo e per le quali i cittadini devono essere protagonisti affinché avvenga un vero cambiamento».
«La visita aperta ai cittadini– conclude la portavoce a Bruxelles del M5S – è stata occasione di conoscenza più approfondita del Parlamento delle sue funzioni, in particolare come questa istituzione, vista spesso molto distante dalle nostre vite, possa influenzare le politiche territoriali».

Scioglimento ASP Reggio, Ferrara (M5S) «La salute dei calabresi prima di tutto»

BRUXELLES – «Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e il relativo commissariamento dell’Asp di Reggio Calabria è un provvedimento che si aspettava già da giorni». L’eurodeputata Laura Ferrara commenta a caldo la decisione dello scioglimento dell’Asp di Reggio Calabria da parte del Consiglio dei Ministri.

«Il Ministro Giulia Grillo, nella sua visita di qualche giorno fa, aveva lasciato intendere che da tempo si stava lavorando in sinergia anche con altri Ministeri e fra questi proprio quello dell’Interno, sulle tantissime problematiche relativa ad una cattiva gestione della sanità calabrese. Quella di Reggio Calabria – continua la Ferrara – è un’azienda sanitaria provinciale che registra perdite per centinaia di milioni di euro a fronte dei tantissimi debiti, il servizio sanitario risulta essere decisamente carente e alcuni presidi ospedalieri, come abbiamo avuto modo di conoscere ancora meglio nelle settimane scorse, sono fatiscenti e non rispondono in maniera adeguata alle esigenze dell’utenza. Da calabrese – conclude – mi auguro che questa attenzione così alta da parte del Governo sulla nostra sanità possa restituire, una volta per tutte, ai calabresi il diritto a curarsi e farlo in sicurezza, ed agli operatori sanitari la garanzia di lavorare in un  ambiente in cui si possa respirare finalmente aria di legalità».