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Celebrazioni Madonna del Pilerio, torna la tradizione di esporre a festa i drappi

COSENZA – In occasione delle celebrazioni della Madonna del Pilerio, patrona della città, che culmineranno con la tradizionale processione di mercoledì 12 febbraio, la Fondazione “Riccardo Misasi”, in collaborazione con la Cattedrale, l’Ufficio Liturgico Diocesano, diretto da Don Luca Perri, e il Comune di Cosenza, ha promosso, per il triduo del Pilerio, nelle giornate del 10,11 e 12 febbraio, un’importante iniziativa che si propone di rinverdire un’antica tradizione. Sin dal XVI secolo -in occasione di particolari appuntamenti del calendario liturgico- i patrizi cosentini avevano, infatti, l’abitudine di tenere straordinariamente congresso presso il Palazzo del Sedile, le cui balconate erano soliti drappeggiare festosamente con tessuti che avessero gli stessi colori di quelli della Patrona della Città, la Madonna del Pilerio. La dimostrazione simbolica dell’imperium si manifestava in tutte le cerimonie cittadine mostrando funzioni e ruoli proprie del Nobile Seggio, per certi aspetti unico esempio di amministrazione autonoma tra le città del Regno di Napoli.

Grazie all’intuizione della Fondazione “Riccardo Misasi” e all’impegno di Don Luca Perri, parroco della Cattedrale e direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, e della Presidente della Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi, Alessandra De Rosa, l’antica tradizione dell’esposizione dei drappi sarà riproposta, con l’intento di recuperare una simbologia narrativa in grado di riscoprire una pagina importante di storia civica.

A voler riproporre l’esposizione degli storici drappi sono state, oltre alla Fondazione Riccardo Misasi, le nobili cosentine Ombretta Savelli Passalacqua e Rachele Andreotti Loria, discendenti delle famiglie che abitavano il Palazzo del Sedile che affaccia su Piazza Duomo e che oggi vi risiedono.

Saranno in tutto 20 i drappi che dal pomeriggio di lunedì 10 febbraio a mercoledì 12 febbraio verranno esposti dalle balconate del Palazzo del Sedile. I pregiati manufatti sono stati realizzati da Giuliana Fittante, titolare della bottega “Artelesio” nel centro storico di Cosenza.

All’iniziativa hanno assicurato la loro collaborazione e il loro sostegno la Sezione di Cosenza dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, la Fondazione “Casa San Francesco d’Assisi”, le Scuole “Riccardo Misasi”, la Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, il Lions club Cosenza Castello Svevo, Assocultura Confcommercio Cosenza, l’Ordine degli Architetti, la CFK Di Giorno e la sezione cosentina del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia.

Si celebra oggi la Madonna del Pilerio, nel pomeriggio la consueta processione

COSENZA – Si celebra oggi 12 febbraio, la Madonna del Pilerio, patrona della città di Cosenza. Come di consueto, la processione partirà dal Duomo alle ore 15 e farà una prima sosta davanti alla Prefettura di Cosenza, dove vi sarà l’omaggio floreale del Prefetto alla Santa Patrona di Cosenza. Seconda sosta dinanzi al Comune in piazza dei Bruzi dove, alla presenza delle Autorità, il Rettore della Cattedrale Don Luca Perri leggerà l’atto di consacrazione della Città alla Vergine, mentre il Sindaco Mario Occhiuto offrirà il consueto omaggio floreale. La processione proseguirà quindi verso la Cattedrale, qui si celebrerà il rito per l’accensione del cero votivo offerto dalla Città di Cosenza, per tramite del Primo Cittadino, alla Vergine. Seguirà la Messa solenne presieduta da Monsignor Francesco Nolè.

Per l’occasione, il Comandante della Polizia Municipale, avv.Giovanni De Rose, ha emanato un’ordinanza per disciplinare la circolazione e la sosta sulle strade direttamente interessate dal passaggio della stessa processione.
Dalle ore 10,00 alle ore 18,00 di lunedì 12 febbraio viene istituito il divieto di sosta con rimozione su :
PIAZZA DEI VALDESI, tratto corso Telesio – Ponte M. Martire;
VIA S. QUATTROMANI;
PIAZZA G. MATTEOTTI, lato sinistro, secondo il senso di marcia;
PIAZZA G. MANCINI, tratto viale Trieste-via XXIV Maggio;
VIA XXIV MAGGIO;
PIAZZETTA G. BRENNER, da via XXIV Maggio a via Delle Medaglie d’Oro;
VIA MOLINELLA;
VIA MONTESANTO, da piazza 11 Settembre a corso Umberto;
CORSO UMBERTO, da via Montesanto a corso Mazzini;
PIAZZA XX SETTEMBRE.

Viene altresì istituito, dalle ore 15,00 alle ore 19,00, il DIVIETO di TRANSITO al passaggio della processione sul seguente percorso;

Piazza Duomo- C.so Telesio – P.zza dei Valdesi – Ponte M. Martire -Via S. Quattromani – Piazza G. Matteotti – Piazza G. Mancini(da viale Trieste a via XXIV Maggio) – Via XXIV Maggio – Via Molinella – Piazza Kennedy – Corso Mazzini –Piazza 11 Settembre (dove è prevista la sosta e l’omaggio floreale del Prefetto)-Via Montesanto-Corso Umberto-Piazza dei Bruzi(dove è prevista la sosta e l’omaggio floreale del Sindaco e l’Atto di Consacrazione della Città di Cosenza) – Piazza XX Settembre – Via S. Quattromani – Piazza dei Valdesi – C.so Telesio – Piazza Duomo.

Nel corso della manifestazione gli agenti di polizia stradale in servizio adotteranno per motivi contingenti le appropriate misure di regolazione del traffico ed ogni altro opportuno provvedimento che la situazione dovesse richiedere.

Cosenza, festa della Madonna del Pilerio e invito alla sana dialettica politica di Monsignor Nolè

Madonna del pilerio 1COSENZA – Come ogni anno, Cosenza ha rinnovato il suo patto di devozione alla Madonna del Pilerio patrona della Città. La consueta processione per le principali vie della città, come di consuetudine, è partita dalla Cattedrale, si è snodata per le vie del centro storico, poi verso le strade del centro, l’isola pedonale di Corso Mazzini fino al Palazzo della Prefettura.  Presenti tutte le autorità civili e militari. L’amministrazione comunale era rappresentata dal Commissario prefettizio Angelo Carbone alla sua prima uscita ufficiale. Ha preso parte alla cerimonia anche l’ex sindaco Mario Occhiuto. La processione è rientrata infine verso la Cattedrale per poi culminare con la solenne celebrazione della Santa Messa. “Vorrei invitare i candidati, indistintamente, a fare della politica un atto di amore alla città e ai suoi cittadini. Se possibile, uscite dalle logiche esclusivamente partitiche e individualistiche, per entrare in una competizione politica che metta al centro la persona, il bene di tutti, il rispetto della legalità, la cura dei più deboli e delle periferie geografiche ed esistenziali della comunità”. E’ un passaggio dell’invito ai candidati alle prossime elezioni amministrative, rivolto da mons. Francesco Nolè, arcivescovo metropolita di Cosenza, nell’omelia pronunciata in occasione della festa in onore della Madonna del Pilerio, Patrona della città. “Fra qualche mese – ha detto il presule – la nostra città sarà chiamata ad eleggere il primo cittadino e i consiglieri che l’amministreranno. Come nuovo Pastore di questa bella diocesi, non tocca a me fare analisi politiche o suggerire programmi amministrativi, ma sommessamente vorrei offrire il mio piccolo contributo, con alcune riflessioni che mi sembrano opportune per il momento particolare che ci apprestiamo a vivere. Anzitutto, un invito a tutti e in particolare ai cristiani, a partecipare attivamente alla vita della città anche attraverso questo gesto di alta democrazia. Non possiamo pretendere o giudicare senza essere protagonisti in qualche modo delle vicende che ci appartengono. L’amministratore, chiunque esso sia, una volta eletto, è chiamato a volare alto, non può accontentarsi di camminare a testa bassa. Solo dall’alto di una statura morale, politica e di civiche virtù si può avere uno sguardoMadonna del pilerio 3 completo e limpido, onesto e partecipativo sulla comunità che si è chiamati a servire, perché dall’alto si vede tutto e si respira aria pulita. Sto scoprendo, giorno dopo giorno – ha detto ancora mons. Nolè – una città e una diocesi cariche di potenzialità umane e sociali, a cominciare dal meraviglioso mondo del volontariato, fino alla gioia di vivere la bellezza della famiglia e l’associazionismo cattolico e laico, come luogo di formazione e di crescita spirituale e sociale. Non disperdiamo questo grande patrimonio umano e sociale, per una rinascita delle coscienze e del senso civico della partecipazione alla vita della comunità. Io sto imparando ad amare questa bella e ricca realtà calabrese, voi l’amate prima di me, quindi lasciamoci guidare dall’amore alla città e ai suoi cittadini. Se poi i candidati e futuri amministratori sono credenti e cristiani, allora non possono non ispirarsi alla dottrina sociale della Chiesa che deriva i suoi principi dal Vangelo e dalla tradizione morale che ha sempre ispirato gli amministratori e gi statisti cristiani in Italia e ovunque”.

ph: gruppo facebook “Il senso del tempo, il valore di un posto. Cosenza”

Cosenza, si rinnova la devozione dei fedeli alla Madonna del Pilerio

COSENZA – Da questa mattina è un flusso continuo di fedeli alla Cattedrale di Cosenza dove si celebra una Santa Messa ogni ora nel giorno della festa della Madonna del Pilerio. Questa sera la processione per le strade della città. Il significato religioso della devozione dei cosentini nelle parole di don Giacomo Tuoto, rettore della Cattedrale di Cosenza.

L’arte della tessitura del maestro Domenico Caruso, tra sacro e tradizione

COSENZA – Il maestro tessitore Domenico Caruso donerà il prossimo 8 febbraio un arazzo riproducente fedelmente l’icona della Madonna del Pilerio al rettore della Cattedrale Don Giacomo Tuoto. La consegna del dono avverrà nel corso dell’evento “Mater Misericordiae”, una lettura critica della medesima icona da parte del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, una manifestazione che, alla presenza del Sindaco Occhiuto eDomenico Caruso dell’Amministrazione comunale di Cosenza, aprirà le solenni celebrazioni in onore della patrona della città. Il maestro Caruso, appartenente a una famiglia di tessitori da diverse generazioni, ha aperto una piccola bottega tessile nel cuore del centro storico, su Corso Telesio, proprio di fronte al Duomo (apertura che rientra nell’ambito del disegno di rivitalizzazione dei tempory store voluto dal primo cittadino Occhiuto) che è diretta emanazione della Scuola Tappeti Caruso di San Giovanni in Fiore e dove Caruso ha esposto ormai da qualche giorno l’arazzo della Madonna del Pilerio. Ed è lo stesso maestro a spiegare a quanti si fermano ad ammirare l’arazzo, frutto di una lavoro appassionante ma che richiede grande costanza e precisione, le sue caratteristiche e i tempi di realizzazione. “Abbiamo prodotto le misure originali dell’icona e la lavorazione ha richiesto un mese abbondante. L’arazzo è stato realizzato su telaio artistico Jacquard che è un telaio artigianale e che riesce a dare grandi risultati dal punto di vista formale” ha affermato Caruso. Di arazzi riproducenti la sacra icona ne sono stati “tirati” quattro, esemplari unici, che saranno singolarmente numerati, uno dei quali andrà in dono lunedì a Don Giacomo Tuoto. Nella tessitura, ha precisato ancora il maestro tessitore, sono stati usati cotone, seta e filo dorato per riprodurre il più fedelmente possibile l’originale.

Un lavoro svolto con passione, quello della tessitura, che ha affascinato il maestro sin da quando era bambino e iniziava ad affacciarsi a quest’arte, tradizionalmente di retaggio femminile, insieme alle zia Caterina e Isabella, fino a quando una semplice passione divenne studio e mestiere, prima con il diploma alla Scuola d’arte di San Giovanni in Fiore e poi all’Accademia di Belle Arti a Catanzaro, sotto la guida del maestro Paolo Pancari Doria. Una predestinazione, si potrebbe dire, poichè la famiglia Caruso è legata alla nobile arte della tessitura da secoli e secoli, se pezzi presenti al Museo delle Arti e dei Mestieri della Provincia risalgono addirittura al XV secolo. “I pezzi più antichi che abbiamo risalgono al 1400”, racconra Caruso. “Abbiamo addirittura un copriletto, realizzato su telaio con pura lana e poi stampato in silografia, con gli stampi che arrivarono a noi durante la dominazione spagnola e da lì è nata la cosiddetta tradizione delle coperte aragonesi. E noi siamo, proabilmente, gli unici custodi di un pezzo originale di quell’epoca”.

Cosenza, Vittorio Sgarbi legge la Madonna del Pilerio

COSENZA – Il prossimo 8 febbraio la città bruzia ospiterà il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi. Questi sarà protagonista di due incontri, distinti ma ugualmente importanti. Infatti, se al mattino prenderà parte, presso il Palazzo della Provincia, all’incontro relativo alle iniziative riguardanti la ricerca del misterioso tesoro del re dei Goti Alarico, nel pomeriggio, invece, sarà presente presso il Duomo cittadino, portando con sè il suo intenso bagaglio di conoscenze artistiche. Sgarbi, infatti, sarà il protagonista di “Mater misericordiae”, una lettura critica dell’icona della Madonna del Pilerio, patrona del capoluogo bruzio, di cui le celebrazioni ricorreranno la prossima settimana. L’appuntamento è previsto per le 18,30 nella suggestiva cornice del Duomo, al suono struggente degli archi dell’Orchestra del teatro comunale Alfonso Rendano, in unione armoniosa con la voce del tenore Stefano Tanzillo, su musiche di Bach, Britten, Caccini, Bartok. L’evento, che prevede uno show di luci e la proiezione Mapping sulla facciata della Cattedrale, è stato organizzato dall’assessore agli Eventi Rosaria Succurro e rientra in un piano di promozione turistico-culturale della città di Cosenza.

 

 

 

Mario Occhiuto: La Bellezza come capacità di essere solidale con l’Umanità

Il Presidente della Provincia e Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, per celebrare la Madonna del Pilerio, Santa Patrona della città, saluta i cittadini, le autorità civili e militari, il Vescovo, il Rettore della Cattedrale, i parroci e il clero con un testo toccante, dove la contemplazione della pura Bellezza mira a voler rafforzare la solidarietà tra gli uomini per sconfiggere la miseria che tanto grava sulla popolazione. Queste le parole di un uomo che a cuore aperto si rivolge ai suoi fratelli:

Ho provato spesso a guardare il santo volto della Madonna per capire quale altro segno scorgere in esso oltre la Bellezza. Non un semplice e superficiale fatto estetico, ma qualcosa di più profondo, che richiamasse le sofferenze, la povertà, le difficoltà, il male e la cattiveria chela Madonna ha visto, ha subito e ha dovuto sopportare nel cammino della sua vita.

Volevo parlare d’altro oggi ma devo continuare a parlare di Bellezza perché  in questo volto ho trovato sempre e solo Bellezza. D’altra parte l’origine etimologica della parola, il latino bellus “bello”, è diminutivo di una forma antica di bonus “buono” e rinvia alla concezione della bellezza come armonia, intesa anche come concordia e consonanza di sentimenti.

Il Bello in quel viso è proprio e soprattutto questo, in uno stadio più profondo e intimo: la serena accettazione della sofferenza e la capacità di essere solidale con l’Umanità, nonostante tutto. Perché la bellezza profonda si trova anche nella povertà, e nella capacità dell’essere umano di trovare la pace in se stesso nonostante le avversità della vita, le sventure e i tradimenti e le cattiverie degli uomini. E la Madonna accetta infatti la sofferenza come un dono di Dio, e rimane una madre per tutti e solidale con tutti.

La ricerca della Bellezza è, d’altronde, uno dei temi costanti negli insegnamenti di Papa Francesco, e la ricorrenza di questo tema è anche contenuta nella Enciclica Lumen Fidei e in modo speciale nella Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, dove si parla esplicitamente di via pulchritudinis. E in un altro discorso, il Papa ci ha ricordato come “la verità, la bontà e la bellezza sono nostri preziosi alleati nell’impegno a difesa della dignità dell’uomo, nella costruzione di una convivenza pacifica fra i popoli e nel custodire con cura il creato”.

Ecco proprio sulla custodia del creato e sulla costruzione della bellezza deve tendere anche l’azione amministrativa degli uomini, perché se avessimo sempre concepito lo sviluppo del territorio avendo come punto di prospettiva la bellezza, quella dei luoghi ma anche quella degli uomini che vivono in questi luoghi, immaginate quale ricchezza avrebbe generato questa bella terra che si estende dal mare fino ai monti; e anche nelle nostre città come questo tendere al bello avrebbe potuto implementare un processo di formazione della coscienza civica che avrebbe allontanato forse non completamente la povertà, ma certamente la miseria umana. Miseria concepita come un male radicato da curare ed estirpare, come disse in uno storico discorso Victor Hugo all’Assemblea nazionale a Parigi nel 1849, quando esortò i governanti a distruggere la miseria quale malattia del corpo sociale. Miseria quale malattia del corpo sociale. Don Giacomo, rettore della Cattedrale, ha istituito un premio che si chiama “Costruttori di Pace” e quest’anno fra i premiati c’era un’Associazione (l’Altra Napoli) che ha lavorato in uno dei quartieri più degradati di Napoli, il quartiere Sanità, togliendo dalla strada e da percorsi di vita molto rischiosi e deleteri per l’animo umano tanti giovani attraverso l’impegno e la passione della musica: questi giovani opportunamente guidati hanno creato addirittura un’orchestra musicale che è diventata in poco tempo molto apprezzata in tutt’Italia. Sono stati rapiti dalla Bellezza della musica e hanno così sperimentato una nuova via di solidarietà e di coesione sociale.

Soprattutto nella giovinezza, nel periodo della vita in cui l’uomo ha bisogno d’amore, nell’età in cui ci si sente più orgogliosi, e invece si è costretti a subire umiliazioni magari anche vivendo in quartieri e ambienti degradati, e la dignità viene calpestata per mancanza di lavoro, e si prova il disgusto, l’amarezza, l’abbattimento; allora si compiono prove straordinarie, meravigliose e terribili, da cui i deboli di carattere possono diventare purtroppo spesso uomini ignobili, i forti uomini grandi. Ci sono due strade: una porta alla miseria umana che è la situazione di perdita della propria autostima e il baratro in cui il destino getta un uomo che così compie azioni sempre più infami e che segneranno per sempre in modo negativo la propria esistenza. Ma c’è un’altra strada: di chi resiste, e magari anche con l’aiuto solidale di una mano amica diventa forte di spirito e con un animo grande. La cattiva sorte, le disgrazie, l’abbandono, la povertà sono campi di battaglia, in cui ogni uomo fa la sua personale contesa. I caratteri fermi e rari, che ritroviamo negli uomini grandi e buoni, spesso si sono formati proprio così.

 

La Bellezzache diventa soprattutto solidarietà e che contrasta e sconfigge la miseria umana. E che ho ritrovato in questi anni nei gesti, nelle parole e nelle opere di tanti volontari qui a Cosenza, nelle suore che vivono all’interno del villaggio Rom, di quelle che ospitano i bambini e le mamme in difficoltà, che assistono chi ha disabilità psichiche. I ragazzi di PrendoCasa che accolgono e si battono per le persone e gli stranieri senza dimora. Nel nostro amato Vescovo che quasi sempre nell’anonimato ho ritrovato pronto ad offrire ogni possibile contributo a chiunque servisse una mano amorevole.

Una mano tesa nel momento di scegliere una strada anziché un’altra può cambiare un uomo e la vita di tante persone che gli staranno accanto.

E poi la Bellezza di appartenere ad una grande storia e ad una grande comunità. Che si oppone ad un’idea di degrado fisico e sociale e di mancanza di identità delle nostre periferie e dei quartieri ghetto, che hanno generato distorsioni sociali negli anni passati di cui oggi noi paghiamo conseguenze pesantissime.

I nostri antichi governanti che, nei secoli, ci hanno consegnato monumenti, edifici sacri, luoghi di cultura come i tanti che ancora oggi apprezziamo ed amiamo nel centro storico di Cosenza.

Ecco perché non dobbiamo farci convincere e credere che la Bellezza e la sostenibilità non contino, che siano secondarie o addirittura frivole, superflue e dannose. La Bellezza della città non è solo un fatto formale e ha a che fare con la bellezza interiore delle persone, con il progresso civile di una comunità.

Ha soprattutto a che fare con la solidarietà, con il contrasto del fenomeno dell’indifferenza che ci fa sentire estranei nelle città pur vivendo accanto uno all’altro.

Ecco perché a noi amministratori spetta il compito di tenere in conto questi criteri nei processi di trasformazione e gestione del territorio.

Perché un giorno, i nostri figli guardando quello che abbiamo costruito per loro, possano ritrovarsi circondati da una bellezza non ordinaria e transitoria, ma di una bellezza duratura, che brilla di fronte al male del mondo, che li renda più fiduciosi verso il futuro.

Una bellezza che sia soprattutto patrimonio comune e che ci faccia sentire uniti e solidali gli uni con gli altri.

Una Bellezza a volte piena di sofferenza, come quella che a volte affligge la vita degli uomini che vivono nelle città, ma aperta alla solidarietà che ritroviamo nel volto della nostra Amata Madonna del Pilerio.

Festa della Madonna del Pilerio: religione e musica nella città dei Bruzi

COSENZA – La città è in procinto di festeggiare la sua Patrona, la Madonna del Pilerio, la cui ricorrenza cade il 12 febbraio prossimo, giorno in cui tutti gli uffici pubblici saranno chiusi. Palazzo dei Bruzi non farà mancare la propria devozione  a cominciare dal giorno prima, martedì 11 febbraio, quando in Duomo alle ore 18 si terrà lo spettacolo “Maria  Madre del popolo”.  Lo spettacolo, organizzato da E20&Musica, è aperto a tutta la cittadinanza ed avrà come protagonisti l’attrice Emilia Brandi, accompagnata dai musicisti Mirko Onofrio e Stefano Amato, i quali ripercorreranno la storia dell’icona e degli eventi che hanno generato il suo culto a Cosenza. I testi sono di Raul Maria De Angelis, Emilia Brandi, Don Giacomo Tuoto, Maria Pia Di Dario Guida. Le musiche sono di Mirko Onofrio.

Mercoledì 12 febbraio la tradizionale processione partirà da piazza Duomo alle 15 e si fermerà in piazza dei Bruzi per il rito della lettura dell’atto di consacrazione della Città alla Madonna e l’omaggio floreale del  Sindaco. Poi, rientro in Cattedrale per la Solenne Messa celebrata da S. E. Mons. Salvatore Nunnari Arcivescovo Metropolita di Cosenza. In Cattedrale, prima dell’inizio della Santa Messa, sarà offerto da parte dell’Amministrazione comunale il cero votivo che resterà acceso  davanti all’immagine della Madonna del Pilerio.

Da oggi partono le celebrazioni per la Madonna del Pilerio

COSENZA – “Madre di luce” è il titolo della rappresentazione teatrale, promossa dall’Amministrazione comunale e fortemente voluta dal Sindaco Mario Occhiuto per celebrare la Madonna del Pilerio. L’appuntamento è per oggi, 11 febbraio, alle ore 18,00, nella Cattedrale di Cosenza.

“Madre di luce” si avvale del testo scritto da Isabel Russinova, direttore artistico del Teatro “Rendano” che partecipa alla rappresentazione in veste di attrice, firmandone anche la regia e i costumi.

Prevista, inoltre, sulle scalinate della Cattedrale, una video proiezione in 3D, realizzata da “United Media Art”, che introduce alla rappresentazione teatrale facendo entrare lo spettatore nella dimensione della storia, oltre il tempo, raccontando il Duomo, la città di Cosenza e le sue origini.

Le musiche che accompagneranno la messa in scena saranno eseguite da Daniela D’Ambrosio al flauto, Manuel Arlia al violino e Andrea Bauleo all’organo, solisti dell’Orchestra del Teatro “Rendano”. La direzione musicale è a cura dell’Associazione “Quintieri”. Il disegno luci è di Paolo Carbone.

La rappresentazione si compone di tre quadri: nel primo viene evocata la peste del 1576, nel secondo il terremoto del 1783, nel terzo la guerra del 1943, tutti eventi che hanno segnato la storia della città di Cosenza.

Domani, 12 febbraio, giorno dedicato al culto della Santa Patrona della città,  l’Amministrazione comunale parteciperà alle celebrazioni religiose.

La processione, che partirà alle 15 dal Duomo di Cosenza e percorrerà alcune zone della città, al ritorno passerà davanti al Municipio e sosterà in piazza dei Bruzi dove il Sindaco Mario Occhiuto offrirà l’omaggio floreale.

Don Giacomo Tuoto leggerà l’atto di consacrazione della Città alla Madonna.

Saranno presenti la Giunta comunale e i consiglieri comunali.

Al rientro della processione all’interno della Cattedrale, prima della Messa Solenne, ci sarà il dono del cero votivo da parte del Sindaco.

Si ricorda che domani gli uffici comunali saranno chiusi.

Festa del Pilerio: omaggio floreale alla Madonna in piazza dei Bruzi

Cosenza – L’Amministrazione comunale parteciperà alle celebrazioni religiose del 12 febbraio in onore della Madonna del Pilerio, Santa Patrona della Città di Cosenza.

La processione, che partirà alle 15 dal Duomo di Cosenza e percorrerà alcune zone della città, al ritorno passerà davanti al Municipio e sosterà in piazza dei Bruzi, dove il Sindaco Occhiuto offrirà l’omaggio floreale. Don Giacomo Tuoto leggerà l’atto di consacrazione della Città alla Madonna.

Al rientro della processione all’interno della Cattedrale, prima della Messa Solenne, ci sarà il dono del cero votivo da parte del Sindaco. Si ricorda che il 12 febbraio gli uffici comunali saranno chiusi.