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Bambini maltrattati, arrestata maestra

LAMEZIA TERME (CZ) – Un’insegnante di una scuola elementare del Lametino è stata arrestata e posta ai domiciliari dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in danno di minori.

La donna, secondo quanto è stato accertato dai militari della Compagnia di Lamezia Terme, avrebbe reiteratamente utilizzato metodi di correzione caratterizzati da espressioni di violenza verbale, spesso accompagnate da gesti di violenza fisica quali schiaffi, insulti e frasi ingiuriose.

L’arresto dell’insegnante è stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura. Sono stati i genitori dei piccoli alunni, tutti tra i cinque e i sette anni, che inizialmente avevano parlato di “atteggiamenti scomposti”, a segnalare il caso alla dirigente scolastica che si è rivolta ai militari. A inchiodare la donna alle proprie responsabilità alcuni filmati della videosorveglianza.

Bimbi maltrattati all’asilo, ai domiciliari maestra e bidella

LAMEZIA TERME (CZ) – La Polizia ha arrestato e posto ai domiciliari una maestra ed una bidella di una scuola dell’infanzia di Lamezia Terme accusate di maltrattamenti aggravati ai danni di alcuni bambini.

Gli arresti sono stati fatti dal personale del commissariato di Lamezia Terme in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica. Dalle indagini, riferiscono gli investigatori, è emerso “il clima di vero e proprio terrore” che regnava nell’asilo.

Fonte e foto Ansa

Maltrattamenti in una scuola del cosentino, sospesa una maestra

TORTORA (CS) –  Nella mattinata di oggi il personale del Commissariato della Polizia di Paola ha eseguito una misura interdittiva (sospensione all’insegnamento per la durata di 6 mesi)  nei confronti di una maestra di una scuola elementare di Tortora, in provincia di Cosenza. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Paola, diretta dal Procuratore della Repubblica Pierpaolo Bruno, con appositi servizi di monitoraggio ha immortalato le sistematiche violenze psicologiche e le minacce da parte dell’insegnante nei confronti degli alunni.

Maestra cosentina arrestata a Piacenza per maltrattamenti a scuola

PIACENZA – C’era anche un bambino autistico fra gli alunni della terza elementare della scuola Vittorino da Feltre di Piacenza, sistematicamente presi di mira dalle due insegnanti arrestate dalla polizia municipale per maltrattamenti. Una delle due maestre è originaria della provincia di Cosenza. Ha 58 anni e da tempo risiede nel capoluogo emiliano. L’altra ha 45 anni ed è di Piacenza. Gli inquirenti hanno raccontato come tutto sia nato meno di un mese fa dalla segnalazione dell’insegnante di sostegno dell’alunno autistico, che aveva notato i presunti maltrattamenti da parte delle due colleghe. Questo è bastato per far scattare l’indagine e le intercettazioni con le telecamere nascoste in classe. «Abbiamo documentato fatti significativi, con maltrattamenti sia fisici, sia psicologici e morali nei confronti di alcuni bambini di otto anni» spiegano gli inquirenti. 

Schiaffi e minacce ai bambini, sospesa maestra

REGGIO CALABRIA – Una maestra elementare, di 66 anni, P.T.D., è stata sospesa per un anno dall’attività perché accusata di maltrattamenti aggravati nei confronti dei bambini di 6-7 anni che le erano affidati. L’insegnante, secondo l’accusa, era solita minacciare i piccoli – anche con un bastone battuto sulla cattedra – per farli stare tranquilli e, quando non ci riusciva, li colpiva con scappellotti e schiaffi. La donna avrebbe anche preso un bambino per i capelli trascinandolo per l’aula. A far scattare le indagini, è stata la denuncia dei genitori di un bambino preoccupati perché loro figlio aveva più volte manifestato insofferenza a frequentare le lezioni per paura di quanto lui e i suoi amichetti subivano da parte dell’insegnante. Gli investigatori hanno pertanto nascosto delle telecamere nell’aula. Le immagini riprese dalle telecamere hanno immortalato i numerosi scappellotti e schiaffi dati ai piccoli, “colpevoli” di aver sbagliato una divisione o aver fatto male i compiti scolastici. Un fischietto suonato per stabilire l’ordine e la minaccia di far saltare il cervello se i bimbi non avessero seguito le sue direttive, nonché un bastone impugnato e sbattuto sulla cattedra per richiamare l’attenzione, erano, secondo l’accusa, i mezzi didattici utilizzati dall’insegnante. E quando le minacce non erano sufficienti a frenare la normale vivacità dei bambini l’insegnante passava alle vie di fatto: nelle immagini la si vede mentre trascina da una parte all’altra dell’aula, tirandolo per i capelli, un bambino “responsabile” di aver abbracciato un amichetto per gioco.
Il provvedimento di sospensione è stato emesso dal gip di Reggio Calabria al termine di indagini condotte dalla squadra mobile e coordinate dal procuratore Federico Cafiero de Raho e dall’aggiunto Gerardo Dominijanni.