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Violenze sui piccoli alunni, due maestre sospese

SAN SOSTENE (Cz) – Due maestre di una scuola elementare della frazione marina di San Sostene sono state sospese dal lavoro per 12 mesi in esecuzione di un provvedimento del gip su richiesta della Procura di Catanzaro.

Dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Soverato sarebbe infatti emerso, secondo quanto riferito dagli investigatori, un «sistematico ed ingiustificato quadro di violenze fisiche e verbali adottate dalle insegnanti nei confronti dei bambini».

Minacce e percosse a bambini, obbligo di dimora per due maestre

ZUNGRI (VV) – I carabinieri della Compagnia di Tropea stanno effettuando dall’alba un’ operazione finalizzata all’esecuzione di due obblighi di dimora nei comuni di residenza a carico di due maestre della scuola primaria di Zungri, nel Vibonese.
Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Zungri, hanno documentato i maltrattamenti posti in essere dalle due insegnanti nei confronti di alcuni alunni di prima elementare.

Facevano secondo le indagini un “sistematico ricorso alla violenza fisica e psicologica nei confronti degli scolari”, comportamenti “documentati minuziosamente” dai carabinieri.

E’ quanto riferiscono i militari della Compagnia di Tropea in relazione all’obbligo di dimora cui sono state sottoposte due maestre della scuola elementare di Zungri, nel Vibonese, una di 65 e l’altra di 51 anni. La violenza da parte delle due maestre, sempre secondo i militari, si concretizzava con urla, minacce, insulti e percosse ai danni dei bambini e si traduceva in un clima di generale intimidazione e soggezione.

Congelato il ricorso delle maestre diplomate, Coordinamento di Scienze della formazione primaria: «Elogio alla scorrettezza»

RENDE (CS) –  «Il provvedimento teso a congelare la situazione delle maestre diplomate ricorsiste per altri 120 giorni è un elogio alla disonestà e alla scorrettezza. Sono venuti meno- continuano gli esponenti del Coordinamento di Scienze della formazione primaria- i tre poteri ed è stata elusa una sentenza del Consiglio di Stato per tutelare chi, in virtù di un ricorso infondato (valore abilitante non è sinonimo di valore concorsuale) ha scavalcato e continuerà a scavalcare 110.000 docenti che hanno seguito le regole. È un sopruso contro gli insegnanti che hanno investito nella propria formazione ma soprattutto un sopruso contro tutti i docenti che hanno creduto nella giustizia. A chi dice che lottiamo contro altre categorie di insegnanti, rispondiamo che i nostri diritti sono venuti meno nel momento in cui orde di persone improvvisate, rispolverando un diploma conseguito 30 anni prima, sono riuscite a scavalcarci grazie ad un ricorso, nonostante il nostro punteggio maggiore, la nostra formazione accademica selettiva e le nostre certificazioni linguistiche. In un momento storico-politico in cui tutto cambia affinché nulla cambi davvero, muore lentamente la facoltà di Scienze della formazione primaria muore il senso di giustizia, muore il merito, muore il buonsenso, muore la meritocrazia e la democrazia. In un Paese dove vengono presi in considerazione i diritti di una sola categoria, dove è solo chi urla più forte ad essere ascoltato, dove la disinformazione dilaga allo scopo di convincere l’utenza e le forze al potere, non rimane che guardare con occhi inorriditi lo sfacelo della scuola e armarsi con tutta le forza possibile per contrastare una delle più grandi ingiustizie della storia. Per questo è molto importante partecipare il 5 Luglio alla manifestazione a Corso Telesio Cosenza alle ore 9,30, organizzata dagli studenti di Scienze della Formazione Primaria con il supporto del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Universitá della Calabria».

Schiaffi, calci e minacce ai bimbi dell’asilo. Sospese due maestre

PETILIA POLICASTRO (KR) – Schiaffi, calci alle gambe, tirate di capelli e minacce di morte a bambini di tre anni, alcuni dei quali chiusi per brevi periodi anche in un’aula buia. A rendersi colpevoli di tali deprecabili comportamenti sarebbero due maestre di un asilo statale alle quali i carabinieri della compagnia di Petilia Policastro hanno notificato la misura della sospensione dall’insegnamento fino al termine dell’anno scolastico emessa dal gip di Crotone su proposta della Procura. Le due insegnanti avrebbero maltrattato ripetutamente i bimbi sottoponendoli a vessazioni e prevaricazioni continue. In alcuni casi i piccoli sarebbero anche stati graffiati e strattonati ed i loro oggetti, come zaini e scarpe, gettati fuori dall’aula. Le indagini hanno preso il via dalle denunce di diversi genitori. Gli investigatori hanno allora installato telecamere in vari punti della scuola trovando conferma delle vessazioni subite dai piccoli che, per l’accusa, avrebbero subito una involuzione della personalità con un diffuso senso di timore e di rifiuto della scuola.