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Una giornata dedicata alla conoscenza del diabete

CATANZARO – Si è conclusa con successo la giornata del diabete organizzata da Diabete Ricerca Onlus, Società Italiana di Diabetologia (SID) e dal Policlinico Universitario Mater Domini. Sono state circa 400 le persone che hanno misurato la glicemia ed 800 le brochure informative distribuite all’interno del Parco commerciale Le Fontane che ha ospitato l’evento. Lo screening gratuito ha permesso di individuare 5 persone con valori sospetti per la presenza di diabete, tra cui un caso che ha richiesto un consulto in Pronto Soccorso. Oltre alla glicemia, 219 persone si sono sottoposte alla misurazione della circonferenza vita. La circonferenza addominale esprime il grado di obesità viscerale; i valori non devono superare 88 cm nella donna e 102 negli uomini; un eccessivo aumento dell’obesità viscerale pone i soggetti a rischio di diabete e malattia cardiovascolare. Il 57% delle donne ed il 37% degli uomini che si sono sottoposti allo screening presentavano valori di circonferenza addominale non desiderabili.

Ad effettuare lo screening anche 17 persone che avevano già una diagnosi di diabete. Tra le domande poste ai medici e ai ricercatori: il rischio di familiarità della malattia in soggetti con parenti diabetici e consigli generici sull’attività fisica e sui cibi da evitare. L’iniziativa, promossa in occasione della Giornata mondiale del diabete (che ricorre il 14 novembre), è stata realizzata da un team di medici del Policlinico Universitario Mater Domini per offrire ai cittadini la possibilità di ricevere informazioni sulla malattia e di effettuare gratuitamente un esame della glicemia, effettuabile in pochi minuti. Il diabete è una malattia sempre più diffusa e particolarmente insidiosa e per questa ragione, come fortemente sostenuto dalla Società Italiana di Diabetologia (SID), i programmi di screening e di informazione della popolazione rivestono una fondamentale importanza. In Italia circa 4 milioni di cittadini hanno una diagnosi di diabete, mentre circa 1 milione di individui ha la malattia senza saperlo. Ancora di più sono le persone che ancora non hanno sviluppato la patologia, ma che presentano già i primi segnali, tra cui proprio una alterazione dei livelli di glicemia; la buona notizia è che in queste persone l’insorgenza della malattia diabetica può essere evitata o rallentata con semplici cambiamenti dello stile di vita, aumentando la attività fisica e modificando l’alimentazione. I medici presenti sono stati coordinati dalle dottoresse diabetologhe Concetta Irace e Faustina Scavelli.

Fattori scatenanti della lombalgia e possibili rimedi

ALTOMONTE – La lombalgia è un dolore che colpisce la regione lombare e sacrale; qualora si irradi l’arto inferiore, ciò verrà indicata con il nome di Lombosciatalgia. Questo disturbo è estremamente diffuso ed è un evento spesso gravemente disabilitante per l’individuo, non più in grado di svolgere persino le più comuni attività. Numerose condizioni quali l’età, il fumo, il sovrappeso, la sedentarietà, l’esercizio fisico, fattori psicosociali, senza dimenticare la movimentazione dei carichi, il mantenimento protratto della posizione seduta (per chi guida degli automezzi pesanti) e della stazione eretta determinano questa malattia. C’è da sottolineare che numerose altre cause possono influire negativamente nella manifestazione di una problematica come quella della lombalgia.

È proprio a causa dell’esposizione prolungata alle vibrazioni, di attività lavorative che richiedono l’uso di apparecchiature vibranti, trapani, martelli e pneumatici che, in gran parte della popolazione dei paesi occidentali, possono svilupparsi uno o più episodi di lombalgia.

Le cause possono essere molteplici: malattie degenerative (come l’artrosi, l’osteoporosi e la stenosi del canale spinale), malattie del disco lombalgia(protrusione,ernia), instabilità vertebrale (spondilolistesi), dismorfismi della schiena (scoliosi, cifosi e iperlordosi), malattie reumatiche (artrite, reumatoide, spondilite anchilosante), traumi (fratture vertebrali, strappo muscolare lombosacrale), tumori, dolori riferiti da patologie gastrointestinali, urologiche e ginecologiche. Quando si è affetti da lombalgia è bene rivolgersi allo specialista che, dopo un’accurata anamnesi e l’esame clinico, completerà la diagnosi con gli esami strumentali che riterrà più opportuni (radiografie della colonna lombosacrale standard in due proiezioni con eventuale aggiunta delle proiezioni oblique funzionali, TAC e RMN) e con l’esame elettromiografico (EMG) utile nell’approccio al paziente affetto da lombosciatalgia.

Il trattamento ha come obiettivo il sollievo sintomatico dal dolore e la prevenzione della disabilità. A tal fine in fase acuta sono indispensabili i farmaci analgesici antinfiammatori se non controindicati mentre, il riposo a letto prolungato è fortemente sconsigliato. Molto utili possono essere le terapie fisiche antalgiche come la tens, l’ultrasuonoterapia, la magnetoterapia, la laserterapia e la tecar, efficace nel dolore e nelle contratture muscolari. Nelle lombalgie croniche possono essere indicate, oltre alle terapie fisiche, anche le manipolazione, ma certamente risultano essere molto utili nel miglioramento del dolore e delle funzionalità l’esercizio fisico, quello terapeutico e le terapie comportamentali con interventi educativi; a ciò non va dimenticata la correzione di eventuali posture scorrette. Spesso non ci accorgiamo di come stiamo seduti mentre lavoriamo al computer o leggiamo, di come solleviamo i pesi da terra o come effettuiamo i lavori domestici. In tutti questi momenti le sollecitazioni eccessive possono gravare sulla colonna vertebrale. È quindi fondamentale imparare a tenere sempre una corretta postura e un buon allenamento funzionale per svolgere le attività lavorative e domestiche. Il trattamento riabilitativo della colonna lombare, eseguito da personale specializzato, svolge un ruolo importante nel raggiungimento di questi obiettivi in quanto è finalizzato all’apprendimento di specifici esercizi di stretching e rinforzo muscolare degli addominali e dei muscoli dorso-lombari che il paziente può anche ripetere autonomamente nel proprio domicilio.

È consigliabile per i pazienti l’assunzione di alcuni integratori (ad esempio Destior Bridge, da assumere a stomaco pieno, una compressa al mattino e una la sera per un totale di 15 giorni, poi continuare con Dostior una compressa al giorno, da assumere a stomaco pieno per 2 mesi).  Da notare bene che questi integratori possono essere usati su tutte le neuropatie compressive del tipo (lombosciatalgia, cervicobrachialgia, tunnel carpale pre – intervento e post – intervento.

Non essendoci studi specifici, si sconsiglia l’uso di questi integratori durante la gravidanza e/o l’allattamento.

Dott. Fisioterapista Mario Turano, Via Aldo Moro, Altomonte (CS), cell. 348 8841170